Visualizzazione post con etichetta primo. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta primo. Mostra tutti i post

venerdì 14 luglio 2023

CANNELLONI ALLA SORRENTINA



300 grammi
 farina
4 uova
300 grammi ricotta
250 grammi mozzarella
100 grammi parmigiano
75 grammi prosciutto crudo
350 grammi ragu di carne
q.b. prezzemolo
q.b. olio di oliva
q.b. sale
q.b. pepe
Sul piano di lavoro disponete a fontana la farina con un pizzico di sale, sgusciatevi al centro 2 uova e impastate aggiungendo poca per volta tanta acqua quanto basta per ottenere un impasto liscio e sodo. Fatelo riposare per un'ora e poi stendetelo sul piano di lavoro infarinato in una sfoglia molto sottile. Ricavatene dei quadrati di 12 cm di lato, lessateli in acqua bollente, nella quale avrete versato 2 cucchiai di olio, scolateli al dente e metteteli ad asciugare su un telo. In una terrina lavorate la ricotta con le uova rimaste, il parmigiano grattugiato, il prosciutto crudo tritato, sale, pepe e uno o 2 cucchiai di prezzemolo tritato. Tagliate a dadini la mozzarella, aggiungetela al composto di ricotta e amalgamate bene con un cucchiaio di legno tutti gli ingredienti. Accendete il forno a 180°. Distribuite mucchietti di ripieno al centro dei quadrati di pasta e arrotolateli. Rovesciate metà circa del ragù sul fondo di una pirofila rettangolare, che possa contenere i cannelloni in un solo strato, disponeteli l'uno accanto all'altro, cospargeteli di parmigiano grattugiato e ricopriteli con il ragù rimasto. Metteteli in forno e cuoceteli per una decina di minuti, finché si sarà formata in superficie una leggera crosta. Serviteli subito ben caldi.



2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

giovedì 13 luglio 2023

FRASCARELLI ALLA MARCHIGIANA

Una volta cotto il riso in una pentola con abbondante acqua, si aggiunge (poca alla volta) della farina bianca, mantecando il tutto a fuoco lento, fino a quando il composto non assume una corposità simile a quella della polenta. A cottura ultimata, si versa il composto su di una spianatoia e si condisce con del sugo precedentemente preparato, detto tradizionalmente sugo finto (per distinguerlo dal ragù di macinato delle feste) che viene preparato con cipolla, sedano e carota soffritti in olio, a volte assieme a pezzetti di gambuccio o al solo grasso di prosciutto oppure di lonza o salsiccia a pezzetti, a cui poi si aggiunge del pomodoro e si profuma caratteristicamente con la maggiorana: alternativamente da sole verdure, con il solo olio, odori e pomodori. Si ultima la preparazione rovesciando sopra abbondante formaggio grattugiato.
I Frascarelli o Frescarelli, sono un piatto della tradizione marchigiana, chiamato volgarmente polenta di riso, riso in polenta o riso corco. Si tratta sostanzialmente di una sorta di polenta di farina bianca. All'interno della polenta originariamente venivano cotti dei grumi di farina ottenuti schizzando gocce d'acqua nella farina tramite dei rametti bagnati (o frasche; da qui il nome frascarello oppure da frasca, il bastone usato per girare la polenta). Anche nella tradizione senigagliese si unirebbero le due accezioni, in quanto il termine per indicare i frascarelli, ossia brufadei, deriverebbe sia dalle dimensioni (da brufolo) che dall'azione di crearli schizzando dell'acqua (da brufar, spruzzare). In origine quindi i frascarelli sarebbero stati una sorta di couscous di farina di grano tenero; successivamente questi grumi sarebbero stati sostituiti o integrati dal riso stracotto.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.
 

 

mercoledì 12 luglio 2023

CRESPELLE CON VERDURE


150 grammi farina
3 decilitri latte intero
2 uova
15 grammi burro
q.b. sale
q.b. pepe
q.b. noce moscata
300 grammi zucchina
300 grammi besciamella
q.b. grana
La pasta base dei cannelloni con le verdure è in realtà il classico impasto delle crespelle. Metti quindi in una ciotola 150 grammi di farina setacciata, diluiscila con 2 dl di latte e incorpora le uova uno alla volta. Aggiungi il resto del latte, il burro fuso e insaporisci con sale, pepe e noce moscata. Una volta che l’hai amalgamata perfettamente, lascia l’impasto dei cannelloni a riposare per 30 minuti. Intanto imburra una padellina di 15 cm di diametro, scaldala bene e versaci la pastella, un mestolo alla volta. Non appena il fondo sarà leggermente rappreso, giralo delicatamente con una paletta e cuoci l’altra parte del cannellone. Continua finché non sarà terminata tutta la pastella. Preparazione ripieno dei cannelloni con le verdure. Cuoci in padella le zucchine tagliate a dadini insieme al burro e mescola 300 grammi di besciamella, grana grattugiato, sale e pepe. Farcisci le crespelle con le verdure, arrotolale e mettile in una pirofila alla cui base avrai messo del burro fuso. Cuoci i cannelloni in forno preriscaldato a 200° per 15-20 minuti e servi i cannelloni con le verdure ancora caldi.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


martedì 11 luglio 2023

CREMA DI VERDURE MISTE


• 1 Patata grossa
• 3 Carote
• 1 Cipolla bianca
• 1 Finocchio (solo il cuore)
• 80 gr di spinaci
• 1 Dado vegetale
• sale q.b.
Introduzione
La crema di verdure miste è un primo piatto molto salutare e delicato, ottimo da gustare nei freddi giorni invernali. La ricetta, cremosa e colorata, è l'ideale anche per camuffare le verdure ai bambini che in genere tendono a rifiutarle. Una porzione contiene circa 140 Kcal, presenta un'alta percentuale di vitamine e fibre e per questo viene consigliata anche a chi soffre di stitichezza. È un piatto semplice da preparare, ma la vellutata di verdure miste si può preparare anche il giorno prima. Per iniziare lavate con cura le verdure sotto l'acqua corrente, per eliminare eventuali residui di terra. Pelate la patata, le carote, la cipolla, estraete il cuore del finocchio e selezionate le foglie migliori degli spinaci. Potete scegliere di tagliarle a pezzi o di farle lessare intere. Per accelerare i tempi di cottura è preferibile seguire il primo procedimento. Riponete le verdure dentro una pentola dai bordi alti e lessatele a fuoco medio-basso. I pezzi vanno sommersi completamente dall'acqua. Aggiungete un dado vegetale per insaporire oppure anche del semplice sale arricchito da spezie ed aromi. La cottura sarà completa dopo circa 35-40 minuti. Per i primi 20-25 minuti la pentola va tenuta coperta, per il restante tempo dovrete togliere il coperchio perché in questo modo i liquidi del brodo, almeno in parte, evaporeranno. Se avete poco tempo per preparare la vellutata, potete utilizzare verdure surgelate, ma il sapore della vellutata sarà completamente differente. Per questi occorrono solamente 5-10 minuti di cottura e dovrete poi allungarli con acqua e un dado. Per poter "trasformare" le verdure in una crema, dovrete inserirle dentro una ciotola capiente e frullarle con l'aiuto di un frullatore, meglio se ad immersione. Mentre frullate aggiungete del brodo poco alla volta, finché la vellutata di verdure non avrà una consistenza densa e cremosa. Questo piatto ha un gusto molto versatile, potete scegliere ingredienti alternativi a quelli proposti e personalizzare la preparazione. La vostra vellutata di verdure miste è pronta, non vi resta che servirla a tavola. Se avete poco tempo è possibile prepararla anche il giorno prima. Al momento di servirla, dopo aver riposato ed essersi maggiormente insaporita, avrà un gusto ancora più delizioso. In tavola va condita con un filo d'olio extravergine d'oliva. Per gustare al meglio la vostra vellutata di verdure spolverateci sopra del parmigiano grattugiato, oppure servitela dentro delle cialde di parmigiano o delle ciotole in vetro.
2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.
 

 

lunedì 10 luglio 2023

FARFALLE CON PESCE BRAMA

Farfalle
Avanzi pesce Brama
Pomodorini pachino,
aglio trapanese 3 grossi spicchi,
olive bianche denocciolate,
capperi,
bacche di ginepro,
coriandolo,
foglie di basilico nano,
foglie di menta,
maggiorana,
pepe nero macinato,
olio EVO,
1 bicchiere di vino bianco,
acqua di cottura filtrata di cozze,
origano,
sale q.b.
Nonostante le dimensioni, il pesce risulta cotto in 35/40 minuti ad una temperatura di 240°. E' stato sufficiente per una tavola con 13 commensali. Con il pesce avanzato si può preparare un condimento per pasta.
Eliminando tutte le spine, e riducendo a pezzetti il pesce, fare soffriggere uno spicchio d'aglio con olio Evo, aggiungere il pesce, foglie di menta, brodo filtrato di cozze (circa 500 ml) pomodorini datterini. A metà cottura scolare la pasta e versare nel Wok con il condimento, lasciando cuocere per un paio di minuti circa.

14 PASTA & RISO (2^ Edizione)
 

Pasta e riso. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 140 schede di prodotti, lavorazioni e ricettepubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). 
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La pasta è una sorta di marchio di italianità, il riso ci fa cittadini del mondo. Tanti tipi di paste da conoscere ed altrettanti tipi di riso. Ma soprattutto tanti consigli su come sceglierli e cucinarli al meglio.


2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

 

domenica 9 luglio 2023

RAVIOEI DE BURAIJE


per la pasta:
140 g farina bianca
60 g farina di grano duro
2 uova 
olio d'oliva 
sale
per il ripieno e il condimento:
700 g borragine
250 g ricotta
120 g pecorino fresco
60 g prosciutto crudo
20 g pinoli
basilico
prezzemolo
scalogno
noce moscata
parmigiano grattugiato
olio d'oliva
sale
pepe
Lavoro le due farine con le uova, un cucchiaio di olio e un pizzico di sale; faccio riposare la pasta per 30'. Intanto preparo il ripieno: mondo la borragine, la lavo più volte, quindi la faccio stufare, coperta, in un filo d'olio caldo, con uno scalogno tritato, prezzemolo, basilico e un pizzico di sale. Dopo circa 15', la scolo e la strizzo bene, raccogliendo nel fondo di cottura che conservo anche il liquido della verdura strizzata. Trito la borragine, la raccolgo in una ciotola e la mescolo con la ricotta, il pecorino e il prosciutto crudo (che ho già tritatutto), ottenendo un ripieno omogeneo; che insaporisco con sale, pepe e noce moscata grattugiata.Stendo la pasta in sfoglia sottile, la taglio a quadrati di cm 5 di lato, e vi distribuisco sopra il ripieno, quindi li chiudo piegandoli a triangolo. Mentre lesso  i ravioli; faccio bollire e ridurre di un terzo il fondo della borragine, unisco i pinoli, 6 cucchiai di parmigiano e frullo quindi il tutto a salsina, con la quale condisco i ravioli appena lessati e scolati.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.
 


sabato 8 luglio 2023

ZUPPA DI PESCE

Cozze 500 g
Vongole 500 g
Olio di oliva extravergine 6 cucchiai
Aglio 1 spicchio
Scampi 300 g
Gamberi (o mazzancolle) 300 gr
Burro 20 g
Prezzemolo tritato q.b.
Seppie 300 g
Pomodori ciliegini 150 gr
Coda di rospo o rana pescatrice 1 kg
Gallinella 250 g
Rombo chiodato o liscio 1 kg
Vino bianco 1 bicchiere (100 ml)
per il fumetto
Sedano 1 costa
Carote 1
Cipolle bianca mezza
Acqua 2 l
Olio di oliva extravergine 3 cucchiai
Sale q.b.
Gallinella scarti (testa, pinne)
Rombo scarti (testa, pinne)
Per preparare la zuppa di pesce, iniziate dalla pulitura del rombo chiodato: per prima cosa eliminate le interiora dall’apertura posta sotto la testa, intaccate la pelle vicino all'apertura e tiratela via con forza, aiutandovi con un canovaccio. Eseguite questa operazione anche dall'altro lato. Con un coltello eliminate le pinne superiore e inferiore e la coda e sfilettate il rombo, eliminando la lisca centrale. Tenete da parte tutti gli scarti, tranne le interiora perchè serviranno per il fumetto di pesce.
Ora passate alla pulitura della rana pescatrice: se intera privatela della testa, della pelle e della membrana trasparente che la avvolge. Tagliate il filetto al centro, tutto intorno alla lisca centrale in modo da facilitare la sua eliminazione. Dividete la rana pescatrice a metà.
Prendete ora la gallinella: puntate il coltello nel foro sotto la pancia, praticate un taglio verso la testa ed eliminate le interiora, poi intaccate la testa e la coda e tenete da parte gli scarti. Togliete le squame e sfilettate la gallinella partendo dal dorso ricavandone dei filetti che se necessario dovrete spinare con l'aiuto di una pinzetta.
Tagliate a pezzi i filetti di rana pescatrice e pulite anche le seppie, svuotando la sacca dalle interiora ed eliminando gli occhi e il rostro che si trova fra i tentacoli. Tagliate le seppie a striscioline e mettetele da parte. Ora dedicatevi alla preparazione del fumetto di pesce: tagliate a dadini la cipolla, la carota e il sedano e fateli soffriggere insieme all'olio extravergine in pentola per un paio di minuti. Se lo gradite potete aggiungere anche del peperoncino fresco.
Prendete gli scarti dei pesci che avete tenuto da parte e aggiungeteli in pentola insieme a 2 litri di acqua e lasciate bollire per almeno mezz'ora. Durante questo tempo eliminate la schiuma dalla superficie del fumetto con l'aiuto di una schiumarola. Quando sarà pronto scolate il fumetto, raccogliendo con un colino tutto il liquido.
Intanto che il fumetto cuoce dedicatevi ai molluschi: pulite le cozze, eliminando il bisso e i cirripedi dalla superficie. Sciacquate le vongole sotto acqua corrente e battetele su di un tagliere di legno con il taglio rivolto verso il basso: se la vongola è pulita può essere cotta, se fuoriesce della sabbia la vongola è da scartare. In una padella capiente mettete l‘olio e l’aglio tritato o intero, fatelo rosolare e aggiungete le cozze e le vongole. Alzate la fiamma e cuocete i molluschi per qualche minuto, coprendo con il coperchio per farle dischiudere. Bagnate con vino bianco e aggiungete un cucchiaio di prezzemolo, lasciando cuocere per un altro minuto. Spegnete il fuoco e scolateli, in modo da raccogliere il loro fondo di cottura. Se ci dovessero essere dei residui di sabbia, filtrate il liquido con una garza in modo da eliminare le impurità. Sgusciate le cozze e le vongole, lasciandone qualcuna intera per la decorazione finale del piatto.
Ora pulite i crostacei: prendete ogni scampo e tirate verso l’alto, spezzando la parte finale della coda dove risiede l’intestino, che eliminerete, con l’aiuto di uno stuzzicadente. Praticate un taglio nella testa dello scampo e date dei colpetti con la parte piatta del coltello anche alle chele, così che i succhi presenti in queste parti fuoriescano, durante la cottura, per insaporire la zuppa. Procedete così per ogni scampo. Prendete ora i gamberi (o le mazzancolle): togliete la testa, il carapace e le zampe. Potete lasciare attaccata la coda in quanto è decorativa. Raccogliete tutte le teste e i carapaci che serviranno per preparare un fondo di cottura dei crostacei.
In una padella mettete dell'olio e una noce di burro: prendete gli scampi e posizionateli in padella con la testa rivolta verso il basso, schiacciandoli un po’ in modo che fuoriescano i succhi all’interno. Fateli rosolare per qualche minuto. Togliete dalla padella gli scampi e aggiungete gli scarti dei gamberi. Fate rosolare molto bene, sfumate con vino bianco o brandy, schiacciate bene le teste e a fine cottura, filtrate il fondo di cottura ottenuto.
Ora è giunto il momento di preparare la zuppa di pesce: in una pentola capiente trasferite il fumetto di pesce, unite il fondo di cottura dei crostacei e quello dei molluschi e portate ad ebollizione tutto il liquido. Aggiustate di sale e iniziate ad aggiungere il pesce. Per primi inserite i pesci più coriacei: le seppie a listarelle, gli scampi, aiutandovi con un paio di pinze da cucina, i pomodorini precedentemente tagliati a metà, che daranno sapore alla zuppa, e la rana pescatrice tagliata a pezzi. Portate un'altra volta ad ebollizione prima di aggiungere gli altri pesci.
A questo punto abbassate il fuoco, tenete presente che il liquido deve sobbollire, e unite i filetti di rombo e gallinella interi, i gamberi, le cozze e le vongole sgusciate. Coprite e fate cuocere la vostra zuppa a fuoco bassissimo per 15-20 minuti. Durante questo tempo non mescolate con un cucchiaio di legno ma muovete solo un po' la pentola dai manici.
La zuppa è quasi pronta: con le pinze tirate su gli scampi, aggiungete le cozze e le vongole lasciate nel guscio e spolverate con abbondante prezzemolo. Potete preparare dei crostoni di pane ricavando delle fette spesse un paio di centimetri da una pagnotta di pane tipo pugliese, irrorateli con un filo d'olio e passateli in forno per 5 minuti fino a che non saranno dorati.
La zuppa di pesce può essere conservata in frigorifero, in un contenitore ermetico chiuso, per tre giorni. Prima di servirla basterà riscaldarla qualche minuto in un pentolino a fuoco medio. Non è consigliato congelarla.
Per preparare la zuppa di pesce, potete utilizzare anche dei pesci diversi: chiedete al vostro pescivendolo di fiducia quali sono i pesci di stagione e quali quelli più indicati per la zuppa.
Se non volete sfilettare tutti i pesci potete anche cuocerli nella zuppa interi, puliti dalle interiora, dalle pinne e dalle squame. In questo caso allungate i tempi di cottura di 15 minuti.

La zuppa di pesce è un gustoso piatto di pesce fresco, tipico della tradizione culinaria più povera in quanto per fare la zuppa venivano usati gli scarti del pesce. Qui vi proponiamo una zuppa di pesce rivisitata, preparata con diversi tipi di pesce fresco, e accompagnata da crostoni di pane croccanti.La preparazione della zuppa di pesce comprende la pulitura e sfilettatura del pesce e poi la cottura di tutti i pesci in un brodo composto da un fumetto fatto con gli scarti dei pesci, un fondo di cottura dei molluschi e un altro dei crostacei. Anche se un po’ laboriosa, la zuppa di pesce merita di essere preparata per il suo sapore ricco e unico che vi trasporterà in riva al mare.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.


venerdì 7 luglio 2023

TAGLIOLINI AI CECI

300 g di ceci secchi
320 gr tagliolini freschi
100 gr passata di pomodoro
rosmarino
2 spicchi d’aglio
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
sale e pepe
Mettere a bagno i ceci in acqua fredda per 12 ore, dopodiché scolarli e sciacquarli bene. Metterli in una casseruola, con un rametto di rosmarino, coprire il tutto con abbondante acqua e portare ad ebollizione. Abbassare il fuoco e fare cucinare per circa 3 ore, salando a fine cottura (o in pentola a pressione!). Togliere dal fuoco, eliminare il rosmarino e passare metà ceci al mixex. Amalgamare la crema ottenuta ai ceci rimasti interi e aggiungere il brodo di cottura, fino alla densità che preferite. A parte, in un tegame, mettere a soffriggere in un cucchiaio di olio, l’aglio sbucciato e tritato, e poi unire la la passata di pomodoro. Mescolare e far insaporire. Dopo pochi minuti, quando il sughetto di pomodoro si è ristretto, versarlo sui ceci, mescolare e regolare di sale e pepe. Ripreso il bollore, buttare i tagliolini spezzettati e portarli a cottura. Servire la minestra calda, guarnendo con rosmarino, un filo di olio e un’abbondante macinata di pepe.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.  

giovedì 6 luglio 2023

CAPPELLACCI DI PATATE



6 foglie verza
q.b. burro
150 grammi caciotta
500 grammi farina
3 cucchiai panna fresca
30 grammi parmigiano grattugiato
2 patate rosse
q.b. sale
4 uova
5 tuorli
1 tartufo bianco piccolo
Prepara la pasta per la ricetta dei cappellacci di patate: disponi la farina a fontana, mettici al centro 4 tuorli e lavora l'impasto. Aggiungi le uova, continuando a lavorare energicamente l'impasto (se è troppo asciutto, aggiungi qualche cucchiaio d'acqua). Forma una palla, avvolgila nella pellicola e lasciala riposare in frigorifero per 1 ora. Prepara il ripieno per i cappellacci di patate: lessa le patate con la buccia per 30 minuti, pelale e passale nello schiacciapatate. Lascia intiepidire, quindi amalgamaci la caciotta grattugiata grossolanamente, 30 g di parmigiano e il tuorlo. Regola di sale. Per la crema: priva le foglie di verza della costola, lessale in acqua salata e scolale. Scalda la panna, incorporaci 1 cucchiaio di parmigiano, uniscila alla verza e frullala. Riprendi la pasta, stendila in una sfoglia sottile e con un coppapasta (o un bicchierino) di 8-10 cm taglia tanti dischi. Disponili sul piano di lavoro infarinato e distribuiscici al centro il ripieno, nella dimensione di 1 grossa nocciola e di forma allungata. Ripiega la pasta formando una mezzaluna, salda i bordi (per farli aderire meglio, inumidiscili con un po' d'acqua) e gira le estremità verso l'alto. Cuoci i cappellacci in acqua bollente salata e scolali. Disponi qualche cucchiaiata di crema di verza sul fondo dei piatti individuali, sistemaci i cappellacci e completa con burro fuso e il tartufo a fettine.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

mercoledì 5 luglio 2023

NORMA

1 cipolla
10 foglie basilico fresco
2 melanzane
800 gr pomodori: pelati
200 gr ricotta salata:
olio evo, 
sale, 
pepe
Soffriggere una cipolla tritata in poco olio;  Aggiungere i pomodori pelati. Salare e pepare e portarlo a completa cottura controllando che raggiunga una corretta densità. Lavare, spuntare e sbucciare le melanzane. Affettarle sottilmente in senso trasversale e porle in uno scolapasta cospargendo i vari strati di  sale grosso. Ricoprire il tutto con un piatto ed un peso per favorire l'uscita del liquido amarognolo. Dopo 1 ora sciacquarle ed asciugarle con carta assorbente. Friggere le fettine di melanzana in una padella con olio evo. A cottura ultimata asciugarle su carta assorbente ed aggiungere qualche pizzico di sale. Cuocere la pasta nel formato scelto. Grattugiare la ricotta salata. Tagliare i dischi di melanzane in strisce sottili e aggiungerle al sugo di pomodoro, lasciandone alcuni interi per la decorazione finale.  Aggiungere le foglie di basilico. Scolare la pasta ed unirla al condimento in padella mescolando per amalgamare i sapori. Aggiungere la ricotta salata, i dischi rimanenti di melanzane ed alcune foglie di basilico. La pasta alla Norma è originaria di Catania, in Sicilia, e il suo nome sia stato dato agli inizi del '900 da Nino Martoglio, commediografo catanese, che la definì una "Norma", paragonandone la sua bontà all'omonima opera lirica di Bellini.

11 SALSE
 (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

martedì 4 luglio 2023

PENNE CON BRESAOLA RUCOLA E STRACCHINO




350 Gr Di Penne (o Tortiglioni o Fusilli)
100 Gr Di Rucola
100 Gr Di Bresaola
100 Gr Di Stracchino
50 Gr Di Parmigiano Grattugiato
2 Cucchiai Di Olio Di Oliva
Sale Q.B.
Pepe Q.B.
Lavate e sgocciolate la rucola e sminuzzatela. Tagliate a listarelle le fette di bresaola. 

Mettete in un tegame l'olio e lo stracchino che farete sciogliere a fuoco lento fino a formare una crema. Unite la rucola e la bresaola e amalgamate. A piacere potete aggiungere pomodorini ciliegino tagliati a metà. Nel frattempo portate a ebollizione acqua salata per lessare la pasta. Scolate al dente e unite al condimento. Mescolate per bene aggiungendo il parmigiano. Pepate e servite in tavola.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

lunedì 3 luglio 2023

RISOTTO ALL'ISOLANA




Riso Vialone nano classico: 600 gr.
Brodo, possibilmente di carne: circa 1 lt.
Vitello magro. 100 gr.
Lombata di maiale: 100 gr.
Burro: 80 gr.
Parmigiano grattugiato: 80 gr.
Pepe, 
sale, 
cannella
rosmarino q.b.
Nella bassa veronese, terra del Vialone nano, e in particolare a Isola della Scala, da cui deriva il nome del piatto, questo risotto fa parte della migliore tradizione dei giorni di festa.
Si taglia la carne a piccoli dadini, si condisce con sale e pepe di fresca macinatura e la si lascia riposare per circa un'ora. Trascorso il tempo, in una padella, si fonde il burro col rosmarino (che andrà tolto a fine cottura) e si rosola bene la carne. A parte, in una casseruola, si porta ad ebollizione il brodo, unendo quindi il riso e cuocendolo a fuoco lento per circa un quarto d'ora, finché non avrà assorbito tutto il liquido. Si condisce quindi il risotto con la carne, si aggiusta di sale e si completa infine col parmigiano aromatizzato alla cannella.


2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

domenica 2 luglio 2023

RAVIOLI DI CARNE


per la pasta:
500 g di farina,
3 uova,
acqua,gg
sale.
Per il ripieno:
mezzo kg di manzo di vitello,
300 g di polpa di vitello,
cervello di vitello,
50 g di schienali e ad una animella,
1 mazzo di boraggini,
1 scarola,
mollica di pane,
maggiorana,
sale,
4 uova.
Prendere scarola e borragine e fare bollire 5 minuti, quindi premerle affinché diano tutta l'acqua. Prendere il manzo di vitello rosolato nel burro in una casseruola, e 300 grammi di polpa di vitello, da bollire 10 minuti; mettere un cervello di vitello, in acqua bollente, e tolta la pelle unitamente a schienali e ad una animella, tritare il tutto, cioè, magro, polpa, erbe, ecc. minutissimamente, pestate a poco per volta nel mortaio fino ad ottenere una pasta. Metterla in un recipiente con sopra uova fresche bene sbattute, aggiungendovi una piccola mollica di pane inzuppata nel brodo o in sugo di vitello, parmigiano, un poco di spezie, poca maggiorana ben tritata e sale. Rimestare bene ed il ripieno è pronto, parte principale dei ravioli. Prendere quindi la farina di grano, stemperarla in acqua tiepida a cui si uniscono uova fresche, ridotta in pasta morbida, quindi tirare una sfoglia larga e sottile, e preso subito il ripieno già preparato, in piccole pallottoline uguali sulla metà della sfoglia disposte in tante linee orizzontali e separate l'una dall'altra da uno spazio di due o tre dita: coprire con un'altra sfoglia e separare i pallini con tagli o girelle.
Quando sono abbastanza asciutti, gettare i ravioli a poco per volta in acqua bollente, osservando però che non sia troppo salata e conditeli con sugo di carne e parmigiano.
Preparazione regina della cucina genovese i ravieu co-u tocco sono immancabili sulla tavola delle feste. Come tutti i miti, anche sua maestà il raviolo ha dato sfogo alla fantasia sulle sue origini: si narra che a Gavi ora in provincia di Alessandria, un tempo entro i confini della Liguria, nel dodicesimo secolo una famiglia di locandieri inventò un succulento piatto che prese nome dal loro cognome, Raviolo appunto. Diventati ricchi e famosi, vollero apporre sull'acquisito titolo nobiliare un raviolo come stemma. Si racconta anche di una povera donna che voleva santificare il Natale con un pasto degno di tale occasione, ma la sue scarse ricchezze le permisero solo di riempire dei quadrati di pasta con verdure, avanzi di carne e molto raviggiolo, formaggio detto così perché pizzicava come i ravanelli. Ecco nascere i raviggioli, poi ravioli. Un'altra storia, più tarda, vede l'origine dei ravioli nel sud d'Italia, dove il beato Guglielmo di Malavalle benedisse i ravioli di crusca che gli furono serviti e li tramutò nello stupendo manicaretto. Queste le leggende, la storia comunque non manca e conferma le antiche origini. Anzi, già nella cucina babilonese, egizia, greca e romana esistono piatti similari. Con esattezza sappiamo che esistevano nel Medioevo perché li cita il Boccaccio nella nota novella di Calandrino (Decamerone VII, 3), inoltre un documento datato 1182 parla di un contadino savonese intento a preparare un pasto con i ravioli. Impossibile dire quando e dove siano nati i ravioli, impossibile dare un nome ed un cognome a chi da Bacigalupo fu definito con goloso entusiasmo un gastronomico portento. Nel 1841 sono persino stati definiti la più squisita fra tutte le paste da minestra del mondo. Possibile e doveroso è però dire che ogni regione li caratterizza con un ripieno differente e che ovunque sono il piatto della festa. I ravieu liguri sono comunque riconoscibilissimi se non altro per la presenza delle boraggini, che insieme a tutto il resto, li rendono buoni. Negli anni Trenta del Novecento artisti locali, facenti parte del movimento Futurista, scrissero all'ideatore Tommaso Marinetti per supplicarlo di salvare i nostrani ravioli dalla mano progressista che voleva eliminare nella sua propaganda internazionale contro la pastasciutta, le cucine regionale perché stantie. Pasta di farina di grano dalla classica forma quadrata-rettangolare il cui ripieno è a base di carne ma immancabile è la borragine e la maggiorana. Esiste anche la versione magra con solo ripieno vegetale di spinaci, bietole e ricotta.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.