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venerdì 5 agosto 2022

Fagiolo Lumè di Pignone


Fagiolo Lumè di Pignone

Fagiolo rampicante basso Il Fagiolo Lumè di Pignone è conosciuto e apprezzato da un mercato abbastanza ristretto in quanto è coltivato da poche famiglie di Pignone con una lunga tradizione orticola, che si sono tramandate la semente durante gli anni. Citati fin dalla fine dell'800 in atti relativi a diatribe per l'utilizzo dell'acqua di irrigazione, i fagioli, sono strettamente legati alla storia e alle condizioni socio economiche del 83 paese. Il boom dei fagioli si è avuto negli anni 50 quando, ogni sera dalla piazza di Pignone, partivano tre camion con almeno 3 tonnellate di fagioli per i mercati di Milano, Modena e Genova. Zona di produzione: Pignone Noti e pregiati, questi fagioli borlotti, localmente detti lumè, hanno un particolare gusto pieno e sono buoni anche consumati semplicemente bolliti e conditi con olio. Il baccello è lungo circa cm 15-18 mentre il seme, dalla classica forma reniforme, è di colore bianco cenerino di fondo con striature di colore rosso scuro, e ha una lunghezza di cm 1,5. Nella tradizione colturale di Pignone esistono due ecotipi con due distinti portamenti, rampicante (ad accrescimento indeterminato) e nano (ad accrescimento determinato), che si riconoscono dal diverso colore del seme: più scuro per il tipo rampicante, più rosso per quello nano. I fagioli vengono seminati in pieno campo a partire dal mese di maggio fino a giugno. Nella tradizione locale, quelli destinati all'essiccazione per il consumo invernale sono seminati dopo San Giovanni, il 21 di giugno, in modo che non vengano cioè attaccati dagli afidi. Si possono raccogliere ancora verdi, man mano che il baccello raggiunge la maturazione, oppure farli essiccare parzialmente sulla pianta, raccogliendoli a fine agosto e facendo loro completare l'essiccazione sui terrazzi.
18 PAT LIGURI (2^ Edizione)

 

In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

10 ORTAGGI (2^ Edizione)


 

Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.