domenica 18 settembre 2022

PERA MANTOVANA

Sei varietà per identificare un frutto pregiato, coltivato fin dal Medioevo e conservato fino ad oggi grazie a sapienti innesti e incroci. Le varietà di Pera Mantovana coltivate sono sei: Abate Fetel, Conference, Decana del Comizio, Kaiser, Max Red Barlett e William.
Sono tutte caratterizzate da un sapore dolce più o meno aromatico ma si distinguono per il colore e rugosità della buccia:
·        le pere delle varietà William hanno una buccia liscia, di colore giallo-rosato;
·        le pere Max Red hanno un colore di fondo giallo, quasi completamente coperto da sovracolore rosso vivo, spesso striato;
·        la varietà Conference è verde-giallastra con rugginosità diffusa;
·        la pera di varietà Decana Comizio è liscia, di colore verde chiaro-giallastro e rosa ;
·        la varietà Abate Fetel ha la buccia verde chiaro-giallastra e rugginosità intorno al peduncolo;
·        la pera Kaiser possiede una buccia ruvida e rugginosa.
Ogni varietà ha un proprio periodo di coltivazione.
Il peso medio della Pera Mantovana varia dai 158 gr della Conference ai 260 della Abate.
La zona di produzione della Pera Mantovana IGP comprende l’intero territorio dei Comuni di Sabbioneta, Commessaggio, Viadana, Pomponesco, Dosolo, Gazzuolo, Suzzara, Borgoforte, Motteggiana, Bagnolo San Vito, Virgilio, Sustinente, Gonzaga, Pegognaga, Moglia, S.Benedetto Po, Quistello, Quingentole, S.Giacomo delle Segnate, S.Giovanni del Dosso, Schivenoglia, Pieve di Coriano, Revere, Ostiglia, Serravalle a Po, Villa Poma, Poggio Rusco, Magnacavallo, Borgofranco sul Po, Carbonara di Po, Sermide e Felonica, che delimitano un’area continua in provincia di Mantova.
La coltivazione della pera nel mantovano e soprattutto nella zona dell’Oltrepò, è una pratica molto antica. Nel 1475 rappresenta la coltura più diffusa ed importante anche se esclusiva dei nobili e degli ecclesiastici. Nei giardini dei monasteri e nei broli delle corti signorili si coltivano ed incrociano varietà diverse di pera per ottenere frutti sempre più gustosi.
La produzione però viene destinata all’autoconsumo o al mercato locale a causa della difficoltà nella conservazione e nel trasporto di questo frutto.
Dopo l’unità d’Italia e nel primo dopoguerra il necessario riassetto produttivo spinge a valorizzare le attività esistenti. La coltivazione del pero si sviluppa particolarmente grazie anche alle innovazioni tecnologiche nel settore della conservazione e dei trasporti.
Il lavoro di produzione delle sei varietà di Pera Mantovana è affiancato da una importante attività di recupero e valorizzazione di varietà locali al fine di contribuire al mantenimento del patrimonio agricolo e ambientale di quelle zone.
Nel 1998 la Pera Mantovana ottiene il riconoscimento europeo IGP e nasce il Consorzio Perwiva, che ne tutela e promuove la produzione.
La produzione della Pera Mantovana IGP è regolata da un disciplinare di produzione approvato dalla Unione Europea e avviene secondo tecniche tradizionali della zona.
I terreni sono caratterizzati da una tessitura media e gli impianti presentano una densità massima pari a 5.000 piante per ettaro. La forma di allevamento prevalente sono quelle del vaso emiliano, della palmetta e del fusetto. Pratiche di irrigazione, fertilizzazione e difesa fitosanitaria seguono i principi della produzione integrata.
Le aziende produttrici sono assistite regolarmente da tecnici specializzati e il prodotto è soggetto a un controllo finale con analisi dei residui.
La produzione unitaria massima è di 350 q.li per ettaro.
Dopo essere state confezionate appositamente e contrassegnate, le pere mantovane vengono commercializzate nel periodo compreso tra il 1 agosto ed il 31 maggio dell’anno successivo a seconda del tipo: William dal 1 agosto al 30 novembre, Max Red Bartlett dal 20 agosto al 30 novembre, Conference dal 15 ottobre al 31 maggio, Decana Comizio dal 30 settembre al 30 marzo, Abate Fetel dal 10 settembre al 15 marzo e Kaiser dal 15 settembre al 15 marzo.
Le prime notizie sulla Pera Mantovana si hanno ad opera di Plinio il Vecchio (il più accreditato naturalista fino al Cinquecento) e di Columella (agronomo di età romana). Nell’Antichità e nel Medioevo si preferiva consumarla dopo la cottura.
I broli sono piccoli appezzamenti delle corti signorili dove venivano coltivati gli alberi da frutto.
La Pera Mantovana ha proprietà diuretiche, depurative, regolatrici intestinali ed è possibile consumarne anche un quantitativo elevato senza introdurre troppe calorie.
La percentuale di zuccheri contenuti è in gran parte costituita da fruttosio, per cui il suo consumo è consentito anche ai diabetici.
100 grammi di prodotto contengono:
Acqua (g) 87,4
Proteine (g) 0,3
Lipidi (g) 0,4
Carboidrati disponibili (g) 8,8
Zuccheri solubili (g) 8,8
Fibra totale (g) 3,8
Fibra insolubile (g) 2,56
Fibra solubile (g) 1,29
Energia (kcal) 38,6
Sodio (mg) 2
Potassio (mg) 129
Ferro (mg) 0,3
Calcio (mg) 11
Fosforo (mg) 15
Magnesio (mg) 9
Zinco (mg) 0,05
Tiamina (mg) 0,01
Riboflavina (mg) 0,03
Niacina (mg) 0,1
Vitamina C (mg) 4
La pera si conserva a basse temperature, mentre per gustarla in tutta la sua fragranza è consigliabile tenerla 4/5 giorni a temperatura ambiente prima del consumo.
Tutte le varietà di Pera Mantovana hanno una polpa dolce, succosa e aromatica.
Come tutta la frutta la Pera Mantovana può essere consumata fresca o cotta. Può essere utilizzata per la preparazione di dolci, macedonie e pietanze. L’uso tradizionale che ne facevano i contadini era di consumarla abbinata ai formaggi: Provolone, Parmigiano Reggiano e Pecorino.

9 FRUTTA (2^ Edizione)
 

Frutta. In queste 230 pagine ho raccolto oltre 120 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. In ogni stagione la frutta sta sulla nostra tavola. Quante virtù ci stanno nella frutta? Tantissime, facciamone allora tesoro. Ma una conoscenza più approfondita rende il nostro tesoro ancora più ricco ed appetibile. Ogni tipo di frutto ha molte varianti, occorre conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro fruttivendolo di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.



CONFETTURA DI MIRTILLI FRAGOLE DEL FRIULI

Nel FVG vengono realizzate marmellate anche con verdure, che hanno dei gusti particolari. I tipi di frutta tradizionalmente più conservati in regione sono Mirtillo, Fragola, Lampone, Mela, Olivello.
Caratteristica comune delle confetture friulane è l’assenza di conservanti chimici e pectina, grazie alla piccola dimensione e all’aggiornamento tecnologico delle Aziende Produttrici (due connotati comuni a gran parte delle attività economiche della regione Friuli VG).
Marmellate del Friuli di antica tradizione
Le marmellate più comuni in Friuli sono anzitutto quelle più tipiche (come segnalato dalla Regione FVG) di Mirtilli, Fragole, Lampone, Mele, Olivello; seguono quindi quelle di Albicocche, Pesche, Ciliegie, Susine, Fichi (di cui esiste anche una varietà particolare, il Ficomoro, tipica di Caneva di Pordenone), Amarene, More, Mele cotogne.
Marmellate del Friuli di nuova tradizione per tipo di frutta
Il grande interesse per la riscoperta del proprio ambiente naturale che negli ultimi anni ha coinvolto anche i produttori agroalimentari ha portato alla valorizzazione di piante e frutti da sempre presenti nella regione ma finora, per varie ragioni, poco considerati.
Si è cominciato quindi a produrre marmellate di Pere, Peschenoci, Ribes rosso, Ribes nero, Zucchine, Sambuco, Corniola, Uva fragola, Mirtillo rosso, Ciliegie amarene, Castagne ma le piante che hanno riservato le più grosse sorprese sono la Rosa canina (foto sotto a sinistra), e soprattutto l’Olivello spinoso, un piccolo frutto che ha un’altissima concentrazione di vitamine, in particolare la C (dieci volte più che negli agrumi), e il suo habitat ideale in Carnia.
Marmellate del Friuli di nuova tradizione per mix di frutta
In Friuli è iniziata la produzione anche di marmellate ’creative’ basate sull’abbinamento di due tipi di frutta capace di dar luogo a un gusto gradevole e originale. Attualmente si producono con successo marmellate di Mele alle spezie, Sambuco e mele, Corniole e mele, Mele cotogne e uva fragola, Olivello con mele, Cachi con alloro.


12 CONSERVE (2^ Edizione)

Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.

SALSA NOISETTE



salsa noisette
250 gr di panna da montare,
100 gr di burro,
sale,
pepe,
dado granulare.
Mettere il burro in una padella. Dovrà abbrustolirsi per bene: sarà pronto quando si formano di piccoli granelli scuri sul fondo della padella. A questo punto versare la panna con un pizzico di sale, un pizzico di pepe e un pizzico di dado granulare. Far bollire per 5 minuti; quando annusando sentirete un buon profumo di nocciole, la salsa sarà pronta. L’intensità del gusto di nocciole dipenderà da quanto tempo cucinate il burro fuso.

11 SALSE (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.


BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

FARINA DI NECCIO DELLA GARFAGNANA


castagne
Farina di Neccio della Garfagnana (DOP) è un prodotto ortofrutticolo italiano a denominazione di origine protetta. In autunno le castagne vengono raccolte, essiccate per quaranta giorni in un Metato dove il fuoco viene alimentato con legno di castagno. Dopo un'accurata selezione manuale le castagne secche vengono macinate e trasformate in farina, con cui si possono preparare la polenta, il Castagnaccio o i Necci.

 12 CONSERVE (2^ Edizione)


Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
 (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.


BIRRE 47: KASTEEL


La Kasteel Bier è una birra belga prodotta dal birrificio Van Honsebrouck di Ingelmunster, in Belgio. Ci sono cinque tipi di Kasteel Bier esistenti:
Blonde (7% vol)
Bruin (11% vol)
Triple (11% vol)
Rouge (8% vol)
Cuvée du chateau (11% vol)
La Kasteel Bier deve il suo nome al castello di Ingelmunster, l'edificio storico in cui viene tuttora prodotta.


SOLO IN VERSIONE E BOOK
COLLANA DALLA PARTE DEL GUSTO
20 BIRRA
(2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.






ANGELO AZZURRO

DRINK - Alcolico | Any time
Cointreau (3 parti),
Gin (6 parti),
Blue Curacao (1 parte) 
Preparare nello shaker versando il Cointreau, il Gin, Blue curacao, alcuni cubetti di ghiaccio ed agitare. Servire in un bicchiere tumbler e decorare con un frutto a scelta. In alcune sue varianti viene usato il Limoncello al posto del Gin.

16 COCKTAIL (2^ Edizione)
 

Cocktail.In queste 340 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, attrezzature e ricettepubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Mixology. Con questa parola si indica l'arte di mescolare con sapienza distillati, liquori, soft drink ed altro. Una preventiva conoscenza degli elementi che compongono un cocktail è la base del successo. Imparate a preparare quelli canonici riconosciuti dall'IBA e poi lanciatevi a prepararne dei nuovi. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro Barman di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).



IDROPONICA DOMESTICA DA SALOTTO

 






Continuando nelle mie segnalazioni di cosa bolle in pentola nella food innovation vi voglio segnalare gli innovativi orti idroponici casalinghi, di uso semplice per coltivare senza sporcare, a portata di tutti e per tutte le stagioni.Chi vive in città sa quanto il tema dell’origine del cibo sia sempre più importante per le persone. A chi, come noi, vive in appartamento o in altre situazioni prive di terreno, piace immaginare soluzioni per coltivare piante per il consumo.Coltivare la lattuga, il basilico, i pomodorini, il peperoncino, ecc. ovviamente biologici, direttamente nella propria cucina, o in qualsiasi stanza senza dover innaffiare con frequenza la pianta e senza sporcare, è il sogno di molti che si avvicinano al mondo green.Ecco perché sono state lanciate e sviluppate proposte che propongono prodotti facili da usare, ecologici e puliti, di micro agricoltura urbana.Tra quelle più strutturate vi è, ad esempio, AeroGarden, un giardinetto idroponico da salotto che comprende anche la luce led (40x30x40-80 cm), ma vi sono anche soluzioni minimali come, ad esempio, Ecoltivo, una semplice scatola rettangolare (10x14x5 cm), pre-inseminata e pre-fertilizzata, pronta a essere attivata con una brocca d’acqua, e poi la piantina desiderata inizierà a germogliare e crescere.L’idroponica è una tecnica di coltura fuori suolo molto antica che prevede che le radici delle piante siano direttamente immerse in una soluzione nutritiva composta da acqua, sali, minerali e altri elementi che ne permettono crescita e sviluppo. La tempistica poi è strabiliante: dopo 3 giorni, si vedono i primi germogli, dopo 10 compaiono le prime foglie e dopo circa 20 è possibile raccogliere la prima insalata coltivata in casa senza terra. E si parte con il secondo ciclo di coltivazione.I costi? Il Kit completo si aggira sui 100 €, ma è per sempre, i semi poi costano pochi cent. Se si usa la soluzione minimale si spende circa 15 € ed i 5-6 raccolti sono assicurati per circa sei mesi.La micro idroponica, oltre che negli appartamenti, sta prendendo piede nelle cucine dei ristoranti dove la terra non sarebbe igienica, nelle cucine delle navi perché è pratica ed igienica e nelle scuole perché è anche educativa.A piccoli rapidi balzi verso il futuro.

6 ALLA RICERCA DEL BUON GUSTO

Alla ricerca del buon gusto raccoglie in maniera sistematica le recensioni pubblicate sul mensile savonese Il Letimbro nella rubrica Dalla parte del gusto e poi apparse nel blog  HOMO LUDENS https://nonmirompereitabu.blogspot.com/