sabato 17 settembre 2022

PINA COLADA

DRINK – Alcolico | Long Drink
Rum bianco 3,0 cl
Latte di cocco 3,0 cl
Succo di ananas 9,0 cl
Frullate nel blender insieme a del ghiaccio tritato il Rum, il latte di cocco e il succo di ananas. Versate il tutto preferibilmente in un tumbler alto; oppure, se preferite, nel globet. Decorare con un spicchio di ananas e la ciliegina. Servite con la cannuccia. L’invenzione si deve a Don Ramon Portas Mingot, un barman di Portorico. Era il 1963

16 COCKTAIL (2^ Edizione)
 

Cocktail.In queste 340 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, attrezzature e ricettepubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Mixology. Con questa parola si indica l'arte di mescolare con sapienza distillati, liquori, soft drink ed altro. Una preventiva conoscenza degli elementi che compongono un cocktail è la base del successo. Imparate a preparare quelli canonici riconosciuti dall'IBA e poi lanciatevi a prepararne dei nuovi. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro Barman di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


BIRRE 47: ROSIAN



La Birra Rosian è la birra prodotta dalla Fabbrica di Birra Rosian, fondata nel 1852 da Luigi Rosian, nel comune di Faido, nel Canton Ticino. Fu la prima fabbrica della bevanda tra Airolo e il Nord Italia. Divenne molto conosciuta per la qualità della birra prodotta, la quale vinse molti premi. La birreria si occupava pure della produzione del ghiaccio e dello spirito di birra. A causa della forte concorrenza l'azienda venne venduta alla Birra Bellinzona nel 1972.
La fabbrica venne fondata da Luigi Rosian, un uomo di origine bavarese giunto a Faido alcuni anni prima. La birra a quei tempi era ancora pressoché sconosciuta. Inizialmente la produzione era molto limitata, quanto bastava per dissetare gli abitanti della zona e per far conoscere la nuova bevanda. Il successo arrivò presto e la fabbrica si ingrandì. Si cominciò a vendere la Birra Rosian in tutto il Ticino.
Dopo la morte del fondatore prese in mano l'azienda il figlio Emilio Rosian, già birraio esperto grazie alle scuole specializzate frequentate nella Baviera. Molte furono le innovazioni portate dal nuovo dirigente: la costruzione di acquedotti per la fabbrica, la creazione di una centrale idroelettrica privata, l'impianto per la produzione e la conservazione del ghiaccio, e altro ancora. In quel periodo la birreria raggiunse i massimi storici, grazie anche ai lavori per la costruzione della Galleria ferroviaria del San Gottardo. Molti furono le quantità di birra richiesta dai numerosi lavoratori.
Nel 1918 ci fu una crisi per la fabbrica, dovuta alla Prima guerra mondiale. L'impossibilità di procurarsi le materie prime necessarie hanno portato l'azienda sull'orlo del fallimento, ma grazie alle fatiche del successore Luigi Rosian Jr. la fabbrica rimase in vita.
Negli anni seguenti furono rinnovati molti impianti di produzione, si festeggiò il centesimo anniversario e la produzione continuò senza troppi problemi.
Negli ultimi dieci anni di vita la birreria di Faido produsse birra in quantità sempre minori di anno in anno, a causa della forte concorrenza creatasi dopo la liberalizzazione del mercato della birra.
Nel 1972 la birreria Rosian cessa la sua attività e viene acquistata dalla Birra Bellinzona, a sua volta assorbita dall'attuale Eichhof.

20 BIRRA (2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


VINI 114: MANDROLISAI

 

Il Mandrolisai rosso è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Nuoro e Oristano.
Caratteristiche organolettiche
colore: rosso rubino tendente all'arancione con l'invecchiamento.
odore: vinoso, con profumo caratteristico e gradevole.
sapore: asciutto, sapido, con retrogusto amarognolo.


15 VINO (2^ Edizione)
 
Vino. In queste 250 pagine ho raccolto oltre 220 schede di criteri di vinificazione, abbinamento e prodotti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Sin dall'antichità i frutti della vite sono diventati vino. Da allora migliaia di vitigni hanno avuto vita e decine di migliaia di vini sono stati creati. Per il nostro piacere. Impariamo insieme a conoscerne i principali, a degustarli, a scegliere quelli che sono i nostri vini di elezione. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro vinai di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

6 CARNI E SALUMI (2^ Edizione)

Carni e salumi. In queste 270 pagine ho raccolto oltre 150 schede di carni e salumi, modalità di scelta e tecniche per la loro di cucina, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).

Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Per cucinare in modo sublime ricette di carne e per servire taglieri di affettati da re, serve conoscere a fondo le materie prime. Spesso si trascura questo particolare, che invece è essenziale per la buona riuscita. Proprio le ricette più semplici, in cui le elaborazioni complesse non possono nascondere nulla, necessitano di ottimi prodotti di base. Non limitiamoci a ciò che ci offrono il nostro macellaio ed il nostro salumiere di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

FARINELLA DI PUTIGNANO

La farinella (povele o farenèdde in apulo-barese; polvere in italiano) è un prodotto tipico culinario del paese di Putignano in Puglia. La farinella è uno sfarinato di ceci e orzo tostati con l'aggiunta di sale. Nella versione originaria, la farinella era costituita di solo orzo.
Da alcune testimonianze certe, raccolte nei documenti delle biblioteche di Putignano e paesi limitrofi, negli ultimi decenni del XVIII secolo, era usata anche quella ricavata dai ceci neri, più economici e friabili di quelli bianchi.
Per produrre la farinella, tante famiglie decidevano di versare in un comune mortaio i legumi che potevano mettere a disposizione che venivano successivamente sbriciolati con un pestello di pietra.
La Farinella è stata per tante generazioni di contadini, insieme ai fichi secchi, l'unico pranzo consumato durante i duri lavori dei campi. Veniva portata a lavoro in un sacchetto di tela detto volgarmente "u volze" ed era mangiata in polvere, accompagnata da fichi secchi, erbe commestibili, cipolle selvatiche.
Per la cena i contadini usavano mescolarla con il Macco, una specie di purea di fave.
I signori, gli artigiani ed i commercianti usavano la farinella al naturale sulla pasta al sugo, sulle verdure ben condite, con le patate lessate (schiacciate con la forchetta e condite con olio extravergine di oliva e sale), con i fichi freschi ed altra frutta di stagione, con le olive o come dolce mescolandola allo zucchero.
Anche oggi è consuetudine consumarlo miscelandolo con sughi o altri intingoli, come se si facesse la tipica "scarpetta" con il pane.
Questo alimento ha dato il nome alla maschera rappresentativa del carnevale di Putignano: Farinella. La farinella, oggi come in passato, viene aggiunta al sangue per creare un impiastro denso e squisito; si può anche mangiare con i fichi freschi inzuppandoveli.

 12 CONSERVE (2^ Edizione)


Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.

6 CARNI E SALUMI (2^ Edizione)

Carni e salumi. In queste 270 pagine ho raccolto oltre 150 schede di carni e salumi, modalità di scelta e tecniche per la loro di cucina, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).

Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Per cucinare in modo sublime ricette di carne e per servire taglieri di affettati da re, serve conoscere a fondo le materie prime. Spesso si trascura questo particolare, che invece è essenziale per la buona riuscita. Proprio le ricette più semplici, in cui le elaborazioni complesse non possono nascondere nulla, necessitano di ottimi prodotti di base. Non limitiamoci a ciò che ci offrono il nostro macellaio ed il nostro salumiere di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

SALSA ALLA CACCIATORA


100 g di burro
20 g di olio d'oliva
150 g di funghi coltivati
100 g di pomodori maturi pelati e tritati
1 cipolla, 
1 dado per brodo, 
1 bicchiere di vino bianco secco
1 mazzetto di prezzemolo tritato, 
sale
Affettate finemente i funghi e la cipolla e fateli rosolare con l'olio e 50 g di burro a fiamma viva. Unite il vino, a fuoco vivo ridurre a metà del suo volume, poi i pomodori e il dado. Salate e lasciate cuocere per 10’ e aggiungete il rimanente burro e il prezzemolo tritato finemente.

11 SALSE (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.


BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

OLIO VENETO

Provincia: Verona
Comuni Dove Ricadono le DOP per Menzione Geografica: Brentino Belluno, Dolcè, S. Ambrogio di Valpolicella, Fumane, S. Pietro in Cariano, S. Anna d'Alfaedo, Marano di Valpolicella, Negrar, Cerro Veronese, Grezzana, Verona, S. Martino Buonalbergo, S. Mauro di Saline, Mezzane di Sotto, Lavagno, Badia Calavena, Tregnago, Illasi, Colognola ai Colli, Caldiero, Cazzano di Tramigna, Soave, Vestenanova, S. Giovanni Ilarione, Montecchia di Crosara, Roncà, Monteforte d'Alpone, S. Bonifacio.
Varietà di olive
Grignano o Favaro per almeno il 50%; Leccino, Casaliva o Frantoio, Maurino, Pendolino, Leccio del Corno, Trep o Drop in misura non superiore al 50%. Possono, altresì, concorrere altre varietà sperimentali presenti negli oliveti in misura non superiore al 10%.
Caratteristiche di coltivazione
Sono pertanto idonei gli oliveti collinari e pedo collinari della zona i cui terreni presentano origini e caratteristiche varie. Per la produzione dell'olio extravergine d'oliva a denominazione di origine protetta sono da considerarsi idonei gli oliveti compresi nella zona di produzione descritta i cui terreni sono in genere poveri, molto calcarei, tendenzialmente alcalini, generalmente ricchi di potassio e fosforo, con scarsa solubilità.La raccolta delle olive destinate alla produzione dell'olio extravergine di oliva a denominazione di origine dovrà essere effettuata entro il 15 gennaio di ogni anno. La produzione massima di olive degli oliveti destinati alla produzione dell'olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta non può superare Kg. 7000 per ettaro per gli impianti intensivi. La resa massima delle olive in olio non può superare il 18%.Anche in annate eccezionalmente favorevoli la resa dovrà essere riportata sui limiti predetti attraverso accurata cernita purché la produzione globale non superi di oltre il 20% i limiti massimi sopra indicati.
Modalità di oleificazione
La raccolta delle olive destinate alla produzione dell'olio extravergine di oliva a denominazione di origine deve avvenire direttamente dalla pianta a mano o con mezzi meccanici.
Per l'estrazione dell'olio extravergine di oliva sono ammessi soltanto i processi meccanici e fisici atti a garantire l'ottenimento di oli senza alcuna alterazione delle caratteristiche qualitative contenute nel frutto.
Caratteristiche organolettiche
colore: giallo con lieve tonalità di verde per gli oli freschi;
odore: di fruttato leggero;
sapore: fruttato con leggera sensazione di amaro e retrogusto muschiato;
punteggio al Panel test: >= 7,5
acidità massima totale espressa in acido oleico, in peso, non superiore a grammi 0,5 per 100 grammi di olio;
numero perossidi: <= 10 MeqO2/Kg.
acido oleico: >= 75%
Provincia: Vicenza e Padova
Comuni Dove Ricadono le DOP per Menzione Geografica: l'intero territorio amministrativo dei seguenti comuni: Arzignano, Montorsi Vicentino, Zermeghedo, Montebello Vicentino, Gambellara, Lonigo, Castelgomberto, Sovizzo, Montecchio Maggiore, Brendola, Sarego, Alonte, Creazzo, Altavilla Vicentina, Zovencedo, Grancona, Villaga, S. Germano dei Berici, Orgiano, Sossano, Campiglia dei Berici, Vicenza, Arcugnano, Longare, Castegnero, Nanto, Mossano, Barbarano Vicentino, Rovolon, Vò Euganeo, Lozzo Atestino, Teolo, Cinto Euganeo, Baone, Este, Torreglia, Galzignago Terme, Arquà Petrarca, Monselice, Abano Terme, Montegrotto Terme, Battaglia Terme.
Varietà di olive
Leccino e Rasara per almeno il 50%; Frantoio, Maurino, Pendolino, Marzemino, Riondella, Trep o Drop, Matosso in misura non superiore al 50%. Possono, altresì, concorrere altre varietà sperimentali presenti negli oliveti in misura non superiore al 10%.
Caratteristiche di coltivazione
Sono pertanto idonei gli oliveti collinari e pedo collinari della zona indicata i cui terreni presentano origini e caratteristiche varie. Per la produzione dell'olio extravergine d'oliva a denominazione di origine protetta sono da considerarsi idonei gli oliveti compresi nella zona di produzione descritta, i cui terreni presentano una matrice geologica di tipo sedimentario o vulcanico normalmente dotati di scheletro con reazione alcalina.La raccolta delle olive destinate alla produzione dell'olio extravergine di oliva a denominazione di origine dovrà essere effettuata entro il 15 gennaio di ogni anno. La produzione massima di olive degli oliveti destinati alla produzione dell'olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta non può superare Kg. 7000 per ettaro per gli impianti intensivi. La resa massima delle olive in olio non può superare il 18%.Anche in annate eccezionalmente favorevoli la resa dovrà essere riportata sui limiti predetti attraverso accurata cernita purché la produzione globale non superi di oltre il 20% i limiti massimi sopra indicati.
Modalità di oleificazione
La raccolta delle olive destinate alla produzione dell'olio extravergine di oliva a denominazione di origine deve avvenire direttamente dalla pianta a mano o con mezzi meccanici.
Per l'estrazione dell'olio extravergine di oliva sono ammessi soltanto i processi meccanici e fisici atti a garantire l'ottenimento di oli senza alcuna alterazione delle caratteristiche qualitative contenute nel frutto.
Caratteristiche organolettiche
colore: verde-oro da intenso a marcato;
odore: fruttato di varia intensità;
sapore: fruttato con leggera sensazione di amaro;
punteggio al Panel Test: >= 7,5;
acidità massima totale espressa in acido oleico, in peso, non superiore a grammi 0,6 per
100 grammi di olio;
numero perossidi: <= 11 MeqO2/Kg;
acido oleico: >= 76%.
Provincia: Vicenza e Treviso
Comuni Dove Ricadono le DOP per Menzione Geografica: l'intero territorio amministrativo dei seguenti comuni: Zugliano, Sarcedo, Thiene, Fara Vicentino, Breganze, Molvena, Pianezze S. Lorenzo, Mason Vicentino, Marostica, S. Nazario, Solagna, Pove del Grappa, Bassano del Grappa, Romano d'Ezzelino, Mussolente, Borso del Grappa, Crespano del Grappa, S. Zenone degli Ezzelini, Fonte, Possagno, Cavaso del Tomba, Castelcucco, Monfumo, Asolo, Maser, Pederobba, Cornuda, Valdobbiadene, Vittorio Veneto, Conegliano, Sussegana.
Varietà di olive
Frantoio e Leccino per almeno il 50%; Grignano, Pendolino, Maurino, Leccio del Corno, Padanina in misura non superiore al 50%. Possono, altresì, concorrere altre varietà sperimentali presenti negli oliveti in misura non superiore al 10%.
Caratteristiche di coltivazione
Per la produzione dell'olio extravergine d'oliva a denominazione di origine protetta sono da considerarsi idonei gli oliveti compresi nella zona di produzione descritta, i cui terreni posti ai piedi dei massiccio del Monte Grappa sono derivati da conglomerati poligenici, talora intercalati da fascie sabbiose o marmose-argillose.La raccolta delle olive destinate alla produzione dell'olio extravergine di oliva a denominazione di origine dovrà essere effettuata entro il 15 gennaio di ogni anno. La produzione massima di olive degli oliveti destinati alla produzione dell'olio extravergine di oliva a denominazione di origine protetta non può superare Kg. 7000 per ettaro per gli impianti intensivi. La resa massima delle olive in olio non può superare il 18%. Anche in annate eccezionalmente favorevoli la resa dovrà essere riportata sui limiti predetti attraverso accurata cernita purché la produzione globale non superi di oltre il 20% i limiti massimi sopra indicati.
Modalità di oleificazione
La raccolta delle olive destinate alla produzione dell'olio extravergine di oliva a denominazione di origine deve avvenire direttamente dalla pianta a mano o con mezzi meccanici.
Per l'estrazione dell'olio extravergine di oliva sono ammessi soltanto i processi meccanici e fisici atti a garantire l'ottenimento di oli senza alcuna alterazione delle caratteristiche qualitative contenute nel frutto.
Caratteristiche organolettiche
- colore: verde-oro con modeste variazioni del giallo;
odore: fruttato di varia intensità;
sapore: fruttato con sensazione di amaro per gli oli freschi;
punteggio al Panel Test: >= 7,5
acidità massima totale espressa in acido oleico, in peso, non superiore a grammi 0,5 per 100 grammi di olio;
numero perossidi: <= 11 MeqO2/Kg;

acido oleico: >= 76%.

 13 CONDIMENTI (2^ Edizione)


Condimenti. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 90 schede di prodotti, procedure e consigli di cucina pubblicate nel corso  degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Utilizzati a caldo per cucinare o a freddo per completare, i condimenti sono essenziali in cucina. Incominciamo insieme a conoscerli meglio, ampliando il nostro ancora troppo ristretto orizzonte ed imparando con essi sapori preziosi fino ad ieri sconosciuti.


BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

MARMELLATA DI ARANCE SICILIANE

Le arance sono un frutto tipicamente siciliano, il loro colore solare e brillante è indicatore della bellezza dell'isola. Per poterle gustare tutto l'anno ve le proponiamo trasformate in marmellata, ideale per una sana prima colazione o merenda oppure per realizzare golosi dolci. Se siete amanti dei formaggi potete anche abbinarla a formaggi pecorini stagionati come il secondo sale. Ingredienti: polpa di arancia 50%, scorza di arancia 10%, zucchero 39%, succo di limone 0,5%, gelificante: pectina 0,5%



12 CONSERVE (2^ Edizione)


Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

STAMPIAMOCI LA PASTA SU MISURA

 

Si chiama Blu Rhapsody, ma niente a che fare con il magnifico brano di Gershwin. Si tratta di una società del venture capital di Barilla Blu 1877, che ha recentemente aperto il primo ecommerce del suo genere e propone sette formati di pasta 3D, stampata su richiesta e completamente personalizzabile.

Sorprendente e contro gli sprechi, ecco come i ricercatori immaginano il cibo del futuro, stampato in 3D e addirittura cucinato con lo stesso dispositivo direttamente nella propria cucina, come promette la start up catalana Foodini certa che nel futuro le stampanti 3D entreranno nelle cucine di tutti. Le stampanti 3D sono tra i campi di ricerca più interessanti del settore innovative food, nonché uno dei trend evidenziati durante l’edizione milanese di Expo 2015. Tra i vantaggi c’è la possibilità di mangiare dei piccoli capolavori scultorei, di scegliere sia gli ingredienti che la forma del cibo, e anche di ridurre lo spreco alimentare, dal punto di vista dei consumi personali, perché viene prodotto soltanto quello che viene consumato, con dosi calibrate direttamente sulla base del piatto che si vuole preparare.

A lanciare il prodotto nel mondo è stato il Food Ink Office di Londra, che dopo l’esperienza temporanea londinese, si è trasformato in un percorso itinerante che ha fatto tappa anche in Olanda e a Barcellona con ristoranti POP UP per “assaggiare il sapore del futuro”. Un’esperienza ancora riservata a pochi curiosi visionari fortunati.

I cibi 3D partono dalla progettazione al computer dove viene “disegnato” il piatto. Si inseriscono gli ingredienti (frullati o sminuzzati) negli appositi contenitori, e si dà avvio alla stampa che una punta di plastica o di metallo realizza. Immediatamente dopo, viene congelata in un abbattitore e conservata ad una temperatura di – 18°C.

Chi ha assaggiato in anteprima i cibi stampati in 3D assicura che non sono per niente male. Non possono ancora competere con quelli preparati con ingredienti freschi e di qualità, ma sono già più gustosi di quelli congelati e surgelati. La Nasa, dal canto suo, sta valutando l’opzione di utilizzare questa tecnologia durante le missioni nello spazio, mentre alcune compagnie aeree sono molto interessate alle opportunità dettate da questo sistema per innovare i pasti serviti in quota.

Ed intanto, noi restiamo qui, cronisti del gusto, ad immaginare il futuro alimentare gourmand ad occhi socchiusi, mentre degustiamo una banalissima (ma sempre valida) carbonara. 6 ALLA RICERCA DEL BUON GUSTO


Alla ricerca del buon gusto raccoglie in maniera sistematica le recensioni pubblicate sul mensile savonese Il Letimbro nella rubrica Dalla parte del gusto e poi apparse nel blog  HOMO LUDENS https://nonmirompereitabu.blogspot.com/