giovedì 19 gennaio 2023

TORTA MARGHERITA

torta Margherita
6 uova,
1 etto di burro,
gr.180 di fecola di patate,
200 gr. di zucchero a velo,
buccia di limone non trattato grattugiata fine.
Montate a lungo con un cucchiaio di legno i rossi d'uovo con lo zucchero finché il composto non sarà ben spumoso. Unite quindi con delicatezza le chiare montate a neve molto ferma, la fecola a pioggia, il burro lasciato appena fondere e la buccia grattugiata di un mezzo limone non trattato. 
Ritagliate un disco di carta-forno dello stesso diametro della teglia (circa 25 cm.) e poggiatelo sul fondo di questa, provvedendo a ungerne e spolverizzarne di fecola i bordi. Versato il composto, si inforna a 150° per una buona mezz'ora.
Approfondimenti
Affermare che siamo in un'epoca condizionata dalle mode è talmente scontato che forse a nessuno importa più. Al mondo dell'enogastronomia tale condizionamento non fa certo difetto, come ben si sa, sfociando spesso in irritanti manie soprattutto se legate ad un supposto benessere fisico. 
All'impennata che negli ultimi trent'anni hanno avuto le statistiche sul diffondersi della malattia celiaca, è andata corrispondendo l'idea da parte di dietisti più o meno "fai da te" che il glutine sia responsabile di svariati disturbi, di digestione e non, insinuando perfino l'idea che il "gluten free" sia più leggero e faccia meno ingrassare. Non occorre essere analisti socio-economici per capire come la crescita dell'utenza "gluten free" abbia fatto fiutare l'affare a un sempre maggiore numero di aziende, una volta solo farmaceutiche, ora anche appartenenti all'industria alimentare tradizionale.
Mentre siamo soddisfatti nel vedere il dinamismo di un settore, d'altra parte, siamo anche convinti che il celiaco non debba sempre affidarsi al prodotto confezionato per la propria alimentazione, soprattutto quando sia possibile sostituirlo col prodotto cucinato a casa propria, con ingredienti privi di glutine, sì, ma da sempre impiegati nelle ricette tradizionali. 
Chi ha un celiaco in casa sa che almeno una volta l'anno deve misurarsi con la torta di compleanno, spesso intesa come la classica farcita di crema pasticciera gialla o al cacao, facile da fare con la maizena, sicuramente decorata di frutta fresca e panna montata, ma con un fondo torta industriale o fatto in casa con farine per celiaci, non proprio dalle caratteristiche organolettiche eccelse. Tutto ciò per dire che la cosa migliore anche per il fondo torta è affidarsi a ricette tradizionali, che già in partenza usano ingredienti privi di glutine.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.


CREMA AL BURRO

crema al burro
Acqua 50 ml
Burro a temperatura ambiente 175 gr
Uova tuorli 125 gr (circa 6 tuorli)
Vanillina una bustina
Zucchero 150 gr
Ponete in un pentolino dal fondo spesso lo zucchero con l’acqua, ponetelo a fuoco dolce mescolando di tanto in tanto con un cucchiaio di acciaio. Quando lo zucchero si sarà sciolto mettete un termometro da zucchero nel pentolino e non mescolando più portate lo sciroppo a 121°C . Nel frattempo mettete i tuorli in una planetaria e iniziate a farli montare, aggiungetevi lo sciroppo di zucchero a filo e far montare fino a completo raffreddamento. Mentre i tuorli montati si stanno raffreddando, lavorate a crema il burro a temperatura ambiente aiutandovi con una spatola. Incorporate quindi il burro e la vanillina nella planetaria facendo montare ancora fino a che il composto sarà cremoso. Ponete la crema di burro in frigorifero fino a quando sarà il momento di utilizzarla.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.


BRANZINO AL VINO BIANCO

Un branzino di circa un chilo e mezzo
Cinquanta grammi di burro
Trenta grammi pangrattato
Un uovo sodo
Una cipollina fresca
Un bicchiere di vino bianco
Un rametto di prezzemolo
Due foglie di alloro
Quattro spicchi d'aglio
Sale
Pepe
Mezzo litro di brodo di pesce
Timo
Una carota
Un gambo di sedano
Pulite il branzino, sventratelo e lavatelo in acqua corrente, asciugatelo. Apritelo sul dorso per estrarre la lisca, stendetelo su un piatto, salatelo e pepatelo. In una terrina mettete il pangrattato, la cipollina fresca tritata, una noce di burro, il rosso d’uovo sodo triturato ed amalgamate bene, poi con questo composto riempite il branzino. Disponete il pesce in una pirofila, bagnatelo con il vino bianco, mettete la pirofila sul fuoco, fate evaporare il vino e togliete dal fuoco. Aggiungete il brodo (che può essere fatto aggiungendo all'acqua le lische e la coda del pesce, una foglia di alloro, un pezzo di cipolla, sedano, carota, poi passate al setaccio e lasciando cuocere per circa 20 minuti), alcuni fiocchi di burro, una foglia d’alloro spezzata, un pizzico di timo, l’aglio tritato. Terminate la cottura in forno ben caldo per circa 30 minuti irrorando ogni tanto il pesce con il fondo di cottura; se si asciuga troppo, bagnatelo con il brodo di pesce.
 
 
3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

BRANCALEONE FOX TERRIER
 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

SPAGHETTI CON ACCIUGHE E PANE

400 grammi di spaghetti
Un finocchietto selvatico
300 grammi acciughe fresche
Una cipolla
Olio di oliva
Passata di pomodoro
Mezzo bicchiere di acqua
Pane casereccio tagliato a cubetti
3 acciughe sott'olio
Sale
Pepe
Si prende del finocchietto selvatico e lo si fa cuocere nell’acqua della pasta per 10 minuti, prima di aggiungervi gli spaghetti. Nel frattempo, dopo aver pulito 300 grammi di acciughe fresche, si fa dorare una cipolla piccola in 2 cucchiai d’olio. Si uniscono le acciughe e dopo pochi minuti si versa la passata di pomodoro, mezzo bicchiere di acqua, sale e pepe e si lascia cuocere a fuoco basso. Dopo aver eliminato la crosta, si tagliano alcune fette di pane casereccio a piccoli cubetti e si fanno dorare nell’olio, dove sono state fatte in precedenza stemperare dell’acciughe sott’olio. Si scola la pasta e si condisce con il sugo di acciughe e, dopo averla mescolata, si aggiunge il pane rosolato.


18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

SPAGHETTI AL POMODORO


Gli Spaghetti sono nati a Napoli, e fu Antonio Viviani nel 1842 a chiamarli così, perché sembravano piccoli pezzi di spago. Originariamente erano lunghi ben 50 centimetri, poi col tempo, per esigenze di spazio, sono stati tagliati fino ad arrivare alla lunghezza attuale di 25 centimetri. Grazie al loro tradizionale diametro, intermedio nell'universo delle paste lunghe, gli Spaghetti sono estremamente versatili e consentono infiniti abbinamenti: dalle ricette più tradizionali a quelle più inedite, un piatto di Spaghetti è sempre perfetto, per ogni occasione. Velocemente conditi con il Sugo al Pomodoro, olio e basilico, gli spaghetti portano l'allegria a tavola. Se a Trastevere, storico quartiere di Roma, le trattorie li propongono alla puttanesca, appetitosa ricetta a base di olive nere, capperi, acciughe e pomodoro, per l'estate si possono gustare alla caprese, con pomodoro tagliato fresco e mozzarella di bufala, insaporito dall'origano e dal peperoncino. Chi pensa che gli Spaghetti non vadano abbinati al formaggio si ricrederà provandoli nella ricetta al pomodoro e gorgonzola, gustosa armonia di sapori dolci e forti al tempo stesso.
Gli spaghetti sono un tipo di pasta lunga e sottile a sezione tonda, il più conosciuto della cucina italiana. Le origini degli spaghetti sono incerte mettendo così diversi paesi in prima fila nella paternità degli stessi. Tra questi vi sono l'Italia, la Cina e l'Arabia. La leggenda vuole che gli spaghetti siano stati introdotti dal viaggiatore Marco Polo di ritorno dalla Cina nel 1295. Proprio nel paese orientale, nel 2005, fu scoperto in uno scavo archeologico, un villaggio cinese del neolitico (di circa quattromila anni fa) nel quale si è conservato un piatto di spaghetti risalente a quell'epoca. Il ritrovamento, dunque, assegnerebbe definitivamente la paternità degli spaghetti alla Cina.
Sebbene il ritrovamento pone fine alla questione, la cultura degli spaghetti ha indotto anche altri paesi, come l'Italia, ad attribuirsi la reale paternità. Nella descrizione della Sicilia tramandataci da Idrisi al tempo di Ruggero II di Sicilia nel suo Libro di Ruggero si fa chiaramente menzione di Vermicelli, cibo di farina in forma di fili prodotti nel villaggio di Trabia vicino Palermo. Poiché Idrisi scrive nel 1154 questa testimonianza sarebbe anteriore di ben più di un secolo al ritorno di Marco Polo. Da notare che ancor oggi a Palermo sono diffusi i vermicelli di Tria. Altro luogo che ne rivendica la paternità è Napoli, secondo cui sebbene la prima pastasciutta fu un'invenzione araba, per la particolare produzione di spaghetti, intesi come fili sottilissimi di pasta essiccati, l'invenzione avvenne già prima del 1200 in città. Questi, venivano cucinati al dente e mangiati al momento opportuno. Infine, solo successivamente vi fu l'esportazione a Genova prima e Palermo poi degli spaghetti. Per quel che riguarda gli spaghetti al sugo, tra i piatti più comuni nella cucina italiana, la prima testimonianza che certifica l'esistenza del piatto è data da un presepe napoletano degli inizi del settecento conservato nella Reggia di Caserta, nel quale due contadini arrotolano attorno alla forchetta i primi spaghetti colorati di rosso.
Mentre in Cina gli spaghetti sono prodotti ancora spesso artigianalmente, tirando e ripiegando a mano l'impasto numerose volte affinché diventi lunghissimo e sottilissimo, in Italia sono una pasta secca trafilata di produzione industriale. Lo spessore li distingue in spaghettini (n. 3), spaghetti (n. 5) e spaghettoni (n. 7). Lo spessore indicato dal numero può variare leggermente da un produttore ad un altro; può variare anche l'aspetto a seconda del tipo di trafilatura usato, cioè la superficie può presentarsi liscia o rugosa, quest'ultima è ottenuta con trafile in bronzo.
La scelta di una trafilatura rispetto ad un'altra dipende dal tipo di condimento da abbinare.
In Italia vengono preparati secondo diverse ricette tradizionali, spesso con salsa di pomodoro e spolverati con un formaggio (di solito duro e stagionato) grattugiato, il tutto accompagnato con foglie di basilico. In genere la versione in brodo è più comune per le cinesi.
All'estero gli spaghetti sono serviti con numerose varianti, spesso dettate da semplice ricerca di originalità o da trasposizione di ricette per altri tipi di pasta; si possono così trovare, ad esempio, spaghetti al prosciutto, guarniti con ampie fettine di prosciutto e senz'altro condimento, oppure gli spaghetti bolognese (venduti anche in lattina nel Nord-Europa), contenenti una sorta di ragù alla bolognese e gli spaghetti già (s)cotti.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.