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martedì 20 settembre 2022

BIRRE 49: PORETTI


Poretti
Il Birrificio Angelo Poretti è una società produttrice di birra facente parte del gruppo Carlsberg.
L'azienda venne fondata il 26 dicembre 1877, ossia quando venne prodotta in Italia la prima birra boema Pilsner.
Angelo Poretti, il fondatore dell’omonimo stabilimento, nasce a Vedano Olona nel 1829, e decide in gioventù di emigrare in Europa, spostandosi tra Austria, Germania e Boemia. Arricchito dall’esperienza all’estero, a metà degli anni settanta del XIX secolo, tornò in Italia per diffondere la birra nel suo paese. Infatti i vari anni trascorsi all’estero diedero ad Angelo Poretti anche la possibilità di acquisire una profonda conoscenza della birra, grazie all’incontro con alcuni tra i migliori mastri birrai del tempo. Cercò allora nella provincia di Varese, di cui era originario, la migliore zona dove costruire il suo birrificio, investendo i risparmi accumulati con fatica assieme alla moglie boema Franziska Peterzilka. A Induno Olona, nei pressi delle grotte della Valganna, acquistò la fabbrica dismessa di amido Amideria del Dones; dall’estero importò i macchinari, le materie prime e il primo mastro birraio, mentre la purezza dell’acqua, elemento fondamentale per una birra di qualità, era garantita dalla fonte della Valganna nota come “fontana degli ammalati”, che Angelo Poretti aveva acquistato. La scelta dettata dalla ricerca della qualità ebbe anche un forte impatto pubblicitario in quanto l’acqua della “fontana degli ammalati”, famosa per i suoi effetti curativi, divenne così l’elemento base delle birre prodotte nel nuovo birrificio Poretti. Un altro elemento chiave nella scelta della zona era la presenza dei laghi di Ganna e di Ghirla dai quali attinse il ghiaccio per la conservazione della bevanda.
Nel 1901 Angelo Poretti morì e, non avendo figli, gli subentrarono i suoi quattro nipoti: i fratelli Angelo e Tranquillo Magnani, Edoardo Chiesa e Francesco Bianchi. L'azienda continuò a crescere, posizionandosi stabilmente al vertice della graduatoria nazionale per ettolitri di birra prodotti e fu in grado di superare momenti difficili, come la prima guerra mondiale, anche attraverso fasi di ampliamento e ammodernamento del birrificio. Nel 1905 infatti i nipoti decisero di rinnovare l'impianto produttivo di Induno Olona per soddisfare l’accresciuto consumo di birra Poretti. L’opera venne affidata allo studio tedesco Bihl e Woltz che realizzò uno stabilimento in stile Jugendstil. Nel 1922 l'impresa si trasformò in società anonima con un processo di rimodellamento gestionale e organizzativo. La crisi mondiale scoppiata nell'autunno del 1929 e la prematura scomparsa di due dei nipoti succeduti ad Angelo Poretti rischiarono però di portare lo storico birrificio alla chiusura.
Nel 1939 la famiglia Bassetti, proprietaria del birrificio Spluga di Chiavenna, acquistò e rilanciò l'impresa, arrivando a produrre oltre mezzo milione di ettolitri di birra. La crescita avvenne sia diversificando la produzione di birra (l'intera attività dello stabilimento chiavennasco della Birra Spluga venne concentrata nell'impianto di Induno Olona), sia potenziando la struttura e la rete commerciale. Nel 1969 fu lanciato il marchio “Splügen Bock” (protagonista tra l’altro di uno spot firmato Ermanno Olmi) e le prime birre “dry”.
Nel 1975 le Industrie Poretti firmano con la multinazionale danese United Breweries A/S (che di lì a breve prenderà il nome di Carlsberg Breweries), fondata a Copenaghen nel 1847 dal mastro birraio J.C. Jacobsen, un accordo per la produzione e la commercializzazione dei marchi “Tuborg” e “Carlsberg” in Italia. Nel 1982, il gruppo Carlsberg acquista dalla famiglia Bassetti il 50% del pacchetto azionario dell'impresa, seguito nel 1998 da un ulteriore 25% del capitale arrivando così a detenerne il 75%. Contemporaneamente le Industrie Poretti cambiano denominazione in Carlsberg Italia Spa. Nel 2002 il gruppo danese acquista il restante 25% e ottiene così la piena proprietà dell'impresa di Induno Olona.
ll luppolo è l’ingrediente che crea le note amare e fornisce al mosto aromi e profumi. Combinando più tipologie si ottengono birre diverse e ricercate.
3 Luppoli è una birra appartenente al segmento Lager caratterizzata da un colore chiaro ed un amaro equilibrato.
Le materie prime sono acqua, malto d'orzo, sciroppo di glucosio e luppolo.
Grado Alcolico: 4.8% VOL
4 Luppoli Originale è una birra Lager a bassa fermentazione, dal colore chiaro, note aromatiche fruttate e amaro moderato.
Le materie prime sono acqua, malto d'orzo, sciroppo di glucosio e luppolo.
Grado Alcolico: 5,5% VOL
5 Luppoli Bock Chiara è una birra doppio malto dal corpo rotondo, aroma fruttato, amaro deciso ma non troppo accentuato.
Le materie prime sono acqua, malto d’orzo, sciroppo di glucosio e luppolo.
Ha una schiuma fine e compatta e un colore oro carico.
Grado Alcolico: 6,5% VOL
6 Luppoli Bock Rossa è una birra doppio malto con corpo rotondo, caratterizzata da aroma di cereale tostato con venature di caramello e liquirizia.
Le materie prime sono acqua, malto d’orzo, sciroppo di glucosio e luppolo.
Ha una schiuma fine e un colore ambrato.
Grado Alcolico: 6,5% VOL
Non Filtrata ai 7 Luppoli è una birra ambrata non filtrata in stile Vienna, dall'intensa luppolatura che le dà un gusto pieno.
Le materie prime sono acqua, malto d’orzo, granturco, luppolo.
Ha una schiuma fine e colore ambrato opaco.
Grado Alcolico: 7% VOL

20 BIRRA (2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.