martedì 7 febbraio 2023

LASAGNE CON VERDURE

250 grammi pasta fresca all'uovo per lasagne
300 grammi champignon
60 grammi parmigiano reggiano
50 grammi farina
2 carote
2 zucchine
2 melanzane
2 pomodori
1 costa di sedano
1 porro
1 spicchio d'aglio
2 mazzetti fiori di zucca
1/2 litro latte scremato
q.b. noce moscata 
sale 
pepe 
timo
Prepara il ragù vegetale. Spunta e taglia a pezzettini la carota e le zucchine, oppure grattugiale; affetta finemente il porro e la costa di sedano; sciacqua rapidamente gli champignon, poi riducili a fettine sottili; spunta e taglia a dadini le melanzane. Scalda una padella antiaderente e cuoci le diverse verdure, una varietà alla volta: salale, coprile e rosolale per 4-5 minuti a fiamma bassa, poi versale in una ciotola ampia. Fai la besciamella. Tosta la farina in una casseruola a fiamma media per qualche istante, mescolando. Versa il latte freddo, tutto in una volta e cuoci per circa 10 minuti mescolando con l a frusta, finché la salsa si addenserà. Regola di sale e pepe e aggiungi 1 pizzico di noce moscata grattugiata. Una volta preparato il ragù procedi con il riempire la terrina con uno strato di pasta e poi prosegui, fino a esaurire gli ingredienti. Intanto, tuffa i pomodori in una pentola con abbondante acqua in ebollizione per qualche istante, spellali, dividili a metà, elimina i semi e taglia la polpa a dadini. Uniscili nella ciotola con le verdure, con le foglioline di timo e lo spicchio d'aglio, spellato e tritato. Cuoci le lasagne. Distribuisci un velo di besciamella sul fondo di una pirofila, foderata con un foglio di carta da forno bagnato e strizzato, fai uno strato di lasagne, aggiungi uno strato di ragù vegetale, spolverizza di parmigiano reggiano grattugiato, poi ripeti gli strati, fino a esaurire gli ingredienti e terminando con il formaggio. Copri con alluminio e cuoci in forno già caldo a 180°C per 30 minuti. Elimina il foglio di alluminio, alza il calore a 220°C e cuoci per altri 10 minuti.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.


 

RAVIOLI DI PESCE IN SALSA AI PINOLI

300 grammi farina
4 uova
60 grammi grana
50 grammi pinoli
1/2 spicchio aglio
q.b. sale
q.b. pepe
500 grammi bianchetto (pesce azzurro)
2 cucchiai pane grattugiato
2 mazzetti basilico
4 cucchiai olio di oliva extravergine
Per la pasta all'uovo, inizia formando una fontana con la farina e rompendo al centro 3 delle uova previste. Unisci un cucchiaio d'olio ed inizia ad impastare velocemente fino ad ottenere un impasto liscio e sodo, che metterai da parte. Stendi la pasta con un mattarello o l'apposito macchinario dividendola in due sfoglie. Nel frattempo, prepara il ripieno sbattendo l'uovo rimasto in una ciotola, ed aggiungendovi i bianchetti, il pangrattato, metà del grana, ¼ del basilico tagliuzzato e 20 grammi di pinoli tritati. Mescola bene il composto e, se dovesse sembrarti poco consistente, aggiusta il tiro aggiungendo altro pangrattato. Forma adesso su una delle due sfoglie di pasta all'uovo dei piccoli mucchi di ripieno di pesce, copri con la seconda sfoglia e pressa delicatamente con le dita gli spazi “vuoti” tra un mucchietto di ripieno e l'altro. Taglia i tuoi ravioli con un semplice tagliapasta smerlato. Prepara la salsa ai pinoli con la quale guarnirai i tuoi ravioli freschi unendo i ¾ rimasti del basilico, l'aglio, 20gr di pinoli, 1 pizzico di sale e 3 dei cucchiai di olio previsti dalla ricetta. Cuoci i ravioli freschi per 5 minuti in acqua bollente e salata, scolali e raccoglili in una terrina calda. Per concludere la preparazione, condiscili con il pesto ed il grana rimasto, aggiusta di sale e pepe ed aggiungi i restanti pinoli per guarnire (che dovrai prima tostare leggermente in un padellino).


2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute. 



CUBÀITE


per la cialda:
albume di un uovo,
acqua,
mezzo cucchiaio di farina bianca;
per il ripieno 300 g di nocciole,
oppure 300 g tra nocciole, noci, mandorle,
150 g di miele di acacia,
buccia d'arancia,
30 g di zucchero.
Emulsionare gli ingredienti per le cialde. Riempire con questo composto l'apposito attrezzo, versandovene un cucchiaio alla volta, e porle sul fuoco. In questo modo si otterranno delle cialde sottili, che possono essere sostituite con le ostie. Intanto, abbrustolire le nocciole (noci o mandorle) per una decina di minuti in una padella e lasciare raffreddare. Nel frattempo riscaldare il miele con la buccia d'arancia, tritata finemente, e lo zucchero, mescolando continuamente per un quarto d'ora circa; a questo punto aggiungere le nocciole e cuocere per altri 5 minuti. Utilizzare un cucchiaio, preferibilmente di legno, per versare il dolce composto sopra metà delle cialde. Le restanti serviranno da copertura. Noto anche con il nome di ubrin, questo dolce è di probabile origine orientale. È infatti diffuso, in una versione molto simile, nel mondo arabo e nelle zone di influenza araba come la Sicilia dove anche il nome è praticamente identico: qubbayta in arabo, cubbaita in siciliano, cubaita in ligure. Ciò che rende particolare questo dolce, che altro non è che un croccante racchiuso tra due cialde, è la lavorazione che prevede l'utilizzo di attrezzi che localmente chiamano pinze: sono utensili dal manico molto lungo con alla sommità due dischetti piatti, ormai rari in commercio. Sui dischetti un tempo erano incise le iniziali della famiglia in modo da imprimerle sulle facce delle cialde, come avveniva per i corzetti, pasta caratteristica del Levante genovese. Le cubàite sono diffuse nel ponente ligure in particolare a Ventimiglia, Castel Vittorio, Camporosso e Pigna. Nella zona era tradizione prepararle in occasione di determinate ricorrenze religiose e festività. Dolce costituito da due cialde al cui interno si pone un ripieno, variabile da zona a zona, a base di nocciole, o anche di noci o di mandorle, scorze di arancia e miele.

5 DESSERT (2^ Edizione)
 
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.


 


BANANA SPLIT


Banane 1
Gelato alla fragola 1 pallina
Gelato al cioccolato 1 pallina
Gelato alla panna 1 pallina
Cioccolato fondente 80 gr
Panna fresca 150 ml
Nocciole granella, q.b.
Cioccolato scagliette, q.b.
Ciliegie candite, 3
Confettura di fragole 2 cucchiai
Per preparare la banana split iniziate a preparare i due topping: per quello al cioccolato tritate il cioccolato fondente con un coltello, fatelo sciogliere a bagnomaria e aggiungete circa 30 ml di panna scaldata in un pentolino mescolando di continuo. Passate con un colino 2 cucchiai di confettura di fragole per eliminare i semini ed ottenere così una purea. Montate la rimanente panna fresca. Tagliate a metà una banana per il lungo e disponetela su di un piatto ovale o a “barchetta”, disponetevi quindi una pallina di gelato alla fragola, una di gelato alla vaniglia e una di gelato al cioccolato. Poi decorate con i topping di fragola e cioccolato a piacere e con la panna montata. Guarnite infine il banana split con della granella di nocciole, scagliette di cioccolato e ciliegie candite.
La banana split è un dessert di frutta e gelato tra i più famosi al mondo. A causa della forma della banana, che ne costitusce l'ingrediente irrinunciabile, viene servito in un piatto stretto e lungo denominato barchetta. La ricetta della banana split fu brevettata nel 1904 da David Evans Strickler, studente dell'Università di Pittsburgh, che all'epoca lavorava nel bar del padre, a Latrobe in Pennsylvania, occupandosi prevalentemente di bibite e cocktail. Secondo la tradizione, Stickler perfezionò il dessert ideato alcuni anni prima da un venditore di gelati di Boston, che aveva il difetto di essere composto con banane non sbucciate. Tuttavia tutti i cittadini di Latrobe lo accreditano come l'inventore del celebre dolce, tanto che nel 2004 è stato celebrato il centesimo anniversario dall'invenzione della banana split. L'invenzione della banana split è reclamata anche dalla città di Wilmington, in Ohio: qui nel 1907 il ristoratore Ernest Hazard, deluso dalle proposte ricevute dal proprio personale, al quale aveva chiesto di inventare un nuovo dolce da sottoporre al giudizio dei clienti, preparò da solo un dessert, tagliando longitudinalmente una banana ed aggiungendo del gelato come ripieno. In ricordo di quell'episodio ogni anno a Wilmington si tiene il "Banana Split Festival", una vera e propria palestra culinaria in cui tutti possono sbizzarrirsi nella preparazione del dolce. Indipendentemente dalla sua invenzione, al successo e alla diffusione della banana split contribuì in modo decisivo la catena di ristoranti Walgreens, fondata a Chicago nel 1901: il fondatore Charles Walgreen, incluse presto la banana split nel menù e in breve tempo essa divenne un elemento distintivo della catena. La preparazione della banana split richiede di sbucciare una banana e tagliarla a metà in senso longitudinale, disponendola in un piatto preferibilmente di forma allungata. Alla banana va quindi aggiunto del gelato - la tradizione vuole che siano aggiunte tre palle, una alla fragola, una al cioccolato e una alla vaniglia - ricoperto da panna montata. Altre gustose guarnizioni per il gelato possono essere le noccioline sbriciolate, il caramello, fettine di ananas, lo sciroppo d'acero, quello al cioccolato o ancora quello all'amarena e le ciliegie. Molti ristoranti e pasticcerie aggiungono anche del maraschino alla panna montata o alle noccioline.



5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.