lunedì 20 febbraio 2023

LASAGNE CON ZUCCA E VERDURE

250 grammi pasta fresca all'uovo per lasagne
50 grammi farina 00
5 decilitri latte fresco scremato
q.b. noce moscata
2 porri
4 cespi radicchio trevigiano
500 grammi zucca gialla polpa
4 cucchiai parmigiano reggiano
q.b. sale
q.b. pepe
Cuoci al vapore la zucca a dadini per 10 minuti. Pulisci i cespi di radicchio, tagliali a striscioline e stufali insieme ai porri puliti e affettati in una padella per 7-8 minuti. Regola di sale e pepe. la farina a fiamma bassa in una casseruola senza aggiungere grassi. Versa il latte scremato e cuoci per 10 minuti, mescolando con una frusta. Aggiungi sale e pepe e la noce moscata. Copri il fondo della pirofila con un velo di besciamella e disponi uno strato di pasta. Aggiungi altra besciamella e uno strato di verdure. Spolverizza con 1 cucchiaio di parmigiano reggiano e prosegui fino a esaurire gli ingredienti. Cuoci le lasagne con zucca gialla e verdure invernali in forno già caldo a 180° per 35-40 minuti e servi a tavola.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

CRESPELLE ALLA FIORENTINA

6 uova
500 ml di latte
200 g di farina
50 g di burro
600 g di spinaci (peso già puliti)
3 cucchiai di Parmigiano Reggiano grattugiato
noce moscata
sale
pepe
una tazza di salsa di pomodoro già pronta.
Preparare la pastella per le crepes: sciogliere il burro a bagnomaria. In una terrina sbattere le uova con il sale, aggiungere la farina, il latte a filo, il burro sciolto e il sale. Mescolare bene per evitare la formazione di grumi quindi lasciare riposare la pastella per un'oretta. Per velocizzare l'operazione inserire gli ingredienti nel frullatore oppure usare il minipimer. Preparare l'impasto: lessare gli spinaci, strizzarli bene per eliminare l'acqua in eccesso quindi tritarli. In una terrina mettere la ricotta, schiacciarla bene con i rebbi di una forchetta quindi aggiungere gli spinaci. Aggiungere le uova, il Parmigiano Reggiano, insaporire con noce moscata grattugiata e regolare di sale e di pepe.  Preparare le crespelle: Imburrare leggermente una padella diametro 24 e versare un po' di composto, quel tanto che basta per ottenere una crepe sottile. Preparare le crepes fino ad esaurimento dell'impasto. Farcire ogni crepe con uno strato sottile di ripieno agli spinaci e ripiegarla in quattro come se fosse un fazzoletto. Disporle leggermente sovrapposte in una teglia precedentemente imburrata e velarle con la besciamella; macchiarle qua e là con la salsa di pomodoro e spolverizzarle con Parmigiano grattugiato. Metterle in forno già caldo a 200° per una ventina di minuti.
Le crespelle alla fiorentina in alcune zone della Toscana vengono chiamate anche “pezzole della nonna” in dialetto toscano, i fazzoletti che le donne di una certa età erano solite legarsi sulla testa per proteggersi dal freddo e il termine fa riferimento al fatto che le crespelle alla fiorentina vengono ripiegate proprio come dei fazzoletti.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.
 

 

CANNELLONI DI ZUCCA E FORMAGGIO DI CAPRA

1000 grammi zucca
12 sfoglie pasta fresca all'uovo per lasagne
150 grammi formaggio di capra
30 grammi emmental
20 grammi parmigiano
1 decilitro latte intero
1 scalogno
q.b. burro
q.b. salvia
q.b. sale
Trita lo scalogno e soffriggilo con metà del burro e qualche foglia di salvia. Cuoci la zucca in forno a 180°C sulla placca foderata con carta oleata, senza condimenti, per mezz'ora. Preleva la polpa con un cucchiaio, passala allo schiacciapatate e mescolala con il latte, l'emmentaler e lo scalogno. Tuffa le sfoglie di pasta per pochi istanti in acqua bollente salata; scolale e stendile su alcuni canovacci puliti. Distribuisci il composto di zucca sulle sfoglie in parti uguali e completa con il formaggio di capra a pezzettini. Arrotola i piccoli cannelloni e sistemali man mano in una pirofila imburrata. Condisci i cannelloni con il resto del burro fuso con un po' di salvia, cospargi con il parmigiano e passa a gratinare in forno a 190°C per 10 minuti. Servi i cannelloni di zucca e formaggio di capra.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.
 

VERMICELLI CON MELANZANE

gr. 400 vermicelli;
gr. 300 melanzane;
gr. 500 pomodori maturi;
aglio;
2 acciughe salate;
olio d'oliva;
sale e pepe;
pecorino grattugiato.
Sbucciate le melanzane, tagliatele a fette e tenetele sotto sale per mezz'ora. Fate rosolare in pentola in mezzo bicchiere d'olio due spicchi d'aglio tritati; mettete pure le acciughe lavate e senza spine e quando saranno sciolte aggiungete i pomodori passati al setaccio. Salate, pepate e lasciate cucinare per 20 minuti. Lavate le melanzane, asciugatele e friggetele in olio caldo; quindi aggiungetele nella salsa e cucinate per altri 15 minuti. Bollite i vermicelli in molta acqua salata, scolateli e uniteli alla salsa di pomodoro e cospargete poi con del pecorino grattugiato

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.
 

 

PENNE ALL’ARRABBIATA


pelati,
pecorino romano,
aglio,
peperoncino,
prezzemolo,
sale,
olio extravergine d'oliva.
La preparazione di questo piatto è molto semplice. Bisogna far soffriggere l'olio con uno uno spicchio d'aglio, aggiungere il peperoncino e successivamente i pelati tagliati a pezzi. Salare e lasciar cuocere per circa 15 minuti senza coperchio. Preparata la pasta, si unisce alla salsa e si completa il piatto aggiungendo prezzemolo fresco e abbondante pecorino romano.
L'arrabbiata è un condimento per la pasta dal sapore piccante, tipico della città di Roma e più in generale del Lazio. Le penne all'arrabbiata, piatto celeberrimo della cucina povera italiana, sono state immortalate da film come La grande abbuffata di Marco Ferreri, Roma di Fellini e Sette chili in sette giorni con Carlo Verdone.
Il nome deriverebbe dal fatto che, mangiando questo tipo di pasta si rischia, per via del peperoncino, di diventare rossi, proprio come quando ci si arrabbia.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

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TORTELLI DI PATATE CON RAGÙ DI POLPO




2.5 decilitro vino bianco
1 spicchio aglio
1 carota
300 grammi farina
300 grammi funghi porcini
q.b. olio di oliva
q.b. origano
500 grammi patata
600 grammi polpo
q.b. prezzemolo
q.b. sale
3 uova
1.2 cipolla
La ricetta dei tortelli di patate è un primo piatto tipico della Toscana, in particolare della zona del Mugello. Il tortello di patate deve la sua popolarità a una particolare combinazione di ingredienti e metodi di preparazione che sono rimasti invariati nei secoli. Le prime tracce di questa specialità toscana risalgono al 1400, anno in cui il Pulci, poeta alla corte di Lorenzo il Magnifico, la decantò in una sua poesia. I tortelli di patate nascono come piatto povero con ripieno di castagne. Tuttavia verso la metà del 1800 le castagne furono sostituite dalle patate importate dall’America e coltivate anche in Toscana.
Per preparare i tortelli di patate con ragù di polpo devi cominciare dal purè. Fai lessare le patate a pasta bianca, sbucciale quando sono ancora calde e passale con lo schiacciapatate. Lava i funghi porcini per bene e tritali. Dopo aver messo in una padella 2 cucchiai di olio e uno spicchio d’aglio, fai rosolare i funghi. Aggiungi il sale e il pepe e lascia cuocere per 15 minuti.
Elimina l’aglio e unisci i funghi al purè di patate, poi aggiungi il prezzemolo tritato. Lava, pulisci e spella il polpo, poi taglia la sacca a tocchetti e i tentacoli a fette. Taglia la carota, la cipolla e il sedano e metti a rosolare con 5 cucchiai di olio. Unisci il polpo e lascialo dorare per 3 minuti prima di sfumare con il vino bianco. Aggiungi sale, pepe e una presa di origano. Lascia cuocere per circa 40 minuti a fiamma bassa. Prepara i tortelli con la farina, le uova e un
pizzico di sale e impasta. Una volta ottenuto un pannetto omogeneo, taglialo
a fette e lavora la pasta fino a ottenere una sfoglia. Tagliala a strisce e ricava tanti quadrati di circa 7 cm di lato, poi distribuisci il ripieno, copri con gli altri quadrati e salda i bordi. Cucina i tortelli, scolali e condiscili con il polpo e un po’ di sedano tritato. Servi i tortelli di patate.

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PASTICCIO DI NATALE


600 grammi pasta da pane
400 grammi caserecce
400 grammi maiale tritato
1 cipolla
400 grammi polpa di pomodoro
1 decilitro vino rosso
1 rametto prezzemolo
300 grammi cavolfiore cimette
250 grammi ricotta
100 grammi pecorino al pepe
q.b. olio extravergine d'oliva
q.b. sale
Soffriggi la cipolla e il prezzemolo tritati in una casseruola con un filo d'olio, aggiungi la carne tritata, falla rosolare, bagnala con il vino e lascialo consumare. Aggiungi la polpa di pomodoro, sala e fai cuocere a fuoco basso per 40 minuti circa. Salta le cimette di cavolfiore in poco olio. Lessa al dente le caserecce, scolale e condiscile con metà del ragù e metà del pecorino grattugiato. Ungi d'olio uno stampo di 26 cm di diametro e foderalo con un disco di pasta da pane; disponici sopra le caserecce, poi il ragù rimasto, i cavolfiori, la ricotta sbriciolata e il pecorino avanzato. Copri con il secondo disco di pasta e sigilla i bordi. Punzecchia la superficie, spennella d'olio e fai cuocere il pasticcio nel forno a 180° per 30 minuti, fino a quando sarà dorato in superficie.

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LASAGNE CON ZUCCHINE E FIORI

150 grammi lasagne
1 chilogrammo zucchina
40 zucca fiori
1,5 decilitri latte intero
2 spicchi aglio
650 grammi ricotta
60 grammi parmigiano
60 grammi burro
q.b. sale
q.b. pepe
1 mazzetto erba cipollina
q.b. olio di oliva extravergine
Per cominciare a preparare le lasagne con zucchine e fiori pulisci e lava le zucchine, affettale e falle rosolare in un tegame con l'aglio sbucciato e affettato e 30 g di burro. Regola di sale, pepa, cuoci per 10 minuti e poi unisci l'erba cipollina tagliuzzata. Priva i fiori di zucca del pistillo e dei gambi, spezzettane 1 trentina e mescolali con la ricotta, il latte, 40 g di parmigiano grattugiato, 1 presa di sale e 1 abbondante macinata di pepe, mentre cominci a preparare le lasagne da cuocere. Fai lessare le lasagne in abbondante acqua bollente leggermente salata a cui avrai aggiunto 2 cucchiai di olio, poi scolale con un mestolo forato e stendile su un telo. Con 1 piccola parte del burro restante ungi una pirofila, disponici 1 sfoglia di pasta, coprila con un po' di zucchine, quindi con qualche cucchiaiata di ricotta. Prosegui così fino ad esaurire gli ingredienti, termina con 1 strato di zucchine e di ricotta sul quale sistemerai i fiori di zucca interi, il restante parmigiano e il burro rimasto a fiocchetti. Metti le lasagne con zucchine e fiori in forno preriscaldato a 180° e cuocile per 30 minuti.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

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RAVIOLI POVERI

Q.b. Noce moscata
Q.b. Olio di oliva extravergine
Q.b. Maggiorana
Q.b. Pomodoro polpa
Q.b. Pane grattugiato
Q.b. Pecorino
Q.b. Ricotta di pecora
1 uova
1 tuorlo
1 chilogrammo farina
Mescola 1 kg di farina con un uovo e acqua quanto basta, per ottenere una sfoglia morbidissima. prepara il ripieno dei ravioli poveri amalgamando la ricotta vaccina o di pecora (meglio se della zona), i tuorli, il pangrattato, la noce moscata (o, se preferisci, la cannella) e la maggiorana fresca. ritaglia dalla sfoglia dei dischi e farciscili con il ripieno, schiacciando il bordo con i rebbi della forchetta. Conditi esclusivamente con il formaggio pecorino, viene esaltato il gusto della ricotta. Con l'olio o il pomodoro, invece, i ravioli poveri.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

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MACCO DI FAVE ALLA SICILIANA



fave secche (meglio se decorticate), 300 grammi
finocchietto selvatico, un mazzetto
olio extravergine di oliva q.b.
sale e pepe q.b.
La sera prima mettere ad ammorbidire le fave secche in acqua abbondante. Le fave secche decorticate però non necessitano di un ammollo così lungo, io le lascio in acqua solo per un’ora circa ma si possono anche usare subito senza ammollo preventivo. Pulire e sciacquare il finocchietto. Sciacquare sotto l’acqua corrente le fave e metterle in una pentola di misura adeguata (sarebbe perfetto se fosse di terracotta) con abbondante acqua e poco sale. Aggiungere il finocchietto spezzettato e far cuocere a lungo, coperto e a fuoco basso. Quando le fave saranno cotte e già piuttosto sfatte, schiacciarle con un cucchiaio di legno, mescolando: si otterrà in tal modo una sorta di purè denso e cremoso. Il macco è pronto per essere servito in tavola, caldo o tiepido, condito con olio e pepe nero macinato sul momento: un piatto semplice e saporito, dal sapore antico.
Il macco di fave, in siciliano Màccu di favi, è un piatto tipico siciliano inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf). Trae origine nella provincia di Agrigento, in particolare nel comune di Raffadali e la sua preparazione è diffusa in tutta la Sicilia occidentale ed anche in quella orientale. Si tratta di una crema di fave realizzata con una cottura prolungata di fave secche alle quali viene aggiunta una verdura, solitamente delle bietole, e servita con il solo condimento di olio extravergine di oliva. Viene consumata come minestra o piatto unico. È un piatto povero della cultura contadina e nello stesso tempo molto nutriente. Risale all'antichità in quanto sembra fosse conosciuto al tempo degli antichi romani. A pasta co' maccu è la pietanza tipica della festa di San Giuseppe che si svolge ogni anno il 19 marzo a Ramacca, in provincia di Catania, e molto caratteristica è la degustazione del pasto nella piazza principale del paese. Inoltre, con questo termine in siciliano viene indicato un comportamento superbo e altezzoso.

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CAPPELLETTI UMBRI AL RAGÙ DI AGNELLO


1 spicchio aglio
40 grammi burro
q.b. pepe
q.b. brodo di carne
300 grammi farina
50 grammi lardo
2 decilitri panna da cucina
1 cucchiaio parmigiano
q.b. sale
3 uova
1 bicchiere vino rosso
1 cipolla
q.b. erbe aromatiche
400 grammi agnello spalla
4 cucchiai olio extravergine d'oliva
Per realizzare la ricetta dei cappelletti umbri inizia dalla preparazione del ragù di agnello. Trita insieme 1 cipolla piccola, 1 spicchio d’aglio privato del germoglio e il lardo. Taglia a tocchetti la carne di spalla di agnello e lasciala rosolare in un tegame con il trito e un po’ d’olio. Sfuma con il vino e unisci le erbe aromatiche. Regola di sale e pepe, copri il tegame e fai cuocere a fuoco medio per un’ora. Di tanto in tanto versa nel tegame un po’ di brodo caldo, per evitare che il ragù si asciughi troppo. Lascia raffreddare la carne, quindi scolala dal sugo e tritala, dopo aver rimosso le erbe aromatiche. In una terrina lavora la carne, un uovo, un cucchiaio di parmigiano grattugiato, un pizzico di sale e una macinata di pepe. Inizia a preparare i cappelletti: disponi 300 g di farina sulla spianatoia formando una fontana e unisci al centro 2 uova e un pizzico di sale. Aggiungi anche 8-10 cucchiai d’acqua e impasta fino a ottenere un composto liscio e omogeneo. Forma una palla, avvolgila in un telo e lasciala riposare per 20 minuti. Riprendi la pasta e prepara i cappelletti. Stendi la sfoglia fino a ottenere uno spessore di 1 mm e ritagliala in quadrati di 8 cm di lato. Sistema al centro di ognuno un po’ del ripieno di carne e piegali a metà formando dei triangoli. Avvolgi i bordi attorno all’indice e saldali con le dita. Scalda il sugo di agnello e versa nel tegame la panna e 40 g di burro, quindi regola di sale e pepe. Lessa i cappelletti umbri, scolali e condiscili con il sugo. Servili in tavola con una spolverata di parmigiano e di pepe.

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CANNELLONI AI CARCIOFI E TIMO


180 grammi farina
60 grammi farina di grano duro
6 tuorlo
q.b. sale
150 grammi patata
10 carciofo
2 scalogno
100 grammi burro
2 rametti timo
1 uova
50 grammi parmigiano
q.b. pepe
1/2 spicchio aglio
q.b. olio di oliva extravergine
Prepara innanzitutto la pasta dei cannelloni a spirale disponendo a fontana le due farine setacciate. Aggiungi 5 tuorli e un pizzico di sale. Lavorala finché non sarà liscia e omogenea e dagli la forma di una palla. Lessa le patate con la buccia, poi sbucciale e tritale. Taglia a spicchi 8 cuori di carciofo, cuocili in acqua salata, scolali e frullali. Trita gli scalogni e soffriggili in 50 grammi di burro. Unisci patate, scalogno e carciofi, sala e pepa. Riprendi la pasta, stendila in una sfoglia rettangolare e tagliala in 4 strisce di cm 10x50, spennellala poi con il tuorlo che hai lasciato da parte. Metti il ripieno in una tasca da pasticciere con bocchetta liscia e larga circa 1 centimetro e spremi il ripieno in una lunga striscia esattamente al centro della pasta del cannellone. Preparazione e cottura cannelloni a spirale ripieni di carciofi al burro e timo. Chiudi bene con le dita, arrotola delicatamente ogni cannellone su se stesso. Incolla la fine della spirale spennellando con del tuorlo d’uovo. Prendi gli altri cuori di carciofo, falli rosolare in una padella antiaderente con 2/3 cucchiai di olio, un pizzico di sale e uno di pepe. Scalda del burro insieme al timo, che poi devi eliminare. Lessa i cannelloni a spirale ripieni di carciofi al burro e timo uno alla volta, prestando molta attenzione sia quando lo metti in pentola che quando lo estrai. Scolali e appoggiali ognuno nel piatto di un ospite, poi condiscili con il burro al timo, i carciofi saltati e il parmigiano a scaglie. Servi i cannelloni a spirale ripieni di carciofi al burro e timo caldi.

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