domenica 28 maggio 2023

Calamari ripieni di verdure


4 calamari medi (peso circa 200-250 g l’uno)
400 g di patate
250 g di zucchine
Un ciuffetto di prezzemolo
Un pizzico di sale
Pepe qb
3 cucchiai di olio extravergine di oliva
1 spicchio di aglio
½ bicchiere di vino bianco
Facoltativo: 1 pizzico di cumino in polvere
Pulite i calamari. Separate i tentacoli ed eliminate il dente. Tagliate le due ali grossolanamente assieme ai tentacoli. Lavate, spuntate le zucchine, tagliatele a rondelle. Lessate le patate intere e con la buccia in acqua salata. In una padella fate dorare lo spicchio di aglio in due cucchiai di olio, unite i pezzetti di calamaro e le zucchine. Aggiungete un pizzico di sale e fate insaporire per un paio di minuti, girando spesso. Aggiungete un dito d’acqua, coprite con un coperchio e fate stufare a fuoco medio per una decina di minuti. Quando le zucchine saranno tenere eliminate l’aglio e spegnete il fuoco. Sbucciate le patate e schiacciatele con uno schiacciapatate. Conditele con un pizzico di sale, il pepe, il prezzemolo tritato e il cumino, poi unitevi le zucchine e i pezzetti di calamaro. Mescolate gli ingredienti. Riempite i calamari con il composto di verdure. Chiudete i calamari ripieni con uno stuzzicadenti. Ungete con un filo di olio una teglia da forno e sistematevi i calamari ripieni. Salateli leggermente in superficie e irrorateli con un pochino di olio. Cuocete nel forno già caldo a 180° (statico) per 25-30 minuti. Dopo 10 minuti estraete la teglia dal forno e sfumate con il vino bianco, poi proseguite la cottura. Estraeteli dal forno e fateli riposare un paio di minuti. Serviteli accompagnati da un’insalata mista.
 

1 ANTIPASTI (2^ Edizione)

In queste 270 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di antipasti. Desidero infatti condividere con te la mia passione per la cucina. Leggi le mie ricette di entrées, cioè le portate che aprono un pranzo od una cena importante, o semplicemente sono un delizioso sfizio. Se ti sarà venuta l'acquolina in bocca allora mettile in pratica. Il successo è assicurato, sia che si tratti di un'intrigante appuntamento a due, sia che si tratti di un pranzo di lavoro, sia che si tratti di una conviviale serata con amici del cuore.

RISO MANTOVANO ALLA PILOTA


300 g di riso Vialone,
7 dl di acqua,
150 g di salamella mantovana,
50 g di grana grattugiato,
60 g di burro,
sale
Nella cucina regionale italiana sono presenti alcune preparazioni classiche chiamate comunemente “risotti”, che tuttavia prevedono un procedimento simile a una bollitura, completamente diverso da quello classico. Tra questi piatti regionali ricordiamo il risotto “alla pilota” e quello alla “sbirraglia” (con probabile riferimento alla “sbira”, robusta minestra di carne e trippa tipica della tradizione genovese, con cui gli “sbirri” si alimentavano durante i turni di guardia), preparato con aromi, pancetta e spezzatino di pollo rosolati; del primo proponiamo di seguito la ricetta. In una casseruola dal fondo molto spesso portate l’acqua a bollore, quindi salate leggermente e versate al centro del recipiente il riso, in modo che formi un cono con la punta appena sporgente dall’acqua. Lasciate riprendere il bollore, scuotete appena la casseruola e portate a cottura, lasciando il riso molto al dente (non più di 13-14 minuti). Sigillate quindi il recipiente nel miglior modo possibile, avvolgendolo con un canovaccio e ponendo alcuni pesi sul coperchio, e lasciate riposare per circa 15 minuti. Nel frattempo rosolate in una padella antiaderente la salamella assieme al burro, spezzettandola con cura. Condite infine il risotto con la preparazione ottenuta e grana grattugiato e servite immediatamente in tavola. Quando versate il riso all’interno della casseruola, per formare un cono perfetto potete aiutarvi con un foglio di carta arrotolato a forma di imbuto.
Il riso alla pilota è un piatto tipico della cucina mantovana.
Si cuoce il riso in acqua bollente. A parte si fa soffriggere nel burro il pesto (pistume) di maiale e quando il riso è cotto si aggiunge il condimento, mescolando il tutto col formaggio grana. Il nome “pilota” deriva dal nome dell'addetto alla "pila", una sorta di mortaio in cui avviene la sbucciatura e la pulitura del riso.
Del piatto esiste anche la variante, detta col puntèl, per la presenza sopra il riso di una braciola di maiale che viene consumata assieme.
Il Riso alla Pilota di Castel d'Ario, tipico del territorio di Castel d'Ario, in provincia di Mantova, ha acquisito lo stato di "De.C.O." (Denominazione comunale d'origine).

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

POLLO ALLA GENOVESE

secondo di carne
un pollo,
olio extra vergine d'oliva,
3 spicchi d'aglio,
un cucchiaio di farina,
aceto bianco,
sale,
salvia,
rosmarino,
alloro,
limone,
capperi,
olive,
funghi sott'olio.
Far lessare il pollo e tagliarlo a piccoli pezzi. Soffriggere in poco olio gli spicchi d'aglio schiacciati, unire la farina, un goccio d'aceto e uno di brodo in modo da ottenere una salsa piuttosto densa. Un pizzico di sapore in più? Aggiungere 2 amaretti sbriciolati nella salsa. A questo punto unire il sale, le erbe aromatiche e l'alloro. Far bollire per 15 minuti sino a quando tutto sarà ben amalgamato, passarlo per un colino quindi versarlo sul pollo. Servire caldo accompagnato da abbondante succo di limone, capperi, olive e funghi o altre verdure sott'aceto o sott'olio.

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

Biscotti di semola di Gavenola


Nella frazione del comune di Borghetto d'Arroscia, in valle Arroscia (Imperia) si produce una fetta biscottata di colore dorato, paglierino, dalla consistenza friabile e croccante. 74 Non dimenticate che la parola biscotto deriva dal latino bis, che significa due volte, e coctum che vuol dire cotto. I biscotti sono infatti cotti due volte: è questo il segreto che rende le fette dorate e croccanti.

18 PAT LIGURI 
(2^ Edizione)

 

In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri. 

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.