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sabato 25 marzo 2023

CENA LOMBARDA

cucina lombarda
LA CUCINA LOMBARDA
La Lombardia, come è un trionfo di variabilità nei suoi paesaggi (Alpi, Prealpi, Pianura Padana, Po, Laghi di Garda, di Como, Maggiore), così deve ricchezza e fama alla variabilità dei suoi prodotti (Grana Padano, Gorgonzola, Bresaola, Salame Milano) e delle sue ricette (Risotto, Cotoletta, Panettone). Il pasto lombardo può iniziare dalla fitascetta, torta salata realizzata con pasta di pane e cipolle. La si può accompagnare salumi e formaggi. La bresaola della Valtellina, a base di carne di manzo, la berna del Tonale, con carne ovina, il violino della Val Chiavenna, a base di cosciotto di capra, il cuz della Val Camonica, spezzatino specialissimo di pecora cortonese. Oppure col bagoss allo zafferano di Bagolino o col branzi della Val Brembana nelle Oropie.
Ampia scelta di scelta di zuppe e minestre, coi tagli di quinto quarto in bella mostra. Il riso ben si abbina alle rape, ai piselli, ai luppoli, ai fegatini di pollo ed alla  coratella; l’orzo, è protagonista nell’urgiada coi borlotti. Delicatissima è la zuppa pavese, con pan dorato nel burro, brodo, uova e grana; robusta è la busecca, colle trippe, e tosta, fin dal nome, la cassoeula (la casseruola) trionfo di carne suina e verze.
Tra le pasta fatta in casa non vi è che l’imbarazzo della scelta: le verdi bardele coi marai, tagliatelle con la borragine (marai); i casonsei, pasta all’uovo ripiena con carne e grana; i marubini al pane raffermo e midollo; i mantovani turtel sgrasaròt colmi di castagne, guazzarotti nella pearada, fatta di vin cotto e pepe.
Quando il clima si fa rigido val la pena scottarsi il palato colla polentafritta alla lodigiana, con la semuta, sorta di cacio comasco, o taragna, con grano saraceno e formaggio, al tocch uncia.
Per le seratine raffinate è di prammatica il risotto, alla milanese, giallo grazie allo zafferano, alla valtellinesein cagnone alla biellese, con luganega, con formaggio e pere, col pesce persico o le tinche.
Per i carnivori si va giù coll’arcinota cotoletta alla milanese o l’intrigante oss bus, l’osso buco da stinco di vitello, preparato in gremolada. Ma un assaggino merita il bruscitt, briciole di carne di vari tagli, cotta nel burro con pancetta, erbe e vino rosso, e la rustisciada, con carne di maiale.
A fine pasto, nelle feste, panettone torrone a Natale, chiacchiere a Carnevale, colomba a Pasqua, pan de mej, pan di miglio per San Giorgio, fave dei morti, per Halloween; ma per ogni giorno, gran banchetto di torta sbrisolona e bussolano di Mantova, crema lodigianamostaccini di Cremamiascia comascaamaretti di Saronnotorta Paradiso pavese.
Nei calici gran bere coi vini dell’Oltrepò pavese, della Franciacorta, del Garda e della Valtellina.

5 SETTE ANNI DI CASA BERGESE


 

7 anni di Casa Bergese raccoglie in maniera sistematica la documentazione di tutte le manifestazioni organizzate dall’omonimo gruppo savonese di amanti della buona tavola pubblicata sul blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/. Nino Bergese è stato il più grande chef italiano di tutti i tempi. Definito "il re dei cuochi il cuoco dei re" per la sua lunga attività al servizio delle case regnanti di tutta Europa è l'inventore della cucina italiana di gran classe. In suo onore esiste una Associazione culturale denominata Casa Bergese che organizza corsi, degustazioni, menù tematici.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).