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giovedì 13 ottobre 2022

Patata quarantina



Patata quarantina

Nel genovesato le conoscenze sulla patata e sulla sua coltivazione sono strettamente legate al nome di Michele Dondero, parroco di Roccatagliata (GE), che nel XVIII secolo, tra la non sottovalutabile diffidenza dei suoi fedeli, la introdusse proprio per arginare la miseria generale della popolazione. Riconosciuta l'importanza e apprezzatane la bontà e poliedricità, la patata si diffuse in tutto l'entroterra e fu, insieme alla castagna, il cibo principe di molte popolazioni delle campagne nei periodi di carestia e povertà. La patata quarantina, sul territorio della montagna genovese, è considerata la più buona e antica tra le varietà locali, era infatti già conosciuta alla fine del '700. Strettamente correlata con la bretone Institut de Beauvais' e con la catalana Bufet Blanco. Si racconta che per buona parte nel XX secolo era diffusa e rinomata nel Genovesato; ma i documenti pervenutici dimostrano come la sua introduzione in Liguria sia antecedente a tale data. Si ritrova a valle Fontanabuona, val d'Aveto, alta valle Scrivia, valle Stura, altopiano di Marcarolo, alta val Trebbia, in alta val Borbera e nelle zone di Sélvola e Santa Maria del Taro. 169 Il nome Quarantina si riferisce al modo corrente di definire le varietà più adatte a cicli colturali brevi, quindi in area montana. L'aggettivo "bianca o gialla" si riferisce al colore della pasta. Localmente, soprattutto nelle valli Stura e Scrivia, è nota come Giana riunda, per il colore e la forma del tubero. In valle Stura era già coltivata agli inizi del '900. Nel 1999, in provincia di Genova, nasce il Comitato per il recupero della Quarantina bianca genovese, oggi Consorzio della Quarantina che coltiva e promuove anche la varietà Quarantina gialla.

Patata quarantina bianca Zona di produzione: Tutto il territorio dell'entroterra genovese fino al confinante Appennino savonese e spezzino. Tale varietà offre una moltitudine di sinonimi: Quarantina Genovese, Bianca di Montoggio, Bianca di Torriglia, Bianca di Rovegno, Bianca di Reppia, Bianca Nostrana.
La patata Quarantina bianca della montagna genovese, dalle innumerevoli denominazioni spostandoci da una vallata all'altra, è la varietà locale ligure di patata per eccellenza (Solanum tuberosum). Tubero a forma da rotonda a rotonda-ovale; buccia liscia, di colore giallo; pasta di colore bianco; germoglio a colorazione antocianica della base blu-violetto. Fiori con frequenza bassa e di colore bianco della parte interna. Il germoglio presenta una colorazione antocianica poco intensa, gemme mediamente profonde e con sfumature rosa chiaro alla base del germoglio. Qualità culinaria di tipo B (adatta a tutti gli usi), con scarsa consistenza della polpa e aspetto umido, non farinoso e granulazione fine; gusto tipico di patata poco pronunciato, senza retrogusti, delicato. Sul territorio della montagna genovese è considerata la più antica e la più buona tra le varietà locali. Il prodotto soddisfa a malapena il mercato, peraltro ristretto e locale.

Patata Quarantina gialla Giana riunda, Giana de masùn, Franseize, Franseize de Servàesa Zona di produzione: Genova, Imperia, La Spezia, Savona: Appenino ligure e valli costiere 170 Tubero irregolare tondo a buccia liscia color crema; pasta a granulosità molto fine, non farinosa, color giallo paglierino; gemme molto profonde , appena rosate alla base; fiore bianco. Maturazione precoce, molto serbevole. Categoria: C.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)

 

In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

10 ORTAGGI (2^ Edizione)


 

Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


mercoledì 12 ottobre 2022

Patata Morella


Patata Morella Muella, Muellina

Zona di produzione: Provincia di Genova Tubero allungato irregolare, di forma cilindrica, leggermente schiacciata e pezzatura mediopiccola; buccia liscia, viola uniforme. Tubero a pasta bianca, non farinosa. Gemme appena profonde con sfumatura viola scura; germoglio da viola scuro a nero, fiore viola, maturazione media. Categoria culinaria: AB.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)

 

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10 ORTAGGI (2^ Edizione)


 

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martedì 11 ottobre 2022

AGLIO DI PROCENO


La preparazione del terreno prima della semina viene effettuata con un'aratura a media profondità e con successivi interventi di ammutinamento del terreno con erpice a dischi e con la fresa. Al momento della semina il terreno viene livellato, affinato e liberato da erbe infestanti in modo da garantire le migliori condizioni per lo sviluppo delle piantine. La semina viene effettuata nel periodo Novembre-Febbraio e viene eseguita a mano: vengono scelti i bulbilli migliori e più grandi da inserire nel terreno con l'apice rivolto verso l'alto. Le concimazioni sono ammesse solo in fase di semina e il controllo delle piante infestanti avviene solo con interventi manuali di sarchiatura e zappettatura. Per garantire caratteristiche qualitative ottimali dell'aglio prodotto viene eseguita nella seconda metà del mese di maggio la starlatura cioè l'eliminazione manuale dello scapo fiorale meglio conosciuto come tarlo. Il tarlo verrà poi conservato in agro-dolce o sott'olio e ha un gusto meno deciso dell'aglio ma possiede le stesse proprietà farmacologiche e alimentari. La raccolta che viene nei mesi di giugno-luglio è eseguita a mano. Alla raccolta segue l’essiccazione che dura circa 2 mesi, in luoghi ben ventilati. Le piante di aglio vengono legate prima a mazzi poi a treccia e così vengono conservati in luoghi asciutti.
L'aglio rosso di Proceno è un ortaggio molto apprezzato dai suoi consumatori e destinato al consumo fresco. E' coltivato all'interno del comune omonimo ed in una ristretta area del comune di Acquapendente. La diffusione e le caratteristiche qualitative che rendono peculiare il prodotto dipendono dalla tipologia dei terreni fortemente argillosi situati a 400-500 metri di altitudine, in un ambiente quindi collinare caratterizzato da un clima mite di tipo temperato-sublitoraneo. L'aglio rosso di Proceno si presenta con una testa (bulbo) di medie dimensioni e con spicchi (bulbilli) corti e tozzi ricoperti da una tunica dal caratteristico colore rosso. Si conserva naturalmente molto più a lungo delle altre varietà. E' caratterizzato da un profumo molto intenso e persistente, da un sapore forte e gradevole e vanta una buona digeribilità.

10 ORTAGGI (2^ Edizione)

 

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lunedì 10 ottobre 2022

Patata salamina



Patata salamina

Alla patata Salamina coltivata da decenni nel territorio del comune di Calice al Cornoviglio, si attribuiscono le caratteristiche del prodotto alla particolarità del terreno su cui cresce. Nel tempo la produzione di questa varietà è diminuita e sostituita da altri tipi di coltivazione più redditizie, anche se alcuni agricoltori si stanno organizzando per incrementarne nuovamente la diffusione, contribuendo così al mantenimento di un'antica tradizione locale. Il nome salamina deriva dalla forma che ricorda vagamente quella di un salame di piccole dimensioni. Zona di produzione: Calice al Cornoviglio (La Spezia) 171 Tubero dalla forma leggermente allungata e dimensioni regolari, dall'aspetto ruvido e di calibro medio-piccolo. Di pasta chiara, liscia e vellutata, è molto tenera al taglio.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)

 

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domenica 9 ottobre 2022

CARCIOFO VIOLETTO DI ALBENGA

Il carciofo spinoso di Albenga è una varietà di Cynara scolymus coltivato e condizionato ad Albenga ed in alcuni comuni della piana di Albenga. È conosciuto anche con il nome di violetto di Albenga, violetto spinoso di Albenga, violetto spinoso della Liguria o zuccherino di Genova, spinoso violetto grosso di Albenga o in dialetto ligure articiocche. La calatide, allungata e conica, si presenta di colore verde, con sfumature violette. Le brattee sono spinose e il carciofo è precocissimo nella produzione.
La piantagione è autunno-vernina. Si parte da carducci che si piantano in estate in terreno ben lavorato, in solchetti profondi 10-15 cm. Le sarchiature si alternano alle irrigazioni fino all'autunno. Viene inoltre praticata una leggera rincalzatura. In Liguria la raccolta avviene nel primo anno in febbraio-marzo e solo nel secondo anno si raccoglierà ai primi di dicembre.
Nel secondo anno, la carciofaia si mette in coltura nei mesi di luglio-agosto; perciò si zappa il terreno, si scalzano le piante togliendo i fusti secchi e le foglie e si procede a un'irrigazione piuttosto abbondante che rimetta in vegetazione la carciofaia. Si provvede allora alla scardacciatura, conservando 1 o 2 carducci al massimo. Tipo di impianto: m 0,8 x m 1,50, piantagione a quinconce.
Ma da dove arriva il carciofo? La specie del carciofo è natia del bacino Mediterraneo, e si è poi espansa in tutto il mondo. Le superfici nel mondo coltivate con questo tipo di coltura sono stimate in 60.000 ettari, con oltre 1 milioni di tonnellate l'anno, di cui la maggior parte in Europa. L'Italia è il maggior produttore.
Di questa coltura si hanno testimonianze anche importanti, come l'incaricato da parte del governo francese, il conte Gilbert Chabrol de Volvic che inviava a Napoleone Bonaparte relazioni nelle quali parlava delle cultura nel savonese citando anche il carciofo tra le principali produzioni.
Sul finire del XIX secolo, Stefano Jacini famoso perché dal 1881 al 1886 fu presidente della commissione d'inchiesta sulle condizioni dell'agricoltura in Italia, che prese il nome di Inchiesta Jacini, resocontava: «...i carciofi ed i cavoli-fiore primaticci sono oggetto di esportazione, ma in quantità non considerevole. Fra i preferiti sono i carciofi di San Remo, Ripa Ligure, Albenga, Savona, Varazze, Pietra Ligure, del Chiavarese, di Spotorno, Arenzano, Prà, di dove se ne esportano vagoni interi. »
Assieme alla zucchina trombetta, al pomodoro cuore di bue e all'asparago violetto, il carciofo spinoso è diventata una delle produzioni tipiche della zona, conosciuto come i 4 di Albenga.
Il carciofo viene coltivato in carciofaie, cioè terreni destinati interamente alla piantumazione delle singole piante. Il carciofo è storicamente una pianta poliennale che può rimanere piantata per 3, dopodiché diventa poco produttiva. Anche se può rimanere diversi anni, è diffuso nella piana il rinnovamento della carciofaia tutti gli anni, diventando un'ottima produzione per la rotazione delle colture su un terreno, diventando ottimale per i terreni troppo compatti o mal strutturati, oppure mal usati agronomicamente precedente, oppure semplicemente per contenere la piante infestanti troppo invasive.
Sui terreni dove è piantato si sconsiglia di piantare lattuga, cicoria, o cardo, mentre ortive come pomodoro, zucchine o melanzane, rimangano ottimale. Questo perché il carciofo lascia sul terreno una grande quantità di residui organici, che vengono utilizzati per il compostaggio naturale.
Il periodo di piantumazione va da luglio ad agosto, prima questo si semina, prima si raccoglie, diventando una primizia e quindi più reddittiva, tuttavia si fa anche più elevato il rischio gelata, per questo è diffusa l'impiantazione per fine agosto.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

10 ORTAGGI (2^ Edizione)

 

Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
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4 CONTORNI (2^ Edizione)


Contorni. In queste 136 pagine ho raccolto oltre 90 ricette di contorni pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Contorni è una parola ingiusta, riduttiva, come se si trattasse di una ricetta secondaria che trova la sua giustificazione nell'essere abbinata a qualcosa di più importante. Invece, specialmente oggi che optiamo per una cucina più leggera, i contorni assurgono alla dignità di piatti a tutto tondo. Gustateli anche da soli, alla stregua di piatti unici, per uno spuntino sfizioso. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

sabato 8 ottobre 2022

Pisello di Lavagna


Pisello di Lavagna

Zona di produzione: Piana del torrente Entella e entroterra dei comuni di Lavagna e Chiavari La caratteristica peculiare è la sua estrema dolcezza. È un pisello con buona vigoria, il fiore è di colore bianco e abbastanza vistoso. La pianta ha portamento rampicante e raggiunge un'altezza che varia da cm 130 a cm 150. Il baccello, di dimensioni medie e di forma arcuata, non è eccessivamente largo e si presenta di colore verde brillante. I grani, in numero variabile da 5 a 7 (in media 6) e di forma rotonda, hanno superficie liscia e colore verde chiaro. È una varietà a maturazione medio - precoce: il prodotto viene raccolto circa 80 giorni dalla semina. Viene coltivato per la produzione primaverile: già a marzo si possono effettuare i primi raccolti. Durante la preparazione dei terreno, si interrano i concimi per la quasi totalità del fabbisogno, considerando il 207 breve ciclo colturale; la concimazione organica (30-40 tonnellate a ettaro di letame) è utile nei terreni a basso contenuto di sostanza organica. Si semina su file distanti le une dalle altre circa cm 80-100, mentre lungo la fila viene distanziato di circa 5 centimetri.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

 10 ORTAGGI (2^ Edizione)

 

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venerdì 7 ottobre 2022

Patata di Pignone



Zona di produzione: Pignone (La Spezia) È un tubero di forma tondeggiante di dimensioni differenti da 5 g a 200 g. Le patate vengono seminate entro i primi di aprile in solchi nel terreno che precedentemente è stato concimato con letame (di pecora, coniglio, cavallo). Quando la pianta della patata è alta circa 20 cm le viene accostata la terra e contemporaneamente si pulisce il solco dalle 168 erbacce. Le patate sono generalmente raccolte durante i primi quindici giorni di agosto. 
A memoria d'uomo le patate a Pignone sono state sempre coltivate e, per la loro qualità, sono da sempre molto apprezzate sia sul mercato provinciale che regionale. Durante la Seconda Guerra Mondiale le donne di Pignone andavano nelle marine (sulla costa) con la cesta in testa a vendere le patate e a barattarle con il sale e l'olio. Consumata lessa è saporita naturalmente, se utilizzata per la preparazione di pane o gnocchi non si sfarina ma lega con gli altri ingredienti offrendo ai cibi consistenza e sapore delicato; strettamente legate alla storia e alla cultura locale, tutti i piatti tradizionali hanno infatti come elemento principale le patate: la torta di patate, il pane di patate, la carne e lo stoccafisso comedà. 

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)

 

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giovedì 6 ottobre 2022

AGLIO DI VESSALICO


L'aglio di Vessalico dell'alta valle Arroscia (IM) è del tipo bianco; il bulbo (testa) si presenta di medie-grosse dimensioni, di forma regolare e compatto, con circa 6-8 bulbetti (spicchi).
L'aglio di Vessalico presenta un ciclo tardivo. L'impianto viene tradizionalmente eseguito durante l'autunno o l'inverno. Possedendo elevate caratteristiche di rusticità, ha un'ottima adattabilità all'ambiente tradizionale di coltivazione. Si moltiplica per via vegetativa e i bulbilli si tramandano a livello familiare.
Viene commercializzato fresco e confezionato in reste, al massimo di 20-25 teste, mantenendo le foglie della pianta che vengono intrecciate in modo molto originale. Ha caratteristica di buona conservabilità. Il mercato è locale: quasi tutta la produzione viene commercializzata durante la fiera annuale, che si svolge a Vessalico in luglio, e presso la ristorazione locale.

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mercoledì 5 ottobre 2022

Patata cannellina nera



Patata cannellina nera Cannelina, Neigra, Violetta

Zona di produzione: Tutto il territorio dell'entroterra genovese La Cannellina nera della Montagna Genovese, denominata Cannelina, Neigra, Violetta, è una patata dalla forma cilindrica e allungata, con buccia liscia, di colore giallo-bruna; pasta di colore bianco, germoglio con colorazione antocianica intensa della base blu-violetto; numero elevato di gemme che si presentano profonde; la frequenza dei fiori, con 167 colore della parte interna rosso violetto, è media. La qualità culinaria è di tipo A (adatta per insalata), con buona consistenza della polpa, di aspetto poco farinoso, non umida e granulazione abbastanza fine. Gusto tipico di patata pronunciato, con gusto secondario di castagna, di valutazione abbastanza forte e molto caratteristico. Veniva tradizionalmente utilizzata in piatti quali lo stoccafisso in umido e l'insalata di patate.

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Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
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Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


martedì 4 ottobre 2022

Pisello nero di L'ago


Pisello nero di L'ago

Le notizie storiche del Pisello nero di L'ago sono legate soprattutto alla tradizione orale tramandata dagli abitanti. Questo prodotto della terra è estremamente legato ad un comprensorio povero, dove la tradizione vuole che fosse impiegato come valido elemento nutritivo, da consumare in zuppe e minestroni, per far fronte alla fame e alle esigenze di energia della popolazione contadina. Zona di produzione: Comune di Borghetto Vara, con centro di diffusione nella frazione di L'Ago Il pisello nero presenta già durante la fase di levata una particolare variegatura di colorazione violacea delle foglioline. La pianta è molto vigorosa, con uno sviluppo in altezza che può superare i due metri. Il seme, che allo stato secco presenta le dimensioni di 3-5 mm, è di colore marrone - bruno, con una caratteristica macchia nera circondata da un'aureola marrone scuro-grigio nell'incavo dove è situato il punto di attacco con il baccello. Il pisello viene raccolto solo quando i baccelli sulla pianta risultano completamente secchi. Una caratteristica: i baccelli sono molto più piccoli rispetto alle altre varietà ma presenti in numero più elevato sulla pianta. I semi allo stato secco sono delle dimensioni di 3-5 mm e si impiegano secondo la tradizione contadina, in minestre o zuppe per la loro consistenza farinosa. Il pisello di L'Ago viene coltivato per la produzione primaverile: già a marzo si possono effettuare i primi raccolti. Durante la preparazione dei terreno, si interrano i concimi per la quasi totalità del fabbisogno, considerando il breve ciclo colturale. La concimazione organica (30-40 tonnellate a ettaro di letame) è utile nei terreni a basso contenuto di sostanza organica. Si semina su file distanti le une dalle altre circa cm 80-100, mentre lungo la fila viene distanziato di circa 3-5 centimetri. 

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

 10 ORTAGGI (2^ Edizione)

 

Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.



lunedì 3 ottobre 2022

Pomodoro cuore di bue


Pomodoro cuore di bue

Esistono diverse varietà di pomodoro cuore di bue, noi parleremo della varietà Arawak. Il pomodoro cuore di bue viene coltivato in varie zone d'Italia, e accanto al nome viene associato quello della zona di produzione; quello coltivato in Liguria, ad esempio, prende il nome di pomodoro cuore di bue ligure o pomodoro di Albenga ed è assai costoluto, e non somiglia affatto al cuore di un bue. Se un bue avesse un cuore con quella forma come minimo sarebbe gravemente malato. In altre zone è molto comune la varietà "cuore di bue classico" dalla classica forma di cuore e cioè con una leggera punta e quasi per niente costuoluto. Questa varietà di pomodoro cuor di bue è 209 il lycopersicon lycopersicum (L.) Karsten ex Farw., sinonimo lycopersicon esculentum (Mill.) ha bacche, a maturazione commerciale, di dimensioni grosse e medio - grosse. I pomodori hanno forma a pera, costolatura appena accennata, colore dell'epicarpo (buccia) da rosso-rosato a rosso-aranciato, con leggere striature verde-chiaro in corrispondenza delle costolature e leggera colorazione verde-chiaro della spalla, che tende ad attenuarsi a maturazione; polpa consistente, asciutta, di colore rosso-rosato, di sapore dolce, non acidulo; pochi semi e scarsa o quasi nulla presenza di succo. La zona di produzione è la Piana di Albenga, ma in generale prospera in tutto il territorio litoraneo del Ponente Ligure, sul versante marino della dorsale alpino-appenninica Il pomodoro cuore di bue è un pomodoro da insalata, di grossa dimensione, in genere dai 200 ai 300 gr, sebbene si possano trovare frutti di anche di 500 gr, con polpa carnosa e consistenza simile a quella del cachi. La buccia è molto sottile e delicata, per cui viene raccolto a mano e poi viene posto in locali ben aerati. È molto saporito, aromatico, quasi piccante. Il prezzo di vendita del pomodoro cuore bue lo rende un prodotto più di eccellenza che di largo consumo.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
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domenica 2 ottobre 2022

Patata Cabannese


Zona di produzione:Val d'Aveto e parti alte delle valli retrostanti il Tigullio Tubero tondo-ovale, di pezzatura media; buccia scabrosa, quasi a "scaglie" e giallastra. Patata a pasta gialla, farinosa, di tessitura grossolana come una "grattugia"; gemme chiare e superficiali; germoglio bianco con base violacea. Fiore viola molto chiaro, con raggiature bianche. Si tratta di una varietà semitardiva, assai serbevole, molto produttiva e resistente alle fitopatie.


18 PAT LIGURI (2^ Edizione)

 

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10 ORTAGGI (2^ Edizione)


 

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