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mercoledì 21 settembre 2022

Origami Organics: ovvero come ricavare vestiti per bambini dal latte



Dopo i vestiti fatti con le bucce d’arancia del mese scorso oggi è la volta di quelli fatti di latte. La “milk fiber”, è una materia prima seconda virtuosa per l’ambiente e per l’economia del riuso, lavorabile e trasformabile. Origami Organics, start up femminile e green, nasce sei anni fa da giovani laureate in Economia e perfezionate in Marketing e Fashion Design. Cercando tessuti alternativi ed ecosostenibili, si imbattono nella fibra di latte, un filato ricavato dalla caseina, proteina del latte, che ha virtù anallergiche atte ad evitare l’arrossamento cutaneo dei neonati.

Ma togliere il latte al neonato per dargli la camiciola ha senso? Nessuna paura. Per ottenere la caseina viene usato proprio il latte che non può più essere utilizzato a livello alimentare perché avariato, o perché non rispetta i requisiti qualitativi necessari per essere venduto. Come dire: col latte buono nutro il pupo e con quello cattivo lo vesto.

Se si pensa poi che il latte ed i latticini “edibili”, scadono facilmente, che sono al secondo posto nella poco gloriosa classifica dei cibi buttati con più frequenza (il 17,6% dello spreco totale giornaliero) capite bene quanto il gioco valga la candela. Questo anche perché spesso non si sa bene cosa fare del latte in scadenza e si finisce per cestinarlo.

La fibra di latte nasce grazie ad tal Antonio Ferretti di Gavardo (BS) che, intorno alla metà degli anni Trenta del Novecento, trova un modo inedito di sfruttare una materia prima inusuale. In anni di embargo commerciale, l’Italia non può importare merce dall’estero né esportarla, e dalla caseina si può ricavare la galalite, da cui si ottiene una fibra le cui proprietà si avvicinano abbastanza a quelle della lana. Nasce il Lanital, fibra artificiale “autarchica” di origine naturale, ricavata da una soluzione di caseinato di sodio. La SNIA Viscosa si occupa della sua industrializzazione producendo e vendendo stoffe in Lanital. E siamo all'oggi, quando le geniali giovani della Origami Organics, scoprono che i benefici della fibra di latte per i neonati sono molti. Esiste infatti una forte correlazione tra alcune forme di dermatite atopica e gli agenti chimici con cui la pelle del neonato può venire in contatto, specie quelli contenuti nei vestiti dovuti all’uso di certi materiali plastici nell’industria tessile. A differenza loro, la fibra di latte è naturalmente ipoallergenica, antibatterica e idratante, agevola la traspirazione della pelle assorbendo il sudore e rimanendo fresca e morbida al tatto, resiste bene all’usura, protegge dai raggi UV ed è compatibile con tutti i tipi di pelle, proprio perché priva di componenti potenzialmente irritanti, oltre ad essere perfettamente biodegradabile. Ed è qui che risiede la chiave della Origami Organics: utilizzare un filato naturale come quello ricavato dalla fibra di latte per produrre abiti per bambini dagli 0 ai 2 anni di età. Sostenibilità e comfort sono perciò le linee guida dell’azienda, e non è un caso se il claim (il messaggio pubblicitario aziendale) suona così ‘L’abbigliamento che fa bene al tuo bambino’. Riflettiamoci sorseggiando un delizioso frappè.

6 ALLA RICERCA DEL BUON GUSTO

Alla ricerca del buon gusto raccoglie in maniera sistematica le recensioni pubblicate sul mensile savonese Il Letimbro nella rubrica Dalla parte del gusto e poi apparse nel blog  HOMO LUDENS https://nonmirompereitabu.blogspot.com/