mercoledì 24 maggio 2023

SARDE RIPIENE



sarde ripiene
un chilo di sarde,
2 uova,
50 grammi di formaggio grana grattugiato,
un cucchiaino di origano o maggiorana,
uno spicchio d'aglio,
due cucchiai di prezzemolo tritato,
mollica di un panino bagnata nel latte,
mezzo bicchiere di olio extra vergine d'oliva,
pangrattato,
olio extra vergine d'oliva,
sale.
Togliete la testa, le interiora e la lisca centrale alle sarde e mettetele qualche minuto su un tagliere inclinato a colare. Preparate il ripieno con le uova, la mollica di pane tenuta qualche minuto nel latte e ben strizzata, il formaggio, l'origano o la maggiorana, il prezzemolo e lo spicchio d'aglio. Salate e mescolate tutto con poco olio. Ungete una teglia e disponete le sarde con delicatezza sul fondo, coprendole col ripieno in modo uniforme. Irrorate con un filo d'olio, spolverizzate col pangrattato e mettete in formo preriscaldato a 180° per venti minuti circa.

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

LASAGNE CON ZUCCHINE E BESCIAMELLA

https://youtu.be/YGCyRZ4jxDc

lasagne

300 grammi farina di semola di grano duro
50 grammi farina 00
500 grammi zucchine
12 fiori di zucca
2 uova
1 tuorlo
16 mazzancolle
2 rametti timo
20 foglie basilico
1 cipolla
1 sedano
30 grammi pecorino grattugiato
20 grammi burro
9 cucchiaio olio extravergine d'oliva
q.b. noce moscata
sale
pepe
Prepara la pasta lavorando la farina di semola con le uova e il tuorlo, avvolgila in un telo infarinato e lasciala riposare per 30 minuti. Sguscia le mazzancolle, conservando gli scarti. Pulisci la cipolla e il sedano, tritali con il timo e rosola in una casseruola con 4 cucchiai di olio. Unisci gli scarti delle mazzancolle pestate e prosegui la cottura per 5 minuti. Bagna con un litro di acqua, salate e lascia sobbollire fino a quando il liquido si sarà ridotto della metà., lascia raffreddare e filtra il tutto. Setaccia la farina 00 in una casseruola, unisci 4,5 dl di brodo e mescola, quindi aggiungi il burro, sale, pepe e fai cuocere a fiamma dolce, mescolando spesso, fino a ottenere una besciamella densa. Profuma con poca noce moscata, unisci il pecorino e mescolate, poi frulla con una decina di foglie di basilico. Tira la sfoglia sottile per ottenere 12 quadrati uguali, che metterai man mano su un piano infarinato. Priva i fiori di zucca del pistillo e tagliali a listerelle. Le zucchine vanno tagliatele a rondelle e fatte stufare per 15 minuti a fuoco dolce in una padella con 4 cucchiai di olio e il basilico rimasto, spezzettato. Aggiungi le code di mazzancolle e continua la cottura per 5 minuti, quindi unisci i fiori e fai cuocere per un minuto. Lessa i quadrati di pasta in acqua salata portata a ebollizione con l'olio rimasto, scolali e sistemali su un telo. Monta le porzioni alternando la besciamella e il mix alle zucchine. Servi subito le lasagnette alle zucchine con besciamella al basilico o passale in forno a gratinare con una ulteriore spolverizzata di pecorino.
2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.
 


POLPI ALLA LUCIANA



secondo di pesce
polpo verace di scoglio, circa 1 kg
3 pomodori da sugo
olio extravergine circa 1 bicchiere
prezzemolo
peperoncino
sale
succo di limone
Il nome richiama la zona di Santa Lucia, a Napoli, ove tradizionalmente i pescatori usavano cucinare il polpo verace, quello con doppie file di ventose sui tentacoli, secondo un rigoroso procedimento che prevedeva, dopo aver tolto bocca, occhi, vescichetta e pelle, la battitura del polpo allo scopo di fare perdere rigidità alle fibre. Preparare il polpo come prima descritto, lavandolo bene e deponendolo, senza asciugarlo, in un recipiente di cui possa occupare circa i due terzi dell'altezza. Condire con l'olio, il peperoncino, i pomodori in pezzi, il prezzemolo, pochissimo sale. Coprire la pentola con carta forno, fermata bene con un giro di spago, e chiudere col coperchio. Tale operazione si rende necessaria per evitare la fuoriuscita di vapore. La cottura procederà a fuoco lentissimo per circa due ore, senza mai lasciarsi tentare dal sollevare il coperchio. Il polpo viene di norma portato in tavola nel recipiente di cottura, dividendolo in pezzi e servendolo con l'ottimo brodo di cottura ed eventualmente un po' di succo di limone.

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

LASAGNE ALLA BOLOGNESE

https://youtu.be/DxEOLe1jJow

Lasagne 500 g
Parmigiano Reggiano grattugiato 200 gr
Besciamella 1 kg circa
Per il ragù alla bolognese
Brodo di carne 250 ml
Burro 50 gr
Carne bovina polpa di manzo tritata 250 gr
Carne di suino tritata (coscia) 250 gr
Carote 1
Cipolle 1
Latte 1 bicchiere
Olio di oliva extravergine 4 cucchiai
Pancetta (tesa o arrotolata) 100 gr
Pepe una spolverata
Pomodori passata 250 ml (oppure 30 gr di triplo concentrato)
Sale q.b.
Sedano 1 costa
Vino rosso 1 bicchiere
Iniziate col preparare il brodo di carne. Preparate ora, un trito a base di cipolla, carote e sedano e fatelo soffriggere in un tegame, insieme all’olio e al burro. Tritate finemente la pancetta e dopo qualche minuto, aggiungetela nel tegame assieme alla carne trita, quindi fate rosolare il tutto per qualche minuto a fiamma vivace. Aggiungete il vino rosso e fatelo evaporare sempre mantenendo il fuoco a fiamma vivace. A questo punto aggiungete anche la passata (o il concentrato di pomodoro disciolto in poco brodo), il brodo, il pepe ed un pizzico di sale e lasciate cuocere il tutto a pentola semicoperta per almeno 2 ore mescolando di tanto in tanto ed aggiungendo il brodo rimasto e infine il latte. Mentre il vostro ragù cuoce, preparate la besciamella, ricordandovi che per le lasagne la besciamella dovrà risultare abbastanza fluida. Una volta pronto il ragù, fate preriscaldare il forno a 160° ed iniziate ad assemblare le vostre lasagne: imburrate una teglia rettangolare, stendete un paio di cucchiai di ragù e foderate il fondo con la pasta, quindi coprite con qualche cucchiaio di besciamella. Coprite poi con abbondante ragù e una spolverata di Parmigiano reggiano. Coprire il tutto con altra pasta e procedete nello stesso modo per realizzare il secondo strato. Formate più strati a seconda della teglia e fino ad esaurire tutti gli ingredienti. In un pentolino mischiate il ragù con un po' di besciamella e terminate le vostre lasagne con uno strato sottile e leggero con il composto ottenuto. Per finire, spolverizzate la vostra lasagna con abbondante Parmigiano Reggiano e infornate il tutto per almeno 50-60 minuti, controllando ogni tanto la cottura: le lasagne saranno pronte quando avranno assunto un bel colorito ed una crosticina dorata. Una volta pronte, togliete dal forno le lasagne e lasciatele raffreddare per 10 minuti, quindi tagliatele nella teglia e servite ancora calde. Come già detto in precedenza, e come si può constatare dalla ricetta, le lasagne sono un piatto molto sostanzioso e altrettanto calorico quindi, si suggerisce di servirlo essenzialmente come piatto unico o comunque di accompagnarlo al massimo con una semplice insalata verde o mista. Volendo potete aggiungere per ogni strato di lasagna, qualche ricciolo di burro in modo da rendere il tutto più morbido, delicato e gustoso.
Le lasagne alla Bolognese sono un piatto tipico della gastronomia dell’Emilia Romagna e, da come si evince dal nome, della città di Bologna. Naturalmente, nonostante la paternità di questa ricetta sia Emiliana, le lasagne sono conosciute a tal punto che sono diventate un simbolo della cucina italiana nel mondo. Per preparare una buona lasagna alla Bolognese, la cosa fondamentale è la giusta scelta degli ingredienti: per prima cosa la carne, che deve essere rigorosamente, per metà di manzo e metà di maiale per dare sapore alla ricetta, poi la polpa di pomodoro che deve essere di buona qualità, ed infine, ma non per ultime le lasagne vere e proprie, che devono essere tra le migliori, anche se sarebbe meglio prepararle da se in casa.
Un po' di storia
Chi pensa che le lasagne siano un piatto abbastanza recente, si sbaglia di grosso, infatti, la storia di questa buonissima ricetta, affonda le sue radici niente poco di meno che nell’età Romana. Ovviamente, a quel periodo, le lasagne non erano come le conosciamo noi oggi ma consistevano in alcune strisce di pasta tagliata a quadrotti più o meno regolari, cotti in pentola o sulla piastra e conditi con legumi e formaggio. Per molti secoli ancora, le lasagne rimasero quelle inventate dai Romani e venivano chiamate “lasana” o “lasanum” che stava a significare “vaso, recipiente”. Questo fino al XIV secolo, quando Francesco Zambrini scoprì per la prima volta che quelle strisce di pasta potevano essere lasciate intatte ed addirittura si potevano creare degli strati da farcire con il formaggio. A testimonianza di questa scoperta, Zambrini riportò la ricetta nel suo libro di cucina e, a quanto pare, ebbe un enorme successo visto che da quel giorno le lasagne furono a strati. Non si sa esattamente come si è passati da questa primitiva lasagna alla lasagna alla Bolognese e, nemmeno il padre della cucina italiana Pellegrino Artusi, ne parla nel suo grande libro di cucina che raccoglie le ricette tradizionali italiane. Nel corso del tempo, le lasagne divennero un piatto molto popolare ed amato, grazie anche ad alcuni ristoranti Bolognesi che iniziarono a farle conoscere alla loro clientela agli inizi del 900. Ma sicuramente, la consacrazione definitiva di questo piatto, si ha nel 1935 quando Paolo Monelli lo cita nel suo libro il “Ghiottone errante”.
Curiosità 
Cicerone, era una grande estimatore di questo piatto. Pare infatti, che l’autore delle “catilinarie” amasse particolarmente le lasagne, oltre che per la loro bontà, anche per la loro morbidezza che gli permetteva di gustarle anche in età avanzata quando aveva qualche problemino di masticazione.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.