mercoledì 25 gennaio 2023

CUNEESI AL RUM



Cuneesi al rum


250 g cioccolato fondente da copertura

120 g crema pasticcera molto densa
 
120 g rum 
60 g cacao amaro50 g zucchero a velo 
In una ciotola mescola la crema pasticcera con il rum il cacao e lo zucchero a velo. A parte sciogli il cioccolato a bagno maria e colalo negli stampini per i cioccolatini e crea un guscio. Quando tutti i gusci saranno solidificati riempi con il composto che nel frattempo avrai tenuto in frigo. Copri con altro cioccolato e chiudi quindi i cioccolatini. Lascia asciugare a temperatura ambiente.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

BROWNIE

 

Burro 175 g
Sale 1 pizzico
Cioccolato 200 g
Uova medie 2
Nocciole 60 g
Farina 00, 100 gr
Zucchero 200 g
Lievito chimico in polvere per dolci 5 gr
Cacao in polvere amaro 20 gr
Per preparare i brownies, tagliate il cioccolato a pezzettoni; intanto mettete a sciogliere il burro a bagnomaria e quando il burro sarà quasi sciolto unite il cioccolato tritato. Aggiungete il cacao in polvere e mescolate con una spatola per amalgamare bene tutti gli ingredienti quindi spegnete il fuoco e lasciate intiepidire. Intanto in una planetario o con uno sbattitore elettrico, montate le uova con lo zucchero per ottenere una massa spumosa e chiara.
Versate a filo il composto di cioccolato e burro e mescolate ancora. Unite il lievito in polvere alla farina e con il sale e setacciate tutto insieme. Unite le polveri un cucchiaio alla volta nel composto e amalgamate per incorporarle bene. Tritate grossolanamente le nocciole e unitele nella planetaria, mescolando con la spatola: ecco pronto l'impasto dei brownies.
Versate il composto in uno stampo rettangolare da 20cmx28cm (oppure uno tondo da 24cm) rivestito di carta forno e distribuitelo in modo uniforme. Infornate in forno caldo a 180º per 35 minuti: una volta cotto, lasciate riposare l'impasto per 10 minuti prima di tirarlo fuori dallo stampo. Quando si sarà intiepidito dividetelo in quadrati.
Il brownie, noto anche come chocolate brownie o Boston brownie è una torta al cioccolato, tipico dessert della cucina statunitense, chiamato così per via del suo colore scuro (brown, marrone).
È una torta tagliata a piccoli quadrettini. I brownie possono essere ricoperti con della glassa e possono contenere delle scaglie di cioccolato o nocciole e possono essere aromatizzati a vari gusti, come ad esempio vaniglia o menta. Spesso vengono serviti con del latte caldo o del gelato e talvolta con della panna montata, specialmente nei ristoranti. Sono popolari anche come spuntino o come merenda, specialmente accompagnati da un caffè.
I principali ingredienti sono farina, zucchero, cioccolato (generalmente fondente, o in abbinamento al cioccolato al latte e al cioccolato bianco), burro, uova e facoltativamente nocciole. Nella ricetta originale non è previsto il lievito. Esistono comunque molte ricette differenti per i brownie e le versioni semplici spesso fungono da introduzione alla cucina. Esiste una versione bianca del brownie, chiamata blondie, preparata senza cacao, spesso con del cioccolato bianco al suo posto. Il nome brownie è comparso per la prima volta nel Boston Cooking School Cookbook, nel 1896, dove vengono descritti come piccole torte cucinate con della melassa. L'origine del dolce si pensa che sia statunitense e il nome deriva dal colore scuro. Esistono varie versioni sull'origine del dolce, una che racconta di un cuoco sbadato che dimenticò di mettere il lievito nella torta al cioccolato che stava preparando; mentre un'altra vorrebbe individuare l'origine del brownie al Palmer House Hotel di Chicago durante la World's Columbian Exposition del 1892.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

ACCIUGHE IN SAOR ALLA VENETA



700 grammi
di alici fresche
700 grammi di cipolle
Due bicchieri di aceto
Tre chiodi di garofano
Un limone non trattato (solo la buccia grattug.)
Una manciata di uvetta
4 foglie di alloro
Farina bianca
Olio per friggere
Sale
Pepe
Pulite e private le alici della testa e della spina, lavatele, asciugatele e infarinatele. Friggetele in olio bollente e lasciatele sgocciolare su carta assorbente. Nell’olio della frittura fate appassire le cipolle tagliate a rondelle sottili, poi aggiungete 2 bicchieri di aceto e la scorza del limone. Spegnete dopo un paio di minuti. Sul fondo di una terrina, disponete uno strato di pesce fritto, sale, pepe, uno strato di cipolle, foglie di alloro e uvetta: alternate gli strati terminando con la cipolla. Coprite e conservare in frigorifero per qualche giorno.


3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.



BOLLITO CLASSICO

secondo di carne
Alloro 3 foglie
Carne bovina per bollito 1 kg
Carote 1
Chiodi di garofano 3
Cipolle 1
Pepe 4 grani
Prezzemolo 1 ciuffo
Sale grosso 15 gr
Sedano 2 coste
Timo 1 rametto
I tagli migliori per ottenere un buon bollito sono il fusello, il cappello del prete, il bianco costato, il brione, il reale, ma anche la noce o il codone (che provengono dalla parte posteriore del manzo) sono buoni tagli. Ponete sul fuoco una pentola alta e stretta contenente dell’acqua, poi mondate una cipolla e steccatela infilando i chiodi di garofano nella sua polpa; sbucciate una carota e aggiungete entrambi nella pentola assieme al sedano, e al mazzetto aromatico formato da prezzemolo, timo e alloro. Quando l’acqua prenderà il bollore, aggiungete il sale e il pezzo di carne: se volete che la carne mantenga la forma, potete legarla con dello spago da cucina. E’ importante che la carne venga immersa nell’acqua bollente e non prima; questa tecnica serve infatti a mantenere morbido e saporito il pezzo di manzo in quanto le albumine presenti nella carne si coagulano immediatamente per effetto del calore trattenendo all’interno del pezzo di carne tutte le sostanze che conferiranno morbidezza e gusto al bollito. Dopo qualche minuto di cottura, sulla superficie dell’acqua cominceranno ad affiorare le impurità sotto forma di schiuma: sono le proteine della carne coagulate che dovrete eliminare per mezzo di un mestolo forato (schiumarola); dopo avere eliminato tutte le impurità aggiungete i grani di pepe (che, se aggiunti in precedenza, avreste già eliminato con il mestolo forato) e abbassate il fuoco al minimo. Il bollore deve durare circa 3 ore ed essere leggerissimo poiché se fosse violento rovinerebbe la carne sfilacciandola e rendendola stopposa; potete controllare il livello di cottura infilando un forchettone nella carne, che dovrebbe insinuarsi senza problemi. Quando il bollito sarà cotto a puntino, prendetelo con un mestolo forato, fatelo sgocciolare e poggiatelo su di un tagliere, quindi togliete la legatura (se l’avete fatta) e tagliatelo a fette di circa 1 cm di spessore utilizzando un coltello dalla lama liscia e lunga. Disponete le fette di carne su di un piatto da portata e servite immediatamente. Se a cottura ultimata non servirete immediatamente il vostro bollito, lasciatelo dentro al brodo di cottura fino al momento di tagliarlo, eviterete così che la carne diventi asciutta e stopposa. Accompagnate il bollito con dei condimenti appropriati come la maionese, la salsa verde, la salsa cren, la mostarda di Cremona, ecc.
Esistono diverse tipologie di bollito: il bollito classico realizzato con la sola carne di manzo; il bollito misto, realizzato con carne di manzo, di vitello e cappone; il gran bollito misto realizzato con carne di manzo, di vitello, compresa anche testina e lingua, cappone e un cotechino. Il bollito è un secondo piatto che si ottiene lessando un pezzo di carne di manzo assieme a verdure, erbe aromatiche e spezie. Per ottenere un buon bollito adoperate dei tagli di carne presi dal quarto anteriore del manzo, lessate la carne in una pentola stretta e alta aggiungendo circa 3 litri di acqua per ogni kg di carne e 12-15 gr di sale; il bollito va cotto a fuoco basso per circa 3 ore.

3 SECONDI PIATTI 
(2^ Edizione)

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.


BRODO DI GALLINA


Aglio 2 spicchi
Alloro 2 foglie
Carote 2
Cipolle 1 grossa
Pepe misto in grani
Pollo 1 gallina intera da 1 kg
Prezzemolo 1 ciuffo
Sale 1 cucchiaino
Sedano 2 coste
Cominciate con la pulizia della gallina: fiammeggiate la gallina per togliere eventuali piume rimaste; poi mondate e lavate tutte le verdure; ponete la gallina intera in una casseruola con almeno 2-3 litri di acqua, e aggiungete le foglie di alloro. Aggiungete l'aglio, le carote, la cipolla, il sedano, il prezzemolo e in ultimo anche il pepe in grani; incoperchiate e fate cuocere lasciando sobbollire dolcemente per circa 2-3 ore. Una volta trascorso questo tempo, fate raffreddare completamente il brodo di gallina in luogo molto freddo fino a che la parte grassa affiorerà in superficie formando una patina; prelevate la gallina e prelevate anche le verdure. Potete bere il brodo di gallina così al naturale oppure usarlo per cuocere degli tortellini.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.
 

SPAGHETTI ALL'AMATRICIANA

Spaghetti
Pomodori
Guanciale o Pancetta
Peperoncino
Grana

Ricetta “moderna”.
Gli spaghetti alla matriciana, col pomodoro. Quando il guanciale incomincia ad “arrosolarsi” si aggiunge il pomodoro ed il peperoncino. Per formaggio è preferibile il parmigiano.
A rigore non si deve usare né la cipolla né la sfumata con il vino, ma modernamente si usano spesso.

Ricetta antica
Si mette in una padella a gran fuoco, dello strutto e listarelle di “rigatino” (guanciale, rigato di magro). Cotti gli spaghetti, si condiscono colle listarelle di “guanciale”, ed infine si aggiunge il formaggio pecorino romano; cioè della Maremma o dell’Agro, ma non troppo piccante poiché l’aggiunta di pepe al piatto è di rigore.

Ma si dice Matriciana o Amatriciana? Sono sinonimi infatti anche gli abitanti di Amatrice chiamavano se stessi “Matriciani”, senza la A e la famosa pasta “Matriciana”. Esistono due tipi di spaghetti alla matriciana, una antica, senza pomodoro ed una col pomodoro, relativamente recente; non più vecchia di tre secoli, poiché il pomodoro, fu introdotto in Italia solo nel secolo decimosettimo.

Gli spaghetti (o almeno le tagliatelle) risalgono invece all’epoca dei romani. I romani condivano il “laganum” (donde il nome odierno di lasagna) con formaggio. Gli spaghetti fatti in casa, derivati dalle tagliatelle, a sezione quadrata, li facevano con la chitarra (una specie di cetra a corde d’acciaio con la quale si taglia la sfoglia).

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.