martedì 13 settembre 2022

GELATINA DI ARANCIA


5 dl. succo filtrato di quattro arance o sei limoni o dieci mandarini non trattati
250 grammi zucchero semolato
12 grammi gelatina in fogli (altrimenti detta colla di pesce)
Stampini adatti. In questa ricetta abbiamo usato il fondo stesso dei limoni svuotati dai residui di polpa. La stessa cosa si può fare sia con le arance sia con i mandarini
Lavare e spremere gli agrumi. Filtrarli e metterli in una ciotola. Mettere i fogli di gelatina, per dieci minuti, in acqua fredda. Mettere la ciotola, con il succo di agrumi filtrato, su fuoco moderato e, senza farlo bollire, diluirvi lo zucchero. A questo punto prendere i fogli di gelatina, strizzarli, unirli allo sciroppo e, sempre a fiamma dolce, mescolare in modo che si sciolgano completamente. Versare il tutto in stampi, quindi riporre in frigo per due tre ore. Sformare la gelatina dagli stampi, intiepidendo questi ultimi in acqua calda, quindi capovolgere sul piatto da portata. Se avete usato il fondo dei limoni servirli direttamente in questi involucri.
In Sicilia gli agrumi, oltre ad essere simboli della Sicilia e frutti che colorano le tavole dei siciliani, sono protagonisti nella preparazione di dolci che hanno il pregio della genuinità e della purezza. La gelatina di agrumi non è certamente un dolce esclusivamente siciliano, tuttavia poiché la produzione di arance, limoni e mandarini si concentra nelle regioni meridionali – con la Sicilia che fornisce i due terzi della produzione nazionale – allora questi elementi magnificano in maniera unica il gusto e il piacere per il palato.
 


12 CONSERVE (2^ Edizione)

Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

PANSETA

 



Anche se non è Natale parlo di panettone. Naturalmente non parlerò della eterna diatriba tra i sostenitori del Panettore e quelli del Pandoro, di quelli con uvetta e canditi e di quelli al cioccolato, di quelli con la glassa di granella di zucchero e mandorle, e delle tecniche migliori per spargere lo zucchero a velo, ecc. ecc. Lo faremo alla nostra maniera più recente. Infatti, essendo questo 2020 dedicato alla food innovation, non parlerò di quello classico, che adoro in tutte le sue versioni, ma del Panseta. Cosa sarà mai? Facciamo un passo indietro.
Esiste un progetto di economia circolare sul recupero dell’allevamento del baco da seta, denominato Silk Urban Farm, gestito dalla Italbugs, startup concentrata sui processi di allevamento di insetti per l’alimentazione, in collaborazione col Future Food Institute (FFI) di Bologna che dal 2014, si occupa del cibo come strumento chiave per affrontare le grandi sfide del futuro.Il FFI sviluppa con Ministeri, aziende e scuole, il Food Innovation Program, un master di II livello in collaborazione con le Università di Modena e Reggio Emilia e l’Institute for the Future, che accoglie studenti di tutto il mondo per formare innovatori e imprenditori del settore alimentare. Insomma una cosa molto seria, economicamente interessante, sociologicamente raccomandabile ed altamente scientifica.L’allevamento del baco da seta (Bombyx mori, della famiglia delle Bombycidae), è stato recentemente reintrodotto nel nostro Paese all’interno del Future Food Urban Colab di Bologna, secondo nuovi criteri di standardizzazione e di sviluppo massiccio. Infatti mentre mucche e maiali non possono essere credibilmente allevati in centri urbani, il baco da seta può esserlo facilmente in maniera ecosostenibile. Il baco non è un parassita e viene nutrito con foglie dalle quali attinge anche l’acqua, ha un ciclo vitale breve, fatto molto importante a livello igienico-sanitario, perché consente l’allevamento in condizioni asettiche. Il baco da seta, secondo questa visione, è come il maiale, di cui non si butta mai via niente. Solitamente la crisalide è lo ‘scarto’, ma può essere utilizzata per produrre farine dall’ottimo profilo nutrizionale, ricche di proteine ed amminoacidi essenziali. Ancora allo stato di larva, può essere tranquillamente utilizzato nella sua interezza ridotto in polvere ed integrato con farina di tipo 00 riesce a lievitare.Ecco il Panseta, il panettone del futuro, ideato da Marco Ceriani, un docente universitario oltre che uno chef, dall’aspetto uguale a quello tradizionale, con un gusto particolarmente delicato, che ricorda la vaniglia. Non so se riuscirete a mettere il Panseta sotto i denti, ma comunque vada buon Natale a tutti dal più profondo del cuore e delle… papille.

6 ALLA RICERCA DEL BUON GUSTO

Alla ricerca del buon gusto raccoglie in maniera sistematica le recensioni pubblicate sul mensile savonese Il Letimbro nella rubrica Dalla parte del gusto e poi apparse nel blog  HOMO LUDENS https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

lunedì 12 settembre 2022

CONFETTURA DI MELE COTOGNE ABRUZZESI

La marmellata di mele cotogne e la cotognata appartengono a un’area vasta, che spazia un po’ in tutto il centro Italia, e ha riferimenti importanti in Abruzzo, Campania e in molti dei territori dell’antico regno borbonico. Si ottengono dalla lavorazione della mela cotogna (frutto del Cydonium vulgaris o malus) che matura in autunno ed è caratterizzata da un sapore fortemente acido e poco gradevole nonostante sia molto profumata; per questo motivo non è adatta al consumo fresco. Risulta invece molto indicata per la preparazione di marmellate, conserve e gelatine perché presenta un alto contenuto di pectine e tannini. Dalle mele cotogne infatti si ottengono essenzialmente marmellata e cotognata. Conosciuta in tutto il bacino del Mediterraneo e anticamente apprezzata per le capacità astringenti, ha una forma turbinato-ovale, costoluta, provvista di cinque logge contenenti ciascuna parecchi semi. È di colore verdastro e diventa gialla man mano che matura. Le antiche ricette relative alla conservazione si trovano nel De re rustica di Columella, quando veniva conservata essenzialmente cruda con il miele, mentre intorno al 1600 cominciò a essere utilizzata come conserva aggiunta a mosto. Successivamente, con l’introduzione dello zucchero semolato in cucina il metodo di preparazione delle marmellate si è standardizzato. Per la preparazione della frutta si utilizzano dei normali arnesi da cucina, mentre per la cottura della marmellata sarebbe opportuno tornare all’utilizzo del caldaio di rame, che conferisce al prodotto caratteristiche organolettiche superiori. I metodi di produzione che seguono si riferiscono a una preparazione casalinga, ma in Abruzzo non mancano alcune realtà produttive interessanti. Per la preparazione della marmellata di mele cotogne si sbucciano le mele e si tagliano in quarti eliminando il torsolo centrale e i semi. Dopo aver pesato la massa ottenuta si aggiunge lo zucchero in pari peso e il succo di 1 limone per ogni chilogrammo di prodotto. Si lascia riposare per qualche ora, in modo da far sciogliere lo zucchero, prima di procedere alla cottura fino a ottenere la consistenza desiderata. A metà cottura il tutto viene passato al setaccio per ottenere un prodotto più uniforme che viene sistemato in vasi a chiusura ermetica da conservare al buio. Per la preparazione della cotognata, invece, si tagliano le mele a spicchi con la buccia eliminando il torsolo e i semi. Si aggiunge pari peso di zucchero e pochissima acqua e si cuoce il tutto mescolando fino a che si stacca dalle pareti della pentola. Quindi, ancora calda, si passa al setaccio e si versa sopra una placca metallica da forno spolverizzata di zucchero per poi livellarla fino a un dito di spessore, lasciando asciugare all’aria per 4-5 giorni. Infine, si taglia a pezzi regolari che si passano velocemente nello zucchero semolato. I pezzi ottenuti si conservano avvolti in carta oleata in scatole di metallo. 


12 CONSERVE (2^ Edizione)

Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.


BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

AGLIO DI VOGHIERA


Se ne parla fin dall'antico Egitto poi da Greci e Romani come rimedio contro le malattie. Nell'Antico Testamento viene citato come cibo di cui gli ebrei sentono la mancanza durante la traversata del deserto e nel Medioevo è noto che veniva utilizzato per combattere la peste.
Nel territorio ferrarese, che fin dai tempi della signoria degli Estensi è particolarmente dedicato alle coltivazioni ortofrutticole, se ne fa riferimento in documenti contabili anche dei primi del ‘900.
Le caratteristiche di produzione sono legate alle componenti argillose e limose del terreno, che favorisce il drenaggio sotterraneo delle acque, oltre al clima della zona.
La produzione è limitata al solo territorio dei comuni di Voghiera, Masi Torello, Portomaggiore, Argenta e Ferrara.
La raccolta avviene tra giugno e luglio, successivamente l'aglio viene essiccato al sole senza trattamenti.
A essiccatura terminata viene lavorato manualmente per creare delle trecce di formati diversi, in genere a partire da 500 gr fino a 2 kg, oppure diviso in singole teste.
L'Aglio di Voghiera si distingue per i suoi bulbi di forma regolare e compatti, di colore bianco con a volte leggere striature rosate.
Le qualità del prodotto rimangono inalterate negli anni grazie ad una selezione accurata dei bulbi migliori per la semina successiva.
Nel 2007 è stato riconosciuto come prodotto DOP.


10 ORTAGGI (2^ Edizione)
 
Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


OLIO TERRE TARENTINE

L'olio extravergine di oliva Terre Tarentine è un olio d'oliva a Denominazione di origine protetta ottenuto dalle varietà di olivo Leccino, Coratina, Ogliarola e Frantoio presenti da sole o insieme, in percentuali variabili fra loro e in misura non inferiore all'80%. Il rimanente 20% è costituito da altre varietà minori presenti negli oliveti della zona di produzione.
Si caratterizza per il colore giallo verde, una fluidità media, una sapore fruttato con media sensazione di amaro ed una leggera sensazione di piccante. Può essere un ottimo condimento su primi piatti con verdure, ma anche su secondi piatti di carne e di pesce.
Le operazioni di raccolta devono essere effettuate nel periodo dell'anno compreso tra i mesi di ottobre e gennaio, utilizzando procedure che effettuano il distacco delle drupe direttamente dalla pianta, mentre il trasporto al frantoio deve avvenire nella stessa giornata di raccolta, mediante contenitori che garantiscano l'integrità delle olive.
Prima della molitura, le olive possono restare nel frantoio al massimo per 72 ore, in recipienti rigidi e aerati posti in locali freschi e ventilati. L'estrazione dell'olio ammette il solo impiego di acqua potabile ed il ricorso a processi tradizionali sia meccanici che fisici, che non alterino le caratteristiche del prodotto. L'olio può essere conservato in ambienti freschi e asciutti ad una temperatura compresa tra i 14 °C e i 20 °C, lontano da fonti di calore.

L'olio extravergine di oliva Terre Tarentine è prodotto con le olive coltivate e trasformate nei comuni di Taranto, Ginosa, Laterza, Castellaneta, Palagianello, Palagiano, Mottola, Massafra, Crispiano, Statte, Martina Franca, Monteiasi e Montemesola. La coltivazione dell'olivo nella zona ebbe inizio per opera dei Messapi nel X secolo a.C., ma fu con le successive colonizzazioni greche e fenice che l'olivicoltura ebbe una maggiore diffusione e le tecniche di estrazione furono perfezionate. Nel Museo nazionale archeologico di Taranto si posso ammirare crateri e anfore dipinte con scene mitologiche in cui l'olivo è protagonista

 13 CONDIMENTI (2^ Edizione)


Condimenti. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 90 schede di prodotti, procedure e consigli di cucina pubblicate nel corso  degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Utilizzati a caldo per cucinare o a freddo per completare, i condimenti sono essenziali in cucina. Incominciamo insieme a conoscerli meglio, ampliando il nostro ancora troppo ristretto orizzonte ed imparando con essi sapori preziosi fino ad ieri sconosciuti.

BRANCALEONE FOX TERRIER

 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


SALSA ALL'ARRABBIATA


L'arrabbiata è una salsa derivata dalla salsa madre al pomodoro, un condimento per la pasta dal sapore piccante, tipico della città di Roma e più in generale del Lazio. Le penne all'arrabbiata, piatto celeberrimo della cucina povera italiana, sono state immortalate da film come La grande abbuffata di Marco Ferreri, Roma di Fellini e Sette chili in sette giorni con Carlo Verdone. Il nome deriverebbe dal fatto che, mangiando questo tipo di pasta si rischia, per via del peperoncino, di diventare rossi, proprio come quando ci si arrabbia. Gli ingredienti principali sono pelati, pecorino romano, aglio, peperoncino, prezzemolo, sale, olio extravergine d'oliva. La preparazione di questo piatto è molto semplice. Bisogna far soffriggere l'olio con uno uno spicchio d'aglio, aggiungere il peperoncino e successivamente i pelati tagliati a pezzi. Salare e lasciar cuocere per circa 15 minuti senza coperchio. Preparata la pasta, si unisce alla salsa e si completa il piatto aggiungendo prezzemolo fresco e abbondante pecorino romano.

11 SALSE (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.

BRANCALEONE FOX TERRIER

 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

FARINA DI CANAPA

Fra le lavorazioni alimentari dei semi di Canapa, la farina è quella che consente un utilizzo del seme più familiare e creativo. Si ottiene dalla pressatura dei semi in un torchio metallico a vite; il pannello residuale che se ne ricava viene macinato e ridotto in polvere in un mulino, ottenendo una farina morbida. Di colore bruno ambrato, leggermente impalpabile, la farina di canapa apporta alle preparazioni un patrimonio di preziosi nutrienti, conferendo un leggero gusto di nocciola e un bel colorito bruno agli impasti ove è aggiunta. E’ naturalmente priva di glutine. Per le cotture al forno, consigliamo di miscelarla con altre farine (kamut, grano, riso, segale o farro) in proporzione dal 7% al 15%, per ottenere un impasto completo, più digeribile e ricco di nutrienti benefici sia per stomaco che per intestino. Ottima per la preparazione di frittate vegetali, può anche esser consumata tal quale aggiungendone 1-2 cucchiaini allo yogurt o al latte vegetale. In caso d’impiego nella preparazione di torte e biscotti, ricordate di dimezzare la quantità di grassi (la dose di burro, margarina o di olio), perché la Farina di semi di Canapa contiene naturalmente acidi grassi, l’Olio di Canapa. Conservare in luogo fresco e asciutto lontano dalla luce, durante l’estate è preferibile tenerla in frigorifero. La Farina di semi di Canapa è un alimento perfettamente bilanciato nella composizione dei suoi nutrienti. Le proteine della canapa forniscono uno spettro di amminoacidi funzionale ed un valore nutrizionale superiore a quelli della soia e contribuiscono ad una dieta completa e bilanciata. Gli 8 amminoacidi essenziali sono nutrienti fondamentali per il nostro organismo indispensabili per la sintesi proteica; grazie alla presenza per il 28% di proteine la Farina di semi di Canapa contribuisce all’apporto nell’organismo di tutti gli 8 amminoacidi essenziali, una risorsa totalmente naturale. La farina di semi di Canapa ha tutte le proprietà dei semi di canapa, è dunque un alimento ricco di omega 3 e omega 6, acidi grassi importanti per il nostro organismo per le loro proprietà antiossidanti, che però non vengono sintetizzati nel nostro corpo ed è dunque fondamentale integrare con una corretta alimentazione. Una dieta sana dovrebbe prevedere l’apporto di acidi grassi in proporzioni bilanciate, infatti il rapporto il rapporto raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità fra omega 3 e omega 6 è di 1:3. Le abitudini alimentari odierne spesso portano ad un sbilanciamento, con la conseguente carenza soprattutto di omega 3.
Nella Farina di semi di canapa questo equilibrio si attesta al rapporto ottimale, perciò introducendola nell’ambito di un’alimentazione sana e bilanciata, potremo contribuire a riportare questo importante rapporto ai valori ideali.
FIBRE
La farina proteica di canapa è ricca di fibre, ne contiene infatti il 20,7%.
CALCIO
200mg / 100g
POTASSIO
980mg / 100g

 12 CONSERVE (2^ Edizione)


Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.

BRANCALEONE FOX TERRIER

 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

VINI 109: DONNICI ROSSO


Donnici rosso
Il Donnici rosso è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Cosenza.
Caratteristiche organolettiche
colore: dal rosso rubino al cerasuolo
odore: vinoso, gradevole
sapore: pieno, asciutto, armonico


15 VINO (2^ Edizione)
Vino. In queste 250 pagine ho raccolto oltre 220 schede di criteri di vinificazione, abbinamento e prodotti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Sin dall'antichità i frutti della vite sono diventati vino. Da allora migliaia di vitigni hanno avuto vita e decine di migliaia di vini sono stati creati. Per il nostro piacere. Impariamo insieme a conoscerne i principali, a degustarli, a scegliere quelli che sono i nostri vini di elezione. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro vinai di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


WHITE LADY

DRINK - Alcolico | After Dinner/Unforgettables
Gin 4,0 cl
 
Cointreau 3,0 cl 
Succo di limone 2,0 cl 
Per decorare:Ciliegina, 1

Versare gli ingredienti nello shaker ben freddo; shakerare e versare, filtrando nella doppia coppetta. Infine decorate con una ciliegina. Il White Lady risale agli anni venti; l'inventore fu Harry Mc Alone, barman del Ciro's Club di Londra, che lo dedicò a una misteriosa “dama bianca”.

16 COCKTAIL (2^ Edizione)
 

Cocktail.In queste 340 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, attrezzature e ricettepubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Mixology. Con questa parola si indica l'arte di mescolare con sapienza distillati, liquori, soft drink ed altro. Una preventiva conoscenza degli elementi che compongono un cocktail è la base del successo. Imparate a preparare quelli canonici riconosciuti dall'IBA e poi lanciatevi a prepararne dei nuovi. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro Barman di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


BIODEGRAPACK: IL PACKAGING ALIMENTARE SI PUÒ PIANTARE

 

Nel maggio 2019 è stata approvata la direttiva dell’Unione europea UE 2019/904 sulle materie plastiche monouso (detta anche direttiva SUP, Single Use Plastics) che prevede il divieto di utilizzo di molti prodotti plastici monouso a partire dal 2021. Dal 2025, inoltre, le bottiglie di plastica dovranno contenere obbligatoriamente almeno il 25% di materiale riciclato. L’obiettivo è ridurre l’impatto della plastica sull’ambiente, in particolare sull’ecosistema marino. Questa norma ha incentivato la ricerca in questo settore, con l’obiettivo di individuare e sviluppare materiali compostabili ed ecologici che possano svolgere le stesse funzioni, restando sicuri per la salute.Già nel settembre del 2019 a Bologna durante il SANA, il Salone del Biologico, venivano presentati numerose soluzioni volte a sostituire la plastica con alternative funzionali ed eco-friendly. Vogliamo citarne quattro tra le tante.George Bosnas ha inventato Biodegrapack, la confezione di uova totalmente ecologica, vincitrice del primo Young Balkan Designer 2019. Si tratta di un packaging che si può piantare e trasformare così un potenziale rifiuto in una pianta, senza immettere la confezione nel ciclo dei rifiuti. Così George descrive il senso del suo progetto: “…il riciclo è un processo multilivello che include il trasporto, lo smistamento, la lavorazione e la trasformazione dei materiali in nuovi beni.” Biodegrapack è innovativo perché, dopo l’uso, non c’è bisogno di gettare via il contenitore, realizzato in polpa di carta, farina, amido e semi biologici di leguminose, ma è già pronto a trasformarsi in una piccola pianta di legumi direttamente a casa, sul davanzale o nell’orto. Solido e robusto, è adatto a proteggere fino a quattro uova e, una volta consumate, non va buttato, ma piantato. Biodegrapack si decompone da solo liberando i semini contenuti al suo interno. L’obiettivo, spiega ancora il designer, è: “…creare un prodotto che sia autenticamente amico dell’ambiente. Dopo circa 30 giorni le piantine germogliano e crescono, arricchendo di fatto anche il suolo.” Un’altra soluzione innovativa, è quella della società colombiana Life Pack, che ha creato Papelyco, una linea di piatti e posate 100% biodegradabili e compostabili. Gli oggetti sono prodotti con un mix di semi di mais e bucce di ananas, e dopo l’uso si possono semplicemente gettare nell’umido, oppure piantare.Giangavino Muresu, poi, ha fondato Milk Brick, un’azienda sarda che realizza mattoni a partire dagli scarti dell’industria casearia. Così racconta: “…i nostri prodotti contengono la ‘fibra di latte’, una fibra biologica che assorbe l’umidità per poi rilasciarla rapidamente in termoregolazione. Si tratta di un materiale biologico che possiede importanti caratteristiche di isolamento termico, ed è altamente traspirante e antibatterico.”Massimo Massarotto, infine, ha creato Apepak, un involucro per alimenti realizzato in cera d’api 100% sostenibile e biodegradabile entro quattro anni. Una soluzione che ha già conquistato 12.000 famiglie italiane in un anno. Questa “pellicola” alternativa può essere utilizzata per conservare spezie, insalata, pane, frutta o frutta secca; si lava normalmente in acqua fresca ogni due/tre settimane e quando arriva alla fine della sua vita può essere smaltita nell’umido.E la serie virtuosa continua. A presto.

6 ALLA RICERCA DEL BUON GUSTO

Alla ricerca del buon gusto raccoglie in maniera sistematica le recensioni pubblicate sul mensile savonese Il Letimbro nella rubrica Dalla parte del gusto e poi apparse nel blog  HOMO LUDENS https://nonmirompereitabu.blogspot.com/