martedì 6 settembre 2022

DA PLATONE A BARILLA


Con quest’articolo Dalla parte del gusto, la rubrica enogastronomica da me curata per Il Letimbro, compie 100 puntate.

Per l’occasione dunque ho pensato a qualcosa di fuori dal comune: i campionati mondiali. Tranquilli, di Balotelli e compagni nemmeno un commento.

Parlerò del Campionato Mondiale della Pasta di Academia Barilla (di cui, a voi dire quanto indegnamente, faccio anch’io parte). Ha vinto, come spesso succede di questi tempi, un cervello in fuga all’estero, Luca Torricelli, modenese, classe '85, giovanissimo chef del ristorante L’Argentino di Lugano, su assist siculo - caraibico, con la ricetta Spaghetti con gamberi rossi di Sicilia al Mojito

Il premio è stato assegnato da una giuria composta da professionisti del settore ed esperti gastronomi di fama internazionale, presieduta dal Direttore di Academia Barilla; Gianluigi Zenti. Luca Torricelli è stato premiato da Paolo Barilla, Vice Presidente del Gruppo che ha così commentato:“La pasta nel mondo è da sempre uno dei cibi più amati e noi abbiamo tantissimi chef, molti di origine italiana, che sono i più grandi ambasciatori della nostra cucina. L'idea del mondiale è quella di rendere questo prodotto ancora più popolare, come simbolo della nostra identità e cultura''.
Anche perché, aggiungiamo noi, alcuni grandi chef nel mondo, quando cucinano la pasta, la servono ancora come contorno al piatto forte. Barbari. La pasta ha dignità di piatto a sé, ci mancherebbe altro.
Una gara serratissima combattuta fino all’ultima palla… pardon, papilla, da 25 chef internazionali, provenienti da 23 Paesi, dove dirigono i migliori ristoranti italiani nel mondo, con l’importante ruolo di Ambasciatori della cultura gastronomica italiana.
Luca ha prevalso sugli altri tre finalisti: Giorgio Nava, vincitore della scorsa edizione 2013 e chef del Ristorante Carne Sa, Città del Capo, Sudafrica, con la ricetta Il peperone del Capo incontra il meglio di Parma (prosciutto crudo, piselli, parmigiano); Armando Capochiani del ristorante Pasta Fresca da Salvatore, Shangai, Cina, con Rigatoni con crema di scamorza al tartufo bianco (funghi porcini, pomodorini pachino e polvere di speck); Giuseppe Zanotti, consulente di diversi Ristoranti di Malta, con Orecchiette, crema di patate affumicate, salsiccia di maiale, essenza di aneto, chiosco di patate viola.
La gara, è stata combattuta ma corretta, non sono volati né piatti né stracci (quindi non sarà replicata nei principali talk show televisivi) come ormai succede anche nelle migliori famiglie ed è naturalmente finita con il classico “volemose bene” a tarallucci e vino… dopo una serie di generosi assaggi di primi piatti di pasta, ovviamente.
Ma cos’è l’Academia Barilla (scritta con una sola “c” dal latino, per evocare il luogo dedicato alla diffusione della conoscenza di Platone)? Un centro gastronomico di altissimo livello, che sorge nel cuore di Parma, per ricordare che la cucina non è solo un fatto di meccanica (taglio, cuocio, mescolo) ma è, prima di tutto, un fatto culturale, che coinvolge l’identità di un Paese e della sua gente, memoria di chi ha tramandato, per secoli, conoscenze e sapienza applicata alla preparazione dei cibi, trasformando, non di rado, semplici e poveri avanzi o ingredienti marginali in veri e propri capolavori dell’alimentazione e del gusto.
A Parma ha sede, non a caso, l’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare - EFSA, acronimo di European Food Safety Authority, un primato che tutti ci riconoscono, ma noi incredibilmente prendiamo sottogamba. C’è tanto da fare nella tutela dei prodotti alimentari italiani dalle contraffazioni, nella diffusione della loro conoscenza e della cucina italiana, nel miglioramento del settore della ristorazione valorizzando la ricchezza degli oltre 6000 PAT, prodotti agroalimentari tradizionali, certificati.
Negli Stati Uniti la gastronomia è materia di studio scolastico in ogni ordine e grado, perché in Italia, patria del buon gusto, questo non succede, anzi è considerato con ironia e sufficienza? L’Academia in parte supplisce, promuovendo una formazione a tutto campo, per appassionati gourmet e per professionisti della gastronomia, con servizi di consulenza alle imprese modellati sulle esigenze della ristorazione moderna.
Aderite anche voi, come me, all’Academia Barilla, semplicemente perché amate mangiare bene e desiderate farlo sempre meglio.

6 ALLA RICERCA DEL BUON GUSTO

Alla ricerca del buon gusto raccoglie in maniera sistematica le recensioni pubblicate sul mensile savonese Il Letimbro nella rubrica Dalla parte del gusto e poi apparse nel blog  HOMO LUDENS https://nonmirompereitabu.blogspot.com/


BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine). 

lunedì 5 settembre 2022

CONFETTURA DI FICHI BIANCHI DEL CILENTO

Il Fico bianco del Cilento DOP è una leccornia di questa zona della Campania fin dai tempi antichi, non a caso si racconta che la commercializzazione di questi fichi fu la fortuna degli abitanti del posto. Furono i greci ad importare su queste terre il fico bianco, dove poteva crescere nelle migliori condizioni climatiche possibili, grazie all'azione mitigatrice del mare, alla presenza degli Appennini a fare da scudo contro le correnti fredde provenienti da Nord, alla buona fertilità del terreno e alla giusta quantità di piogge. 
Dalla coltivazione biologica del fico bianco del Cilento DOP prodotto, raccolto e lavorato da sapienti mani, nel rispetto della terra e delle tradizioni familiari, nasce una gustosa marmellata preparata in casa con l'uso di zucchero e miele biologico, senza aggiunta di conservanti e coloranti la cura unita alla passione per la terra riesce a rendere questa marmellata un prodotto unico e delizioso, assolutamente da provare! 
 


12 CONSERVE (2^ Edizione)

Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

CUBA LIBRE

DRINK – Alcolico | Any time
Rum Bianco 5 cl
Coca Cola 10 cl
Succo di mezzo limone
Ponete nel tumbler 2-3 cubetti di ghiaccio e versatevi prima il Rum, poi la Coca Cola e infine strizzatevi mezzo limone. Mescolate delicatamente e servite con la cannuccia. Il cocktail trae nome dal grido di battaglia “Viva Cuba libre” dei Mambines, che dal 1868 al 1895 lottarono per liberare l’isola di Cuba dalla dominazione spagnola.

16 COCKTAIL (2^ Edizione)
 

Cocktail.In queste 340 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, attrezzature e ricettepubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Mixology. Con questa parola si indica l'arte di mescolare con sapienza distillati, liquori, soft drink ed altro. Una preventiva conoscenza degli elementi che compongono un cocktail è la base del successo. Imparate a preparare quelli canonici riconosciuti dall'IBA e poi lanciatevi a prepararne dei nuovi. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro Barman di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).



OLIO COLLINA DI BRINDISI



L'olio Collina di Brindisi è un olio di oliva a Denominazione di origine protetta, da cui prende il nome l'omonima strada dell'olio: si tratta di un tracciato enogastronomico in provincia di Brindisi che attraversa i comuni di Ceglie Messapica, Carovigno, Cisternino, Fasano, Ostuni, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni e Villa Castelli.
L'olivo è presente nel brindisino da tempi antichi, come testimoniano alcuni oliveti secolari a Fasano e Ostuni, perfettamente integrati nel paesaggio di questa provincia.
La varietà più comune nel territorio, comunemente detta Ogliarola o Chiarita, risale al tempo dei Romani e deve la sua diffusione all'alta resa in olio estraibile e all'elevata rusticità.
L'olio Collina di Brindisi ha un gusto tale da accompagnare qualsiasi pietanza, dalle carni ai piatti di pesce, alle verdure ed è persino adatto nelle preparazioni di pasticceria.
L'etichettatura del Collina di Brindisi Dop. In etichetta figura il nome della Denominazione di origine protetta 'Collina di Brindisi' e l'annata di produzione delle olive da cui l'olio è ottenuto.
Olio extravergine di oliva ottenuto dalle varietà di olivo Ogliarola (per almeno il 70%), Cellina, Nardò, Coratina, Frantoio, Leccino e Picholine.
L'olio Colline di Brindisi presenta un'acidità massima dello 0,80%, un colore dal verde al giallo e un odore fruttato medio.
L'olio Collina di Brindisi è di eccellente qualità, particolarmente dolce anche appena spremuto, e ha un sapore fruttato e delicato, con leggera percezione di piccante e di amaro. L'olio di oliva extravergine Colline di Brindisi deve essere prodotto nella parte nord della provincia di Brindisi, comprendente i comuni di Carovigno, Ceglie Messapica, Cisternino, Fasano, Ostuni, San Michele Salentino, San Vito dei Normanni, Villa Castelli.

Presenza sul mercato: tutto l'anno

 13 CONDIMENTI (2^ Edizione)


Condimenti. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 90 schede di prodotti, procedure e consigli di cucina pubblicate nel corso  degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Utilizzati a caldo per cucinare o a freddo per completare, i condimenti sono essenziali in cucina. Incominciamo insieme a conoscerli meglio, ampliando il nostro ancora troppo ristretto orizzonte ed imparando con essi sapori preziosi fino ad ieri sconosciuti.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


FARINA D'ORZO


orzo
La farina di orzo ha una resa del 69-73% rispetto alla materia prima. Molti non sanno che, spesso, costituisce un sottoprodotto della fabbricazione dell'orzo perlato o del semolino d'orzo.
La farina di orzo viene commercializzata in forma integrale o raffinata, ma sempre da semi privati delle glumelle, quindi decorticati. La farina integrale è chiara, con evidenti striature grigiastre, mentre la raffinata è quasi totalmente bianco-giallastra. Al tatto è fine, delicata, tende ad aggrumarsi facilmente e, se mal conservata, acquisisce rapidamente un odore di rancido.
La crusca d'orzo (glumelle) è di impiego totalmente zootecnico; non si tratta di un prodotto nocivo ma, in virtù della prevalenza in cellulosa (insolubile, non viscosa), sarebbe poco tollerata a livello intestinale.
La farina di orzo è particolarmente diffusa nell'alimentazione dei naturisti e di chi si avvale di regimi nutrizionali alternativi, come il macrobiotico, il vegano ecc.
Il glutine della farina di orzo è disgregato, bruno e poco omogeneo; come visto per quella di segale, anche quella d'orzo ne contiene modeste quantità e si caratterizza per una scarsa capacità di lievitazione. Non a caso, il suo utilizzo nella formulazione del pane è spesso caratterizzato dalla miscelazione con sfarinati di frumento (rapporto orzo/ frumento = 1/2 o 1/3).
Rispetto alla panificazione, la farina d'orzo si presta maggiormente alla produzione di: crema d'orzo, farina parzialmente torrefatta, pasta alimentare ecc.
Dal punto di vista nutrizionale, la farina di orzo non si distingue molto da quella di frumento. L'equilibrio tra le molecole energetiche è più o meno lo stesso ma, da questa fonte, non sono disponibili tutte le informazioni sul profilo salino e vitaminico. Sembrano essere particolarmente presenti la vitamina PP (Niacina) e il fosforo.

 12 CONSERVE (2^ Edizione)


Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


POIVRADE

25 cl di salsa demi-glace
200 g di polpa di selvaggina cotta a pezzettini
30 g di burro
1/2 cipolla affettata sottilmente
1/2 carota tagliata a dadini piccolissimi
1/2 costa di sedano tritato
1 pizzico di timo
1 pizzico di alloro secco sbriciolato
50 cl di aceto di vino
10 cl di vino bianco secco
25 cl di brodo
5 grani di pepe schiacciato
sale.

Fate sciogliere il burro in un tegame; aggiungete la polpa di selvaggina, fatela rosolare, unite la cipolla, il sedano e la carota e lasciateli rosolare sino ad ottenere un intenso color nocciola. Aggiungete l'aceto, lasciatelo evaporare a metà del suo volume, versate il vino, alzate la fiamma e fatalo evaporare. Passate tutto nel frullatore, filtratela e rimettetela nel tegame. Unite la salsa demi-glace, il brodo, il timo e l'alloro: rigiratela con cura, incoperchiate e lasciate cuocere a fuoco bassissimo fino ad ottenere una salsa ben legata e consistente. Poco prima di togliere la salsa dal fuoco aggiungete i grani di pepe schiacciati e controllate il sale. Nel caso la salsa risultasse troppo liquida legatela con mezzo cucchiaino di maizena.

11 SALSE (2^ Edizione)

 

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


ASPARAGO DI BADOERE

L'asparago di Badoere è un prodotto agricolo tipico del Veneto che viene coltivato in un'area compresa tra i corsi dei fiumi Sile e Dese (provincie di Treviso, Padova e Venezia). Ha ricevuto il riconoscimento I.G.P. da parte dell'Unione Europea il 14 ottobre 2010[1].
Del prodotto esistono le due tipologie "bianco" (varietà "Dariana", "Thielim", "Zeno", "Valim" e "Grolim") e "verde" (varietà "Eros", "Thielim", "Grolim", "Dariana" e "Avalim"). I turioni, ben formati, dritti e mai vuoti, si caratterizzano per un colore bianco-rosato o verde-intenso, dal sapore dolce e aromatico.
Benché l'asparago (Asparagus officinalis) sia da lungo tempo coltivato nella zona, questo prodotto si è distinto solo a partire dal secondo dopoguerra, parallelamente alla trasformazione delle mezzadrie e alla crisi occupazionale dovuta al tramonto dell'industria serica. La località maggiormente coinvolta in questo fenomeno fu Badoere di Morgano, dove nel 1968 fu organizzata la prima "Mostra provinciale dell'asparago".
L'area IGP di coltivazione dell'Asparago di Badoere comprende i comuni di: Piombino Dese e Trebaseleghe il provincia di Padova, Casale sul Sile, Casier, Istrana, Mogliano Veneto, Morgano, Paese, Preganziol, Quinto di Treviso, Resana, Treviso, Vedelago, Zero Branco in provincia di Treviso e Scorzè in provincia di Venezia.

10 ORTAGGI (2^ Edizione)

 

Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


LE TIPOLOGIE DI FORNI


Esistono tre tipi di forno:

- forno statico,
- forno convezione forzata,
- forno convezione a vapore.
Ogni tipo si differenzia dall'altro per modalità di cottura degli alimenti ma tutti e tre possono essere sia elettrici che a gas.



Forni statici (FS)
In questa tipologia di forno la temperatura viene regolata da una diffusione termica proveniente dall’azione delle resistenze elettriche o del bruciatore a gas (solitamente collocate in platea). L’alimento non viene a contatto diretto con gli scambiatori ma attraverso l’aria circostante surriscaldata raggiunge le diverse temperature di cottura. L’azione termica per convezione naturale è semplice e rudimentale e non consente di agire in camera di cottura con altre variabili (ventilazione e vapore) in grado oggi di realizzare i più sofisticati trattamenti termici degli alimenti. Solitamente il forno statico è quello a corredo della cucina modulare. La collocazione sotto i fornelli limita in buona parte la sua igienicità ma soprattutto compromette la corretta ergonomia nelle frequenti attività operative di carico/scarico e monitoraggio connesse all’attività di cottura. Questa tipologia di forno può essere sia elettrico che a gas.



Forni convezione forzata (FC)
La differenza sostanziale tra il forno statico e quello ventilato (convezione forzata) consiste in una o più ventole che azionano un moto dell’aria all’interno della camera di cottura. Le velocità raggiunte in camera si aggirano intorno ai 40 km/h con le sole eccezioni dei forni fast cooking che raggiungono sino ai 100 km/h. L’aria dinamicamente forzata meglio distribuisce l’energia termica all’interno del forno provocando una maggiore penetrazione negli alimenti.
Questa tipologia di forno può essere sia elettrica che a gas. La convezione forzata rappresenta la prima fase evolutiva nel processo di sviluppo della camera di cottura e sicuramente apporta sensibili vantaggi rispetto alla cottura statica:
maggiore efficienza dell’azione di cottura (maggiore uniformità nonché tempi e temperature di cottura inferiori, di conseguenza inferiore calo peso), possibilità di gestire contemporaneamente alimenti diversi poiché la circolazione dell’aria evita la commistione degli odori e quindi dei sapori in camera di cottura, risparmio energetico associato ad un risultato qualitativamente superiore.
Forni convezione vapore (FCV)
Con l’introduzione dell’utilizzo del vapore si realizza la più versatile apparecchiatura di cottura oggi disponibile. Avere a disposizione tutti i vantaggi del forno a convezione forzata con la possibilità di attivare la funzione del vapore rappresenta la soluzione più ampia per le diverse cotture da realizzare in cucina. In una sola macchina assolutamente versatile si possono realizzare dalle più aggressive grigliature ed arrostiture sino alle più delicate cotture a vapore inclusi inoltre i cicli di rigenerazione e di mantenimento. Ad esclusione della pasta, che rimane in linea sulla cottura con il suo modulo specifico, e di poche altre cotture (si pensi alla frittura) o finiture, il forno misto convezione e vapore assolve la maggior parte dei processi di cottura eliminando anche buona parte dell’utilizzo dei fuochi, un tempo padroni incontrastati della scena nel teatro della cucina.
Sempre in termini generali la cottura con il vapore può essere confrontata con la cottura in acqua rispetto alla quale presenta numerosi vantaggi: maggior controllo dell’attività di cottura attraverso una tecnica meno invasiva dell’immersione (maggiore resa e minore calo peso), minore perdita delle qualità nutrizionali ed organolettiche degli alimenti, utilizzo di apparecchiature più consone ad un attività operativa di cucina (igienicità, ergonomia, sicurezza e risparmio energetico nonché di spazio in cucina), maggior grado di efficienza economica nella gestione di cucina (riduzione della manipolazione >> automatismi di impostazione delle cotture >> uniformità di cottura >> semplicità >> costo personale), maggiore versatilità in termini di gestione di cotture contemporanee di più alimenti.
Il forno misto a convezione e vapore può essere di 2 tipi a seconda di come viene generato il vapore.

Diretto: speciali iniettori spruzzano particelle di acqua direttamente negli elementi riscaldanti in camera di cottura; la ventola nebulizza distribuendo uniformemente il vapore nella camera di cottura; essendo la generazione del vapore vincolata al bruciatore della convezione questi tipi di forni non possono cuocere solo a vapore il risultato è un vapore definito surriscaldato, che arriva a temperature > di 100°C (più aggressivo rispetto al vapore saturo, può dar luogo ad ossidazione periferica soprattutto delle verdure in foglia).

Indiretto: attraverso un generatore autonomo (boiler) collocato al di fuori della camera di cottura ma all’interno della struttura del forno; utilizzando un bruciatore autonomo il forno può cuocere anche solo a vapore il generatore consente di lavorare in saturazione di vapore che si mantiene costante a temperature = 100°C (la saturazione del vapore lo rende meno aggressivo per l’alimento evitando fenomeni di ossidazione.
La maggior parte delle aziende di riferimento nella produzione di FCV sono arrivate oggi a dotare le macchine delle loro gamme più evolute di caratteristiche sofisticate.
Di seguito ne elenchiamo alcune a titolo indicativo.
·         Interfaccia utente estremamente semplificata (con personalizzazione e memorizzazione dei menù anche in diverse lingue)
·         Gestione delle diverse cotture con la sonda al cuore dell’alimento, anche multi point
·         Due differenti velocità della ventola
·         Doppia o tripla porta del forno coibentata
·         Sistema di lavaggio interno
·         Controllo dell’umidità per compartimenti di cottura
·         Sistemi di cottura sofisticata (night cooking, roast&hold, cook&hold, delta T)
·         Interfaccia HACCP
·         Funzioni di sicurezza con chiavi di blocco.

Questa tipologia di forno può essere sia elettrica che a gas.

17 CORREDO DA CUCINA (2^ Edizione)

  

Corredo da cucina.In queste 180 pagine ho raccolto oltre 200 schede di prodotti e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Cosa è indispensabile per cucinare? Una scelta ragionata delle attrezzature e delle modalità d'uso per preparare e servire ottimi pasti. Non limitiamoci a ciò a cui siamo abituati. Se stimoliamo al meglio la nostra casalinga (o il nostro casalingo) lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).