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venerdì 30 giugno 2023

Biscette di Solva


Lasciamo gli amaretti per assaggiare le biscette di Solva. Solva è una frazione di Alassio. Croccanti biscotti, frastagliati sul dorso, nella forma ricordano delle S, dei serpentelli, delle biscette appunto. A Solva, località nei pressi di Alassio, ogni anno, nel mese di marzo, in onore della Santissima Annunziata, vengono proposte per ricordare una leggenda medioevale. Si narra infatti che vipere e serpi invasero le spiagge e gli uliveti della zona. Gli abitanti terrorizzati fuggirono sulle alture dove viveva un eremita che con le sue preghiere riuscì ad allontanare i pericolosi rettili.

18 PAT LIGURI 
(2^ Edizione)
 

In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri. 

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso. 

giovedì 29 giugno 2023

PANPEPATO


3 kg di noci

2 kg di nocciole
1 kg di mandorle dolci
300 grammi di cioccolato fondente
800 grammi di uvetta
2 bucce arance (senza il bianco)
2 litri di vino bianco
1 kg di zucchero
2 kg di miele
2 kg di farina
30 grammi di pepe nero
cannella a piacere
Tostare in forno la frutta secca in modo che si possa staccare la pellicina con facilità. Far bollire le bucce di arancio (senza parte bianca!) e lo zucchero nel vino in modo tale che le bucce diventino simili a dei canditi. Mettere il cioccolato fondente a bagnomaria e farlo sciogliere. Far sciogliere il miele a bagnomaria. Versare la frutta secca senza pelle, il vino bollito, le bucce d’arancio tagliate a pezzettini, l’uvetta, la cannella, il cioccolato fondente squagliato e il pepe in una ciotola e iniziare a mescolare con le mani. Aggiungere il miele e la farina man mano che si mescola in modo da formare un impasto compatto ed omogeneo. Lasciar riposare l’impasto tutta la notte coperto da un panno. La mattina successiva accendere il forno a 180° per farlo riscaldare. Riprendere l’impasto, lavorarlo velocemente e formare delle cupoline di media grandezza bagnando le mani continuamente per evitare che l’impasto si attacchi e diventi poco lavorabile. Versare poca farina a pioggia sulle teglie coperte di carta forno e adagiare le cupole quindi cuocere in forno bassissimo, massimo 100°, per almeno 1 ora. Sono pronti quando risultano dorati e compatti.


5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.
 




mercoledì 28 giugno 2023

CRESCIA DI PASQUA DELL'UMBRIA

5 uova
850 gr. farina
300 gr. zucchero
3 dadini di lievito di birra fresco (75 grammi totali)
175 gr. di latte intero
50 gr. di strutto
75 gr. di burro
100 gr. di uvetta (già ammollata)
100 gr. di canditi
La sera precedente montare molto bene le uova intere con lo zucchero usando le fruste-Sciogliere il lievito nel latte aggiungere il burro e lo strutto ammorbiditi unire gli altri ingredienti (tranne l’uvetta e i canditi) Lavorarli a mano o nell’’impastatrice molto bene. Lasciare lievitare in una grande scodella di plastica per tutta la notte sotto uno strofinaccio spesso da cucina e una coperta di lana. Il mattino seguente aggiungere all’impasto i canditi e l’uvetta mescolando con un cucchiaio di legno poi mettere nelle teglie unte (per queste dosi ho usato una piccola e una grande 16 e 20 cm) lasciare lievitare di nuovo fino a che l’impasto non raggiunga il suo massimo appena sopra il livello dei tegami e sempre coperti da una coperta di lana e strofinaccio, se è molto freddo mettetele all’interno del forno con la luce accesa, comunque ci vogliono almeno altre 3 o 4 ore. Poi infornatele, col forno a 160° già caldo per 1 ora vedrete che cresceranno ulteriormente. Toglitele dalle teglie quando sono ancora calde e posizionatele su una gratella da forno per farle raffreddare bene.

La crescia di Pasqua è un prodotto da forno tipico di molte zone d'Italia, specialmente del centro. È tra le pietanze storiche servite alla colazione della mattina di Pasqua, tradizionale "rito" tipico del centro Italia. Si presenta in due tipi, uno salato ed uno dolce, per entrambi la forma è simile a quella di un panettone.
Come per il panettone, è un lievitato a ricrescita, gli ingredienti vengono infatti aggiunti e integrati alla biga iniziale (impasto costituito in genere da tutto il lievito necessario con pochissima farina) in fasi successive di lievitazione.
Con canditi o senza, la pizza dolce presenta anche una fiocca, una glassa di meringa e perline di zuccherini presente nelle versioni umbro-marchigiane.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.



BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

martedì 27 giugno 2023

CICERCHIATA

3 cucchiai olio di oliva
500 gr miele
400 gr farina
120 gr mandorla pelata
4 uova
1 limone
q.b. sale
q.b. olio di semi vari
q.b. rum
4 uova
Sgusciate le uova in una terrina e sbattetele leggermente; unitevi un pizzico di sale, 3 cucchiai di olio d'oliva e 2 cucchiai di liquore; mescolate e profumate con un cucchiaino di scorza di limone grattugiata o tagliata a julienne. Unite alle uova la farina (quanto basta per ottenere una pasta morbida, ma consistente) e lavorate l'impasto fino a renderlo liscio e omogeneo; ricavatene dei bastoncini grossi come una matita e tagliateli a pezzetti di circa mezzo cm. Arrotolate ogni pezzetto di pasta tra le mani in modo da formare delle palline di grandezza uniforme. Scaldate bene nella padella dei fritti abbondante olio e friggetevi, poche alla volta, le palline di pasta; quando saranno dorate scolatele su carta assorbente da cucina. Scottate le mandorle per pochi istanti in acqua in ebollizione; poi scolatele, sbucciatele e tagliatele a filetti sottili. Versate il miele in una casseruola, mettetelo su fuoco medio e lasciatevelo fin quando si sarà leggermente scurito; per verificare se la cottura del miele è al punto giusto versatene una goccia in una ciotola piena di acqua fredda: dovrà diventare dura. Togliete la casseruola dal fuoco, unite al miele le palline di pasta e mescolatele bene con un cucchiaio di legno fin quando ne saranno ricoperte uniformemente; infine unite i filetti di mandorle e mescolate ancora. Ungete leggermente di olio d'oliva l'interno di uno stampo da savarin (con pareti lisce e foro centrale), versatevi le palline di pasta al miele e mandorle e premete bene, sempre con il cucchiaio di legno, in modo che si attacchino le une alle altre formando una specie di grossa ciambella. Lasciate riposare il dolce per qualche ora a temperatura ambiente, poi sformatelo su un piatto da portata e decoratelo a piacere con granella di zucchero colorata e violette candite.


5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

lunedì 26 giugno 2023

AMOR POLENTA

Farina di mais Fioretto 100 g, 
Farina 00 80 g, 
Burro 100 g, 
Zucchero 120 g, 
Farina di mandorle 70 g, 
Uova medie 2, 
Rum bianco 10 g,
Vaniglia i semi di mezza bacca, 
Lievito chimico in polvere per dolci 8 g

Lavorate burro e zucchero con la frusta per qualche minuto, aggiungete le uova una alla volta e sbattete fino ad ottenere una crema omogenea. Aggiungete ora la polpa della bacca di vaniglia e il lievito, per procedere poi con le farine setacciate: aggiungete la farina 00, la farina di mais e infine quella di mandorle. Amalgamate bene il composto e ultimatelo aggiungendo il rum, mescolandolo delicatamente con una spatola. Con l’aiuto di un pennello, imburrate lo stampo assicurandovi di raggiungere ogni scanalatura. Versate ora l’impasto nello stampo, distribuendolo omogeneamente con l’aiuto di una spatola. Infornate il dolce in forno statico preriscaldato a 170°C per circa 45 minuti (se il forno è ventilato, a 150° per 35 minuti) e, a cottura ultimata, sfornatelo e lasciate che si intiepidisca. A questo punto è possibile sformarlo, capovolgendolo su un piatto da portata.

L’amor polenta è un buonissimo dolce, molto gustoso e delicato, che si prepara facilmente e velocemente utilizzando pochi e semplici ingredienti. L’ingrediente principale dell’Amor polenta è la farina di mais macinata finemente, utilizzata solitamente per la preparazione della polenta, che trova un impiego abbastanza inusuale ma sicuramente ben riuscito in questo dolce. L’amor polenta è un dolce tipico della tradizione culinaria Lombarda, in particolare della città di Varese, dove viene ancora preparato secondo tradizione nelle pasticcerie, nei caffè, nei panifici e nelle gastronomie; proprio per questo motivo l’Amor polenta viene anche chiamato “Dolce di Varese” .La particolarità dell’Amor polenta sta, soprattutto, nell’utilizzo del classico stampo scanalato all’interno pensato e realizzato appositamente per la preparazione di questo dolce.Nonostante le sue origini siano povere, come l’ingrediente principale che lo costituisce, l’Amor polenta vi saprà stupire con il suo sapore e la sua consistenza particolare.Si tratta di un dolce semplice, fatto con ingredienti tradizionali.Il segreto della sua bontà e della sua particolarità consiste nel equilibrio delle dosi, nell'abilità dell'impasto e nelle perfette condizioni di cottura.E’ sempre stato per tradizione, il dolce della domenica. Ogni volta che si andava a pranzare dalla nonna, non si portavano pasticcini, ma l'amorpolenta.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

domenica 25 giugno 2023

TRECCINE FRITTE ALLA RICOTTA

500 gr di farina 00
25 gr di lievito di birra fresco (o 100 gr di lievito madre)
120 gr di ricotta vaccina fresca
25 gr di burro
3 tuorli d’uova
150 ml di latte fresco
100 gr di zucchero semolato
1 presa di sale
zucchero a velo
olio di semi di arachide per la frittura
Per prima cosa setacciate la farina facendola cadere in una ciotola capiente, a questa unite la ricotta, il burro sciolto (basta un minuto a potenza massima nel microonde), il lievito di birra sbriciolato, i tre tuorli delle uova, lo zucchero semolato e un pizzico di sale. Amalgamate il tutto con le fruste a gancio per circa 5 minuti. A questo punto cominciate ad aggiungere il latte precedentemente intiepidito, poco alla volta continuando ad amalgamare. Una volta formato l’impasto proseguite a mano per circa 10 minuti fino a che l’impasto non diventerà liscio e omogeneo. Date la forma di una palla all’impasto e mettetelo in una ciotola (leggermente più grande perché lieviterà) coprendola con un canovaccio. Mettete la ciotola in un luogo tiepido a lievitare per circa 2 ore. Passate le due ore riprendete l’impasto, posatelo su una spianatoia infarinata in precedenza e sgonfiatelo con un pugno. Con l’aiuto di un mattarello stendete la pasta in una sfoglia il più possibile rettangolare dello spessore di circa mezzo centimetro. Ritagliate con un coltello a lama liscia dei bastoncini della lunghezza massima di 10 – 12 centimetri e larghi circa 3. Unite le estremità dei bastoncini fissandole bene con le dita, e intrecciatele tra loro a formare le treccine. Replicate l’operazione per tutti i bastoncini che riuscite a ricavare dall’impasto preparato. Prendete una padella profonda e scaldateci abbondante olio di semi di arachide. Quando l’olio sarà bollente tuffateci tre o quattro treccine alla volta e friggetele per 1 minuto circa girandole a metà cottura con l’aiuto di una pinza per evitare di romperle e in modo che possano dorarsi da entrambi i lati in modo omogeneo. Disponete le treccine, una volta fritte su carta assorbente ad asciugare. Cambiate spesso la carta in modo che possa assorbire più olio possibile. Disponete infine le treccine su carta assorbente pulita e con l’aiuto di un setaccio o di un colino cospargetele di zucchero a velo. Servite le treccine di Carnevale alla ricotta calde.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

sabato 24 giugno 2023

FINANCIER

Burro 95 gr
Zucchero a Velo 195 gr
Farina 70 gr
Farina di Mandorle 65 gr
Lievito 1/2 cucchiaino
Albumi 6
Vaniglia q.b.
Fate sciogliere il burro in una casseruola, lasciatelo colorare a fuoco medio finchè assume un color nocciola, immergete poi la casseruola in acqua fredda per interrompere la colorazione. Filtratelo e fatelo raffreddare. Mescolate lo zucchero a velo, la farina, le mandorle (se non le trovate già polverizzate, tritatele nel mixer) e il lievito, incorporate poi gli albumi poco alla volta mescolando con una spatola cercando di non fare grumi. Aggiungete la vaniglia (estratto liquido) e infine il burro nocciola appena tiepido, mescolate bene il tutto. Fate riposare l'impasto per Financier in frigorifero almeno 12 ore. Imburrate gli appositi stampini per Financier (in mancanza, potete usare quelli a barchetta per le frolle) e fateli raffreddare in frigo, poi infarinateli eliminando la farina in eccesso, riempiteli per 3/4 con il composto preparato e cuocete i Financier in forno già caldo a 210° per 6-8'. I dolcetti dovranno essere ben dorati. Potete conservarli in una scatola chiusa ermeticamente 3 o 4 giorni. Anche l'impasto può essere conservato in frigorifero 3- 4 giorni e usato al bisogno.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.





venerdì 23 giugno 2023

ZUCCOTTO

• 1 pan di Spagna da 250-300 g
• 1/2 l di panna
• 60 g di cacao amaro
• 80 g di zucchero
• 4 amaretti
• liquore all’amaretto

Tagliate a metà il pan di Spagna in modo da ricavarne due dischi d’uguale spessore. Rivestite uno stampo semisferico da zuccotto con la pellicola trasparente. Dividete uno dei dischi di pan di Spagna in otto spicchi e foderatevi interamente lo stampo, spruzzateli leggermente con il liquore diluito in poca acqua. Montate la panna incorporandovi poco zucchero alla volta. Toglietene un terzo e mescolatelo con metà cacao. Nella restante panna montata sbriciolate gli amaretti e distribuitela nello stampo in modo da rivestirne bene le pareti lasciando un piccolo incavo al centro. Questo vuoto riempitelo con la panna al cacao. Livellate la superficie, adagiatevi sopra il secondo disco di pan di Spagna e tenete il dolce in freezer per sei ore circa. Sformate lo zuccotto sul piatto da portata, eliminate la pellicola trasparente, spolverizzate il dolce con il restante cacao setacciato e servitelo a tavola.
Lo zuccotto è un tipico dolce della tradizione culinaria fiorentina, le cui origini risalgono ad un'invenzione di Bernardo Buontalenti per uno dei banchetti della famiglia Medici. Originariamente noto con la denominazione di "Elmo di Caterina", si caratterizzava per ingredienti totalmente diversi da quelli che ne contraddistinguono la moderna versione. La ricetta originaria infatti prevedeva l'utilizzo di ricotta, granelli di cacao e scorza di agrumi per la farcitura interna alla quale veniva conferito un aspetto prevalente monocromatico bianco, mentre il rivestimento esterno si caratterizzava per l'aromatizzazione con l'alchermes che gli conferiva un colore rosso molto acceso.

5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

giovedì 22 giugno 2023

BONÈT PIEMONTESE

Amaretti 100 gr più q.b. per decorare il dolce
Cacao amaro in polvere amaro 50 gr
Uova medie 10 tuorli
Rum 1/2 bicchiere
Latte fresco 700ml
Zucchero 150 g
per il caramello
Zucchero semolato 100 gr
Preriscaldate il forno a 180° in modalità statica. Nella planetaria montate a crema lo zucchero con i tuorli, nel frattempo riunite nel mixer gli amaretti lasciandone da parte qualcuno per la decorazione finale, e tritateli finemente in modo da ottenere una polvere sottile come la farina; unite a questa il cacao eventualmente setacciato se dovesse avere dei grumi e tenete da parte. Preparate anche il caramello, mettendo a sciogliere l'altra parte di zucchero in un pentolino, senza mai mescolarlo. Una volta che i tuorli e lo zucchero sono ben montati, unitevi il rum, gli amaretti tritati con il cacao e il latte a temperatura ambiente; non preoccupatevi se la consistenza del composto è piuttosto liquida. Versate il caramello ottenuto nello stampo da plumcake e fatelo aderire bene a tutta la superficie facendo attenzione a non scottarvi! Versatevi anche il composto per il bonet aiutandovi con un mestolo e trasferite questo stampo in quello più grande per il bagnomaria; riempite quest'ultimo con acqua bollente quanto basta ad arrivare ai due terzi dello stampo con il bonet. Fate cuocere il bonet in forno preriscaldato a 180° per circa 45-50 minuti; il bonet sarà cotto quando vedrete che inizierà a staccarsi dalle pareti dello stampo; togliete il bonet dal forno con delicatezza e toglietelo anche dallo stampo del bagnomaria; lasciate raffreddare completamente a temperatura ambiente. Una volta freddo, mettetelo in frigorifero per almeno 1 ora. Passato questo tempo, immergete rapidamente lo stampo del bonet in acqua bollente per facilitare l'estrazione del dolce. Potete aiutarvi con la punta di un coltello per staccare più delicatamente il dolce dalle pareti dello stampo. Quindi sformate il vostro bonet, capovolgendolo delicatamente su un piatto da portata e decorate con gli amaretti tenuti da parte.
Il bonèt è un budino di antichissima tradizione, tipico del Piemonte, a base di uova, zucchero, latte, cacao, liquore (solitamente rum) e amaretti secchi. L'etimologia del nome è incerta e si sono avvicendate versioni molto diverse. In lingua piemontese il termine bonèt indica un cappello o berretto tondeggiante, la cui forma ricorda quella dello stampo a tronco di cono basso in cui viene cotto il budino. Di fatto lo stampo di rame in cui si cuocevano i budini e i flan, veniva chiamato bonèt ëd cusin-a cioè cappello da cucina, berretto del cuoco. Il dolce avrebbe quindi preso il nome dallo stampo. Questa è l'interpretazione che viene data dal vocabolario Piemontese/Italiano di Vittorio di Sant'Albino del 1859. Un'altra interpretazione diffusa nelle Langhe, una delle zone di origine, ritiene che il nome richiamasse il cappello perché il dolce veniva servito alla fine del pasto. Come si indossa il cappello da ultimo prima di uscire, così si mangiava il bonèt da ultimo prima di terminare il pranzo o la cena: a cappello di tutto il resto.
Preparazione e varianti
Il bonèt viene preparato e cucinato con la medesima tecnica che si usa per i dolci della famiglia delle Crème caramel, diffusi in tutta Europa. Il bonèt tradizionale piemontese, fatto in casa dalle nonne, non era a base di Rhum, ma di Fernet, perché, terminato il pasto, il Fernet serviva per sveltire la digestione. Si sbattono insieme a freddo uova, latte, zucchero, amaretti, rum ed eventualmente cacao. Si pone sul fuoco lo stampo in cui il budino andrà cotto, vi si versa dentro dello zucchero che si farà caramellare coprendo fondo e pareti. Si travasa il composto di latte e uova nello stampo e si cuoce a bagnomaria sino a che si sia rappreso. Si lascia quindi freddare, dal momento che il dolce si gusta rigorosamente freddo. La ricetta può subire, a seconda delle zone del Piemonte, alcune variazioni; possono, infatti, essere aggiunte delle nocciole del tipo tonda gentile delle Langhe, del caffè oppure il cognac al posto del rum.
Abbinamenti consigliati
L'Alta Langa spumante rosato, ha un sentore che ricorda il lievito, la crosta di pane e la vaniglia, di sapore secco, sapido ben strutturato, perciò può esser servito come spumante da dolci e da dessert a tavola, fresco, ad una temperatura di 9-11 °C. Monferrato Chiaretto o Ciaret Monferrato Chiaretto o Ciaret. Tre Castelli. Vini da dessert.



5 DESSERT (2^ Edizione)
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BUGIE

Burro 50 g
Vaniglia bacca 1
Uova medie 3 intere e 1 tuorlo
Lievito chimico in polvere 6 g
Zucchero semolato 70 g
Grappa 30 g
Sale 1 pizzico
Farina 00 500 g
Olio di semi di arachide q.b.
Zucchero a velo q.b.
Setacciate la farina assieme al lievito e versate in una planetaria con foglia. Aggiungete lo zucchero, le uova sbattute in precedenza e la grappa. Lavorate fino ad amalgamare bene gli ingredienti. Sostituite la foglia con il gancio, unite i semi della bacca di vaniglia e il burro, quindi continuate ad impastare per 10 minuti fino ad ottenere un composto omogeneo: dovrà risultare sostenuto ma abbastanza malleabile. Se necessario potete aggiungere 5/10 gr di acqua. Trasferite l’impasto su un piano da lavoro, e maneggiatelo rapidamente per dargli una forma sferica. Avvolgete il panetto con la pellicola trasparente e lasciatelo riposare a temperatura ambiente per almeno 30 minuti.
Trascorso questo tempo, dividete la pasta in porzioni da 150 g circa e iniziate a lavorare ognuna singolarmente. Appiattite leggermente una prima porzione con il palmo della mano, infarinatela e stendetela con il tirapasta impostato sullo spessore più largo. Ripiegate verso il centro i lati corti della striscia di pasta ottenuta, dopodiché tiratela nuovamente impostando ogni volta il tirapasta su uno spessore sempre minore, fino a raggiungere i 2 mm. Eseguite lo stesso procedimento su tutte le porzioni di impasto. Lasciate riposare qualche minuto la sfoglia tirata e nel frattempo portate l’olio alla temperatura di 170-180°. Con una rotella a taglio smerlato procedete sagomando dei rettangoli di circa 5x10 cm e praticando su ognuno due tagli centrali, paralleli al lato lungo. Non appena l’olio ha raggiunto la giusta temperatura immergetevi 2-3 rettangoli di sfoglia con l’aiuto di una schiumarola e fateli cuocere rigirandoli su ambo i lati fino a che non raggiungono la doratura. Scolate le sfoglie su carta assorbente e, una volta fredde, impiattatele e cospargetele con abbondante zucchero a velo setacciato.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.


mercoledì 21 giugno 2023

BICCHIERINI AI MARRON GLACÉ E MERINGHE

Panna fresca, 250 ml
Zucchero a velo, 20/50 gr
Marron glacés 6
Meringhe 6
Per preparare i bicchieri ai marron glacé e meringhe, iniziate tagliando a pezzettini i marron glacé e sbriciolando grossolanamente le meringhe con le mani. Mettete tutto da parte e preparate la crema chantilly: montate la panna con 50 gr di zucchero a velo vanigliato (volendo si può mettere meno zucchero a velo per ottenere una crema meno dolce visto che ci sono già i marron glacé e le meringhe). A questo punto potete assemblare i bicchierini: mettete la crema chantilly in una sac a poche (in alternativa potete utilizzare un cucchiaio), realizzate un primo strato con i marron glacé, poi uno strato di crema chantilly, uno di meringa sbriciolata e poi un altro di crema. Terminate con uno strato di crema chantilly da guarnire con qualche pezzetto di marron glacé e di meringa. Potete preparare i bicchierini in anticipo (anche la sera prima) e conservarli in frigorifero fino al momento di servirli.


5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

martedì 20 giugno 2023

LATTE FRITTO

un litro di latte,
150 grammi di farina,
150 grammi di zucchero,
6 uova,
un limone,
100 grammi di pangrattato,
olio per friggere
fate bollire il latte dopo avervi stemperato la farina passata al setaccio. Unite lo zucchero, la scorza grattugiata del limone e quattro uova sbattute, fate cuocere sempre mescolando in modo che non si formino grumi, fino a ottenere una crema piuttosto densa e consistente. Stendetela a uno spessore di un centimetro su un piano di marmo o su un piatto molto largo unto d'olio e fatela raffreddare. Ritagliate la crema a rombi, passateli nelle due uova rimaste, sbattute, quindi nel pangrattato e friggeteli nell'olio bollente. Scolateli su carta assorbente e servite subito. È una ricetta famigliare, squisita, oggi un po' dimenticata. Necessita di un tempo di preparazione di 10 minuti più 15 minuti per la cottura.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

lunedì 19 giugno 2023

COVIGLIA AL CIOCCOLATO

225 g di cioccolato fondente;
80-100 g di zucchero (dipende dal tipo di cioccolato);
4 tuorli;
5 dl di panna montata senza zucchero;
3 albumi,
1 cucchiaino di succo di limone,
2 cucchiai di rum.
Spezzettate il cioccolato, raccoglietelo in un tegamino e lasciatelo fondere a bagnomaria. In una terrina lavorate i tuorli con lo zucchero sino a ottenere un composto liscio e spumoso, poi unite il rum e il cioccolato fuso. Quindi incorporatevi la panna montata stando molto attenti a non rompere il composto e gli albumi montati a neve con un cucchiaino di succo di limone. Suddividete il composto in bicchierini di porcellana oppure di carta (per poterli sformare facilmente), sigillateli con la pellicola trasparente e conservateli in freezer al massimo per una settimana. In genere a Napoli le coviglie venivano servite in appositi bicchierini di metallo argentato. Oggi sono stati  sostituiti (purtroppo) da quelli di plastica. Si tratta di veri e propri cioccolatini, golosi e nutrienti. Da regalarsi ogni tanto. Ricordandoci  che  il cioccolato ha un effetto tonico sul sistema nervoso.

5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.