martedì 27 giugno 2023

GUAZZETTO DI PESCE


Cozze 1 kg
Vongole 1 kg
Orata 1
Aglio 1 spicchio
Pomodori pachino 500 g
Olio EVO quanto basta
Peperoni friggitelli 3
Peperoncino 1
Prezzemolo quanto basta
Sale quanto basta
Pepe quanto basta
Limone
Spurgare le vongole e pulire le cozze. Tagliare sottilmente il cipollotto, togliere il picciolo ai friggitelli e al peperoncino e eliminare per entrambi i semi. In una casseruola dai bordi alti, versate un filo di olio, aggiungete il cipollotto, i peperoni, il peperoncino e uno spicchio di aglio. Fare prendere calore lentamente a fiamma dolcissima.
Non appena l'aglio è leggermente dorato e le altre verdure appassite unite le vongole e le cozze. Coperchiate e lasciate che i mitili si aprano.
Pulite e squamate l’orata e ricavatene dei filetti con la pelle. Posizionate i filetti in casseruola, aggiungete i pomodorini tagliati a pezzettini. Lasciate cuocere a fiamma dolce per almeno 15 minuti. Fate rapprendere leggermente il fondo di cottura. Aggiungete il prezzemolo tritato e la scorza di limone grattugiata. Servite con crostini di pane fritti aromatizzati all’aglio.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.
 

Tonno in tutti i modi


TONNO FRESCO AL VERDE
Aglio Un Cucchiaio Tritato
Capperi Un Cucchiaio
Olio Di Oliva 1/2 Bicchiere
Pepe Nero Q.B.
Prezzemolo Un Cucchiaio Tritato
Sale Q.B.
Vino Bianco Secco 1/2 Bicchiere
4 Tranci di Tonno Da Gr. 250 Cad.
Preparate un trito di aglio e prezzemolo e fatelo indorare con olio, sale e pepe, aggiungete le fette di tonno e fatele tostare da ambo i lati per 5 minuti, spruzzate con il vino e aspettate che evapori (7/8 minuti), aggiungete i capperi, tenete mosso per non fare attaccare e dopo 5 minuti spegnete.
 
TONNO FRESCO ALLA SENAPE
1 fetta di tonno fresco da circa 2/3 etti
1 limone
olio
pepe in grani
alloro fresco
2 cucchiai di senape di Digione
100 ml di panna fresca
sale
pepe q.b
In una ciotola inserisco olio, pepe in grani, la buccia e il succo di un limone, alloro e sale. Lavo e asciugo il tonno e lo lascio marinare nella ciotola riposta in frigo per 30 minuti circa, rigirandolo un paio di volte. Scaldo la griglia e cuocio il tonno appena appena scolato dalla marinatura per poco piu di 5 minuti per lato. Intanto prepariamo la salsa. Nel bicchiere del minipimer inserisco la panna, la senape e un cucchiaio del liquido di marinatura. Frullo fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea. Aggiusto di sale e pepe. Impiattiamo il tonno con la salsa a fianco o volendo anche spalmandocela sopra. Servito con una dadolata di pomodori freschi.
 
TONNO SCOTTATO AI SEMI DI SESAMO
Prendete dei tranci di tonno. Se ne avete la possibilità è sempre meglio comprare un pezzo unico e affettarlo a casa al momento dell’uso. Un grosso pezzo di conserva meglio di tante fette più piccole.  In un recipiente mettete un po’ di olio e oliate bene i due lati dei tranci che vorrete cucinare. Versate poi dei semi di sesamo su ogni lato. Prendete ora una padella e scaldatela a fiamma molto alta. Una volta calda adagiate i tranci di tonno. Il calore rapidamente farà scoppiettare i semi di sesamo che si tosteranno liberando le sostanze aromatiche che racchiudono. Quando la superficie del tonno comincia a dorarsi è ora di girare il trancio. Non tardate troppo a girarlo perché dovete evitare di cuocere l’interno. Cuocete brevemente il secondo lato e servitelo con una insalata di arance e finocchi L’importante è che l’interno sia rimasto o crudo o al massimo rosato.

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.





FRICO CON PATATE E CIPOLLE

250 gr di patate,
50 gr di cipolle,
30 gr di burro,
260 gr di formaggio Montasio
suddiviso in 130 di formaggio fresco ed altrettanti di stagionato.
Tagliate il formaggio a pezzetti piccoli. Pelate e lessate al 50 % le patate, poi tagliatele a fettine sottili. In una padella sciogliete il burro e fate morire la cipolla affettata. Unite quindi le patate e ultimate la cottura aggiustando di sale e pepe. A questo punto aggiungete nella padella anche il formaggio. Lasciate cuocere per alcuni minuti, fino a quando sul fondo il formaggio non avrà formato una sottile crosticina, quindi girate il frico eventualmente con l'aiuto di un piatto e lasciate formare la crosticina anche dall'altro lato. Probabilmente sciogliendosi il formaggio produrrà parecchio olio che potete eliminare a più riprese. Servite il frico ben caldo.


4 CONTORNI (2^ Edizione)

Contorni. In queste 136 pagine ho raccolto oltre 90 ricette di contorni pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Contorni è una parola ingiusta, riduttiva, come se si trattasse di una ricetta secondaria che trova la sua giustificazione nell'essere abbinata a qualcosa di più importante. Invece, specialmente oggi che optiamo per una cucina più leggera, i contorni assurgono alla dignità di piatti a tutto tondo. Gustateli anche da soli, alla stregua di piatti unici, per uno spuntino sfizioso. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).



CICERCHIATA

3 cucchiai olio di oliva
500 gr miele
400 gr farina
120 gr mandorla pelata
4 uova
1 limone
q.b. sale
q.b. olio di semi vari
q.b. rum
4 uova
Sgusciate le uova in una terrina e sbattetele leggermente; unitevi un pizzico di sale, 3 cucchiai di olio d'oliva e 2 cucchiai di liquore; mescolate e profumate con un cucchiaino di scorza di limone grattugiata o tagliata a julienne. Unite alle uova la farina (quanto basta per ottenere una pasta morbida, ma consistente) e lavorate l'impasto fino a renderlo liscio e omogeneo; ricavatene dei bastoncini grossi come una matita e tagliateli a pezzetti di circa mezzo cm. Arrotolate ogni pezzetto di pasta tra le mani in modo da formare delle palline di grandezza uniforme. Scaldate bene nella padella dei fritti abbondante olio e friggetevi, poche alla volta, le palline di pasta; quando saranno dorate scolatele su carta assorbente da cucina. Scottate le mandorle per pochi istanti in acqua in ebollizione; poi scolatele, sbucciatele e tagliatele a filetti sottili. Versate il miele in una casseruola, mettetelo su fuoco medio e lasciatevelo fin quando si sarà leggermente scurito; per verificare se la cottura del miele è al punto giusto versatene una goccia in una ciotola piena di acqua fredda: dovrà diventare dura. Togliete la casseruola dal fuoco, unite al miele le palline di pasta e mescolatele bene con un cucchiaio di legno fin quando ne saranno ricoperte uniformemente; infine unite i filetti di mandorle e mescolate ancora. Ungete leggermente di olio d'oliva l'interno di uno stampo da savarin (con pareti lisce e foro centrale), versatevi le palline di pasta al miele e mandorle e premete bene, sempre con il cucchiaio di legno, in modo che si attacchino le une alle altre formando una specie di grossa ciambella. Lasciate riposare il dolce per qualche ora a temperatura ambiente, poi sformatelo su un piatto da portata e decoratelo a piacere con granella di zucchero colorata e violette candite.


5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

lunedì 26 giugno 2023

AMOR POLENTA

Farina di mais Fioretto 100 g, 
Farina 00 80 g, 
Burro 100 g, 
Zucchero 120 g, 
Farina di mandorle 70 g, 
Uova medie 2, 
Rum bianco 10 g,
Vaniglia i semi di mezza bacca, 
Lievito chimico in polvere per dolci 8 g

Lavorate burro e zucchero con la frusta per qualche minuto, aggiungete le uova una alla volta e sbattete fino ad ottenere una crema omogenea. Aggiungete ora la polpa della bacca di vaniglia e il lievito, per procedere poi con le farine setacciate: aggiungete la farina 00, la farina di mais e infine quella di mandorle. Amalgamate bene il composto e ultimatelo aggiungendo il rum, mescolandolo delicatamente con una spatola. Con l’aiuto di un pennello, imburrate lo stampo assicurandovi di raggiungere ogni scanalatura. Versate ora l’impasto nello stampo, distribuendolo omogeneamente con l’aiuto di una spatola. Infornate il dolce in forno statico preriscaldato a 170°C per circa 45 minuti (se il forno è ventilato, a 150° per 35 minuti) e, a cottura ultimata, sfornatelo e lasciate che si intiepidisca. A questo punto è possibile sformarlo, capovolgendolo su un piatto da portata.

L’amor polenta è un buonissimo dolce, molto gustoso e delicato, che si prepara facilmente e velocemente utilizzando pochi e semplici ingredienti. L’ingrediente principale dell’Amor polenta è la farina di mais macinata finemente, utilizzata solitamente per la preparazione della polenta, che trova un impiego abbastanza inusuale ma sicuramente ben riuscito in questo dolce. L’amor polenta è un dolce tipico della tradizione culinaria Lombarda, in particolare della città di Varese, dove viene ancora preparato secondo tradizione nelle pasticcerie, nei caffè, nei panifici e nelle gastronomie; proprio per questo motivo l’Amor polenta viene anche chiamato “Dolce di Varese” .La particolarità dell’Amor polenta sta, soprattutto, nell’utilizzo del classico stampo scanalato all’interno pensato e realizzato appositamente per la preparazione di questo dolce.Nonostante le sue origini siano povere, come l’ingrediente principale che lo costituisce, l’Amor polenta vi saprà stupire con il suo sapore e la sua consistenza particolare.Si tratta di un dolce semplice, fatto con ingredienti tradizionali.Il segreto della sua bontà e della sua particolarità consiste nel equilibrio delle dosi, nell'abilità dell'impasto e nelle perfette condizioni di cottura.E’ sempre stato per tradizione, il dolce della domenica. Ogni volta che si andava a pranzare dalla nonna, non si portavano pasticcini, ma l'amorpolenta.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

FASEUJ GRASS ALLA PIEMONTESE



faseuj grass alla piemontese
Fagioli
avanzi carne
cotenne di maiale
faseuj grass (fagioli grassi in italiano) sono un piatto tipico del Canavese e delle zone circostanti; divenuto famoso soprattutto grazie al Carnevale d'Ivrea. I fagioli grassi sono un piatto povero, composto da fagioli e ritagli di carne e cotenna di maiale con qualche osso, cotti nelle tofeje, recipienti tondi in terracotta con quattro manici. I fagioli grassi vengono mangiati appunto a carnevale perché in quaresima era vietato mangiare carne secondo credo religioso. I fagioli grassi venivano donati al popolo.
 
4 CONTORNI (2^ Edizione)

Contorni. In queste 136 pagine ho raccolto oltre 90 ricette di contorni pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Contorni è una parola ingiusta, riduttiva, come se si trattasse di una ricetta secondaria che trova la sua giustificazione nell'essere abbinata a qualcosa di più importante. Invece, specialmente oggi che optiamo per una cucina più leggera, i contorni assurgono alla dignità di piatti a tutto tondo. Gustateli anche da soli, alla stregua di piatti unici, per uno spuntino sfizioso. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).



MAIALE ALLA BIRRA


arrosto
Un filetto di maiale,
una cipolla,
una bottiglia di birra,
semi di cumino,
olio.
Mettere il filetto in un sacchetto con chiusura a zip e coprirlo con la birra e un cucchiaino di semi di cumino. Tenerli chiuso in frigo per un’ora. Marinare in un sacchetto di plastica permette di utilizzare solo il liquido necessario. Tolto il filetto dal sacchetto sgocciolarlo bene. Legate il pezzo di carne per avere approssimativamente, un cilindro. Fate rosolare parzialmente una cipolla. Rosolate a parte il filetto con un po’ di olio fino a vedere la brunitura esterna, quindi aggiungete la cipolla parzialmente rosolata e circa 400 ml di birra. Girare ogni tanto il filetto. Infilate il termometro al cuore del filetto. Quando avrà raggiunto i 70°C toglietelo dalla pentola, mettetelo su un tagliere ed affettate. La carne deve risultare ancora parzialmente rosata e umida. Servite ricoprendolo della salsina che avete ottenuto dal fondo di cottura.

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

LASAGNE CON ZUCCHINE CAPRINO E RUCOLA

lasagne
250 grammi pasta fresca all'uovo per lasagne
50 grammi farina 00
4 caprini freschi light
1/2 litro latte scremato
4 zucchine
q.b. parmigiano reggiano
2 mazzetti rucola
1 spicchio aglio
100 grammi pomodorini semisecchi sott'olio
q.b. olio extravergine d'oliva
q.b. sale
q.b. pepe
q.b. noce moscata
Per la preparazione delle lasagne con zucchine, caprino e rucola inizia dalle zucchine: lavale, spuntale e tagliale a dadini di circa 1/2 cm. Cuocile nella padella con un pizzico di sale per 2-3 minuti, senza aggiungere grassi e con il coperchio. Toglile a metà cottura: dovranno rimanere croccanti. Togli i dadini di zucchina dal fuoco, irrorale con un filo di olio crudo e insaporiscile con l'aglio, spellato e tritato finemente. Sgocciola i pomodorini dall'olio e tamponali con fogli di carta assorbente; tagliali a pezzetti. Successivamente prepara la besciamella light. Tosta la farina a fiamma bassa per qualche istante, in una casseruola, senza aggiungere grassi mescolando con la frusta per evitare che si attacchi. Versa il latte scremato freddo, tutto in una volta, mescolando. Cuoci per circa 10 minuti, continuando a mescolare, fino a ottenere una besciamella densa. Sala, pepa e profuma con noce moscata. Lava, asciuga la rucola e spezzettala con le mani. Completa e inforna. Versa sul fondo della pirofila un velo di besciamella e copri con uno strato di pasta. Prosegui con un velo di besciamella e poi uno strato di zucchine con rucola, pomodorini e fiocchetti di caprino. Spolverizza con parmigiano reggiano e prosegui con gli strati fino a esaurire gli ingredienti, terminando con besciamella, parmigiano, pomodorini e zucchine. Cuoci in forno a 180° per 20 minuti, coperto con alluminio, e per altri 20 scoperto. Estrai la teglia, fai riposare per 3 minuti e servi.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.



domenica 25 giugno 2023

RAVIOLI DI PESCE CON SALSA DI PANNA E ZUCCHINE


250 g ravioli di pesce
80 g di zucchine
¼ cipolla tritata finemente
2 cucchiai olio
4-5 cucchiai panna da cucina
2 foglie di basilico sale e pepe q.b.
Preparate la salsa: riducete gli zucchini a listarelle sottili con l’apposita grattugia. Fate soffriggere l’olio e la cipolla tritata e, dopo qualche minuto, aggiungete 3 cucchiai d’acqua (o brodo). Unite le zucchine al soffritto e fateli cuocere solo per qualche minuto, in modo che si ammorbidiscano. Spengete il fuoco e fate un po’ intiepidire la salsa. Intanto fate bollire l’acqua con il sale e, quando bollirà decisamente, buttate i ravioli. Mescolate la panna alle zucchine intiepidite e condite con pepe e basilico. Non appena i ravioli verranno a galla scolateli con un mestolo forato e adagiateli direttamente nella salsa, mescolando delicatamente. Serviteli ben caldi.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

INVOLTINI DI PESCE E MELE

involtini di pesce
250 gr filetto di pesce spada
2 cucchiai di pane grattugiato
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1/2 mela smith
1 cucchiaio di olio evo
prezzemolo
sale q.b
zenzero in polvere (facoltativo)
Distendere i filetti di spatola sul piano di lavoro esponendo verso l’alto la parte argentata del pesce in modo che quando farete gli involtini questa parte finirà all’interno. Spezzettate la mela a pezzi molto piccoli e amalgamatela con il pane grattugiato, il parmigiano un filo di sale il prezzemolo tritato fine e l’olio. Tagliate il filetto in tanti pezzi di lunghezza pari a 13 cm circa e su una estremità mettete un pochino di condimento e arrotolate ottenendo un bocconcino come quello che si vede in foto. Impanate gli involtini in un po’ di pan grattugiato e parmigiano grattugiato (se lo gradite spolverate dello zenzero) e infilateli in uno spiedino . Quando avrete terminato gli ingredienti e ottenuto degli spiedini poneteli sulla teglia di cottura rivestita di carta forno spolverate un filo di sale e un filo di olio e infornate a 220 gradi per circa 15/20 minuti. Non lasciateli asciugare troppo.

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

INSALATA PANTESCA

Patate novelle piuttosto piccole 600 gr
Cipolle rosse di Tropea 1
Olive nere 20
Origano secco q.b.
Olio di oliva extravergine 6 cucchiai
Aceto di vino rosso 1 bicchiere
Basilico qualche foglia
Sale q.b.
Pepe macinato q.b.
Capperi di Pantelleria sotto sale 20
Pomodori ciliegino Pachino 300 gr
Lavate e lessate le patate senza sbucciarle ponendole in acqua fredda salata per circa 30-35 minuti (il tempo di cottura preciso varia a seconda dalla grandezza delle stesse), poi scolatele, sbucciatele ancora calde e lasciatele raffreddare, dopodiché tagliate a fette di circa 1 cm di spessore. Sbucciate la cipolla e tagliatela a fette (o anelli ) sottili, quindi mettetela per circa 30 minuti a bagno nell’aceto, dopodiché scolatela per bene. Lavate i pomodorini, tagliateli a metà e schiacciateli leggermente per fare fuoriuscire i semi interni e l’acqua di vegetazione; metteteli a scolare in un colapasta con la parte tagliata verso il basso. Mettete i capperi in un colino e sciacquateli per bene sotto l’acqua corrente per dissalarli. Schiacciate delicatamente le olive (magari aiutandovi con un batticarne o con la lama piatta di un coltello da cucina) ed estraete il nocciolo. Raccogliete in una ciotola capiente i pomodorini, la cipolla ben sgocciolata, i capperi strizzati, le olive denocciolate, le patate a fette; condite il tutto con olio extravergine di oliva unito ad abbondante origano, basilico spezzettato, sale, pepe e qualche goccia di aceto. Mescolate il tutto delicatamente e servite.

4 CONTORNI (2^ Edizione)

In queste 136 pagine ho raccolto oltre 90 ricette di contorni pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).  Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Contorni è una parola ingiusta, riduttiva, come se si trattasse di una ricetta secondaria che trova la sua giustificazione nell'essere abbinata a qualcosa di più importante. Invece, specialmente oggi che optiamo per una cucina più leggera, i contorni assurgono alla dignità di piatti a tutto tondo. Gustateli anche da soli, alla stregua di piatti unici, per uno spuntino sfizioso. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.




TRECCINE FRITTE ALLA RICOTTA

500 gr di farina 00
25 gr di lievito di birra fresco (o 100 gr di lievito madre)
120 gr di ricotta vaccina fresca
25 gr di burro
3 tuorli d’uova
150 ml di latte fresco
100 gr di zucchero semolato
1 presa di sale
zucchero a velo
olio di semi di arachide per la frittura
Per prima cosa setacciate la farina facendola cadere in una ciotola capiente, a questa unite la ricotta, il burro sciolto (basta un minuto a potenza massima nel microonde), il lievito di birra sbriciolato, i tre tuorli delle uova, lo zucchero semolato e un pizzico di sale. Amalgamate il tutto con le fruste a gancio per circa 5 minuti. A questo punto cominciate ad aggiungere il latte precedentemente intiepidito, poco alla volta continuando ad amalgamare. Una volta formato l’impasto proseguite a mano per circa 10 minuti fino a che l’impasto non diventerà liscio e omogeneo. Date la forma di una palla all’impasto e mettetelo in una ciotola (leggermente più grande perché lieviterà) coprendola con un canovaccio. Mettete la ciotola in un luogo tiepido a lievitare per circa 2 ore. Passate le due ore riprendete l’impasto, posatelo su una spianatoia infarinata in precedenza e sgonfiatelo con un pugno. Con l’aiuto di un mattarello stendete la pasta in una sfoglia il più possibile rettangolare dello spessore di circa mezzo centimetro. Ritagliate con un coltello a lama liscia dei bastoncini della lunghezza massima di 10 – 12 centimetri e larghi circa 3. Unite le estremità dei bastoncini fissandole bene con le dita, e intrecciatele tra loro a formare le treccine. Replicate l’operazione per tutti i bastoncini che riuscite a ricavare dall’impasto preparato. Prendete una padella profonda e scaldateci abbondante olio di semi di arachide. Quando l’olio sarà bollente tuffateci tre o quattro treccine alla volta e friggetele per 1 minuto circa girandole a metà cottura con l’aiuto di una pinza per evitare di romperle e in modo che possano dorarsi da entrambi i lati in modo omogeneo. Disponete le treccine, una volta fritte su carta assorbente ad asciugare. Cambiate spesso la carta in modo che possa assorbire più olio possibile. Disponete infine le treccine su carta assorbente pulita e con l’aiuto di un setaccio o di un colino cospargetele di zucchero a velo. Servite le treccine di Carnevale alla ricotta calde.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.