martedì 9 maggio 2023

BRASSERIE D'OC


La Brasserie d'Oc è un'industria della birra artigianale stabilita a Mèze nel dipartimento di Hérault. Produce diverse birre senza conservanti, non filtrate e non pastorizzate.
Le marche prodotte
La Pesca
La Pesca è una birra bionda con il gusto forte di luppolo con aromi di agrumi, contiene il 5% di Alcool (vol). Prodotta in bottiglie da 33cl e da 75 cl, ideale servilrla con una temperatura dagli 8 ai 10 °C.
La Pavoa
La Pavoa è una birra chiara di tipo belga alle cinque spezie. Birra molto dolce senza amarezza. Si consuma su qualsiasi prodotto del mare, contiene il 5% di Alcool (vol). Prodotta in bottiglie da 33cl e da 75 cl, ideale servirla con una temperatura dagli 8 ai 10 °C.
L'Occita
L'Occita è una birra ambrata di tipo Real Ale inglese. Ideale su formaggi e come digestivo, contiene il 5,5% di Alcool (vol). Prodotta in bottiglie da 33cl e da 75 cl, ideale servilrla con una temperatura dai 10 ai 12 °C.
La Mouska
La Mouska è una birra chiara al moscatello di Frontignant ideale su fegato grasso ed in cucina, con lo zuccherato ed il salato, contiene il 5,5% di Alcool (vol). Prodotta in bottiglie da 33cl e da 75 cl, ideale servilrla con una temperatura dagli 8 ai 10 °C.
Via Domitia
Via Domitia è una birra chiara di fermentazione bassa di tipo Pils, contiene il 5,2% di Alcool (vol). Prodotta in fusti da 20lt e in bottiglie decorate da 2 lt, ideale servilrla con una temperatura dagli 8 ai 10 °C..

20 BIRRA (2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.





lunedì 8 maggio 2023

NASTRO AZZURRO


https://youtu.be/bVlP7lG8XKw

Nastro Azzurro


Tipo di birra pilsner
Nazione Italia
Gradazione alcolica 5.1% vol.
Gusto secco
Colore giallo paglierino
Tipo di fermentazione a bassa temperatura
Temperatura di servizio 7 - 9 °C
La Nastro Azzurro è una birra premium pilsner italiana prodotta a partire dagli anni sessanta dal birrificio Peroni di Roma. Il gusto è quello tipico di una pilsner con un accenno di agrumi e di luppolo ben stagionato. La gradazione alcolica è 5,1% vol.
La birra deve il suo nome ad un omaggio nei confronti del transatlantico italiano Rex che nel 1933 riuscì a conquistare il premio Nastro Azzurro.
Per il suo carattere secco e per la nota d'agrumi che la caratterizza, si sta diffondendo l'usanza, soprattutto in Italia, di accompagnarla ben fredda con l'aggiunta di ghiaccio e con una fetta di limone che le dona un carattere estivo e maggiormente dissetante, su ispirazione probabilmente della Birra Corona Extra messicana.
Mentre in Italia viene venduta priva della scritta Peroni sull'etichetta, all'estero si vende con il nome Peroni Nastro Azzurro.


20 BIRRA (2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.




domenica 7 maggio 2023



20 BIRRA 
(2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.



sabato 6 maggio 2023

PORTERHOUSE BREWING COMPANY



https://youtu.be/DgLEHLhMa_w


La Porterhouse Brewing Company è una catena di pub in Irlanda e Londra, in Inghilterra. È stata fondata nel 1989 da Liam La Hart e Oliver Hughes e attualmente è composta da cinque pub. L'Irlanda ha tradizionalmente una lunga storia di produzione di birra. All'inizio del XIX secolo c'erano oltre 200 birrifici nel paese, che ne producevano una vasta gamma. Tuttavia questo numero diminuì rapidamente nel XX secolo a causa della posizione di dominanza di pochi grandi e famosi birrifici. Attualmente rimangono solo 12 birrifici in Irlanda, che si dedicano soprattutto alla produzione industriale e con alle spalle un incredibile giro di denaro.Fu in questo scenario che nel 1989 i cugini Liam La Hart e Oliver Hughes comprarono un edificio in decadenza a Bray, nella Contea di Wicklow, che divenne la prima Porterhouse. Nel 1996, ne fu aperto uno anche nella zona di Temple Bar, nel centro di Dublino.

Le birre regolarmente disponibili sono:

Wrasslers 4X Stout, gradazione 5% vol, prodotta ancora come si faceva all'inizio del XX secolo;
Oyster Stout;
Plain Porter;
Turner's Sticklebract Bitter (TSB), gradazione 3.7% vol, prodotta per la prima volta nel giugno 2000 per celebrare l'apertura del The Porterhouse Covent Garden, a Londra;
Porterhouse Red, gradazione 4.4% vol, birra rossa irlandese ad alta fermentazione;
An Brain Blasta, gradazione 7% vol, strong ale;
Hersbrucker, gradazione 5% vol, pale lager;
Temple Bräu, gradazione 4.3% vol, pale lager;
Chiller, gradazione 4.2% vol, pale lager.
In aggiunta ci sono alcune birre stagionali:
Chocolate Truffle Stout (primavera)
Hemp Beer (estate)
Kölsch (autunno)
Vienna Dark Lager (inverno)
Pub in ordine di apertura
The Porterhouse Inn (1989), Strand Road, Bray, Contea di Wicklow, Irlanda.
The Porterhouse Temple Bar (1996), 16-18 Parliament Street, Dublino, Irlanda.
The Porterhouse Covent Garden (2000), 21-22 Maiden Lane, Covent Garden, Londra, Inghilterra.
The Porterhouse North (2004), Cross Guns Bridge, Glasnevin, Dublino, Irlanda.
The Porterhouse Central (2006), 45 - 47 Nassau Street, Dublino, Irlanda.


20 BIRRA
(2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.



venerdì 5 maggio 2023

U FLEKŮ


https://youtu.be/hAT0NHhvvIo




U Fleků è un pub e piccolo birrificio di Praga, nella Repubblica Ceca. U Fleků occupa gli edifici attorno ad un cortile centrale in via Křemencova 11, nella Città Vecchia (in ceco Staré Město), non lontano dal Teatro Nazionale. Sulla facciata dell'edificio, sopra la porta d'ingresso, c'è un antico orologio, divenuto il simbolo della birreria. Originariamente a gestione familiare, il pub fu fondato nel 1499. È sempre stato considerato il più antico birrificio di Praga e per questo è piuttosto famoso tra i turisti. Dopo la Seconda guerra mondiale fu nazionalizzato, e il controllo fu trasferito ad un consiglio gestionale, designato dallo Stato. In seguito alla Rivoluzione di velluto, fu nuovamente privatizzato.I clienti si possono sedere nel "biergarten" all'aperto o all'interno del pub. Ci sono 8 stanze tra cui scegliere, la più famosa delle quali vanta un dipinto originale chiamato Akademie (l'Accademia).La maggior parte delle sale sono aperte solo per gruppi numerosi (in totale trovano posto 1200 persone). I clienti si siedono, e spesso condividono, lunghi tavoli di legno e panche. Spesso degli artisti di strada, suonatori di fisarmonica o di tuba, provvedono al divertimento, e i clienti cantano insieme a loro.Alcune sere ci sono anche spettacoli di cabaret e danze tipiche.I muri sono decorati da alti pannelli di legno scuro coperti da figure e decorazioni. Ad esempio, su una parete c'è un'immagine commemorativa della fondazione del F.C. Hajduk, una delle squadre di calcio croato più conosciute.Il pub vende un solo tipo di birra, una lager scura con una gradazione alcolica del 5% vol, prodotta a 13 Gradi Plato. La birra, chiamata Flekovsky Tmavy Lezák 13°, è prodotta nello stesso edificio e non è disponibile da nessun'altra parte al mondo. Viene normalmente servita ai tavoli con cibi tipici cechi. La birra viene servita in boccali da 40cl diversamente dallo standard di 50cl di quasi tutti gli altri pub cechi.All'interno del birrificio, nell'antica distilleria di malto, è stato allestito un museo nel quale sono spiegati i processi produttivi della birra attraverso i secoli e sono esposti macchinari originali. L'ingresso comprende la visita del birrificio con un breve filmato introduttivo, l'assaggio della birra ed un souvenir. Alla fine è anche presente un negozietto dove è possibile comprare una moltitudine di souvenir tra cui i tipici boccali da birra in vetro o in ceramica, con lo stemma dell'orologio.


20 BIRRA (2^ Edizione)

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giovedì 4 maggio 2023



20 BIRRA (2^ Edizione)

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mercoledì 3 maggio 2023

UNION



https://youtu.be/8CEJ7456O5w


La birra Union (in sloveno Union pivo) è una birra slovena, che viene prodotta dalla Pivovarna Union di Lubiana.
La birreria fu fondata nel 1864 come una piccola azienda di famiglia da Ivan e Pietro Kosler come birreria Kosler. L'effettiva nascita del marchio Union risale al 1909 quando i fratelli Kosler, a causa dell'aumento delle vendite e del grande potenziale del mercato dell'allora Impero austro-ungarico, fondarono la società per azioni Pivovarna Union col contributo dell'istituto per il credito e il commercio di Vienna. Tale società per azioni era costituita dall'unione della birreria dei fratelli Kosler con le birrerie Reininghaus AG e Puntigam di Graz.
Tra il 1910 e il 1926 la Pivovarna Union acquisì varie piccole fabbriche di birra slovene. Nel 1910 acquisì a Lubiana le birrerie Auer e Perless, nel 1911 la fabbrica di birra Perless di Kočevje, nel 1912 la birreria Smidt di Škofja Loka, nel 1916 la birreria Mayr di Kranj e Zimmerman di Lesce, nel 1917 la birreria Stare brewery di Mengeš, nel 1918 la birreria Frählich di Vrhnika, nel 1924 la Pivovarna Laško e infine, nel 1926, la Thomas Gatz di Maribor. Tutte le fabbriche di birra acquisite smisero di produrre la birra indipendentemente, quindi la Pivovarna Union rimase l'unica fabbrica di birra nella Banovina della Drava. Successivamente alcuni marchi tornarono indipendenti sul mercato, come ad esempio la Pivovarna Laško. Nel 1925 la Pivovarna Union superò la produzione di 100.000 ettolitri di birra.
Nonostante le difficoltà causate dallo scoppio della Seconda Guerra Mondiale, nel 1945 la fabbrica produsse 45.000 ettolitri di birra. Nel 1946, quando RS Slovenia era parte integrante della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia, la società fu nazionalizzata. Nel 1963, la produzione di birra salì a più di 220.000 ettolitri ed iniziarono le prime esportazioni verso l'Italia.

20 BIRRA (2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

martedì 2 maggio 2023

SKOL


https://youtu.be/v_XxAYBILf4
Skol è una marca di birra di proprietà dell'impresa danese Carlsberg con licenza per essere fabbricata in Brasile dalla AmBev. Il suo nome deriva dall' espressione scandinava skål, che significa "alla vostra salute"; espressione comune che precede i brindisi. È oggi il principale produttore del segmento nel mercato brasiliano. È commercializzata nei tipi Plzeň, beats, alla spina chiara e scura.
La birra Skol Pilsen fu lanciata il 25 agosto 1964 in Europa e giunse in Brasile nel 1967. La sua storia è segnata da innovazioni che hanno rivoluzionato il settore. Nel 1971 lanciò la prima lattina a banda stagnata. Fu anche pioniera nel lancio della prima lattina di alluminio nel 1979. Nel 1993 l'azienda lanciò la Skol Pilsen in lattina da 500 ml nella bottiglia a collo lungo (long neck) con tappo ad elica.
Insieme al modello internazionale di confezioni a perdere, nel 1996 lanciò la confezione a collo lungo (long neck) da 355 ml di capacità. Nel 1997 portò sul mercato la prima lattina con l'imboccatura rotonda. Nel 1998 iniziò un periodo di massicce campagne pubblicitarie. Come sponsor ufficiale del Campionato brasiliano di Supercross, nel 1999 portò in Brasile il campione mondiale Jeremy Macgrath. Ancora nel 1999 ebbe luogo lo Skol Rock, evento che riunì formazioni inedite della musica rock. Il 2000 iniziò con la campagna "2000: O verão mais redondo do planeta" ("2000: L'estate più rotonda del pianeta", in riferimento ai tre zeri del numero dell'anno).
Nel 2000 ebbe luogo anche la prima edizione di Skol Beats, evento patrocinato dalla Skol che riunì grandi stelle della musica elettronica a Curitiba e San Paolo. Lo Skol Rock non fu abbandonato e venne successivamente ripreso in feste a Curitiba e all'interno di San Paolo. Nel 2002 la Skol uscì con una confezione sviluppata appositamente per la stagione estiva.
Fu lanciato anche un nuovo tipo di birra, Beats, fatto in base a ciò che il consumatore vuole per le feste di animazione. Si caratterizzò per cambiamenti nel sapore e nel tenore alcolico e per una confezione a collo lungo da 330 ml, di tipo trasparente.
Nell'ottobre del 2006 fu creata la birra Skol Lemon, a basso tenore alcolico e gusto di limone, che trovò un'accoglienza discorde tra il pubblico. La nuova bevanda lanciò messaggi pubblicitari carismatici e ricchi di allegria, il cui più recente successo è una campagna per l'estate 2006/2007 in cui un gruppo di amici si fanno scherzi tra loro e di cui conserveranno ricordi per il resto della vita, rafforzando l'idea "giovane", essendo il pubblico dei giovani il target della birra.
In Europa, la Skol ha raggiunto ottimi risultati di mercato. In Brasile, grazie al marketing aggressivo, ha conseguito significativi volumi di vendita, divenendo una "commodity" della AmBev. Il successo del prodotto è testimoniato dal valore del marchio: secondo la società di consulenza britannica InterBrands, il marchio Skol è valutato 421 milioni di dollari USA ed è il 4º del Brasile in termini di valore.

20 BIRRA (2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.




20 BIRRA
(2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

sabato 15 aprile 2023

IL CHINOTTO DI SAVONA

 





https://youtu.be/pVNomQrwVgI

6 ALLA RICERCA DEL BUON GUSTO

Alla ricerca del buon gusto raccoglie in maniera sistematica le recensioni pubblicate sul mensile savonese Il Letimbro nella rubrica Dalla parte del gusto e poi apparse nel blog  HOMO LUDENS https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

sabato 1 aprile 2023

CENA DI AROMATICHE & FAGIOLI


Al l'Hotel Ristorante Torre di Celle Ligure lo stufato di fagioli non stufa
AROMATICHE & FAGIOLI
Una masterclass di cucina del fagiolo e mille informazioni preziose molto aromatiche
 
Giovedì 22 Gennaio 2015 ore 19.30 Celle Ligure, provincia di Savona, si trasformerà nella capitale delle aromatiche e dei fagioli. 20 aromatiche (Alloro, Basilico, Coriandolo, Dragoncello, Elicriso, Erba cipollina, Issopo, Lavanda, Maggiorana, Melissa, Menta, Origano, Peperoncino, Prezzemolo, Rosmarino, Ruta, Salvia, Santoreggia, Timo, Valeriana) saranno illustrate da Domenico Pizzo (Presidente di Floras Floricoltori Associati Savonesi), che parlerà di un primato locale poco conosciuto "Savona capitale mondiale delle aromatiche". 11 tipologie di fagioli (Borlotto, Cannellino, Conio, Lamon, Dell’Occhio. Nero Messicano, Piattella Canavesana, Red Kidney, Di Spagna, Toscanello, Zolfino) saranno illustrate da Giovanna Molle (titolare della La Bottega dei Cereali - Savona) che attribuirà "Ad ogni fagiolo la sua virtù". Non poteva mancare la parte squisitamente degustativa.
La masterclass di cucina dei fagioli sarà tenuta dal giovanissimo chef emergente Bruno Giordano (Hotel Ristorante Torre - Celle Ligure) che cucinerà ed illustrerà un menù ricco e variato sul tema fagioli ed aromatiche.
Entrées
Mini burger di fagioli neri messicani con maionese all'erba cipollina
Capra alla menta e fagioli di Conio
Pendolon di fagioli di Lamon al rosmarino
Spiedino di gambero in crosta di cannellini e pepe nero
Piattoforte
Pasta con fagioli zolfini e muscoli allo zafferano
Dessert
Calcioni molisani dolci alla vaniglia e cacao farciti con fagioli borlotti
Vini
Eutichiano Rosso Colli di Luni DOC La Baia del Sole Federici
Moscato d'Asti DOCG Bosc dla-Rei Batasiolo
Il tutto accompagnato dai pani speciali infornato ed illustrati da Giuliano Antonelli (maestro panificatore della omonima Panetteria di Vado Ligure).
Conduce il cronista del gusto Nat Russo (curatore del format Casa Bergese).
Il costo della manifestazione è 15 euro. Prenotazioni al 3335279276.

5 SETTE 
ANNI DI CASA BERGESE


 

7 anni di Casa Bergese raccoglie in maniera sistematica la documentazione di tutte le manifestazioni organizzate dall’omonimo gruppo savonese di amanti della buona tavola pubblicata sul blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/. Nino Bergese è stato il più grande chef italiano di tutti i tempi. Definito "il re dei cuochi il cuoco dei re" per la sua lunga attività al servizio delle case regnanti di tutta Europa è l'inventore della cucina italiana di gran classe. In suo onore esiste una Associazione culturale denominata Casa Bergese che organizza corsi, degustazioni, menù tematici.

BRANCALEONE FOX TERRIER

 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini.
Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).



CENA DELL'EXPO

Tornano le cene gourmand al Caffé del Duomo di Savona
EXPONIAMOCI AI SAPORI DEL MONDO
12 leccornie etniche per salutare l'estate
Giovedì 24 Settembre 2015 alle ore 21 al Caffè del Duomo di Savona in via Manzoni Casa Bergese organizza una conversazione con cena degustazione dedicata alle cucine del mondo. Nat Russo parlerà sul tema Contraddizioni nel food: dal Km 0 alla cucina etnica.  A seguire il menù degustazione dello chef Christian Stantero (coadiuvato ai fornelli da Valter Mutti): 
Entrées: Welsh rarebit (Galles), Pao de queijo (Brasile), Beef pie (Nuova Zelanda)
Piatti forti: Cous cous (Tunisia), Khao pad (Thailandia), Gyoza (Cina)
Desserts: Baklava (Turchia), Brownies (U.S.A.), Dorayaki (Giappone)
Bevande: Beer (U.S.A.), Té verde naa naa (Marocco), Umeshu (Giappone.
Cena 25 euro. Informazioni & Iscrizioni entro lunedì 21 settembre 2015.

5 SETTE ANNI DI CASA BERGESE


 

7 anni di Casa Bergese raccoglie in maniera sistematica la documentazione di tutte le manifestazioni organizzate dall’omonimo gruppo savonese di amanti della buona tavola pubblicata sul blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/. Nino Bergese è stato il più grande chef italiano di tutti i tempi. Definito "il re dei cuochi il cuoco dei re" per la sua lunga attività al servizio delle case regnanti di tutta Europa è l'inventore della cucina italiana di gran classe. In suo onore esiste una Associazione culturale denominata Casa Bergese che organizza corsi, degustazioni, menù tematici.

BRANCALEONE FOX TERRIER
 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini.
Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

venerdì 31 marzo 2023

CENA DEL SOLSTIZIO

Due dolci due storie
Cassata siciliana
Una cassata siciliana (dall'arabo qas'at, "bacinella" o dal latino caseum, "formaggio") è una torta tradizionale siciliana a base di ricotta zuccherata (tradizionalmente di pecora), pan di Spagna, pasta reale e frutta candita. È una produzione tipica siciliana, come tale è stata ufficialmente riconosciuta e inserita nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T.) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali (Mipaaf), su proposta della Regione Siciliana.
 Nonostante l'apparente semplicità della ricetta, esistono innumerevoli varianti locali e spiccano per la tipicità della ricetta la variante palermitana, la variante trapanese, la nissena e la catanese. Infatti soprattutto l'aspetto esteriore può variare da una scarna decorazione di glassa e un po' di scorza d'arancia candita fino a una opulenta costruzione baroccheggiante con perline colorate e una mezza dozzina di frutti canditi diversi. Sempre secondo le varianti locali, ci possono essere ingredienti aggiuntivi, come pistacchio, pinoli, cioccolato, cannella, maraschino o acqua di zagara.
 La tradizione vuole che la cassata siciliana sia stata inventata, attorno al 998, al culmine della dominazione musulmana, dai cuochi di corte dell'Emiro che risiedeva alla Kalsa di Palermo; la sua antica nascita, è testimoniata da un documento del Sinodo di Mazara del Vallo del 1575, nel quale la cassata è definita "indispensabile nelle feste pasquali".
Nel 1700 i monasteri di clausura si appropriarono del primato della produzione della torta arricchendola del caratteristico bordo verde di pasta di mandorle. Comunque sia le radici della cassata risalgono alla dominazione araba in Sicilia (IX-XI secolo). Gli arabi avevano introdotto a Palermo la canna da zucchero, il limone, il cedro, l'arancia amara, il mandarino, la mandorla. Insieme alla ricotta di pecora, che si produceva in Sicilia da tempi preistorici, erano così riuniti tutti gli ingredienti base della cassata, che all'inizio non era che un involucro di pasta frolla farcito di ricotta zuccherata e poi infornato.
 Nel periodo normanno, a Palermo presso il convento della Martorana, fu creata la pasta reale o Martorana, un impasto di farina di mandorle e zucchero, che, colorato di verde con estratti di erbe, sostituì la pasta frolla come involucro. Si passò così dalla cassata al forno a quella composta a freddo.
Gli spagnoli introdussero in Sicilia il cioccolato e il pan di Spagna. Durante il barocco si aggiungono infine i canditi. L'introduzione della glassa di zucchero coperta di frutta candita che avvolge tutto il dolce come un vetro opaco potrebbe ricondurre il nome all'inglese glass, vetro da cui glassata - classata -cassata.
Un proverbio siciliano recita "Tintu è cu nun mancia a cassata a matina ri Pasqua" ("Meschino chi non mangia cassata la mattina di Pasqua"). La decorazione caratteristica della cassata siciliana con la zuccata (zucca candita) fu introdotta nel 1873 (in occasione di una manifestazione che si tenne a Vienna) dal pasticciere palermitano cav. Salvatore Gulì, il quale aveva un laboratorio in corso Vittorio Emanuele a Palermo.

Charlotte
La charlotte è un tipo di dessert composto da una crema bavarese che viene circondata da una corona di savoiardi e ricoperta da una guarnitura il cui ingrediente principale specifica il nome di tutta la preparazione (come ad esempio charlotte alle fragole, charlotte al cioccolato, charlotte di mele, eccetera). Lo stampo da charlotte ha una forma particolare che ricorda l'omonima tipica cuffia increspata.
Sembra che il noto dolce inglese, sia stato creato in omaggio alla regina, Charlotte Sophia di Mecklenburg-Strelitz moglie del celeberrimo re d’Inghilterra Giorgio III e madre di 15 figli, sovrana amata e rispettata, nota benefattrice e mecenate delle arti e della botanica.
 La regina ebbe una vita serena, turbata solo dalla pazzia del marito qualche anno prima della sua morte, godette del favore dei sudditi ed ottenne diverse dediche. Tra queste,  l’opera K3 da parte del giovanissimo Mozart e la bellissima specie della pianta strelizia battezzata Strelitzia reginae in suo onore. Alla sua nota passione per la botanica, infatti,  pare sia dovuta secondo l’Oxford Companion to Food, famosa enciclopedia del cibo britannica, la dedica del dolce charlotte, evoluzione del più semplice bread pudding inglese. Sembrerebbe infatti che questa versione del budino di pane, cotto al forno, farcita di mele sia stata ispirata all’amore della regina per gli alberi di mele. Secondo l’ Oxford English Dictionary, la prima citazione su carta stampata  della charlotte risale al 1796, quando la regina era ancora in vita, nella poesia “Hasty Pudding” di J. Barlow, scherzosa celebrazione delle delizie culinarie della nuova Inghilterra, in cui egli la descrive con queste parole:
“the charlotte brown, within whose crusty sides,  a belly soft the pulpy apple hides”
“la charlotte dorata, nei cui fianchi croccanti/ si nasconde un ventre morbido di mele”.
Per la prima ricetta stampata bisognerà aspettare circa un decennio. In origine, infatti, questo dolce era costituito da una purea di frutta racchiusa da pane raffermo, magari intinto nel burro, e poi cotto in forno.

La torta Charlotte giunta ai nostri giorni, costituita da un guscio di biscotti spugnosi che racchiudono una bavarese alla vaniglia, è un’invenzione da attribuire al cuoco francese Marie Antoine (Antonin) Carême, uno dei più grandi e colti cuochi della storia  che introdusse nella cucina, quello che in pittura si chiama il “valore”, comprendendo per la prima volta che i sapori e gli odori devono essere giudicati non in assoluto, ma nei loro reciproci rapporti. Egli incarnò l’ideale del cuoco perfetto, poiché non fu solamente un‘abile esecutore di ricette ma anche uno studioso di storia della gastronomia, e molte delle sue opere, tra cui la più celebre è “L’Art de la Cuisine Française”, fanno ancora oggi testo in materia. Egli,  lavorava presso la corte inglese di Giorgio III e preparò, in onore della moglie, questo dolce particolare e delicato, di cui poi affinò ulteriormente la ricetta quando si trasferì alla corte dello Zar Alessandro I di Russia a San Pietroburgo.