giovedì 9 febbraio 2023

LASAGNE CON LE NOCI


250 grammi pasta all'uovo per lasagne
250 decilitro latte
250 grammi farina
800 grammi zucchine
150 grammi primosale
12 fiori di zucca
50 grammi gherigli di noce
2 rametti maggiorana
1 rametto timo
1 spicchio aglio
40 grammi ricotta dura grattugiata
q.b. olio extravergine d'oliva
q.b. sale
q.b. pepe
Per la preparazione delle lasagne con noci, primosale e zucchine parti dalle zucchine: lavale e spuntale, poi grattugiale con la grattugia a fori grossi, poi pulisci con un telo umido i fiori di zucca eliminando i pistilli e tritali finemente. Successivamente spela lo spicchio d'aglio, taglialo a metà e togli il germoglio centrale. Nel frattempo scalda 4-5 cucchiai di olio in una padella, aggiungi l'aglio, lasciatelo soffriggere, finché risulterà dorato, poi eliminalo. Successivamente aggiungi le zucchine ed i fiori di zucca, sale e fai cuocere il tutto per 4-5 minuti. A parte trita le noci. Sminuzza i gherigli di noce con le foglie di maggiorana e timo. Tosta in un pentolino 25 g di farina senza condimenti, diluisci con 2,5 dl di latte freddo, sbattendo con una frusta e cuocete la salsa, finché si sarà addensata, aggiungi del sale. Prepara la pasta. Scotta le sfoglie di pasta in acqua bollente salata per pochi secondi e stendile ad asciugare. Cuoci le lasagne: ungi di olio una pirofila di 20x22 cm e stendi sul fondo un cucchiaio di zucchine. Prosegui alternando strati di pasta, besciamella, primosale a fettine, trito di noci ed erbe, ricotta dura e zucchine. Passa in forno già caldo a 180° per 20 minuti. Servi nello stesso recipiente di cottura.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.




mercoledì 8 febbraio 2023

PISAREI E FASO' ALLA PIACENTINA

I pisarei sono ottenuti da un impasto di farina, pane grattugiato e acqua, che viene arrotolato a formare dei lunghi cilindri, i quali a loro volta saranno tagliati a tocchetti delle dimensioni di un fagiolo. I tocchetti, a loro volta, saranno schiacciati col pollice, avvolgendoli leggermente su se stessi, perché assumano la forma caratteristica.
Riconoscimenti
Su proposta della Regione Emilia-Romagna, i pisarei e faso sono stati inseriti dal Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali come uno dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani tipici della provincia di Piacenza.
I pisarei e faso sono un piatto di pasta tipico della provincia italiana di Piacenza, tra i più conosciuti della cucina piacentina. Si tratta di gnocchetti di farina e pangrattato conditi con un sugo a base di fagioli, lardo, cipolla e pomodoro. Antica ricetta contadina povera ma completa, ancora oggi è molto diffusa tra la gente e nei ristoranti del Piacentino. Il piatto è stato valorizzato e disciplinato con il marchio De.Co. dall'amministrazione comunale di Piacenza. Una tradizione attendibile narra che la ricetta alla base dei pisarei e fasö sia originaria del Medioevo, utilizzata nei conventi del piacentino per sfamare, con ingredienti poveri ma nutrienti, i pellegrini di passaggio sulla Via Francigena verso Roma. Un tempo erano impiegati i fagioli di tipo dolico (Dolichos) anziché i borlotti e la ricetta non prevedeva la passata di pomodoro; questo perché borlotti e pomodori furono introdotti in Europa dalle Americhe, allora ancora sconosciute. L’origine del nome pisarel si fa risalire o al termine dialettale bissa, biscia in dialetto, riferendosi alla biscia di farina da formare e tagliare a tocchetti per ottenere gli gnocchetti. Un'altra ipotesi riguarda il termine spagnolo pisar facendo riferimento al gesto dello schiacciarli col pollice, arrotolandoli leggermente su se stessi, per donargli la forma che li caratterizza.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.


CREMA MALAKOFF

Pan di Spagna, circa 200 gr
Per la crema pasticciera, 
3 rossi d'uovo; 
3 cucchiai di zucchero; 
2 cucchiai di farina; 
latte lt. 0,500
Panna montata lt. 0,500
Maraschino, mezzo bicchiere
Marsala, 1 bicchierino
Per la macedonia di frutta:
1 pera; 1 mela;
2 fette di ananas fresco;
2 banane;
2 pesche;
qualche filetto di cedro e arancia canditi
Una volta preparata la crema pasticciera (zucchero, tuorli e farina ben sbattuti con la frusta a mano, ben sciolti nel latte e successivamente posti al bollore su fuoco molto moderato), fatela completamente raffreddare, mescolandola con cura di tanto in tanto per evitare la formazione della pellicola superficiale. Unite quindi con delicatezza il Marsala e qualche cucchiaiata di panna montata. Provvedete, nell'attesa che la crema si raffreddi, a preparare l'insolita macedonia di frutta, dai colori tenui, unendo qualche cucchiaiata di zucchero e il Maraschino. Veniamo ora alla confezione delle coppe, iniziando con un fondo di crema, un sovrastante sottile strato di Pan di Spagna irrorato di Maraschino, ancora crema, uno strato di frutta, un altro sottile strato di Pan di Spagna irrorato dal succo della macedonia e infine una decorazione a piacere con la panna montata. Nel caso si preferisse la presentazione in un'unica grande coppa, è assai probabile che gli strati sovrapposti delle differenti componenti del dessert aumenteranno di numero, con minor effetto scenico ma forse maggiore soddisfazione dei palati.

Le coppe per lo champagne, scoperte negli ultimi tempi come diversamente utilizzabili rispetto alla loro funzione originaria, evocano l'effervescenza di una Belle époque che ben si sposa a questo raffinato dessert d'altri tempi, tuttavia nato per essere servito in un'unica, grande e immaginiamo preziosa, coppa di cristallo.

5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.


 

martedì 7 febbraio 2023

LASAGNE CON VERDURE

250 grammi pasta fresca all'uovo per lasagne
300 grammi champignon
60 grammi parmigiano reggiano
50 grammi farina
2 carote
2 zucchine
2 melanzane
2 pomodori
1 costa di sedano
1 porro
1 spicchio d'aglio
2 mazzetti fiori di zucca
1/2 litro latte scremato
q.b. noce moscata 
sale 
pepe 
timo
Prepara il ragù vegetale. Spunta e taglia a pezzettini la carota e le zucchine, oppure grattugiale; affetta finemente il porro e la costa di sedano; sciacqua rapidamente gli champignon, poi riducili a fettine sottili; spunta e taglia a dadini le melanzane. Scalda una padella antiaderente e cuoci le diverse verdure, una varietà alla volta: salale, coprile e rosolale per 4-5 minuti a fiamma bassa, poi versale in una ciotola ampia. Fai la besciamella. Tosta la farina in una casseruola a fiamma media per qualche istante, mescolando. Versa il latte freddo, tutto in una volta e cuoci per circa 10 minuti mescolando con l a frusta, finché la salsa si addenserà. Regola di sale e pepe e aggiungi 1 pizzico di noce moscata grattugiata. Una volta preparato il ragù procedi con il riempire la terrina con uno strato di pasta e poi prosegui, fino a esaurire gli ingredienti. Intanto, tuffa i pomodori in una pentola con abbondante acqua in ebollizione per qualche istante, spellali, dividili a metà, elimina i semi e taglia la polpa a dadini. Uniscili nella ciotola con le verdure, con le foglioline di timo e lo spicchio d'aglio, spellato e tritato. Cuoci le lasagne. Distribuisci un velo di besciamella sul fondo di una pirofila, foderata con un foglio di carta da forno bagnato e strizzato, fai uno strato di lasagne, aggiungi uno strato di ragù vegetale, spolverizza di parmigiano reggiano grattugiato, poi ripeti gli strati, fino a esaurire gli ingredienti e terminando con il formaggio. Copri con alluminio e cuoci in forno già caldo a 180°C per 30 minuti. Elimina il foglio di alluminio, alza il calore a 220°C e cuoci per altri 10 minuti.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.


 

RAVIOLI DI PESCE IN SALSA AI PINOLI

300 grammi farina
4 uova
60 grammi grana
50 grammi pinoli
1/2 spicchio aglio
q.b. sale
q.b. pepe
500 grammi bianchetto (pesce azzurro)
2 cucchiai pane grattugiato
2 mazzetti basilico
4 cucchiai olio di oliva extravergine
Per la pasta all'uovo, inizia formando una fontana con la farina e rompendo al centro 3 delle uova previste. Unisci un cucchiaio d'olio ed inizia ad impastare velocemente fino ad ottenere un impasto liscio e sodo, che metterai da parte. Stendi la pasta con un mattarello o l'apposito macchinario dividendola in due sfoglie. Nel frattempo, prepara il ripieno sbattendo l'uovo rimasto in una ciotola, ed aggiungendovi i bianchetti, il pangrattato, metà del grana, ¼ del basilico tagliuzzato e 20 grammi di pinoli tritati. Mescola bene il composto e, se dovesse sembrarti poco consistente, aggiusta il tiro aggiungendo altro pangrattato. Forma adesso su una delle due sfoglie di pasta all'uovo dei piccoli mucchi di ripieno di pesce, copri con la seconda sfoglia e pressa delicatamente con le dita gli spazi “vuoti” tra un mucchietto di ripieno e l'altro. Taglia i tuoi ravioli con un semplice tagliapasta smerlato. Prepara la salsa ai pinoli con la quale guarnirai i tuoi ravioli freschi unendo i ¾ rimasti del basilico, l'aglio, 20gr di pinoli, 1 pizzico di sale e 3 dei cucchiai di olio previsti dalla ricetta. Cuoci i ravioli freschi per 5 minuti in acqua bollente e salata, scolali e raccoglili in una terrina calda. Per concludere la preparazione, condiscili con il pesto ed il grana rimasto, aggiusta di sale e pepe ed aggiungi i restanti pinoli per guarnire (che dovrai prima tostare leggermente in un padellino).


2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute. 



CUBÀITE


per la cialda:
albume di un uovo,
acqua,
mezzo cucchiaio di farina bianca;
per il ripieno 300 g di nocciole,
oppure 300 g tra nocciole, noci, mandorle,
150 g di miele di acacia,
buccia d'arancia,
30 g di zucchero.
Emulsionare gli ingredienti per le cialde. Riempire con questo composto l'apposito attrezzo, versandovene un cucchiaio alla volta, e porle sul fuoco. In questo modo si otterranno delle cialde sottili, che possono essere sostituite con le ostie. Intanto, abbrustolire le nocciole (noci o mandorle) per una decina di minuti in una padella e lasciare raffreddare. Nel frattempo riscaldare il miele con la buccia d'arancia, tritata finemente, e lo zucchero, mescolando continuamente per un quarto d'ora circa; a questo punto aggiungere le nocciole e cuocere per altri 5 minuti. Utilizzare un cucchiaio, preferibilmente di legno, per versare il dolce composto sopra metà delle cialde. Le restanti serviranno da copertura. Noto anche con il nome di ubrin, questo dolce è di probabile origine orientale. È infatti diffuso, in una versione molto simile, nel mondo arabo e nelle zone di influenza araba come la Sicilia dove anche il nome è praticamente identico: qubbayta in arabo, cubbaita in siciliano, cubaita in ligure. Ciò che rende particolare questo dolce, che altro non è che un croccante racchiuso tra due cialde, è la lavorazione che prevede l'utilizzo di attrezzi che localmente chiamano pinze: sono utensili dal manico molto lungo con alla sommità due dischetti piatti, ormai rari in commercio. Sui dischetti un tempo erano incise le iniziali della famiglia in modo da imprimerle sulle facce delle cialde, come avveniva per i corzetti, pasta caratteristica del Levante genovese. Le cubàite sono diffuse nel ponente ligure in particolare a Ventimiglia, Castel Vittorio, Camporosso e Pigna. Nella zona era tradizione prepararle in occasione di determinate ricorrenze religiose e festività. Dolce costituito da due cialde al cui interno si pone un ripieno, variabile da zona a zona, a base di nocciole, o anche di noci o di mandorle, scorze di arancia e miele.

5 DESSERT (2^ Edizione)
 
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.


 


BANANA SPLIT


Banane 1
Gelato alla fragola 1 pallina
Gelato al cioccolato 1 pallina
Gelato alla panna 1 pallina
Cioccolato fondente 80 gr
Panna fresca 150 ml
Nocciole granella, q.b.
Cioccolato scagliette, q.b.
Ciliegie candite, 3
Confettura di fragole 2 cucchiai
Per preparare la banana split iniziate a preparare i due topping: per quello al cioccolato tritate il cioccolato fondente con un coltello, fatelo sciogliere a bagnomaria e aggiungete circa 30 ml di panna scaldata in un pentolino mescolando di continuo. Passate con un colino 2 cucchiai di confettura di fragole per eliminare i semini ed ottenere così una purea. Montate la rimanente panna fresca. Tagliate a metà una banana per il lungo e disponetela su di un piatto ovale o a “barchetta”, disponetevi quindi una pallina di gelato alla fragola, una di gelato alla vaniglia e una di gelato al cioccolato. Poi decorate con i topping di fragola e cioccolato a piacere e con la panna montata. Guarnite infine il banana split con della granella di nocciole, scagliette di cioccolato e ciliegie candite.
La banana split è un dessert di frutta e gelato tra i più famosi al mondo. A causa della forma della banana, che ne costitusce l'ingrediente irrinunciabile, viene servito in un piatto stretto e lungo denominato barchetta. La ricetta della banana split fu brevettata nel 1904 da David Evans Strickler, studente dell'Università di Pittsburgh, che all'epoca lavorava nel bar del padre, a Latrobe in Pennsylvania, occupandosi prevalentemente di bibite e cocktail. Secondo la tradizione, Stickler perfezionò il dessert ideato alcuni anni prima da un venditore di gelati di Boston, che aveva il difetto di essere composto con banane non sbucciate. Tuttavia tutti i cittadini di Latrobe lo accreditano come l'inventore del celebre dolce, tanto che nel 2004 è stato celebrato il centesimo anniversario dall'invenzione della banana split. L'invenzione della banana split è reclamata anche dalla città di Wilmington, in Ohio: qui nel 1907 il ristoratore Ernest Hazard, deluso dalle proposte ricevute dal proprio personale, al quale aveva chiesto di inventare un nuovo dolce da sottoporre al giudizio dei clienti, preparò da solo un dessert, tagliando longitudinalmente una banana ed aggiungendo del gelato come ripieno. In ricordo di quell'episodio ogni anno a Wilmington si tiene il "Banana Split Festival", una vera e propria palestra culinaria in cui tutti possono sbizzarrirsi nella preparazione del dolce. Indipendentemente dalla sua invenzione, al successo e alla diffusione della banana split contribuì in modo decisivo la catena di ristoranti Walgreens, fondata a Chicago nel 1901: il fondatore Charles Walgreen, incluse presto la banana split nel menù e in breve tempo essa divenne un elemento distintivo della catena. La preparazione della banana split richiede di sbucciare una banana e tagliarla a metà in senso longitudinale, disponendola in un piatto preferibilmente di forma allungata. Alla banana va quindi aggiunto del gelato - la tradizione vuole che siano aggiunte tre palle, una alla fragola, una al cioccolato e una alla vaniglia - ricoperto da panna montata. Altre gustose guarnizioni per il gelato possono essere le noccioline sbriciolate, il caramello, fettine di ananas, lo sciroppo d'acero, quello al cioccolato o ancora quello all'amarena e le ciliegie. Molti ristoranti e pasticcerie aggiungono anche del maraschino alla panna montata o alle noccioline.



5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.




lunedì 6 febbraio 2023

FOCACCIA DOLCE SARZANESE

farina (500g),
zucchero (150 g),
zibibbo (100 g),
noci e nocciole sgusciate (150 g),
semi di anice (un pizzico), vino bianco (un bicchiere),
olio di oliva (50 g),  
lievito di birra (40 g),
sale,
vino,
zucchero.
Mettere in una terrina farina, uovo, sale, zucchero, bicchierino di anice, vino e lievito, sciolto in acqua tiepida; amalgamare bene, aggiungere l'olio e lo zucchero rimanente. Completare l'impasto con lo zibibbo, le noci e le nocciole tritate e i semi di anice. Lavorare bene, dare la forma di una pagnotta e lasciare a lievitare in luogo caldo per almeno tre ore. Sciogliere lo zucchero nel vino e spennellare la focaccia. Cuocere in forno, meglio se a legna, per circa un'ora a 180°C. La focaccia si serve fredda, accompagnata da un buon vino dolce. La focaccia dolce sarzanese (La Spezia) è anche detta focaccia di Natale in quanto veniva preparata in occasione di questa festività, diventandone simbolo irrinunciabile come l'albero decorato e il presepe. Si dice che la ricetta fosse utilizzata nell'antichità dai marinai per la compattezza della pasta, che garantiva una più lunga conservazione. E’ un dolce dalla forma rotonda, con un diametro di circa 20 cm, ricco di nocciole e di noci. La Focaccia dolce sarzanese è assurta anche a dignità letteraria poichè Mario Soldati in Vapor di Val di Magra, ricordando un suo viaggio del 1959 attraverso la Liguria, ne riferiva le qualità riportando la ricetta così come ancora oggi viene riproposta da piccoli laboratori che ne curano la rivendita esclusivamente locale.


18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.



POLLO AL CURRY

secondo di carne
200 gr di riso basmati
250 gr di petto di pollo
mezza carota (se piccola 1 carota)
mezza cipolla
curry q.b. (1-2 cucchiai dipende dai gusti)
sale
2-3 cucchiai d’olio extravergine d’oliva
latte q.b. (circa 1 bicchiere)
2-3 cucchiai di farina
Sciacquare il riso in un recipiente sotto l’acqua corrente e poi passandolo in un colino (io uso un colino a trama fitta). Si deve sciacquare piu’ volte senza lasciarlo in ammollo, finchè l’acqua ne uscirà pulita (io faccio tipo 10 risciacqui).
In una pentola mettere un filo d’olio di semi, il riso e l’acqua in eguale misura (praticamente il riso verrà appena coperto dall’acqua). Portare ad ebollizione, quando bolle mettere il fuoco al minimo, coprire con un coperchio e lasciate cuocere per 10 minuti. Passati i 10 minuti spegnere il fuoco e lasciare riposare per altri 10 minuti. Togliere il coperchio e sgranare il riso con una forchetta. Se non si utilizza subito mettere un canovaccio sopra la pentola e chiudere con il coperchio, in questo modo si manterrà perfetto fino all’utilizzo. Preparare il pollo tagliandolo a striscioline e metterlo in una terrina a insaporire con il curry. Tagliare finemente la cipolla e la carota, in una padella mettere un filo d’olio e cuocere il soffritto per qualche minuto. Aggiungere il pollo a pezzettini e rosolarlo per bene. Cuocere per 10 minuti, regolare di sale e aggiungere il latte, la farina e un altro po’ di polvere di curry. Lasciare cuocere per altri 10 minuti circa, e se si asciuga troppo unire altro latte.

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

RISOTTO ALLA CREMA DI SCAMPI

320 g di riso (preferibile tipo “carnaroli” o “Vialone Nano”)
800 g di scampi (scegliete scampi non troppo grossi)
1 bicchierino di brandy 1 scalogno 1 ciuffo di prezzemolo tritato
q.b. olio extra vergine d’oliva q.b. burro q.b. sale e pepe
50 ml di salsa di pomodoro 

1 costa di sedano
1 scalogno 

1 o 2 carote 
1 spicchio di aglio
1/2 bicchiere di vino bianco 

q.b. sale 
2/3 grani di pepe
Iniziamo col preparare il fumetto. Lavate tutti gli scampi (avendo cura di metterne quattro da parte per guarnire il vostro risotto prima di portarlo a tavola) e procedete ad eliminare teste e carapaci (i gusci esterni). Prendete una pentola e fatevi soffriggere uno spicchio d’aglio e un po’ di olio con lo scalogno, le carote ed il sedano. Aggiungete le teste (schiacciandole un po’) ed i carapaci. Fate rosolare il tutto per qualche minuto e poi sfumate con il vino bianco. Quando sarà evaporato aggiungete un mestolo d’acqua calda e fate cuocere a fuoco medio il fumetto per almeno 30 minuti. Aggiungete un pizzico di sale e, con l’aiuto di un colino, filtrate il brodo eliminando ogni residuo di pesce. Mantenete il brodo al caldo. Per la crema di scampi: prendete gli scampi e, aiutandovi con delle forbici, puliteli tagliando il guscio al centro e tirandone fuori con delicatezza la polpa. Abbiate cura di eliminare il filo nero intestinale. A questo punto fare rosolare gli scampi con l’olio e lo scalogno tritato, sfumate con il brandy e quando sarà evaporato, aggiungete la salsa di pomodoro (o i pomodori) ed un pizzico di sale. Fate cuocere il tutto per qualche minuto, poi frullatelo con il mixer, aggiungete un po’ di prezzemolo tritato e, se volete, un po’ di panna da cucina. Procediamo col la preparazione del risotto. Prendete lo scalogno e tritatelo in maniera molto sottile, mettetelo in pentola con un pochino di burro e aggiungete il riso che farete tostare per bene avendo cura di sfumarlo con il brodo di pesce. Portatelo a cottura aggiungendo il fumetto caldo di volta in volta. Quando il riso è ancora molto al dente, aggiungete la crema di scampi, una manciata di sale ed un pizzico di pepe ed ultimate la cottura. Prima di togliere la pentola dal fuoco, prendete una noce di burro ed aggiungetela al vostro risotto e mescolate. Prima di servire, ben caldo, guarnite il vostro risotto alla crema di scampi con foglioline di prezzemolo ed uno scampo intero.
14 PASTA & RISO (2^ Edizione)
 

Pasta e riso. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 140 schede di prodotti, lavorazioni e ricette pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La pasta è una sorta di marchio di italianità, il riso ci fa cittadini del mondo. Tanti tipi di paste da conoscere ed altrettanti tipi di riso. Ma soprattutto tanti consigli su come sceglierli e cucinarli al meglio.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine). 

LASAGNE CON ZUCCA E FUNGHI

400 grammi polpa di zucca
1 spicchio aglio
2 scalogni
1 mazzetto prezzemolo
2 rametti timo
300 grammi lasagne
400 grammi funghi porcini
q.b. burro
1 decilitro vino bianco
q.b. sale
q.b. pepe
60 grammi grana padano fresco
q.b. olio di oliva extravergine
Per prima cosa taglia la zucca e i funghi puliti a fettine sottili. Trita l'aglio con gli scalogni e le erbe e riunisci il trito in un tegame con 30 g di burro. Fallo insaporire per 2-3 minuti, unisci la zucca, il vino, 1/2 mestolo di acqua, sale e pepe. Copri e stufa per 15 minuti. Unisci i funghi e cuoci ancora per 5 minuti, mentre ti prepari a cuocere le lasagne. Lessa le lasagne in abbondante acqua bollente leggermente salata a cui avrai aggiunto 2 di cucchiai d’olio, poi scolale con un mestolo forato e stendile su un canovaccio. Imburra una teglia e forma uno strato di pasta. Continua con il condimento di zucca e funghi e 1 parte del grana grattugiato e procedi fino a esaurire le lasagne e il condimento. Cospargi la superficie con il formaggio rimasto, ultima con fiocchetti di burro e inforna a 200° le lasagne con i funghi finché il formaggio in superficie sarà sciolto.


2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


domenica 5 febbraio 2023

GATHULIS

700 gr di patate bianche;
300 gr di formaggio fisciù (in sostituzione il pecorino);
350 gr di farina;
350 gr di semola di grano duro;
olio evo qb;
sale.
Mettere a bollire le patate, scolare e privale della buccia quando sono ancora tiepide. Schiacciare le patate con una forchetta e unire formaggio e sale. Amalgamare bene il tutto e unire la farina e la semola. Una volta ottenuto un impasto omogeneo lasciarlo riposare per una mezzoretta circa trascorsa la quale trasformare l’impasto in tanti vermicelli lunghi circa 10 cm da unire alle estremità formando una sorta di anellino. Friggere e servire caldi.
I gathulis o gattulis sono un piatto tipico della tradizione sarda, originari dell'Ogliastra e in particolare del comune di Villagrande Strisaili. Sono ciambelline fritte i cui ingredienti principali sono le patate, la semola e un particolare formaggio sardo detto fiscidu o frue (formaggio ovino in salamoia). Da anni nel mese di agosto a Villagrande Strisaili si tiene la sagra dei gathulis.

1 ANTIPASTI (2^ Edizione)

Antipasti. In queste 220 pagine sono raccolte oltre 150 ricette di antipasti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Leggi le mie ricette di entrées, cioè le portate che aprono un pranzo od una cena importante, o semplicemente sono un delizioso sfizio per il palato in qualunque momento della giornata. Se ti sarà venuta l'acquolina in bocca allora mettile in pratica. Il successo è assicurato, sia che si tratti di un'intrigante appuntamento a due, sia che si tratti di un pranzo di lavoro, sia che si tratti di una conviviale serata con gli amici del cuore.