venerdì 6 gennaio 2023

OMELETTE CON STRACCHINO E PROSCIUTTO

secondo 
Burro 60 gr
Pepe a piacere
Prosciutto cotto 100 gr
Sale q.b.
Stracchino 100 gr
Uova 6 
Rompete le uova in un recipiente, aggiungete il sale, il pepe e mescolatele brevemente con una forchetta, quanto basti affinché le uova si mischino ma senza amalgamarsi completamente tra loro. Tagliate il prosciutto cotto grossolanamente.  Mettete in una padella 30 gr di burro e fatelo sfrigolare, poi aggiungete metà dose del composto di uova, e spargetelo bene su tutta la superficie della padella; lasciate dorare l’omelette per qualche minuto, poi ponete su di essa 50 gr di prosciutto cotto e 50 gr di stracchino, e richiudete a libro l’omelette.  Fate cuocere per qualche istante ancora e poi conservate l’omelette al caldo, e ripetete la stessa identica operazione con i restanti ingredienti. Alla fine, avrete ottenuto due grosse omelette; dividete ciascuna di esse in due parti, ponete ogni parte su di un piatto da portata e servite immediatamente accompagnando con dell’insalata mista.

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.



PESCE IN CROSTA DI SALE


secondo di pesce
Branzino di 1 kg già eviscerato, (o altro pesce)
2,5 kg di sale grosso,
una fetta di limone,
erbe aromatiche,
aglio
Lavate con cura il branzino, asciugatelo e quindi profumatelo a piacere inserendo nella pancia gli odori che preferite. Sistemate in una teglia in cui il pesce stia di misura, uno strato di sale spesso circa mezzo centimetro. Adagiateci sopra il branzino e ricopritelo interamente di sale dalla coda alla testa. Compattate un poco il sale con le mani quindi infornate in forno già caldo a 180°-200°. Per la cottura tenete conto che serviranno circa 30-35 minuti. Sfornate e lasciate riposare 5-10 minuti.

3 SECONDI PIATTI 
(2^ Edizione)

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.



APPLE PIE



Farina tipo 00 450 g
Burro freddo di frigorifero 225 g
Sale 1 pizzico
Acqua ghiacciata 100 g
PER IL RIPIENO
Mele renette (già pulite) 1 kg
Limoni la buccia e il succo 1
Zucchero 100 g
Cannella in polvere 1 cucchiaino
Noce moscata grattugiata, la punta di un cucchiaino
Acqua 2 cucchiai
PER SPENNELLARE
Latte q.b
Per preparare l'Apple Pie incominciate con la realizzazione dell’impasto. Nella planetaria ponete il burro freddo di frigorifero tagliato a pezzetti, la farina e un pizzico di sale. Azionate la foglia e aggiungete l'acqua ghiacciata, continuando per qualche secondo fino ad ottenere un impasto piuttosto grezzo; quindi con una spatola da cucina trasferitelo su una spianatoia di legno.
Lavorate l’impasto con le mani per 8-10 minuti finché avrà assunto una consistenza liscia, dopodiché mettetelo in frigorifero a riposare per almeno 20 minuti, coperto con la pellicola trasparente o in un sacchetto di plastica. Nel frattempo potete procedere alla preparazione del ripieno dell’Apple Pie. Per prima cosa provvedete alla pulizia delle mele. Lavatele e sbucciatele;
tagliatele a spicchi e poi dividete ogni spicchio in fettine da 5 millimetri di spessore ciascuna. Per evitare che anneriscano, mettete le mele che avete tagliato in ammollo in un recipiente con acqua e limone e tenetele da parte. In una padella, possibilmente antiaderente, fate scaldare lo zucchero, la cannella in polvere e aggiungete la noce moscata grattugiata.
Versate due cucchiai di acqua e fate cuocere il caramello, mescolando con un cucchiaio di legno, fino a quando vedete delle bolle ampie; a questo punto fate sciogliere nel caramello una piccola noce di burro. Aggiungete le mele e la scorza del limone grattugiata, facendo saltare per qualche minuto fino a quando le mele saranno leggermente morbide all'esterno e molto croccanti all'interno. Spegnete il fuoco e lasciate intiepidire.
Imburrate leggermente una tortiera tonda dai bordi ondulati di circa 25 cm di diametro. Se non avete una tortiera ondulata, potete usare una tortiera liscia. Trascorsi 20 minuti, togliete l’impasto dal frigorifero e con un coltello dividetelo in due parti di cui una leggermente più grande dell’altra. Con un mattarello cominciate a stendere la parte più grande dell'impasto impasto sul piano di lavoro leggermente infarinato, cercando di realizzare una forma arrotondata dello spessore di 5 millimetri.
Avvolgete l’impasto attorno ad un mattarello e foderate la tortiera. Distribuite le mele nelle tortiera versandone di più al centro per creare una piccola montagnetta e all’Apple Pie la sua forma classica. Aggiungete sulle mele qualche fiocchetto di burro e stendete la parte di pasta rimanente formando un cerchio uguale al precedente, che andrete a collocare sulla torta per coprirne il ripieno.
Successivamente rifinite i bordi della tortiera, tagliando con un coltellino a lama liscia la pasta in eccesso sulla parte esterna. Chiudete dunque la torta, pizzicando con la punta delle dita la pasta in modo da sigillarne bene i bordi (in alternativa, per una versione più classica, potete decorarli con i rebbi di una forchetta). Con un coltellino a lama liscia fate dei tagli di circa 3 cm poco distanti dal centro, che serviranno sia a rendere la torta più bella, sia a far uscire il vapore che si formerà al suo interno.

Spennellate la superficie dell’Apple Pie con il latte e cuocete in forno statico preriscaldato a 200° per 20 minuti. Trascorso il tempo necessario, spennellate ancora con il latte e cuocete nuovamente abbassando la temperatura a 180° per 20 minuti. Spennellate una terza volta e cuocete a 170° per altri 20 minuti. Se avete un forno ventilato cuocete a 180°, a 160° e 150° per 10 minuti ogni volta. Quando l’Apple Pie sarà pronta e avrà preso colore, spegnete e lasciate raffreddare in forno. Quindi sfornatela e servite l'Apple Pie direttamente nella tortiera.

5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

ILE FLOTTANTE




per la crème anglaise:

½ litro di latte fresco

1 stecca di vaniglia

50/60 g di zucchero semolato

4 tuorli d’uovo

per le quenelles:

4 albumi

30 g di zucchero a velo

1 litro di acqua (o di latte). Incidete la stecca di vaniglia nel senso della lunghezza con la punta di un coltellino affilato, divaricate leggermente i lembi del bacello e con il dorso del coltello raschiate via i semini scuri che sono all’interno.

Raccoglieteli in un pentolino con il latte, mescolate e mettete sul fuoco dolcissimo: fate attenzione il latte non deve assolutamente bollire. Appena il latte sarà caldo spegnete e tenete da parte. In una ciotola capiente montate i tuorli con lo zucchero finché non si saranno leggermente schiariti, quindi unite il latte poco per volta filtrandolo con un colino. Mescolate con cura con un cucchiaio e quando il composto sarà omogeneo rimettete sul fuoco, sempre dolcissimo. Sorvegliate e mescolate continuamente la vostra crema (niente bollore, mi raccomando) e appena inizierà ad addensare nappando il cucchiaio spegnete e tenete da parte. Cominciate a montare gli albumi, quando iniziano leggermente a gonfiare unite lo zucchero a velo (setacciato) e continuate a montare a neve fermissima. In una padella larga con i bordi non troppo bassi versate l’acqua (o il latte se siete in vena di fare le cose in grande), mettete sul fuoco e portate quasi al punto di ebollizione, quando l’acqua inizia a fremere è il momento giusto. Con un cucchiaio prelevate una porzione di albume montato e con l’aiuto di un secondo cucchiaio cercate di modellarla senza appiattirla eccessivamente. Adagiatela nell’acqua bollente e fate cuocere per circa un minuto, quindi con l’aiuto di una spatola e di una schiumarola voltatela e fate cuocere ancora un minuto. Con la schiumarola prelevate la vostra quenelle e fatela asciugare su carta assorbente. Procedete così finche avrete terminato l’albume, vedrete che è anche divertente. E finalmente è il momento di montare il vostro dolce: sul fondo delle coppette mettete qualche cucchiaio di crème anglaise quindi appoggiate sopra la meringa cotta che galleggerà come un’isola. Completate con una guarnizione a piacere: caramello, granella di mandorle o di nocciole, scorzette di arancia candite o anche, perché no, cioccolato fuso.
5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

CRUMBLE DI MANDORLE AMARENE E PANNA

Latte fresco intero 500 ml
Maizena 50 g
Miele millefiori 10 g
Vaniglia mezza bacca
Panna fresca liquida 200 ml
Amarene 80 g
Zucchero 50 g
Per il crumble alle mandorle
Burro freddo di frigo 100 g
Zucchero di canna 50 g
Farina tipo 00 110 g Sale 1 pizzico
Farina di mandorle 15 g
Per preparare il bicchierino bicolore, iniziate dalla preparazione della crema al latte: incidete la bacca di una vaniglia nel senso della lunghezza, quindi estraete i semini e versateli in un tegame con il latte, accendete il fuoco medio e portate a bollore. Unite lo zucchero e la maizena, mescolate con una frusta per evitare che si formino grumi, unite infine anche il miele e cuocete tutto a fuoco basso mescolando con una frusta per evitare che si formino grumi. La crema sarà pronta quando inizierà ad addensarsi. Una volta pronta, trasferitela in una ciotola e copritela con pellicola trasparente, quindi lasciatela raffreddare prima a temperatura ambiente poi ponetela in frigorifero. Mentre la crema raffredda, dedicatevi al crumble alle mandorle: in un mixer ponete la farina 00 setacciata e la farina di mandorle, il burro freddo di frigo e un pizzico di sale. Azionate le lame per ottenere un composto sabbioso da distribuire su una leccarda foderata con carta da forno. Ponete il crumble a cuocere in forno statico preriscaldato a 170° per circa 20 minuti (150° per circa 10 minuti se forno ventilato). Una volta cotto sfornatelo e lasciatelo raffreddare completamente. montate la panna con una frusta elettrica e incorporatela delicatamente alla crema fredda. La crema al latte è pronta per essere gustata. Mentre il crumble si raffredda, dividete la crema oramai fredda in parti uguali, in due ciotoline. In una unite le amarene e frullate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. Poi montate la panna fresca con uno sbattitore elettrico e unitene metà alla crema al latte bianca, metà a quella con le amarene. Mescolate delicatamente dall'alto verso il basso la panna aggiunta alle creme in modo da non smontarle. Quindi ponete le creme in due sac-à-poche distinte. Prendete 4 bicchierini da 150 ml l'uno e iniziate a riempirli partendo dalla crema alle amarene. Proseguite con il crumble alle mandorle, e un cucchiaino di sciroppo delle amarene; adagiate 2 amarene divise a metà sopra il crumble e proseguite con uno strato di crema al latte bianca. Quindi continuate a riempire il bicchierino con il crumble di mandorle lo sciroppo e la crema alle amarene, arrivando fino al bordo del bicchierino. Concludete i vostri bicchierini bicolore decorando con un ciuffo di crema bianca al centro e un'amarena sopra.

5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.



KUGELHUPF


Farina grammi 200.
Burro, grammi 100.
Zucchero, grammi 50.
Uva sultanina, grammi 50.
Lievito di birra, grammi 30.
Uova, uno intero e due rossi.
Sale, un pizzico.
Odore di scorza di limone.
Latte, quanto basta.

Intridete il lievito col latte tiepido e un pugno della detta farina per formare un piccolo pane piuttosto sodo; fategli un taglio in croce e ponetelo in una cazzarolina con un velo di latte sotto, coperta e vicina al fuoco, badando che questo non la scaldi troppo.

D'inverno sciogliete il burro a bagno-maria poi lavoratelo alquanto coll'uovo intero, indi versate lo zucchero e poi la farina, i rossi d'uovo, il sale e l'odore, mescolando bene. Ora, aggiungete il lievito che nel frattempo avrà già gonfiato e con cucchiaiate di latte tiepido, versate una alla volta, lavorate il composto con un mestolo entro a una catinella per più di mezz'ora riducendolo a una consistenza alquanto liquida, non però troppo. Per ultimo versate l'uva e mettetelo in uno stampo liscio imburrato e spolverizzato di zucchero a velo misto a farina, ove il composto non raggiunga la metà del vaso che porrete ben coperto in caldana o in un luogo di temperatura tiepida a lievitare, al che ci vorranno due o tre ore.

Quando sarà ben cresciuto da arrivare alla bocca del vaso, mettetelo in forno a calore non troppo ardente, sformatelo diaccio, spolverizzatelo di zucchero a velo o se credete (questo è a piacere) annaffiatelo col rhum.


5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

Torrone di Dolcedo e della Fontanabuona


Torrone di Dolcedo e della Fontanabuona turùn

In passato veniva confezionato per le festività natalizie. Dal colore che va dal bianco panna al bianco avorio, ha una consistenza morbida. La tradizione imponeva che sulla tavola natalizia fosse presente, preparato in famiglia artigianalmente. Così accade ancora oggi in val Fontanabuona (Genova) a Cicagna e nel territorio della valle del Prino, a Dolcedo (Imperia). Nella frazione di Trincheri le famiglie lo preparano per la festa di santa Lucia, che cade il 13 dicembre.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)

 

PAT liguri. In queste 340 pagine ho raccolto oltre 400 schede di prodotti, metodi di lavorazione, tecniche di cucina e ricette pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. PAT, prodotti agroalimentari tradizionali. E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato con frequenza semestrale l’elenco dei prodotti e delle preparazioni riconosciute come tipiche e da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più ampia biodiversità alimentare del mondo. In questo volume analizzo i PAT liguri.

5 DESSERT (2^ Edizione)


In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

 



MADELEINE


Lievito chimico in polvere 8 g
Farina 00 175 gr
Uova 175 gr (circa 3)
Burro 175 g
Miele millefiori 10 gr
Sale 2 g
Zucchero semolato 150 gr
Arance la buccia grattugiata di 1
Limoni la buccia grattugiata di 1
Per preparare le madeleine iniziate a sciogliere il burro a bagnomaria o nel microonde, lasciatelo intiepidire e, nel frattempo, setacciate la farina in una ciotola capiente, unite lo zucchero semolato; il sale, il lievito chimico in polvere, quindi lavate bene la scorza di un limone possibilmente non trattato, grattugiatela e aggiungetela alle polveri, fate lo stesso con la scorza dell'arancia, poi mescolate tutto per bene il tutto con una frusta e aggiungete il burro sciolto ormai tiepido, amalgamate il tutto per ottenere un composto omogeneo e aggiungete le uova, mescolate bene con un cucchiaio e in ultimo versate nel composto anche il miele e di nuovo amalgamate bene il composto che dovrà risultare liscio, dalla consistenza cremosa e senza grumi. Quindi mettete il composto in frigorifero per un'ora.
Quindi prendete uno stampo classico da madeleine imburratelo bene e aiutandovi con due con 2 cucchiai versate l’impasto in ogni incavo dello stampo. Dovrete mettere poco impasto perché le madeleine cresceranno durante la cottura. Infornate in forno statico già caldo a 200° per 13 minuti (forno ventilato 180° per 10 minuti). Sfornatele quando saranno dorate e avranno formato la caratteristica gobbetta delle madeleine, toglietele dallo stampo e lasciate raffreddare su una gratella.

5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

TORTA AL LIMONE

Farina 00 250 g
Zucchero a velo 120 g
Burro 150 g
Uova 4
Tuorlo 1
Amido di mais 10 g
Limone succo 60 ml
Zucchero semolato 100 g
Frutti di bosco 250 g
Limone non trattato 1
Versate la farina sul piano di lavoro e aggiungete: zucchero a velo, 100 g di burro a pezzetti, 1 uovo intero e un tuorlo. Impastate gli ingredienti con una forchetta e poi con le mani, fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo. Fate riposare l’impasto in frigorifero per almeno 30 minuti coperto con la pellicola alimentare.
Stendete la pasta frolla su un piano di lavoro infarinato, ricavate un disco e rovesciatelo in uno stampo da crostata di circa 26 cm. Bucherellate il fondo della crostata con i rebbi della forchetta e ricopritela con carta forno. Per la cottura in bianco versate sopra fagioli secchi o perle di ceramica, in questo modo eviterete che l'impasto si gonfi in cottura. Cuocete a 180 °C per 25 minuti, togliete i fagioli e cuocete per altri 7-8 minuti. Togliete dal forno e lasciate raffreddare. Filtrate il succo del limone. Trasferite il succo di limone filtrato, la scorza grattugiata del limone non trattato, le 3 uova rimanenti, lo zucchero semolato e l’amido in un pentolino. Mescolate gli ingredienti con una frusta in maniera omogenea. Tagliate 50 g di burro a pezzetti, mettete sul fornello la casseruola con il resto degli ingredienti mescolando continuamente. Aggiungete alla crema un cubetto di burro per volta. Terminato il burro lasciate cuocere finché la crema sobbolle, poi togliete dal fuoco e continuate a mescolare per qualche minuto. Copritela con la pellicola e fatela raffreddare completamente. Farcite la frolla con la crema al limone e decoratela a piacere con i frutti di bosco, zucchero a velo e menta fresca.


5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.


GOBELETTI




300 grammi di farina,
200 grammi di burro,
100 grammi di zucchero,
un tuorlo d'uovo,
200 grammi di confettura di albicocche o di pesche,
zucchero a velo,
1 cucchiaio di marsala,
latte
Versare la farina sulla spianatoia, aggiungere lo zucchero, l'uovo, il burro a pezzetti, un poco di latte, il marsala. Impastare velocemente e lasciare la pasta frolla riposare per un ora circa. Tirare la sfoglia non troppo sottile, stendere la pasta, farne delle forme rotonde, con l'apposito stampo smerlato ritagliate dei dischi di circa otto centimetri di diametro, porre i dischi nelle apposite formine concave (anticamente, più di 50 anni fa, venivano usate formine metalliche prodotte a mano), aggiungere la marmellata (un cucchiaino per ogni biscotto), coprire con un altro dischetto di pasta in modo che le parti si uniscano bene, lasciare in forno pre-riscladato a 180°C per venti minuti, sfornate e spolverizzate i gobeletti con lo zucchero a velo.
Questi biscotti di pasta frolla riempiti di marmellata avevano un tempo una forma che ricordava dei panettoncini in miniatura, forma assai diversa da quella che si trova spesso in commercio oggi: un esiguo piatto a doppio dischetto. La forma originale si ottiene da due stampi in metallo: un tronco di cono rovesciato, e un piccolo cappello (cobeletto) con bordo smerlato e con breve peduncolo per la presa. La tradizione li vuole presenti sulla mensa per la festa di Sant'Agata, che ricorre il 5 febbraio. Biscotto dalla caratteristica forma di piccolo panettoncino, fatto di pasta frolla e farcito con marmellata.  La zona di produzione è lungo il litorale e l'entroterra delle province di Genova e Savona.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.