giovedì 13 ottobre 2022

FICO D'INDIA ETNA

Il Ficodindia dell'Etna (DOP) è un prodotto ortofrutticolo italiano a Denominazione di origine protetta. Esso il frutto del ficodindia dell'Etna ed è quindi originario delle zone a terreno lavico.
La pianta appartiene alla famiglia delle Cactacee, della specie Opuntia ficus-indica. La pianta venne importata dalle Americhe nord-occidentali (credute originariamente le Indie, da cui il nome) sul finire del XVI secolo. Ha la caratteristica di resistere ai climi aridi e secchi e cresce in zone impervie con terreni medi e grossolani di natura lavica. La pianta del ficodindia non presenta tronco ma solo foglie, che si inerpicano dalle radici formando le cosiddette pale alle cui estremità superiori si formano i frutti.
La sua riproduzione avviene attraverso i rami che vengono interrati per i due terzi nel terreno.
La pianta predilige i terreni di tipo medio e molto grossolani che non hanno bisogno di particolare manutenzione e concimazione, è poi resistente al clima arido e secco anche in zone molto impervie.
Nella sua coltivazione non vengono utilizzati antiparassitari e/o anticrittogamici poiché la pianta assume delle difese proprie contro i parassiti, non necessita poi di trattamenti particolari assumendo la produzione biologica.
Cultivar: sono presenti molte tipologie: nostrale dal colore giallo-arancio; sanguigna dal colore rosso fuoco; muscaredda e sciannina dal colore bianco. Altre varietà sono state evidenziate e catalogate.
Frutti: i frutti hanno la buccia di un colore giallo-arancio con una polpa ricca di semi piccoli e legnosi.
Zona di produzione
La zona di produzione è principalmente la provincia di Catania, nelle zone dei paesi etnei alle falde del vulcano, quindi le zone di Adrano, Biancavilla, Belpasso, Paternò, Motta Sant'Anastasia, Santa Maria di Licodia e San Cono. La produzione dei frutti avviene secondo tecniche secolari applicate alla pianta. La prima fioritura avviene tra maggio e giugno con formazione dei frutti verdi. Per ottenere un prodotto di maggiore qualità si applica la tecnica detta di scozzolatura, che porta ad eliminare i frutti fioriti per ottenere dei frutti più grossi e buoni. La seconda fioritura avviene tra settembre e dicembre e dà luogo a frutti denominati in dialetto fioroni, che garantiscono la produzione.
Tecnica di produzione
I ficodindia vengono poi raccolti, immagazzinati e impaccati secondo una tecnica detta "senza spine" che caratterizza la commercializzazione. Il ficodindia dell'Etna deve avere delle caratteristiche tipologiche, di cultivar, di colore, forma e qualità che ne denotano il prodotto e che lo acquisiscano alla tutela DOP.
Uso del ficodindia come alimento
Il ficodindia dell'Etna è assai usato nel mondo culinario: come frutto, viene sbucciato prima nelle parti laterali e poi longitudinalmente, esponendo delicatamente la polpa: può essere servito fresco o freddo, ma anche aggiunto ad una macedonia di frutta.
I Mastazzoli sono invece un dolce fatto con la polpa matura, cotta per ore al fine di ottenere un impasto caramellato, che viene poi riposto in piatti porcellanati e fatto essiccare al sole: viene servito con spolveratura di noci tritate e zucchero a velo. È possibile ottenere tisane depurative e calmanti bollendo per alcune ore i fiori raccolti tra maggio e giugno. È infine possibile produrre un rosolio di ficodindia, che viene dalla distillazione della polpa con essenze e profumi della terra di Sicilia.

9 FRUTTA (2^ Edizione)
 

In queste 230 pagine ho raccolto oltre 120 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO

(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). 

Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. In ogni stagione la frutta sta sulla nostra tavola. Quante virtù ci stanno nella frutta? Tantissime, facciamone allora tesoro. Ma una conoscenza più approfondita rende il nostro tesoro ancora più ricco ed appetibile. Ogni tipo di frutto ha molte varianti, occorre conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro fruttivendolo di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.



PASTICCERI PASTICCIONI

 pasticceria


DEDICATO AI RAGAZZI DAGLI 8 AGLI 80 ANNI
Lunedì 15 Giugno 2015 ore 9,30-12 partono i corsi presso la sede provinciale di Savona dell'AISM
Quanti fanno i dolci da soli? Un numero sempre crescente ed il desiderio di imparare a farlo sempre meglio cresce di giorno in giorno. Ma dove imparare? Questo minicorso vi può essere di grande aiuto. Il corso è reso possibile da una collaborazione con l'AISM di Savona presso la cui sede (attrezzatissima) saranno svolti 4 incontri tematici zuccherosi: confetture, sciroppi, pestati dolci, gelatine, gelati, e tanti tanti dolci facili da fare ed ottimi da gustare. Ci sarà spazio per grandi e piccini, i ragazzi dagli 8 agli 80 anni.
Tutto spiegato e messo in pratica in maniera chiara e semplice dalle parole di Giancarlo Marabotti, due volte finalista al Campionato mondiale del Pesto, Nat Russo, il cronista del gusto, animatore del sito www.dallapartedelgusto.com/it, fondatore del format Casa Bergese, e Christian Stantero, chef del Caffé del Duomo di Savona. Il buon dolce è servito, fatto insieme è certamente anche più bello.
La sede del corso è c/o l'AISM via B. Walter 5r, 17100 Savona (zona Basko).
Prezzi decisamente assai contenuti: 30 € per il corso completo di 4 incontri.
Primo incontro Lunedì 15 Giugno 2015 ore 9,30-12.
Per saperne di più ed iscriversi cell. 3335279276.
Oppure lasciare i propri dati scrivendo una email natrusso@alice.it
QUESTO IL PROGRAMMA DEI 4 INCONTRI
Lunedì 15 Giugno
Salame dolce
Confettura di fragole
Gelato al cioccolato
Lunedì 22 Giugno
Caramelle morbide alla frutta
Confettura di ciliege
Gelato alla crema
Lunedì 29 Giugno
Girella glassata ripiena di cioccolato bianco
Confettura di albicocche
Gelato variegato alla nutella
Lunedì 6 Luglio
Torta al cioccolato
Marmellata di agrumi
Gelato alla fragola
 
5 SETTE ANNI DI CASA BERGESE


 

7 anni di Casa Bergese raccoglie in maniera sistematica la documentazione di tutte le manifestazioni organizzate dall’omonimo gruppo savonese di amanti della buona tavola pubblicata sul blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

Nino Bergese è stato il più grande chef italiano di tutti i tempi. Definito "il re dei cuochi il cuoco dei re" per la sua lunga attività al servizio delle case regnanti di tutta Europa è l'inventore della cucina italiana di gran classe. In suo onore esiste una Associazione culturale denominata Casa Bergese che organizza corsi, degustazioni, menù tematici.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini.
Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine.
Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra.
Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


mercoledì 12 ottobre 2022

MARRONE CAPRESE MICHELANGELO

Il Marrone di Caprese Michelangelo DOP è un prodotto ortofrutticolo italiano di Denominazione di Origine Protetta prodotto nel territorio del comune di Caprese Michelangelo e in parte nel territorio del Comune di Anghiari, entrambi nell'Appennino Tosco-Romagnolo in provincia di Arezzo. Il marrone, varietà della castagna, ha ottenuto la denominazione di origine protetta (D.O.P.) “Marrone di Caprese Michelangelo” ed è riservata esclusivamente ai frutti allo stato fresco e secco della specie Castanea sativa Miller, appartenente alla varietà Marrone.
La zona di produzione del Marrone di Caprese Michelangelo DOP comprende i territori montani del Comune di Caprese Michelangelo e della parte meridionale del Comune di Anghiari, entrambi in provincia di Arezzo, nella regione Toscana.
Caratteristiche del Prodotto
La Denominazione di Origine Protetta Marrone di Caprese Michelangelo è riservata ai frutti che presentano le seguenti caratteristiche:
buccia color avana con striature marroni più o meno intense;
forma dei frutti laterali tendenzialmente ellitticoarrotondata;
forma del frutto centrale tendenzialmente quadrangolare;
polpa di colore bianco-avorio poco incisa dall’episperma;
lieve aroma di mandorla e vaniglia;
quantità elevata di amido.
Le caratteristiche specifiche del prodotto secco sono inoltre le seguenti:
frutto sano e integro;
percentuale di frutto deformato o con tracce di bacatura o di muffa non superiore al 5%;
colore avorio o paglierino chiaro.
Valenze Gastronomiche
Il Marrone di Caprese Michelangelo DOP va conservato in luoghi freschi e asciutti. È ottimo gustato arrostito, glassato, oppure pelato e bollito, accompagnato da un bicchiere di vino dolce, giovane, fresco e profumato, oppure da un vino rosso novello. Si può inoltre utilizzare nella preparazione di molte ricette tradizionali, ottimo ad esempio come ingrediente per prelibate frittelle o per dolci quali il famoso Montebianco.
Commercializzazione
Il prodotto è immesso in commercio, dalla fine di settembre fino a dicembre, nella tipologia Marrone di Caprese Michelangelo DOP. Il prodotto fresco viene confezionato in contenitori sigillati da 1; 2; 3,5; 10 e 25 kg, mentre per il secco la confezione è sempre sigillata, ma il peso può essere di 0,5; 1; 2; 3,5; 10 e 25 kg.
Stagionalità
Il Marrone di Caprese Michelangelo DOP è prodotto da fine settembre fino a dicembre.

9 FRUTTA (2^ Edizione)
 

In queste 230 pagine ho raccolto oltre 120 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO

(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). 

Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. In ogni stagione la frutta sta sulla nostra tavola. Quante virtù ci stanno nella frutta? Tantissime, facciamone allora tesoro. Ma una conoscenza più approfondita rende il nostro tesoro ancora più ricco ed appetibile. Ogni tipo di frutto ha molte varianti, occorre conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro fruttivendolo di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.



Patata Morella


Patata Morella Muella, Muellina

Zona di produzione: Provincia di Genova Tubero allungato irregolare, di forma cilindrica, leggermente schiacciata e pezzatura mediopiccola; buccia liscia, viola uniforme. Tubero a pasta bianca, non farinosa. Gemme appena profonde con sfumatura viola scura; germoglio da viola scuro a nero, fiore viola, maturazione media. Categoria culinaria: AB.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)

 

In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

10 ORTAGGI (2^ Edizione)


 

Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


SALSA AL TONNO


5 gr aglio
400 gr pomodori passata
6 gr prezzemolo tritato
2 gr peperoncino fresco
2 gr sale
200 gr tonno in scatola
 40 gr olio extravergine di oliva
 9 gr acciughe (alici) filetti
Prendete una padella. Versate un filo di olio e ponetevi l’aglio. Fate dorare l’aglio a fuoco basso. Quando sarà dorato toglietelo dalla padella. Prendete ora il peperoncino e riponetelo su un tagliere. Tagliatelo a metà, privatelo del picciolo ed eliminate i semini interni e quindi ricavatene delle sottili striscioline. Prendete ora le acciughe e ponetele nella padella in cui avete fatto rosolare l’aglio e scaldatele finchè l’acciuga non sarà completamente sciolta. Aggiungete quindi dell’acqua di cottura ed il peperoncino tagliato a sottili striscioline. A questo punto prendete il tonno e scolate l’olio aiutandovi con un colino. Separate il tonno con una forchetta ed unitelo nella padella con gli altri ingredienti e fatelo leggermente saltare mescolando bene gli ingredienti affinché si amalgamino bene. Aggiungete quindi in padella anche il prezzemolo finemente tritato. Quando tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati versate la passata di pomodoro in padella. Mescolate bene per uniformare tutti gli ingredienti e fate quindi restringere il sugo a fuoco basso per circa 3 minuti.
 
11 SALSE (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.


 

BIRRE 71: AMSTEL


La Amstel, è una marca di birra olandese. La produzione si trovava all'origine nella Mauritskade ad Amsterdam, nei Paesi Bassi. La fabbrica di Amsterdam chiuse nel 1980 e la produzione venne trasferita a Zoeterwoude (circa 43 km a sud-ovest dal centro di Amsterdam).
Storia
L'industria della birra nasce il giorno 11 giugno 1870 ad Amsterdam e prese il nome del fiume Amstel, le cui acque erano utilizzate anche per il raffreddamento. Fin dal 1872, l'industria della birra Amstel produceva 10.000 ettolitri di pils all'anno. Per conservare la birra, si prendeva del ghiaccio che proveniva dai canali congelati, per poi accumularli in cantine speciali con una doppia parete. All'inizio, la birra era destinata soprattutto al consumo locale, ma fin dal 1883 si esportò verso la Gran Bretagna e l'Indonesia.
La società Beiersche Bierbrouwerij di Amstel, creata nel 1892, era una società per azioni. Nel 1915, la produzione era stata moltiplicata per venti e nel 1926, la birra Amstel rappresentava un terzo delle esportazioni olandesi. Nel 1941, Amstel ed Heineken si divisero il capitale delle industrie della birra Van Vollenhvens che chiuse nel 1961.
Nel 1954, Amstel costruì una fabbrica in Suriname. Alcuni anni più tardi, diventò il primo fabbricante di birra olandese da esportare birra in spolette. Il totale delle esportazioni di Amstel allora si elevò a 101.000 ettolitri all'anno. Nel 1958, una filiale di Amstel produsse le sue prime birre in Giordania. La terza filiale si aprì nel 1960, a Curaçao, nelle Antille olandesi. Nel 1963 aprirono le porte due nuove fabbriche una a Porto Rico ed una in Grecia.
Nel 1968, Amstel fu acquistato dal suo concorrente Heineken. La fabbrica di Amsterdam chiuse nel 1972 e la produzione venne trasferita a Zoeterwoude. L'edificio di Mauritskade venne demolito nel 1985. Resta soltanto la parte amministrativa che è stata incorporata agli edifici della facoltà di Amsterdam.
Marche prodotte
Amstel offre una selezione ricca di birre:
Amstel Lager, colore dorato bello con un gusto leggermente amaro e un carattere vivace, con il 5% di alcool (vol).
Amstel Light o Amstel Lite, una birra chiara speciale, la più importata negli Stati Uniti, con il 3.5% di alcool (vol) e circa il 35% di calorie a confronto di una birra chiara normale. Molto dissetante e rinfrescante.
Amstel 1870, è la più scura ed il suo gusto è un po' amaro, con il 5% di alcool (vol).
Amstel Bock o Amstel Herfstbock, una birra rossa forte ha un'amarezza fine e un gusto dolce e completo, con il 7% di alcool (vol).
Amstel de Belofte, con l'8% di alcool (vol).
Amstel Gold, una birra robusta e saporita con un gusto definito di frutta e luppoli, con il 7% di alcool (vol).
Amstel Lentebock, è una birra con un colore bello con un gusto completo, un po' dolce, al gusto di frutta, con il 7% di alcool (vol).
Amstel Malt, è una birra molto delicata nel gusto e più scura nei colori, con poco alcool.
Amstel Oud Bruin, è una birra ricca nei colori con un gusto dolce della caramella, con il 2,5% di alcool (vol).
Amstel Pulse, con il 4,7% di alcool (vol).
Amstel Special, con il 5% di alcool (vol).
Amstel Zero, senza contenuto di alcool.


20 BIRRA
(2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

TUTTI I SAPORI DELL'AGLIO

 

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TUTTI I SAPORI DELL'AGLIO
Torniamo a parlare di cucina, ma questa volta lo facciamo dal punto di vista di chi sta tutti i giorni dietro i fornelli, sia professionalmente, sia amatorialmente, sia per il semplice fatto che cinque miliardi di persone mangiano tutti i giorni quattro volte al giorno e qualcuno deve cucinare per loro. Parleremo oggi delle due prime categorie, affronteremo in seguito il tema, centrale per il futuro dell’umanità, del cibo nel terzo millennio.
Cominciamo col fare un’affermazione volutamente provocatoria: le prime due categorie stanno cominciando sempre più ad avvicinarsi tra loro. La domanda che ci poniamo è questa: in un futuro non troppo remoto sono destinate alla sovrapposizione?
Ci prenderemo tempo per dare una risposta meditata, intanto proviamo a fare qualcosa di concreto. Per esempio contribuire ad aumentare la consapevolezza di ciò che si acquista, si cucina e si dà da mangiare (in casa ed al ristorante). Abbiamo chiamato questo progetto Casa Bergese, in onore del grandissimo cuoco ligure che ha inventato la cucina di alta scuola italiana, non a caso di lui si diceva “il cuoco dei re il re dei cuochi”.
La prima iniziativa si svolgerà venerdì 31 Ottobre 2014 dalle ore 16 alle 22 presso il Laboratorio Enogastronomico Sottotorchio di Albissola Mare in via Forzano, con i patrocini del Comune di Albissola Mare, della Confederazione Italiana Agricoltori e della Coldiretti, sotto i migliori auspici del nume tutelare Edoardo Raspelli che interverrà in video conferenza.
E’ la cosiddetta Notte di Halloween, ma per chi cucina sarà la Notte di Haglioween, durante la quale si analizzeranno Tutti i Sapori dell’Aglio. Saranno presenti le dieci principali tipologie di Aglio Italiane: Aglio di Caraglio (CN), Aglio di Castelliri (FR), Aglio di Monticelli (PC), Aglio di Nubia (TP), Aglio Polesano (RO), Aglio di Proceno (VT), Aglio di Resia (UD), Aglio di Sulmona (AQ), Aglio di Vessalico (IM), Aglio di Voghiera (FE). Si sfideranno idealmente in un Aglio Contest Nazionale secondo le norme stabilite dai test d’analisi sensoriale comparata tramite sniffing condotti da Jacopo Fanciulli e Nat RussoSarà utilizzata la scheda dell’Istituto di Biometeorologia IBIMET CNR di Bologna ideata dal Dott. Stefano Predieri e testata e perfezionata dal Dott. Stefano Pini del CAAR di Sarzana (SP) Centro di Agrometeorologia Applicata Regionale della Liguria.
Nel corso della giornata si alterneranno corsi e degustazioni tenuti da protagonisti di alto livello. La Dott.ssa Franca Minetti (Ex Primario del Laboratorio di Analisi dell’ASL2 Savona - Pietra Ligure) affronterà gli aspetti medici Aglio e salute: leggende e verità. Lo chef stellato Flavio Costa (titolare del ristorante 21.9 di Albissola Marina) si esibirà in una masterclass di cucina all’aglio. La panificatrice Luigina Barabino (Associazione Panificatori Pasticceri e affini di Savona e Provincia) darà vita ad una masterclass di sfornati all’aglio. Il sommelier Jacopo Fanciulli guiderà una degustazione di vini abbinati alle ricette all’aglio. A tutti gli intervenuti sarà data una confezione contenente le 10 differenti tipologie d’aglio per comprendere meglio aromi e sapori di ognuno di essi provando a sperimentarli a casa per scoprire a quali ricette sono più adatti e quale eleggere come proprio personale aglio del cuore.
Anche le associazioni di categoria faranno la loro parte con l’impegno a rendere disponibile in futuro la reperibilità di questi prodotti nei mercatini di Natura Amica e La spesa in campagna permettendo così di ampliare finalmente la pratica della gamma della biodiversità alimentare italiana, non a caso la più ricca del mondo.Siete tutti invitati. E’ comunque gradita anche la presenza dei vampiri.
 
COLLANA HOMOLUDENS
5 SETTE 
ANNI DI CASA BERGESE


 

7 anni di Casa Bergese raccoglie in maniera sistematica la documentazione di tutte le manifestazioni organizzate dall’omonimo gruppo savonese di amanti della buona tavola pubblicata sul blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

Nino Bergese è stato il più grande chef italiano di tutti i tempi. Definito "il re dei cuochi il cuoco dei re" per la sua lunga attività al servizio delle case regnanti di tutta Europa è l'inventore della cucina italiana di gran classe. In suo onore esiste una Associazione culturale denominata Casa Bergese che organizza corsi, degustazioni, menù tematici.