mercoledì 12 ottobre 2022

SALSA AL TONNO


5 gr aglio
400 gr pomodori passata
6 gr prezzemolo tritato
2 gr peperoncino fresco
2 gr sale
200 gr tonno in scatola
 40 gr olio extravergine di oliva
 9 gr acciughe (alici) filetti
Prendete una padella. Versate un filo di olio e ponetevi l’aglio. Fate dorare l’aglio a fuoco basso. Quando sarà dorato toglietelo dalla padella. Prendete ora il peperoncino e riponetelo su un tagliere. Tagliatelo a metà, privatelo del picciolo ed eliminate i semini interni e quindi ricavatene delle sottili striscioline. Prendete ora le acciughe e ponetele nella padella in cui avete fatto rosolare l’aglio e scaldatele finchè l’acciuga non sarà completamente sciolta. Aggiungete quindi dell’acqua di cottura ed il peperoncino tagliato a sottili striscioline. A questo punto prendete il tonno e scolate l’olio aiutandovi con un colino. Separate il tonno con una forchetta ed unitelo nella padella con gli altri ingredienti e fatelo leggermente saltare mescolando bene gli ingredienti affinché si amalgamino bene. Aggiungete quindi in padella anche il prezzemolo finemente tritato. Quando tutti gli ingredienti saranno ben amalgamati versate la passata di pomodoro in padella. Mescolate bene per uniformare tutti gli ingredienti e fate quindi restringere il sugo a fuoco basso per circa 3 minuti.
 
11 SALSE (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.


 

BIRRE 71: AMSTEL


La Amstel, è una marca di birra olandese. La produzione si trovava all'origine nella Mauritskade ad Amsterdam, nei Paesi Bassi. La fabbrica di Amsterdam chiuse nel 1980 e la produzione venne trasferita a Zoeterwoude (circa 43 km a sud-ovest dal centro di Amsterdam).
Storia
L'industria della birra nasce il giorno 11 giugno 1870 ad Amsterdam e prese il nome del fiume Amstel, le cui acque erano utilizzate anche per il raffreddamento. Fin dal 1872, l'industria della birra Amstel produceva 10.000 ettolitri di pils all'anno. Per conservare la birra, si prendeva del ghiaccio che proveniva dai canali congelati, per poi accumularli in cantine speciali con una doppia parete. All'inizio, la birra era destinata soprattutto al consumo locale, ma fin dal 1883 si esportò verso la Gran Bretagna e l'Indonesia.
La società Beiersche Bierbrouwerij di Amstel, creata nel 1892, era una società per azioni. Nel 1915, la produzione era stata moltiplicata per venti e nel 1926, la birra Amstel rappresentava un terzo delle esportazioni olandesi. Nel 1941, Amstel ed Heineken si divisero il capitale delle industrie della birra Van Vollenhvens che chiuse nel 1961.
Nel 1954, Amstel costruì una fabbrica in Suriname. Alcuni anni più tardi, diventò il primo fabbricante di birra olandese da esportare birra in spolette. Il totale delle esportazioni di Amstel allora si elevò a 101.000 ettolitri all'anno. Nel 1958, una filiale di Amstel produsse le sue prime birre in Giordania. La terza filiale si aprì nel 1960, a Curaçao, nelle Antille olandesi. Nel 1963 aprirono le porte due nuove fabbriche una a Porto Rico ed una in Grecia.
Nel 1968, Amstel fu acquistato dal suo concorrente Heineken. La fabbrica di Amsterdam chiuse nel 1972 e la produzione venne trasferita a Zoeterwoude. L'edificio di Mauritskade venne demolito nel 1985. Resta soltanto la parte amministrativa che è stata incorporata agli edifici della facoltà di Amsterdam.
Marche prodotte
Amstel offre una selezione ricca di birre:
Amstel Lager, colore dorato bello con un gusto leggermente amaro e un carattere vivace, con il 5% di alcool (vol).
Amstel Light o Amstel Lite, una birra chiara speciale, la più importata negli Stati Uniti, con il 3.5% di alcool (vol) e circa il 35% di calorie a confronto di una birra chiara normale. Molto dissetante e rinfrescante.
Amstel 1870, è la più scura ed il suo gusto è un po' amaro, con il 5% di alcool (vol).
Amstel Bock o Amstel Herfstbock, una birra rossa forte ha un'amarezza fine e un gusto dolce e completo, con il 7% di alcool (vol).
Amstel de Belofte, con l'8% di alcool (vol).
Amstel Gold, una birra robusta e saporita con un gusto definito di frutta e luppoli, con il 7% di alcool (vol).
Amstel Lentebock, è una birra con un colore bello con un gusto completo, un po' dolce, al gusto di frutta, con il 7% di alcool (vol).
Amstel Malt, è una birra molto delicata nel gusto e più scura nei colori, con poco alcool.
Amstel Oud Bruin, è una birra ricca nei colori con un gusto dolce della caramella, con il 2,5% di alcool (vol).
Amstel Pulse, con il 4,7% di alcool (vol).
Amstel Special, con il 5% di alcool (vol).
Amstel Zero, senza contenuto di alcool.


20 BIRRA
(2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

TUTTI I SAPORI DELL'AGLIO

 

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TUTTI I SAPORI DELL'AGLIO
Torniamo a parlare di cucina, ma questa volta lo facciamo dal punto di vista di chi sta tutti i giorni dietro i fornelli, sia professionalmente, sia amatorialmente, sia per il semplice fatto che cinque miliardi di persone mangiano tutti i giorni quattro volte al giorno e qualcuno deve cucinare per loro. Parleremo oggi delle due prime categorie, affronteremo in seguito il tema, centrale per il futuro dell’umanità, del cibo nel terzo millennio.
Cominciamo col fare un’affermazione volutamente provocatoria: le prime due categorie stanno cominciando sempre più ad avvicinarsi tra loro. La domanda che ci poniamo è questa: in un futuro non troppo remoto sono destinate alla sovrapposizione?
Ci prenderemo tempo per dare una risposta meditata, intanto proviamo a fare qualcosa di concreto. Per esempio contribuire ad aumentare la consapevolezza di ciò che si acquista, si cucina e si dà da mangiare (in casa ed al ristorante). Abbiamo chiamato questo progetto Casa Bergese, in onore del grandissimo cuoco ligure che ha inventato la cucina di alta scuola italiana, non a caso di lui si diceva “il cuoco dei re il re dei cuochi”.
La prima iniziativa si svolgerà venerdì 31 Ottobre 2014 dalle ore 16 alle 22 presso il Laboratorio Enogastronomico Sottotorchio di Albissola Mare in via Forzano, con i patrocini del Comune di Albissola Mare, della Confederazione Italiana Agricoltori e della Coldiretti, sotto i migliori auspici del nume tutelare Edoardo Raspelli che interverrà in video conferenza.
E’ la cosiddetta Notte di Halloween, ma per chi cucina sarà la Notte di Haglioween, durante la quale si analizzeranno Tutti i Sapori dell’Aglio. Saranno presenti le dieci principali tipologie di Aglio Italiane: Aglio di Caraglio (CN), Aglio di Castelliri (FR), Aglio di Monticelli (PC), Aglio di Nubia (TP), Aglio Polesano (RO), Aglio di Proceno (VT), Aglio di Resia (UD), Aglio di Sulmona (AQ), Aglio di Vessalico (IM), Aglio di Voghiera (FE). Si sfideranno idealmente in un Aglio Contest Nazionale secondo le norme stabilite dai test d’analisi sensoriale comparata tramite sniffing condotti da Jacopo Fanciulli e Nat RussoSarà utilizzata la scheda dell’Istituto di Biometeorologia IBIMET CNR di Bologna ideata dal Dott. Stefano Predieri e testata e perfezionata dal Dott. Stefano Pini del CAAR di Sarzana (SP) Centro di Agrometeorologia Applicata Regionale della Liguria.
Nel corso della giornata si alterneranno corsi e degustazioni tenuti da protagonisti di alto livello. La Dott.ssa Franca Minetti (Ex Primario del Laboratorio di Analisi dell’ASL2 Savona - Pietra Ligure) affronterà gli aspetti medici Aglio e salute: leggende e verità. Lo chef stellato Flavio Costa (titolare del ristorante 21.9 di Albissola Marina) si esibirà in una masterclass di cucina all’aglio. La panificatrice Luigina Barabino (Associazione Panificatori Pasticceri e affini di Savona e Provincia) darà vita ad una masterclass di sfornati all’aglio. Il sommelier Jacopo Fanciulli guiderà una degustazione di vini abbinati alle ricette all’aglio. A tutti gli intervenuti sarà data una confezione contenente le 10 differenti tipologie d’aglio per comprendere meglio aromi e sapori di ognuno di essi provando a sperimentarli a casa per scoprire a quali ricette sono più adatti e quale eleggere come proprio personale aglio del cuore.
Anche le associazioni di categoria faranno la loro parte con l’impegno a rendere disponibile in futuro la reperibilità di questi prodotti nei mercatini di Natura Amica e La spesa in campagna permettendo così di ampliare finalmente la pratica della gamma della biodiversità alimentare italiana, non a caso la più ricca del mondo.Siete tutti invitati. E’ comunque gradita anche la presenza dei vampiri.
 
COLLANA HOMOLUDENS
5 SETTE 
ANNI DI CASA BERGESE


 

7 anni di Casa Bergese raccoglie in maniera sistematica la documentazione di tutte le manifestazioni organizzate dall’omonimo gruppo savonese di amanti della buona tavola pubblicata sul blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

Nino Bergese è stato il più grande chef italiano di tutti i tempi. Definito "il re dei cuochi il cuoco dei re" per la sua lunga attività al servizio delle case regnanti di tutta Europa è l'inventore della cucina italiana di gran classe. In suo onore esiste una Associazione culturale denominata Casa Bergese che organizza corsi, degustazioni, menù tematici.

martedì 11 ottobre 2022

BIRRE 70: FYFE


Fyfe Brewing Company è un birrificio scozzese situato a Kirkcaldy, nel Fife. È stato fondato nel 1995 dai coniugi Nick e Gillie Bromfield.
Birre
Rope of Sand - bitter, 3,7% vol
Fyfe Fyre - premium bitter, 4,8% vol
JPS - pilsener, 5,0% vol
Weiss Squad - Kristallweizen, 4,5% vol
Greengo - light bitter, 3,8% vol

20 BIRRA
(2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


VINI 138: LAMEZIA ROSSO

Il Lamezia rosso è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Catanzaro.
Caratteristiche organolettiche
colore: cerasuolo più o meno intenso, tendente al rubino carico con l'invecchiamento
odore: gradevole, delicatamente vinoso, talvolta fruttato
sapore: asciutto, di giusto corpo, armonico, talvolta morbido


15 VINO (2^ Edizione)


VILLEROY


50 g di burro
50 g di farina
1 bicchiere di latte
2 tuorli d’uovo
1/2 fetta di prosciutto cotto
1 cucchiaio di formaggio grattugiato
noce moscata, 
sale, 
pepe
Lasciate fondere il burro in una casseruola, amalgamatevi la farina e diluite il composto con il latte tiepido versato a filo. Cuocete per quindici minuti a calore moderato mescolando, a fine cottura insaporite con un pizzico di noce moscata. Ritirate dal fuoco, aggiungete il formaggio grattugiato, i due tuorli e il prosciutto tritato.

11 SALSE (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.


 

AGLIO DI PROCENO


La preparazione del terreno prima della semina viene effettuata con un'aratura a media profondità e con successivi interventi di ammutinamento del terreno con erpice a dischi e con la fresa. Al momento della semina il terreno viene livellato, affinato e liberato da erbe infestanti in modo da garantire le migliori condizioni per lo sviluppo delle piantine. La semina viene effettuata nel periodo Novembre-Febbraio e viene eseguita a mano: vengono scelti i bulbilli migliori e più grandi da inserire nel terreno con l'apice rivolto verso l'alto. Le concimazioni sono ammesse solo in fase di semina e il controllo delle piante infestanti avviene solo con interventi manuali di sarchiatura e zappettatura. Per garantire caratteristiche qualitative ottimali dell'aglio prodotto viene eseguita nella seconda metà del mese di maggio la starlatura cioè l'eliminazione manuale dello scapo fiorale meglio conosciuto come tarlo. Il tarlo verrà poi conservato in agro-dolce o sott'olio e ha un gusto meno deciso dell'aglio ma possiede le stesse proprietà farmacologiche e alimentari. La raccolta che viene nei mesi di giugno-luglio è eseguita a mano. Alla raccolta segue l’essiccazione che dura circa 2 mesi, in luoghi ben ventilati. Le piante di aglio vengono legate prima a mazzi poi a treccia e così vengono conservati in luoghi asciutti.
L'aglio rosso di Proceno è un ortaggio molto apprezzato dai suoi consumatori e destinato al consumo fresco. E' coltivato all'interno del comune omonimo ed in una ristretta area del comune di Acquapendente. La diffusione e le caratteristiche qualitative che rendono peculiare il prodotto dipendono dalla tipologia dei terreni fortemente argillosi situati a 400-500 metri di altitudine, in un ambiente quindi collinare caratterizzato da un clima mite di tipo temperato-sublitoraneo. L'aglio rosso di Proceno si presenta con una testa (bulbo) di medie dimensioni e con spicchi (bulbilli) corti e tozzi ricoperti da una tunica dal caratteristico colore rosso. Si conserva naturalmente molto più a lungo delle altre varietà. E' caratterizzato da un profumo molto intenso e persistente, da un sapore forte e gradevole e vanta una buona digeribilità.

10 ORTAGGI (2^ Edizione)

 

Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


AGRUMI DEL GARGANO

  
Sulla costa adriatica non ci sono agrumi, con un’unica eccezione: il Gargano. Non si tratta di un esperimento bizzarro, ma di un esempio importante di agricoltura storica, risultato di intelligenti scelte agronomiche in perfetta armonia con la vocazione, il clima e il terreno di questa felice nicchia ambientale. Gli agrumeti del Gargano rappresentano l’identità culturale di interi paesi. Rodi è ancora il paese dei limoni, Vico e Ischitella sono ancora i paesi delle arance. Gli agrumi qui maturano tutto l’anno: a Natale ci sono le Durette, ad aprile-maggio le arance Bionde (che si possono mangiare fresche fino a settembre). Il melangolo è un’arancia di pezzatura medio-piccola, ha un colore rosso intenso e lucente, buccia sottilissima, polpa croccante e succo modesto ma tendente al dolce (agrodolce).
Il Biondo del Gargano matura tra aprile e maggio, conservandosi dolce e succoso sull’albero fino a settembre. La Duretta del Gargano matura a Natale, è praticamente priva di semi e ha una polpa dura e croccante: il Femminello del Gargano è la varietà di limone più antica d’Italia e si trova in tre tipologie. Con gli agrumi del Gargano i produttori del Presidio preparano ottime marmellate, canditi e limoncelli.
Un tempo erano esportati in tutto il mondo: arance, limoni e melangoli, avvolti nelle veline colorate delle società agrumarie, viaggiavano per i mari nelle stive delle navi dirette negli Stati Uniti e in Inghilterra. Nel 1870, su un terreno accidentato e difficile, si estendevano 804 ettari coltivati a frutteto che producevano circa 150 mila quintali l’anno di agrumi. Poi è iniziata la crisi e l’economia agricola della penisola garganica è crollata. I “giardini”, così sono chiamati i terreni coltivati a frutta sul Gargano, costituiscono ancora oggi un paesaggio agrario unico: sono realizzati quasi sempre nei pressi di case padronali e sono protetti dai venti e dalla salsedine con muriccioli a secco o barriere di canne, di leccio e alloro. Il Presidio ha promosso la nascita del Consorzio per la valorizzazione e la tutela degli agrumi del Gargano. Ora gli agrumi sono venduti in tutta Italia ed è iniziata la produzione di un’interessante gamma di trasformati.
Gli agrumeti del Gargano si estendono su un’area di circa 800-1000 ettari circoscritti nei territori di Vico del Gargano, Ischitella e Rodi. Protette da lecci e da allori, queste piante secolari “co’ fiori eterni il frutto dura e mentre spunta l’un, l’altro matura”, costituiscono ancora oggi un paesaggio storico unico, permeato di profumi e genuinità. Grazie alla tenacia dei “giardinieri” veri e propri architetti della natura, questa felice nicchia ambientale, ha suscitato interessi istituzionali ed associativi volti al suo recupero produttivo, commerciale e paesaggistico. Tappa fondamentale di questo percorso è stata la costituzione nel Gennaio 2001, del Consorzio di Tutela “Gargano Agrumi” che con il sostegno dell’ Ente Parco Nazionale Del Gargano ha ottenuto il riconoscimento del marchio IGP per gli agrumi Garganici, importante attestato di elevata qualità del prodotto.
La tenacia, l’amore e la costanza dei giardinieri consorziati, per la cura degli agrumeti attraverso pratiche agricole tramandate nei secoli, divengono garanzia assoluta della qualità, genuinità e tipicità degli agrumi del Gargano, che non devono competere con i prodotti dell’agricoltura industriale, standardizzati e spesso transgenici. L’indicazione protetta IGP è riservata a particolari specie di arance e limoni prodotti esclusivamente nell’area del promontorio denominata “Oasi agrumaria del Gargano”. I frutti maturano completamente sulla pianta e vengono destinati al consumo e alla trasformazione rispettando le condizioni e i requisiti previsti nel disciplinare di attribuzione del marchio.


9 FRUTTA (2^ Edizione)
 

In queste 230 pagine ho raccolto oltre 120 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO

(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). 

Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. In ogni stagione la frutta sta sulla nostra tavola. Quante virtù ci stanno nella frutta? Tantissime, facciamone allora tesoro. Ma una conoscenza più approfondita rende il nostro tesoro ancora più ricco ed appetibile. Ogni tipo di frutto ha molte varianti, occorre conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro fruttivendolo di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.




POMERIGGIO DOLCE

  

IL POMERIGGIO DOLCE DI CASA BERGESE
Nuovo Appuntamento enogastronomico al Sottotorchio di Albissola Mare
Tanti tipi di the coi pasticcini, show cooking, degustazioni e brindisi tra rituali british e viennesi
Venerdì 14 Novembre 2014 dalle 16 alle 18 il laboratorio Sottotorchio di Jacopo Fanciulli in Via Forzano 20 ad Albissola Marina (SV) apre le porte a Casa Bergese per la manifestazione enogastronomica Pomeriggio Dolce, ideata dal cronista del gusto Nat Russo, un appuntamento davvero speciale per chi ama i dolci, il the ed i vini da dessert.
La lezione di the sarà tenuta da Giovanna Albezzano e Luca Simion di Clipper, un celebre santuario savonese per gli appassionati delle mistiche foglie d’oriente. Saranno presentati, preparati e degustati the verdi aromatizzati alla vaniglia, the neri Darjeeling ed una ricercata specialità stagionale delle festività: il Christmas the aromatizzato ai chiodi di garofano, cardamomo e rhum.
In parallelo lo show cooking delle pasticcere Anna Profetto ed Antonietta Traverso, della affermatissima pasticceria savonese Le Due Oche, che prepareranno brutti ma buoni, baci di dama e cuori di nocciola. Le degustazioni si concluderanno con una introduzione ai vini da dessert e brindisi guidati dal sommelier Jacopo Fanciulli.
Amicizia, convivialità, tanto da imparare e da gustare: doggy bag d’obbligo anche per i ghiottoni.
Il limitato numero di posti rende la prenotazione telefonica consigliabile (3335279276).

5 SETTE ANNI DI CASA BERGESE


 

7 anni di Casa Bergese raccoglie in maniera sistematica la documentazione di tutte le manifestazioni organizzate dall’omonimo gruppo savonese di amanti della buona tavola pubblicata sul blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

Nino Bergese è stato il più grande chef italiano di tutti i tempi. Definito "il re dei cuochi il cuoco dei re" per la sua lunga attività al servizio delle case regnanti di tutta Europa è l'inventore della cucina italiana di gran classe. In suo onore esiste una Associazione culturale denominata Casa Bergese che organizza corsi, degustazioni, menù tematici.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini.
Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine.
Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra.
Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).