domenica 2 ottobre 2022

CLEMENTINA GOLFO DI TARANTO

La clementina del golfo di Taranto è un incrocio tra il mandarino e l'arancia, caratterizzato dalla forma sferoidale, leggermente schiacciata ai poli, con una buccia liscia o leggermente rugosa, di colore arancio e con una lieve sfumatura verde.
La polpa, anch'essa di colore arancio e molto succosa, ha un sapore dolce ed aromatico e contiene al massimo tre semi. Oltre a possedere un elevato contenuto di vitamina C, è rinfrescante e diuretica, e può essere consumata al naturale o impiegata per preparare succhi, sciroppi, sorbetti, marmellate.
Il clima caldo, soleggiato e poco umido del territorio che si affaccia sul golfo di Taranto, influenza benevolmente la crescita e la maturazione del frutto, conferendogli caratteristiche qualitative eccellenti. L'irrigazione viene praticata quasi tutto l'anno, e avviene a goccia o a zampillo, in modo diretto ma lontano dalla chioma, per evitare marciume nella zona del colletto della pianta. La raccolta viene effettuata rigorosamente a mano, onde evitare che i frutti si deteriorino.
La clementina del golfo di Taranto è coltivata esclusivamente nei comuni della Provincia di Taranto, nella zona della Terra delle Gravine Joniche il comune capofila è Palagiano, chiamata anche la "città delle clementine" ed è l'esponente maggiore, la quale ogni anno dedica una settimana di festa per la sagra del mandarino facendolo diventare il simbolo della cittadina. La città di Palagiano ha la fortuna di avere un terreno più fertile è più adatto al prodotto dando un sapore ed una qualità migliore rispetto agli altri comuni che appartengono al CAT (Consorzio Agrumicoltori Tarantini) intensificando anche una maggiore produzione ad esse va riconosciuto il marchio IGP.
Gli altri comuni che dedicano la loro produzione alle clementine sono: Massafra, Ginosa, Castellaneta, Palagianello, Statte. Le clementine devono il loro nome ad un frate di nome Clemente, che scoprì questo frutto in Algeria. Le prime introduzioni di agrumi nel territorio sono da far risalire al XVIII secolo, ma solo a partire dal 1900, grazie al reperimento ed alla creazione di risorse irrigue adeguate, si assiste alla loro diffusione in coltura specializzata.


9 FRUTTA (2^ Edizione)
 

Frutta. In queste 230 pagine ho raccolto oltre 120 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. In ogni stagione la frutta sta sulla nostra tavola. Quante virtù ci stanno nella frutta? Tantissime, facciamone allora tesoro. Ma una conoscenza più approfondita rende il nostro tesoro ancora più ricco ed appetibile. Ogni tipo di frutto ha molte varianti, occorre conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro fruttivendolo di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

Patata Cabannese


Zona di produzione:Val d'Aveto e parti alte delle valli retrostanti il Tigullio Tubero tondo-ovale, di pezzatura media; buccia scabrosa, quasi a "scaglie" e giallastra. Patata a pasta gialla, farinosa, di tessitura grossolana come una "grattugia"; gemme chiare e superficiali; germoglio bianco con base violacea. Fiore viola molto chiaro, con raggiature bianche. Si tratta di una varietà semitardiva, assai serbevole, molto produttiva e resistente alle fitopatie.


18 PAT LIGURI (2^ Edizione)

 

In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

10 ORTAGGI (2^ Edizione)


 

Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


SOUBISE


200 gr di cipolle bianche
30 gr di burro
½ l di besciamella
La salsa Soubise è una famosa e delicata salsa di origine francese a base di cipolle, perfetta per accompagnare gli arrosti. Tritate le cipolle e sbollentatele qualche minuto in acqua bollente. Scolatele e fatele cuocere a fiamma dolce in una padella con del burro per almeno una ventina di minuti. Quando le cipolle si saranno ben ammorbidite, unite la besciamella. Proseguite la cottura per altri 10 minuti e poi passate il composto al frullatore. Versate la vostra salsa soubise in un tegame e servitela ben calda prima di consumarla.

11 SALSE (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.






13 CONDIMENTI
(2^ Edizione)

Condimenti. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 90 schede di prodotti, procedure e consigli di cucina pubblicate nel corso  degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Utilizzati a caldo per cucinare o a freddo per completare, i condimenti sono essenziali in cucina. Incominciamo insieme a conoscerli meglio, ampliando il nostro ancora troppo ristretto orizzonte ed imparando con essi sapori preziosi fino ad ieri sconosciuti.

VINI 129: MOSCATO DI SORSO-SENNORI




Il Moscato di Sorso-Sennori è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Sassari.
Caratteristiche organolettiche
colore: giallo dorato carico.
odore: aroma caratteristico, intenso.
sapore: dolce, pieno, fine.


15 VINO (2^ Edizione)
Vino. In queste 250 pagine ho raccolto oltre 220 schede di criteri di vinificazione, abbinamento e prodotti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Sin dall'antichità i frutti della vite sono diventati vino. Da allora migliaia di vitigni hanno avuto vita e decine di migliaia di vini sono stati creati. Per il nostro piacere. Impariamo insieme a conoscerne i principali, a degustarli, a scegliere quelli che sono i nostri vini di elezione. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro vinai di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.



BIRRE 61: JENLAIN


Jenlain è una birra francese, prodotta nell'omonima città a nord della Francia dall'industria Brasserie Duyck nel 1922. All'origine era una birra ambrata. Al giorno d'oggi ne sono nate altre più chiare.
La Jenlain Ambrée fu creata bel 1922. Con contenuto del 7,5% di alcool (vol), composta da molti tipi di malto. La temperatura ideale per essere servita va dai circa 6° agli 8° C.. È una birra ambrata, senza alcuno dubbio la più conosciuta di questo tipo in Francia. È stata prodotta per la prima volta nel 1920. La sua notorietà è venuta più tardi, negli anni 70-80 ed ha simbolizzato la rinascita di un «savoir-faire» dei fabbricanti di birra del Nord. È anche conosciuta per essere la birra sponsor della manifestazione Braderie di Lille. Si deve questa birra a Félix Duyck, figlio del fabbricante di birra fiammingo, Léon, allora abitante a Zeggers Cappel. Félix si installò a Jenlain in sostituzione di un'industria della birra che disponeva di strumentazione e di una perforazione. La storia del Jenlain cominciò. Era inizialmente consumata dai contadini locali che avevano bisogno di un conforto dopo i giorni passati ai campi. Negli anni 60, un commerciante Lillois ha avuto la buona idea di proporrla alla sua clientela. Siccome era situato vicino della facoltà di cattolici, gli studenti se la adattarono e si incaricarono di farla conoscere nelle loro vicinanze. Fu l'inizio del successo. Al giorno d'oggi, è Raymond Duyck, che è la quarta generazione, che dirige l'industria della birra che produce quasi 100.000 ettolitri all'anno. Per fare fronte alla concorrenza dei grandi gruppi, la produzione è stata differenziata e le esportazioni sviluppate. Jenlain produce oggi 4 birre diverse e 2 stagionali. Il mercato è difficile ma l'industria della birra approfitta della sua notorietà per garantire il suo sviluppo. Il forte impegno di Raymond Duyck per sviluppare la sua attività porta i suoi frutti ma il combattimento resta disuguale di fronte ai grandi gruppi che controllano la quasi totalità del mercato francese. Ma all'immagine del Diablotin Rouge (Diavoletto rosso) che appare sull'etichetta, i fabbricanti di birra irriducibili della regione non sono pronti a rinunciare alla loro indipendenza.
Marche prodotte
Jenlain Ambrée, nata nel 1922, è una birra scura di fermentazione alta, con il 7,5% di alcool (vol), composta da 3 malti diversi derivati da orzi delle grandi pianure francesi, come pure di 3 varietà di luppoli derivati dall'Alsace. Distribuita in bottiglie da 33 cl e 75 cl, in lattina da 50 cl e in fusti da 5 lt. La temperatura ideale per essere servita va dai circa 6° agli 8° C..
Jenlain Blonde, nata nel 2005, è una birra chiara di fermentazione alta, con il 7,5% di alcool (vol). Distribuita in bottiglie da 75 cl e in lattina da 50 cl. La temperatura ideale per essere servita va dai circa 6° agli 8° C..
Saint Droun, è una birra chiara di fermentazione alta, con il 6% di alcool (vol). Distribuita in bottiglie da 75 cl. La temperatura ideale per essere servita va dai circa 5° ai 6° C..
Jenlain Fraîche, nata nel 2005, è una birra chiara, con il 5% di alcool (vol). Distribuita in bottiglie da 33 cl. La temperatura ideale per essere servita va dai circa 5° ai 6° C..
Bière de Printemps, nata nel 1991, è una birra chiara, con il 5,4% di alcool (vol). Distribuita in bottiglie da 75 cl. La temperatura ideale per essere servita va dai circa 5° ai 6° C.. Creata per far rivivere alcune abitudini del XV secolo.
Bière de Noël, nata nel 1991, è una birra speciale prodotta una volta all'anno, con il 6,8% di alcool (vol). Distribuita in bottiglie da 75 cl. La temperatura ideale per essere servita va dai circa 5° ai 6° C.. Alla fine del 2002 è stata prodotta una versione con retrogusto di arancia.
Torra, le origini di questa birra provengono dalla Corsica come il frutto che viene usato per la produzione. Distribuita in lattina da 50 cl.
Jenlain N°SIX, nata nel 2000, è una birra speciale, con il 6% di alcool (vol). Distribuita in bottiglie da 33 cl e 65 cl e in lattina da 50 cl. La temperatura ideale per essere servita va dai circa 5° ai 6° C..


20 BIRRA
(2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.



AUTUMN WIND

DRINK - Alcolico | After Dinner
irish whisky(1/4)
grappa alla cannella (1/4)
sidro (2/4)
angostura (alcune gocce)
Versare e mescolare Irish whisky e grappa alla cannella, allungare col sidro. Completare con angostura. Agitare delicatamente e servire in uno shot.
16 COCKTAIL (2^ Edizione)
 

Cocktail.In queste 340 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, attrezzature e ricettepubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Mixology. Con questa parola si indica l'arte di mescolare con sapienza distillati, liquori, soft drink ed altro. Una preventiva conoscenza degli elementi che compongono un cocktail è la base del successo. Imparate a preparare quelli canonici riconosciuti dall'IBA e poi lanciatevi a prepararne dei nuovi. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro Barman di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).




BREVI APPUNTI SULLE SOSTANZE SPIRITOSE

Brevi appunti sulle sostanze spiritose
Allo Chapeau di Savona cocktail e risate
BREVI APPUNTI SULLE SOSTANZE SPIRITOSE
Russo & Stantero insegnanti di longdrink, afterdinner ed anytime
Tre domeniche (1 Febbraio, 1 e 29 Marzo) ad ingresso libero, tutte da bere e da ridere presso lo Chapeau di Via Quarda Inferiore a Savona. Si comincia alle ore 19,30 con gli aperitivi di B.A.S.S. (Brevi Appunti sulle Sostanze Spiritose) le fantasiose lezioni di cocktail con parole di Nat Russo (il cronista del gusto del format enogastronomico Casa Bergese) ed i fatti del Sommelier Christian Stantero (dell’AIBES). A seguire il cabaret dei nuovi comici emergenti del Chapeau Comedy Club21 cocktail che dovete assolutamente conoscere: i più amati dagli Italiani. Così recita il sottotitolo: 6 LONGDRINK (Bloody Mary, Gin Fizz, Irish Coffee, Piña Colada, Rum Cooler, Tequila Sunrise), 9 PREDINNER (Americano, Daiquiri, Kir, Manhattan, Margarita, Martini Dry, Negroni, Old fashioned, Whiskey Sour), 6 ANYTIME (Alexander, Caipirinha, Cosmopolitan, Cuba Libre, Mojito, Sex On The Beach). In questi incontri sarà presentata la storia, gli attrezzi, le materie base, la tecnica di realizzazione, ma soprattutto si imparerà a degustarli, a saperli richiedere nei bar, scegliendoli appropriatamente, a seconda dell’orario e delle occasioni di consumo, a riproporli per i propri famigliari ed amici, aggiungendo ad una riunione conviviale un tocco di classe in più. Per informazioni 3335279276.
Dopo aver parlato della storia, degli attrezzi, della tecnica di realizzazione, di come degustarli e richiederli nei bar, scegliendoli appropriatamente, a seconda dell’orario e delle occasioni di consumo, questa volta l'attenzione sarà focalizzata sulle materie base, le sostanze spiritose appunto. Si parlerà di Angostura, Bitter Campari, Brandy, Cachaça, Crème de Cassis, Gin, Rum Bianco, Tequila, Triple Sec, Vermouth rosso, Vermouth Dry, Vodka, Whisky.
Infatti con una dozzina di prodotti di base si potrà riproporli per i propri famigliari ed amici, aggiungendo ad una riunione conviviale un tocco di classe in più. Per informazioni 3335279276.
Nel terzo ed ultimo incontro si scenderà più in dettaglio e si parlerà delle 48 bevande spiritose normate dalla legislazione europea: Rum, Whisky o whiskey, Acquavite di cereali, Acquavite di vino, Brandy o Weinbrand, Acquavite di vinaccia o marc, Acquavite di residui di frutta, Acquavite di uve secche o raisin brandy, Acquavite di frutta, Acquavite di sidro di mele e di sidro di pere, Acquavite di miele, Hefebrand o acquavite di fecce, Bierbrand o eau-de-vie de bière, Topinambur o acquavite di elianto, Vodka, Acquavite di (con il nome del frutto o dalla bacca) ottenuta dalla macerazione e dalla distillazione, Genziana, Bevanda spiritosa al ginepro, Gin, Gin distillato, London gin, Bevande spiritose al carvi, Akvavit o aquavit, Bevande spiritose all'anice, Pastis, Pastis de Marseille, Anis, Anis distillato, Bevande spiritose di gusto amaro o bitter, Vodka aromatizzata, Liquore, Crème de (con il nome del frutto o della materia prima utilizzata), Crème de cassis, Guignolet, Punch au rhum, Gin di prugnole, Sambuca, Maraschino, marrasquino o maraskino, Nocino, Liquore a base di uova o advocaat o avocat o advokat, Liquore all'uovo, Mistrà, Väkevä glögi o spritglögg, Berenburg o Beerenburg, Nettare di miele o di idromele, Rum-Verschnitt, Slivovice.
 
Ed infine la ciliegina finale. Su ispirazione di Nat Russo il barman Christian Stantero creerà un nuovo cocktail dedicato al locale che lo ospita: lo Chapeau, che sarà destinato a diventare il simbolo del locale e da lì spiccare il volo, magari sulle navi Costa, alla conquista del mondo.
Si serve nella doppia coppetta Martini ghiacciata il sofisticato Cocktail Chapeau, nato da un corso cocktail di Nat Russo & Christian Stantero presso il locale omonimo di Via Quarda Inferiore nella zona Darsena di Savona.

Queste le dosi degli ingredienti:
4 cl di Vodka Moskoskaia
2 cl di Cointreau
1 cl di Maraschino
3 cl di infuso alle rose e fragole (rosa perpetua, rosa rugosa e fragole in infusione per 48 h in uno sciroppo di zucchero intiepidito a 40° C poi lasciato raffreddare )
5 gr di polpa di aloe vera
5 gr di polpa di fragola
Shakerato e filtrato si serve guarnito di un conquat e di foglie di aloe vera.
Chi lo ha assaggiato l'ha trovato indimenticabile. Un anytime fresco e delicato come le notti primaverili della Riviera dei Fiori.
COLLANA HOMOLUDENS
5 SETTE 
ANNI DI CASA BERGESE


 

7 anni di Casa Bergese raccoglie in maniera sistematica la documentazione di tutte le manifestazioni organizzate dall’omonimo gruppo savonese di amanti della buona tavola pubblicata sul blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

Nino Bergese è stato il più grande chef italiano di tutti i tempi. Definito "il re dei cuochi il cuoco dei re" per la sua lunga attività al servizio delle case regnanti di tutta Europa è l'inventore della cucina italiana di gran classe. In suo onore esiste una Associazione culturale denominata Casa Bergese che organizza corsi, degustazioni, menù tematici.

sabato 1 ottobre 2022

GOD FATHER

DRINK - Alcolico | After Dinner
Scotch Whisky, 
7/10
Amaretto di Saronno, 3/10
Ponete nell’old fashioned 2-3 cubetti di ghiaccio, quindi versatevi prima il Whisky e poi l’Amaretto. Mescolate delicatamente e servite. Parente stretto del God Father è il God Mother, che prevede al posto dello Scotch Whisky l’identica quantità di Vodka.

16 COCKTAIL (2^ Edizione)
 

Cocktail.In queste 340 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, attrezzature e ricettepubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Mixology. Con questa parola si indica l'arte di mescolare con sapienza distillati, liquori, soft drink ed altro. Una preventiva conoscenza degli elementi che compongono un cocktail è la base del successo. Imparate a preparare quelli canonici riconosciuti dall'IBA e poi lanciatevi a prepararne dei nuovi. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro Barman di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).




BIRRE 60: WÜHRER



La Wührer è la più antica fabbrica di birra italiana. Fu fondata a Brescia da Franz Xaver Wührer nel 1829. La sede originaria della birreria Wührer era nel cuore di Brescia, in via Trieste, dove ancora oggi una targa ricorda quel luogo. Nel 1889 il figlio di questi, Pietro Wührer, edificò in una zona periferica della città (La Bornata), un moderno stabilimento, completato nel 1895. Per decenni qui venne prodotta birra e, per un breve periodo, venne tentata anche la strada di altri prodotti (tra cui la produzione di dadi da cucina in glutammato). L'evoluzione della struttura si espanse sino al 1946, quando raggiunse l'aspetto che ha ancora oggi. Nel 1969 i fratelli Maria Teresa e Pietro Wührer (nipote) ricevettero il premio Dioniso d'Oro (assegnato da parte della Federazione Italiana Pubblici Esercizi nel corso del Convegno Nazionale di Bologna) in occasione dei 140 anni di attività dell'azienda. Nella zona dove sorgeva un tempo la birreria è sorto un lussuoso e moderno quartiere, opportunamente chiamato "Borgo Wührer".

20 BIRRA
(2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.







VINI 128: CONTESSA ENTELLINA


La Contessa Entellina è una Denominazione di Origine Controllata (DOC) riservata ai seguenti vini prodotti nella Provincia di Palermo:
Contessa Entellina bianco
Contessa Entellina Ansonica
Contessa Entellina Ansonica vendemmia tardiva
Contessa Entellina Chardonnay
Contessa Entellina Catarratto
Contessa Entellina Fiano
Contessa Entellina Grecanico
Contessa Entellina Sauvignon
Contessa Entellina Viognier
Contessa Entellina rosato
Contessa Entellina rosso
Contessa Entellina rosso riserva
Contessa Entellina Cabernet Sauvignon
Contessa Entellina Cabernet Sauvignon riserva
Contessa Entellina Merlot
Contessa Entellina Merlot riserva
Contessa Entellina Pinot nero
Contessa Entellina Pinot Nero riserva
Contessa Entellina Nero d'Avola
Contessa Entellina Syrah
Le uve destinate alla produzione di tali vini devono provenire da vigneti coltivati all'interno dei confini territoriali del comune di Contessa Entellina nella città metropolitana di Palermo in condizioni ambientali e di coltura tradizionali della zona.
Le forme di allevamento devono essere a spalliera semplice e/o alberello, escludendo la forma di allevamento a tendone.
È vietata qualsiasi forzatura, ma è consentita l'irrigazione di soccorso.
I nuovi vigneti ed il reimpianto dei vecchi devono essere in coltura specializzata.
La vinificazione deve essere effettuata nel comune di Contessa Entellina o nei comuni limitrofi, mentre è consentito l'imbottigliamento nei comuni delle province di Palermo, Agrigento e Trapani.
La menzione "riserva" può essere attribuita ai vini rossi della DOC qualora siano stati sottoposti a maturazione ed affinamento per almeno 24 mesi (a decorrere dal 1º novembre dell'anno di produzione delle uve) di cui almeno sei mesi in recipienti di legno.
La menzione “vendemmia tardiva” può essere attribuita a tutti i vini della DOC purché provengano da uve che abbiano subito un appassimento sulla pianta e che siano state vinificate in recipienti di legno e purché tali vini siano stati sottoposti ad un invecchiamento di diciotto mesi di cui almeno sei in fusti di legno della capacità massima di 500 litri. Per tali vini è obbligatorio riportare in etichetta l'indicazione "secco", "amabile" o "dolce".

15 VINO (2^ Edizione)
Vino. In queste 250 pagine ho raccolto oltre 220 schede di criteri di vinificazione, abbinamento e prodotti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Sin dall'antichità i frutti della vite sono diventati vino. Da allora migliaia di vitigni hanno avuto vita e decine di migliaia di vini sono stati creati. Per il nostro piacere. Impariamo insieme a conoscerne i principali, a degustarli, a scegliere quelli che sono i nostri vini di elezione. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro vinai di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.