domenica 11 settembre 2022

BANANA DAIQUIRI

DRINK - Alcolico | Predinner
Rum bianco 4,5 cl
Succo di limone o lime 2,0 cl
Sciroppo di zucchero 0,5 cl
½ banana
Mettete nel blender del ghiaccio tritato, aggiungete gli ingredienti e frullate il tutto. Questo cocktail va servito in un bicchiere tipo Globet. E’ una versione moderna del Daiquiri e come tutti i Daiquiri ha origini cubane. Certi ricettari consigliano di usare la Crema di banana. Esistono molte varianti, come ad esempio lo Strawberry Daiquiri o il Melon Strawberry Daiquiri

16 COCKTAIL (2^ Edizione)
 

Cocktail.In queste 340 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, attrezzature e ricettepubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Mixology. Con questa parola si indica l'arte di mescolare con sapienza distillati, liquori, soft drink ed altro. Una preventiva conoscenza degli elementi che compongono un cocktail è la base del successo. Imparate a preparare quelli canonici riconosciuti dall'IBA e poi lanciatevi a prepararne dei nuovi. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro Barman di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).



OLIO LUCCA

olio Lucca
Lo sviluppo agricolo lucchese sia in senso produttivo che commerciale è legato a quello dell’olivicoltura. La provincia di Lucca, già in età antica, era ricca di oliveti e la coltura dell’olio è cresciuta di importanza fino ai tempi nostri. Di recente l’olio di Lucca ha avuto il riconoscimento Europeo della denominazione di origine protetta (DOP). Secondo il disciplinare di produzione l’olio extra vergine di oliva deve avere le seguenti caratteristiche, riassumendo le più conosciute: colore giallo con toni di verde più o meno intensi; odore fruttato di olive da leggero a medio; sapore dolce con sensazione piccante e di amaro legato all’intensità di fruttato; acidità totale non superiore a 0,5 % di acido oleico; numero di perossidi max 12 Meq. L’olio deve essere ottenuto dalle seguenti varietà fino al 90 % di Frantoio, fino al 30 % di Leccino e fino al 15% di altre. Il metodo di produzione è controllato da un organismo terzo che vigila sul rispetto delle indicazioni contenute nel disciplinare dove sono contenute le metodologie di coltivazione, di difesa, di raccolta e di produzione. Dal 2005 si è costituito il Consorzio di tutela olio DOP Lucca.

 13 CONDIMENTI (2^ Edizione)


Condimenti. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 90 schede di prodotti, procedure e consigli di cucina pubblicate nel corso  degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Utilizzati a caldo per cucinare o a freddo per completare, i condimenti sono essenziali in cucina. Incominciamo insieme a conoscerli meglio, ampliando il nostro ancora troppo ristretto orizzonte ed imparando con essi sapori preziosi fino ad ieri sconosciuti.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

FARINA D'AVENA

E' una pianta che appartiene alla famiglie delle Graminacee, coltivata dall'uomo fin dai tempi antichi sia per la sua alimentazione che per quella del bestiame. La sua appartenenza geografica è contrastante, i Paesi che si contendono il merito sono India, Cina ed Egitto. L'avena è composta per 8,5% di acqua, il 14% di proteine e il rimanente 65% da carboidrati e fibre.
L'avena ha innumerevoli proprietà. Grazie al sua alto contenuto di fibre è da considerarsi un ottimo lassativo, la crusca di cui è ricoperta invece possiede proprietà depurative per tutto l'organismo. Viene usata in cucina, sotto forma di fiocchi, per cucinare dolci e zuppe. Ottima anche per tenere a bada il colesterolo "cattivo" se assunta tutti i giorni, con la sua capacità di attirare l'acqua, è in grado di abbassare il colesterolo nel giro di poco tempo. Non a caso la vecchia tradizione popolare riteneva che l'avena fosse un tocca sana per la salute dell'uomo.

 12 CONSERVE (2^ Edizione)


Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

SALSA AL POMODORO



La salsa di pomodoro o passata di pomodoro o conserva di pomodoro è una salsa madre ottenuta dalla cottura dei pomodori dalla quale derivano innumerevoli sughi usati generalmente come condimento per la pasta. Se invece di passare il pomodoro lo si taglia a piccoli dadini (dopo la pelatura) allora si ottiene la polpa di pomodoro. Il concentrato di pomodoro è invece una passata con meno acqua.Le prime tracce della preparazione di tale salsa si trovano nel Cuoco galante di Vincenzo Corrado del 1778, ma senza essere ancora presentata come condimento. Troviamo le prime testimonianze di associazione con la pastasciutta e con la pizza ne Il cuoco maceratese del 1779 di Antonio Nebbia e poi in Cucina casereccia pubblicato nel 1839 in napoletano in appendice alla seconda edizione della Cucina teorico-pratica di Ippolito Cavalcanti, e fu sicuramente un riuscitissimo accompagnamento. La versione moderna della salsa e dei suoi usi ci è data però da Pellegrino Artusi nel 1891 con La scienza in cucina e l'arte di mangiar bene.
Procedura artigianale 1
Si lavano i pomodori, si tagliano a metà e si tolgono i semini per poi metterli in pentola a fuoco vivace. Quando iniziano a bollire si spegne il fuoco e si attende che il liquido della cottura venga a galla. Togliendo l'acqua si schiacciano i pomodori con una macchina per le passate da cui uscirà la salsa che si rimetterà in pentola. Nel frattempo si bollono le bottiglie di vetro aperte in cui si verserà la salsa. Quando entrambi hanno la stessa temperatura si versa la salsa nelle bottiglie e si chiudono ermeticamente con i tappi.
Procedura artigianale 2
Si lavano i pomodori, si tagliano a metà e si tolgono i semini. A questo i pomodori sono pronti per essere messi nella macchina per la passata di pomodoro da cui ne uscirà la salsa. La salsa la si versa nelle bottiglie ben lavate e le si chiude ermeticamente con un tappo. Si prepara un grande pentolone e lo si riempe di queste bottiglie e ogni strato di esse viene ricoperto da stracci. Si accende il fuoco per la bollitura che dura un'ora. Il giorno successivo le bottiglie potranno essere riposte per essere conservate.

11 SALSE (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.

BRANCALEONE FOX TERRIER

 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

CONFETTURA DI MELE COTOGNE

1 kg di mele cotogne,
300 g. di miele di acacia o zucchero di canna,
1 busta di pectina di mele (3:1).
La confettura di mele cotogne marchigiana è delicata, non esageratamente dolce grazie all’utilizzo del miele di acacia o dello zucchero di canna al posto dello zucchero raffinato.
Lavare le mele e tagliarle a pezzettoni, quindi metterle in un tegame abbastanza alto con metà circa di acqua, girando di tanto in tanto fino a che diventano morbide. Passarle con il passaverdura o frullarle e lasciarle raffreddare.
Far bollire nuovamente dopo aver aggiunto la pectina ed il miele o lo zucchero per almeno tre minuti mescolando continuamente.
Mettere nei vasi sterilizzati avendo cura di pulire con un tovagliolo i bordi prima di avvitare il coperchio e capovolgere il barattolo fino a che non si raffredda.


12 CONSERVE (2^ Edizione)

Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

L’URBAN FARMING CI SALVERÀ

 



Oggi circa 1 miliardo di persone soffrono la fame ed il trend è in continua crescita a causa dell’aumento della popolazione mondiale, ai migranti del climate change, alle carestie, alla distruzione degli ecosistemi e allo sfruttamento delle risorse naturali esauribili. Secondo la FAO nel 2050 ci saranno 10 miliardi di persone nel mondo. Questo renderà necessario un aumento della produzione di cibo del 70% rispetto ad oggi, ma le tecniche di coltivazione attuali non saranno né sufficienti né sostenibili per questa nuova sfida, che vede invece i centri urbani (nel 2030 il 60% della popolazione mondiale vivrà nelle città), l’innovazione tecnologica e le nuove forme di partecipazione attiva dei cittadini, sempre più protagonisti.

Si chiama Urban Farming e prevede che le colture fuori suolo, in particolare idroponica e acquaponica, contribuiscano alla soluzione per uno sviluppo ambientale economico e sociale sostenibile nel tempo. Infatti già oggi occorre trovare alternative al consumo di suolo, che a volte non è disponibile (ad esempio l’Olanda), ma sempre più spesso è contaminato dalle micro e nano plastiche nei terreni. Le coltivazioni fuori suolo, rappresentano la “rivoluzione industriale dell’agricoltura”, hanno rese elevatissime, sono più comode e pratiche nella gestione, più sostenibili rispetto ai metodi tradizionali.

La coltivazione idroponica si realizzata in vasche poste al chiuso (ad es. in una serra). Le radici delle piante sono immerse direttamente nella soluzione nutritiva composta da acqua, sali, minerali e altri microelementi. Non c’è terra, ma solo un substrato di ancoraggio per le radici costituito da argilla espansa, lana di roccia e fibra di cocco.

L’acquaponica, invece, grazie alla presenza di pesci a scopo alimentare, riesce a creare un ecosistema chiuso e circolare: l’ammoniaca presente negli escrementi dei pesci viene trasformata dai batteri in nutrimento delle piante, che a loro volta purificano l’acqua per i pesci. Un processo naturale basato sulla sinergia tra piante, pesci e batteri. Qui il substrato di argilla espansa non costituisce solo l’ancoraggio iniziale delle piante, ma partecipa attivamente allo sviluppo dei batteri poiché fornisce loro spazio per proliferare.

Recentemente le Università di Bologna e di Firenze hanno promosso Urbanfarm2019, un challenge che ha previsto la progettazione di sistemi innovativi di agricoltura urbana per la riqualificazione di tre siti a Bologna, Belluno e Conegliano.

Più in generale l’urban farming, contribuisce ad incrementare il verde nelle città del mondo, aiuta ad assorbire CO2, a ridurre drasticamente l’effetto “isola di calore urbano”, a migliorando la biodiversità rendendo le città più sicure, piacevoli e salubri.

Se serve più cibo, se non c’è più spazio, se le persone saranno sempre più concentrate nelle città, allora è nelle città che occorre creare nuovo verde e produrre nuovo cibo, in modo sostenibile, anche per contribuire ad abbassare il surriscaldamento globale. Le coltivazioni fuori suolo hanno le caratteristiche giuste per questa rivoluzione: rese elevatissime per metro quadro, più raccolti l’anno, risparmio idrico dell’80%-90% rispetto ai metodi di coltivazione tradizionali, indipendenza dalle condizioni climatiche, possibilità di utilizzare varietà ottimizzate che non richiedono uso di prodotti chimici, salubrità dei prodotti coltivati poiché non vengono utilizzati pesticidi e fitofarmaci.

Perché non cominciamo a praticarlo anche a Savona, riutilizzando i capannoni industriali dismessi e fornendo cibo alle mense di carità?

6 ALLA RICERCA DEL BUON GUSTO

Alla ricerca del buon gusto raccoglie in maniera sistematica le recensioni pubblicate sul mensile savonese Il Letimbro nella rubrica Dalla parte del gusto e poi apparse nel blog  HOMO LUDENS https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

sabato 10 settembre 2022

LIMONE COSTA D'AMALFI

Il Limone Costa d'Amalfi, noto anche come Sfusato Amalfitano, è un prodotto ortofrutticolo italiano a Indicazione geografica protetta. Viene prodotto nei comuni appartenenti alla costiera amalfitana, ovvero Amalfi, Atrani, Cetara, Conca dei Marini, Furore, Maiori, Minori, Positano, Praiano, Ravello, Scala, Tramonti, Vietri sul Mare.
Il limone della costiera amalfitana, classificabile come femminello sfusato, presenta una buccia di spessore medio e di colore giallo chiaro, ricca di oli essenziali e terpeni. Possiede una polpa succosa e moderatamente acida, con scarsa presenza di semi (dai 4 ai 10 semi per frutto). Si presenta di dimensioni medio-grosse (dai 100 ai 120 grammi per frutto) ed è ricco di acido ascorbico, ossia di Vitamina C.
Questo frutto presenta caratteristiche esclusive, che lo rendono famoso nel mondo. Si tratta di un limone di categoria sfusato, e si differenzia dai limoni della vicina area sorrentina per le diverse modalità di coltivazione e per proprietà organolettiche differenti.
Il limone amalfitano viene coltivato su circa 400 ha, nei famosi limoneti chiamati "giardini di limoni" con un raccolto medio annuo di circa 8 000 tonnellate. Il raccolto viene praticato più volte l'anno, ma è soprattutto nel periodo compreso tra marzo e luglio che arrivano i frutti migliori.
Lo sfusato amalfitano, nelle aree della costiera viene utilizzato sia al naturale servito "all'insalata", oppure come condimento per pesce, antipasti di mare, nei celebri primi piatti della zona e sulle carni. È adoperato anche per produrre il limoncello (famoso liquore tipico della zona che ha alimentato un importante indotto economico per tutta l’area), e alcuni bar di Amalfi e dintorni servono persino il caffè al limone, il babà al limone, e torte e dolciumi tipici locali al limone.
I comuni della penisola sorrentino-amalfitana in cui si diffusero i primi alberi di limone furono Maiori, Minori, Sorrento e Massa Lubrense.
Una maggiore diffusione di questo frutto si ebbe in tutta la costa, poiché la sue proprietà favorivano la guarigione dello scorbuto, malattia dovuta a carenza di vitamina C. Per gli amalfitani, storicamente famoso popolo di navigatori, era determinante poter disporre sulle proprie navi di scorte di limoni. Già nell'XI secolo, la Repubblica di Amalfi decretò che a bordo delle navi ci fossero sempre provviste di questi frutti.
Dal 1400 al 1800, per il loro impiego nella lotta allo scorbuto, ci fu una grandissima richiesta di limoni amalfitani, vista la loro ricchezza di vitamina C. I limoni vennero richiesti non solo da altre zone campane e italiane, ma anche da paesi esteri, specialmente nord europei.
A tal proposito, nel XIX secolo Matteo Camera scrisse di limoni ...che da Minori venivano trasportati via mare verso altri mercati italiani, assieme a limoncelli e a cetrangoli..., termine con il quale venivano indicate le arance amare.
Fu così che lungo la costiera i giardini di limoni crebbero nel corso dei secoli di numero e ampiezza, grazie al recupero per l'agricoltura di suoli scoscesi e impervi.

9 FRUTTA (2^ Edizione)
 

Frutta. In queste 230 pagine ho raccolto oltre 120 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. In ogni stagione la frutta sta sulla nostra tavola. Quante virtù ci stanno nella frutta? Tantissime, facciamone allora tesoro. Ma una conoscenza più approfondita rende il nostro tesoro ancora più ricco ed appetibile. Ogni tipo di frutto ha molte varianti, occorre conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro fruttivendolo di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

GELATINA DI ZIBIBBO

Nettare di uva Zibibbo, mosto fiore di uva zibibbo parzialmente fermentato.
Si porta ad ebollizione il mosto fiore dell'uva zibibbo e a mano, con un cucchiaio di legno si "tira" mescola il prodotto con lo zucchero sino al raggiungimento della colorazione e della consistenza voluta. Si procede poi con l'invasettamento esclusivamente a mano.
Oltre a non contenere nessun conservante, colorante ecc ecc, questo prodotto mantiene inalterati i profumi tipici del vino aromatico “Moscato d’Alessandria”.
Come usare: Come dolcificante in una tisana, su un gelato di crema o in abbinamento a formaggi erborinati e/o freschi di capra. Può essere utilizzato anche in qualche preparazione culinaria.

Come conservare: Non necessità di temperature controllate anche dopo che il vaso è stato aperto.

12 CONSERVE (2^ Edizione)

Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.

BRANCALEONE FOX TERRIER

 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

AGLIO DI CARAGLIO

L’Aj ‘d Caraj – aglio di Caraglio – è un aglio di montagna di qualità autoctona coltivato nel comune di Caraglio in provincia di Cuneo, alle porte della Val Grana. Un tempo tale coltivazione era molto diffusa nella fascia collinare del comune per via delle particolari caratteristiche del terreno ricco di sali minerali e delle condizioni climatiche favorevoli.
Il progetto di riscoperta, recupero e valorizzazione dell’aglio di Caraglio è stato ufficializzato nel luglio del 2008 con la creazione del Consorzio di Tutela e Promozione dell’Aglio di Caraglio che conta ad oggi una decina di produttori ed è basato su un disciplinare di produzione condiviso ed orientato a metodi di coltivazione biologici. Dal Consorzio, che costituisce un organo prevalentemente tecnico, nasce nel novembre 2008 la Confraternita dell’Aglio di Caraglio che si occupa della promozione del prodotto e degli aspetti culturali e gastronomici.
I Coltivatori d’Aglio di Caraglio costituiscono anche una delle 2000 comunità del cibo della rete di Terra Madre, la fondazione costituita da Slowfood e Città di Torino, che si occupa di tutela della biodiversità, promozione dell’agricoltura sostenibile e che cerca di avvicinare piccoli produttori e consumatori.
L’aglio di Caraglio risulta delicato e poco aggressivo nel sapore. Il suo principale pregio è la maggior digeribilità rispetto ad altre qualità d’aglio: non rinviene e il suo odore è meno persistente nel tempo ma non per questo risulta meno aromatico.
La coltivazione dell’aglio di Caraglio prevede una turnazione quadriennale del terreno: il terreno coltivato ad aglio per un anno dovrà poi ospitare per i quattro anni successivi altre coltivazioni o esser lasciato incolto. Tale tecnica è fondamentale per la buona riuscita del raccolto sia in termini qualitativi sia quantitativi. Il Consorzio ha promosso antiche colture intercalari tradizionali come la patata ialina e la ciarda, le lenticchie, il barbarià (coltivazione mista di 60% di grano e 40% di segale da cui si ricava l’omonima farina), e le antiche qualità di mais.
La coltivazione dell’aglio si sviluppa in un periodo “morto” per l’agricoltura: nei mesi di ottobre e novembre si procede con la spicchiatura e l’impiantamento dei bulbi mentre la raccolta avviene nel mese di giugno in coincidenza con la festività di San Giovanni. La coltura sviluppandosi nei mesi freddi non richiede particolari attenzioni, irrigazione, né trattamenti antiparassitari e quindi ben si presta a metodi di coltivazione biologici.



10 ORTAGGI (2^ Edizione)
 
Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).





6 CARNI E SALUMI (2^ Edizione)

Carni e salumi. In queste 270 pagine ho raccolto oltre 150 schede di carni e salumi, modalità di scelta e tecniche per la loro di cucina, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).

Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Per cucinare in modo sublime ricette di carne e per servire taglieri di affettati da re, serve conoscere a fondo le materie prime. Spesso si trascura questo particolare, che invece è essenziale per la buona riuscita. Proprio le ricette più semplici, in cui le elaborazioni complesse non possono nascondere nulla, necessitano di ottimi prodotti di base. Non limitiamoci a ciò che ci offrono il nostro macellaio ed il nostro salumiere di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

SALSA ALL'AGLIO

L'agliata è una salsa a base d'aglio e noci utilizzata nella repubblica marinara di Genova e importata in altre zone del Mediterraneo, dalla Sardegna alla Sicilia. È denominata così anche una preparazione gastronomica tipica della cittadina di Bosa, in provincia di Oristano.
È una salsa tradizionale molto utilizzata in passato soprattutto dai pescatori che necessitavano di conservare il cibo molto a lungo anche per periodi di qualche giorno in quanto i moderni frigoriferi per quel tempo erano decisamente un lusso.
Si prepara utilizzando aglio trito in quantità decisa che viene soffritto in olio di oliva con pomodori secchi facendo sfumare il tutto con abbondante aceto di vino. Con il composto così ottenuto venivano posti a marinare perlopiù pesce, come razza, gattuccio, polpi ma anche i tradizionali piedini di agnello.
Le pietanze così elaborate oltre a garantire un gusto deciso e stuzzicante si potevano conservare ben più a lungo lasciando inalterati, se non migliorati, freschezza e sapore.
L'agliata è un antico piatto di Alghero, si prepara con dei pomodori secchi tagliati a pezzetti e soffritti con olio e aglio e prezzemolo tritato, con l'aggiunta di pomodori pelati,olio e aceto.La salsa dell'agliata va versata sul pesce (razza, sugarello, gattuccio, polpo,ecc.) precedentemente fritto o bollito.

11 SALSE (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.

BRANCALEONE FOX TERRIER

 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).