sabato 10 settembre 2022

B-52

DRINK - Alcolico | Any time
Kahlua 2,0 cl
Bailey’s Irish Cream 2,0 cl
Grand Marnier 2,0 cl
Si versano gli ingredienti in un bicchiere tipo shot in maniera che non si mescolino tra loro. Come primo ingrediente si versa il liquore al caffè, poi il Bailey’s facendolo scorrere sul dorso del bicchiere e infine si versa il Grand Marnier. Nato negli Stati Uniti, il suo nome è riferito al bombardiere B-52. Per un effetto più coreografico, va bevuto infiammato, dando fuoco con un fiammifero al Grand Marnier. Una volta acceso il drink va bevuto con la cannuccia tutto di un fiato; questo per evitare che la cannuccia stessa prenda fuoco, in quanto, aspirando il liquido che passa al suo interno la raffredda. Ne esiste una diversa interpretazione che mescola gli ingredienti in un bicchiere old fashioned, con alcuni cubetti di ghiaccio.

16 COCKTAIL (2^ Edizione)
 

Cocktail.In queste 340 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, attrezzature e ricettepubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Mixology. Con questa parola si indica l'arte di mescolare con sapienza distillati, liquori, soft drink ed altro. Una preventiva conoscenza degli elementi che compongono un cocktail è la base del successo. Imparate a preparare quelli canonici riconosciuti dall'IBA e poi lanciatevi a prepararne dei nuovi. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro Barman di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

SOUS VIDE



Oggi parliamo di cottura sottovuoto. Si tratta di una tecnica che prevede di inserire l'alimento in un sacchetto di plastica sigillato e sotto vuoto, e metterlo quindi a bagno in acqua ad una temperatura controllata, di circa 60°, per un tempo tra 1 e 48 ore. Si tratta di una temperatura assai più bassa di quella della cottura normale, e che è facile raggiungere e mantenere costante con un basso consumo energetico. Permette la cottura contemporanea di molte tipologie di alimenti in contemporanea (sarà sufficiente estrarre al tempo giusto ogni singolo sacchetto), non necessita di una sorveglianza durante l’esecuzione, permette di cucinare il cibo in modo uniforme, assicurandosi che l'interno sia cucinato correttamente senza cuocere troppo l'esterno, e di trattenere l'umidità, non genera fumi ed odori, permette di utilizzare una componente ridottissima di grassi. Al momento di servire, il sacchetto viene aperto e gestito opportunamente (ad esempio scaldato al microonde o in un fornetto). I numerosi vantaggi elencati stanno facendo diventare questo tipo di cottura la più amata dai ristoratori, poiché ottimizza i tempi morti, velocizza il servizio, riduce gli sprechi, permette una programmazione degli acquisti e dei coperti ottimale anche per lunghi periodi. Non si tratta di una novità assoluta, anzi il metodo sous-vide fu descritto per la prima volta da Benjamin Thompson Conte di Rumford nel 1799, ma ci vollero quasi due secoli perché fosse adottato in pianta stabile da Georges Pralus a fine anni ‘70 presso il ristorante "Troisgros" a Roanne, in Francia. Ma la universalizzazione del metodo la si deve a Bruno Goussault che definì i parametri di tempo di cottura per i vari tipi di alimenti e formò un generazione di nuovi chef appassionati. Ma noi possiamo usare questo metodo in casa? Certamente sì, anche se possediamo una semplice lavastoviglie. Ma al di là delle eccentricità ormai sono a disposizione di tutti noi a prezzi consumer i due utensili fondamentali: la macchina per il sottovuoto ed il riscaldatore termoregolato, detto anche bagno termostatato. Create le ricetta (ne esistono ormai migliaia in giro) le si imbusta e le si fa passare al sottovuoto, quindi le si immerge in una pentola a cui si applica il tubo riscaldante. Non resta che ritirare le differenti buste al tempo ottimale per ciascuna di esse. Mi hanno detto che fa molto chic giocare a burraco nel frattempo, invece/mentre, si prepara la cena.

6 ALLA RICERCA DEL BUON GUSTO

Alla ricerca del buon gusto raccoglie in maniera sistematica le recensioni pubblicate sul mensile savonese Il Letimbro nella rubrica Dalla parte del gusto e poi apparse nel blog  HOMO LUDENS https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

venerdì 9 settembre 2022

ORGASM

DRINK - Alcolico | Any time
Cointreau 3,0 cl

Bailey’s 3,0 cl
Versare direttamente in un old fashioned (oppure in uno shot) con ghiaccio. Da bere tutto in un colpo.

16 COCKTAIL
(2^ Edizione)

Cocktail.In queste 340 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, attrezzature e ricettepubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Mixology. Con questa parola si indica l'arte di mescolare con sapienza distillati, liquori, soft drink ed altro. Una preventiva conoscenza degli elementi che compongono un cocktail è la base del successo. Imparate a preparare quelli canonici riconosciuti dall'IBA e poi lanciatevi a prepararne dei nuovi. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro Barman di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

OLIO IRPINIA COLLINE DELL'UFITA

olio Irpinia Colline dell'Ufita,
Irpinia - Colline dell'Ufita è un olio extravergine d'oliva campano a Denominazione d'Origine Protetta. L'area di produzione è in Irpinia e si estende sul territorio di 38 comuni nella parte centro-settentrionale della provincia di Avellino, approssimativamente la Valle Ufita ed il Medio Calore. Le caratteristiche aromatiche e gustative del prodotto sono da ricondurre alla principale varietà di olive che si utilizza come materia prima, la Ravece, coltivata soprattutto in Valle Ufita e presente generalmente nell'avellinese e nel beneventano.
Secondo il disciplinare, la raccolta delle olive deve essere effettuata a mano oppure con l'impiego di macchine, mediante l'uso di reti o altri sistemi di captazione, mentre è vietata la raccolta delle olive cadute naturalmente sul terreno e quella su reti permanenti. L'imbottigliamento può avvenire solo nella zona di produzione per garantire controllo e rintracciabilità. La dicitura Irpinia - Colline dell'Ufita può essere accordata solo all'olio d'oliva di tipo extravergine ottenuto dalle olive delle seguenti varietà nelle percentuali indicate:
"Ravece", in misura non inferiore al 60%;
"Ogliarola", "Marinese", "Olivella", "Ruveia", "Vigna della Corte" da sole o congiuntamente in misura non superiore al 40%;
"Leccino" e "Frantoio" in misura non superiore al 10%.
Il prodotto deve presentarsi con le seguenti caratteristiche organolettiche:
Descrittore Mediana
Difetti 0
Fruttato di oliva 3-6
Amaro 2-6
Piccante 2-6
Pomodoro 2-5
Caratteristiche chimico-fisiche:
acidità %: inferiore o uguale a 0,5;
indice di perossidi meq O /kg: inferiore o uguale a 2
spettrometria UV K232: inferiore o uguale a 2,2;
spettrometria UV K270: inferiore o uguale a 0,2;
spettrometria Delta K: inferiore o uguale a 0,01;
polifenoli totali: superiore o uguale a 100 p.p.m.
L’area geografica di produzione dell’olio 'Irpinia – Colline dell’Ufità è riferita a 38 comuni Irpini.
La superficie degli oliveti si aggira intorno ai 3.500 ha ca., con oltre 9000 aziende coinvolte. La produzione annua media si attesta intorno ai 25.000 q, i due terzi circa della produzione provinciale.
Nell'ambito delle attività di valorizzazione e promozione del prodotto si pone la rassegna "Ex Olivis", organizzata dall'associazione Elaion. La manifestazione, che prese il via nel 1999, si rinnova annualmente, articolandosi in una serie d'incontri, seminari, percorsi ed eventi enogastronomici che si concludono con l'attribuzione del "Premio Oleario del Tricolle" ad Ariano Irpino.

 13 CONDIMENTI (2^ Edizione)


Condimenti. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 90 schede di prodotti, procedure e consigli di cucina pubblicate nel corso  degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Utilizzati a caldo per cucinare o a freddo per completare, i condimenti sono essenziali in cucina. Incominciamo insieme a conoscerli meglio, ampliando il nostro ancora troppo ristretto orizzonte ed imparando con essi sapori preziosi fino ad ieri sconosciuti.

14 PASTA & RISO (2^ Edizione)
 

Pasta e riso. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 140 schede di prodotti, lavorazioni e ricettepubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La pasta è una sorta di marchio di italianità, il riso ci fa cittadini del mondo. Tanti tipi di paste da conoscere ed altrettanti tipi di riso. Ma soprattutto tanti consigli su come sceglierli e cucinarli al meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

FRUMINA

La frumina, meglio conosciuta come amido di frumento o grano, si ottiene dai chicchi del grano tenero che vengono ridotti in farina e messi poi in ammollo in acqua.
L’amido di grano è composto da amicosio al 30 % e da amico pectina al 70%; al suo interno potrebbe esserci la presenza di glutine (questo rende l’alimento tossico per le persone celiache).
Il suo valore energetico è di 350 Kcal (chilocalorie) ogni 100 grammi, è perciò molto alto, poiché contiene carboidrati con tracce di grassi e proteine.Per la sua composizione molecolare, che si rigonfia in acqua calda, la frumina è un possibile addensante culinario, e lo si può utilizzare anche in pasticceria e in panetteria (in quanto ne migliora le qualità).


 12 CONSERVE (2^ Edizione)


Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.

14 PASTA & RISO (2^ Edizione)
 

Pasta e riso. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 140 schede di prodotti, lavorazioni e ricettepubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La pasta è una sorta di marchio di italianità, il riso ci fa cittadini del mondo. Tanti tipi di paste da conoscere ed altrettanti tipi di riso. Ma soprattutto tanti consigli su come sceglierli e cucinarli al meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

SUPREMA

0.5 l di salsa vellutata
4 dl di brodo (di pollo)
50 gr di burro
3 dl di panna da cucina
sale
In una pentola mettere la salsa vellutata e il brodo. Far cuocere per 20 minuti a fuoco basso. Mescolare continuamente. Togliere dal fuoco. Aggiungere subito il burro e il sale. Continuare a mescolare aggiungendo la panna.
Varianti
La salsa suprema si può arricchire aggiungendo tuorli d'uovo e formaggio grattugiato.
Derivate
Aggiungendo alla salsa suprema del purè di pomodoro fresco, si ottiene la salsa aurora. 
La salsa suprema in generale si usa per condire il pollo o la gallina bolliti, che si mangiano assieme ad un piatto di riso bollito.
La salsa suprema è una vellutata di pollo che si fa addensare con un roux bianco e si arricchisce con panna, o per variare, con uova e formaggio. Alcuni cuochi usano acidificare questa salsa usando panna acida o aggiungendo condimenti acidi come succo di limone o aceto. Alcuni cuochi usano altri gallinacei come il cappone, la gallina, la gallina faraona e il tacchino. Salsa deriva dal femminile latino salsus, che significa salato, da cui deriva anche sale, il condimento base di ogni alimento; suprema deriva dal superlativo latino supremus, (da superus, al di sopra), che significa al di sopra di tutto. Pierre-Marie-Jean Cousin de Courchamps, nel 1853, nel suo dizionario di cucina, descrive la salsa suprema, arricchita con un uovo e aromatizzata con succo di limone o con una specie di aceto chiamato agresto in francese, vertjus o succo verde. Alexandre Dumas nel 1873, nel suo dizionario di cucina copia la ricetta del Courchamps. Edmond Richardin nel 1907, descrive la preparazione di una salsa suprema arricchita con bianchi d'uovo. Auguste Escoffier nel 1934, nel suo libro Ma cuisine, descrive una salsa suprema fatta con panna acida. Prosper Montagnè nel 1938, nell'enciclopedia francese di cucina Larousse gastronomique, parla di supreme sauce arricchita con panna acida. Julia Child nel 1964, nel suo libro Mastering the Art of French Cooking, parla di Arricchimento delle creme, di cream cauce e include una sauce creme o sauce supreme. Cita inoltre una variante, la salsa suprema di pesce, usata per condire le chenelle di pesce. Alain Ducasse nel 2003, nel suo Grand livre de cuisine, Bistrots, Brasseries, Restaurant de tradition, descrive una salsa suprema arricchita con panna acida e bianchi d'uovo e la adopera per condire un pollo dell'Ain. Viene ricordata una ricetta gradita a Giuseppe Verdi, quando mangiava al ristorante, che era il cappone lesso con una salsa suprema di cappone arricchita con fumetto di tartufo. Luigi Veronelli prepara la salsa suprema aggiungendo fumetto di funghi e panna e la usa per condire del riso bollito.

11 SALSE (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.

BRANCALEONE FOX TERRIER

 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).tto di pollo arrosto.




6 CARNI E SALUMI (2^ Edizione)

Carni e salumi. In queste 270 pagine ho raccolto oltre 150 schede di carni e salumi, modalità di scelta e tecniche per la loro di cucina, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).

Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Per cucinare in modo sublime ricette di carne e per servire taglieri di affettati da re, serve conoscere a fondo le materie prime. Spesso si trascura questo particolare, che invece è essenziale per la buona riuscita. Proprio le ricette più semplici, in cui le elaborazioni complesse non possono nascondere nulla, necessitano di ottimi prodotti di base. Non limitiamoci a ciò che ci offrono il nostro macellaio ed il nostro salumiere di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


FRIGGITELLO

Il peperoncino friggitello è una cultivar dolce e non piccante del Capsicum annuum. Con il termine friarelli sono conosciuti in Campania questa varietà di peperoncini e un piatto tipico con cui vengono preparati nella cucina locale.
Conosciuti in tutto il mondo con il nome italiano friggitelli, il loro nome campano friarelli, che non va confuso con quello dei broccoli friarielli, indica sia il cultivar di peperoncino che il piatto tradizionale campano.
Sono diffusi anche in altre zone e regioni dell'Italia centrale e meridionale come peperoncini di Toscana e peperoncini dolci verdi. Negli Stati Uniti vengono talvolta chiamati erroneamente con il semplice termine italiano peperoncini. Ne esiste una varietà greca più dolce conosciuta come Golden Greek o peperoncino Gold.
Questo tipo di peperoncino ha la forma allungata e una dimensione media tra un normale peperoncino e un peperone dolce. La buccia increspata, sugosa e croccante di colore verde pallido rilascia un gusto pieno di peperone non piccante. I suoi valori di piccantezza nella scala di Scoville variano tra 0 e 500 SHU.
I semi vanno piantati in ambiente protetto verso primavera, richiedono diverso tempo per germinare e quando escono le piantine hanno bisogno di luce, calore e un fertilizzante liquido di media potenza. Si può lasciarle all'esterno quando la temperatura è superiore ai 10 gradi per 7-10 giorni e quindi trapiantarle dopo 5-7 settimane dalla semina 2-3 cm più profonde di quanto lo erano in fase di germinazione. Vanno piantate a una distanza di circa 45 cm dalla piantina vicina e hanno bisogno di essere pienamente esposte al sole. Il terreno dev'essere mediamente ricco, ben drenato e va usato poco fertilizzante; un terreno troppo ricco produce più foglie e meno peperoncini. La pianta produce molti peperoncini e ha quindi bisogno di paletti di rinforzo per evitare che si fletta eccessivamente. I peperoncini vanno raccolti quando sono lunghi tra i 5 e gli 8 cm, senza aspettare che cambino colore. Tra la semina e il raccolto passano 70-80 giorni.
Possono essere cucinati sauté, ripieni, in una composta di frutta, consumati con frutta fresca, in insalata o come farcitura nei panini. Vengono anche consumati crudi, sottaceto o come ingrediente principale nel sugo per condire la pastasciutta. Si cucinano interi o tagliati e privati dei semi. Nella cucina dell'Italia meridionale vengono spesso fritti con aglio e si ultima la cottura aggiungendo dell'acqua.
In Campania i peperoncini friggitelli sono chiamati puparuoli friarelli e vengono fritti in olio d'oliva, senza alcuna impanatura, immergendoli interi e ben asciutti nell'olio di frittura caldo, lasciando intatto un abbozzo del picciolo che rimane utile al momento del consumo. Si servono nel piatto, ancora caldi, spruzzati di sale, sia come verdura a sé stante sia come contorno di altri piatti. Si consumano senza bisogno di posate, mordendoli per intero afferrandoli per il residuo moncone di picciolo. Ai peperoni possono accompagnarsi patate tenere, tagliate grosse e fritte nello stesso olio di frittura.

10 ORTAGGI (2^ Edizione)
Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

CONFETTURA DI FRUTTI DI BOSCO

1 kg tra lamponi
more
fragole
mirtilli
ribes
500 g di zucchero
Lavate e asciugate la frutta, sgranate i ribes, eliminate i piccioli, raccoglietela in una casseruola, non aggiungete acqua, ma soltanto lo zucchero. Ponete il recipiente sul fuoco a calore medio e cuocete continuando a mescolare per mezz’ora circa. Ritirate, lasciate intiepidire la confettura, versatela in barattoli di vetro, quando è del tutto raffreddata chiudeteli ermeticamente. Conservateli al fresco e al buio.

12 CONSERVE (2^ Edizione)


Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

QUESTA SERA MANGIAMO LE ALGHE

 

Quante volte organizzando una cena con gli amici ci siamo dovuti raccapezzare tra gusti ed esigenze diverse? C’è chi adora il pesce, chi la carne, chi è vegetariano, chi addirittura vegano. Poi ci sono gli intolleranti e gli allergici, insomma, accontentare tutti senza far sentire nessuno un escluso o un diverso non è un’impresa facile. Mi correggo, non “era” un'impresa facile, perché oggi c’è una soluzione che accontenta tutti: le alghe.

Calma, non vi sto proponendo di imbandire una tavola con piatti colmi di quella poltiglia verdognola e molliccia. Perdereste l’amicizia di molti. Facciamo un passo indietro e venite con me a trovare quelli della Sophie’s Bionutrients, start-up nel settore delle nuove tecnologie per l'alimentazione, che dalle farine di microalghe monocellulari ricava numerosi alimenti proteici e privi di allergeni, carni di base vegetali, polpette vegan, marmellate, creme da spalmare, caviale e gelatina, grazie a un processo molto veloce ed economico.

Le microalghe sono coltivate/allevate in bioreattori, su substrati (la base di nutrienti su cui si sviluppano) derivati dagli scarti dell'industria alimentare (scarto dei birrifici, polpa di soia, melassa delle raffinerie di zucchero). L'intero processo richiede solo tre giorni e se, per ottenere 1 tonnellata di proteine di origine bovina occorrono 1.400.000 metri quadri, l'equivalente derivato dalle alghe richiede 200 metri quadri di spazio nei bioreattori. La nuova piramide alimentare, secondo i ricercatori di Sophie's Bionutriens, nel prossimo futuro cambierà e sarà costruita in base all'origine delle proteine. Le "proteine alternative" saranno il cibo più comune e diffuso, mentre le proteine "tradizionali" diventeranno beni di lusso.

Il compatto bioreattore urbano che occupa lo spazio di un piccolo magazzino, prenderà quindi il posto della sterminata piantagione, del campo aperto, della stalla, della fattoria, dell’invaso per l’irrigazione, così fortemente inquinanti. In Europa il programma Horizon 2020 finanzia due progetti sull'alimentazione a base di microalghe: il primo a capofila italiano della divisione Food & Agriculture Requirements di Wiise Srl.si intitola ProFuture, il secondo progetto, coordinato dall'azienda islandese Matis si intitola NextGen Proteins.

Ma bisogna avere il pollice verde per coltivare/allevare le microalghe e come si cucinano?

Vedete voi che amate tenere in veranda vasetti di aromatiche e di fragoline se vi ritrovate. 

Le microalghe possono essere coltivate sia all'aperto in vasche artificiali o all'interno in bioreattori (sistema chiuso di tubi di plastica con pareti trasparenti). La parola bireattore non deve scoraggiare, praticamente è una bottiglia di plastica piena d’acqua lasciata al sole. Una volta che la biomassa delle alghe è cresciuta, deve essere raccolta e le minuscole microalghe devono essere separate dall'acqua e lavorate rapidamente o rischiano di deteriorarsi. Da esse si possono utilizzare diverse tecniche per produrre estratti proteici o lipidici che possono essere successivamente utilizzati per diversi prodotti.

I benefici nutrizionali dei prodotti alimentari derivati dalle microalghe sono moltissimi. Sono ricche fonti di energia, fino al 60% della loro massa secca sotto forma di contenuto proteico, Contengono acidi grassi polinsaturi, come EPA e DHA, diversi tipi di carboidrati che forniscono fibre, componenti essenziali per mantenere un cuore e un intestino sani. Sono ricche di polisaccaridi e oligosaccaridi specifici (come i β-glucani), che li rendono potenziali candidati prebiotici. Ed infine contengono antiossidanti (tra cui licopene, β-carotene e astaxantina), che possono essere benefici per la salute.

Quindi una cena di salute con ottime ricette di carne, pesce, verdura, dolci e bevande.

Un consiglio, ai vostri commensali, che avranno lodato le vostre inconsuete ricette ditelo solo al termine della cena che hanno mangiato microalghe.

6 ALLA RICERCA DEL BUON GUSTO

Alla ricerca del buon gusto raccoglie in maniera sistematica le recensioni pubblicate sul mensile savonese Il Letimbro nella rubrica Dalla parte del gusto e poi apparse nel blog  HOMO LUDENS https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).