martedì 26 luglio 2022

Zucchino alberello di Sarzana


Zucchino alberello di Sarzana

Lo zucchino Alberello di Sarzana è una cultivar con frutti allungati di colore verde chiaro. La semina si esegue a postarella, alla distanza di 1-1,2 m tra le file e 0,5-1 m lungo le file. La densità di piante per unità di superficie (un metro quadro) nelle cultivar con portamento ad alberello, coltivate in serra, varia tra 1,5 e 2 piante per metro quadro, disposte su file binate (su un'unica aiuola sono presenti due file di piante) e con sostegno.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 

In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

10 ORTAGGI (2^ Edizione)


 

Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).

Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


lunedì 25 luglio 2022

Zucchino genovese



Zucchino genovese

Tra le cultivar a frutto allungato troviamo la zucchina genovese di colore verde chiaro, simile alla varietà Voghera e Asti. Le zucchine hanno un ciclo primaverile-estivo ma possono anche essere coltivate in inverno per produzioni in serra. Viene considerata coltura da rinnovo e non dovrebbe essere impiantata sullo stesso terreno se non dopo circa 3-4 anni, né seguire colture di altre cucurbitacee, solanacee e leguminose. L'epoca di impianto è intorno ad aprile, quando cioè la temperatura dei terreno raggiunge circa 15°C, in coltura protetta si anticipa di quasi un mese. La zucca per la produzione di zucchini si adatta a diversi tipi di terreno, anche se preferisce quelli profondi, ricchi di sostanza organica, 274 freschi e ben drenati. Varie ricerche hanno inoltre evidenziato che la zucca da zucchini è una pianta essenzialmente potassofila (amante del potassio): si consiglia perciò una concimazione ricca di questo elemento, quando si inizia la raccolta del frutto.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 

In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

10 ORTAGGI (2^ Edizione)


 

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domenica 24 luglio 2022

Zucchino trombetta



Zucchino trombetta Sûcca da Reginn-a

Mentre gli zucchini vanno raccolti precoci e non si conservano, ve n’è una specie, che ha il diametro di uno zucchino ma le proprietà di una zucca e si conserva benissimo: la cosiddetta Trombetta della Riviera nota anche con il nome di Sûcca da Reginn-a. È tra le zucche a lunga conservazione tipica delle riviere e prende nome dalla sua forma particolare. I frutti possono essere consumati immaturi oppure, raggiunta la maturazione, si conservano per mesi in luoghi freschi ed asciutti. La loro forma li rende anche un elemento decorativo tipico degli orti rivieraschi. Interessante è notare che è praticamente assente nell'entroterra. Cultivar con frutti allungati, a colorazione verde chiaro, con colore predominante giallo. La sua caratteristica forma ricorda, come evidenzia il nome, quella di una trombetta. La zona di produzione è la Valle di Albenga e orti del Savonese Essendo rampicante, per la sua coltivazione necessita di sostegni. Questi ultimi infatti consentono ai frutti di allungarsi, regolarmente dritti. La densità colturale ottimale risulta di 0,5 piante a metro quadro. I frutti per il consumo fresco devono essere raccolti dopo circa una settimana dalla fioritura, quando hanno raggiunto la lunghezza di circa 30-40 cm. La raccolta inizia generalmente circa dopo 10-12 settimane dall'impianto.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 

In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

10 ORTAGGI (2^ Edizione)


 

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(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).

Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

venerdì 22 luglio 2022

VINI 57: FRASCATI SUPERIORE




Il territorio di produzione del vino Frascati Superiore comprende per intero i comuni di Frascati, Grottaferrata e Monteporzio Catone e, in piccola parte, il X° Municipio di Roma ed il Comune di Montecompatri. L’altitudine è compresa tra 70 e 500 metri s.l.m.; l’esposizione generale è orientata verso Nord-Ovest ed Ovest. I terreni del comprensorio del Frascati sono di origine vulcanica, di tipo basaltico e tufaceo e, da approfonditi studi, è risultato che per la maggior parte sono di medio impasto o leggermente compatti, presentando il 56,1% di sabbia, il 17,8% di limo ed il 26,1% di argilla. Sono scarsamente dotati di azoto, normalmente ricchi di anidride fosforica assimilabile, molto ricchi di potassio assimilabile, poveri di calcare totale ed attivo, scarsamente forniti di sostanza organica ed a pH quasi sempre neutro o sub-acido.Il clima di tipo mediterraneo è caratterizzato da temperature moderate, piovosità concentrata nel periodo autunno-inverno con lunghe siccità nel periodo primaverile estivo. L’esposizione del territorio verso il mare Tirreno permette di godere di una piacevole brezza marina che mitiga il calore delle ore più calde ed evita il ristagno dell’umidità.
La vite trova qui condizioni ambientali assai favorevoli. Un ulteriore aspetto particolarmente vantaggioso è rappresentato dalla relativa elevata temperatura ed insolazione che si riscontra nei mesi di settembre ed ottobre che consentono alle uve di maturare lentamente e completamente.
Il vino «Frascati Superiore», all'atto dell'immissione al consumo deve rispondere alle seguenti caratteristiche: avere un colore paglierino più o meno intenso; avere un odore vinoso, con profumo caratteristico delicato; avere un sapore sapido, morbido, fine, vellutato, secco; possedere un titolo alcolometrico volumico totale minimo di 11,50%vol ed una acidità totale minima di 4,5 g/l.

15 VINO (2^ Edizione)
Vino. In queste 250 pagine ho raccolto oltre 220 schede di criteri di vinificazione, abbinamento e prodotti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Sin dall'antichità i frutti della vite sono diventati vino. Da allora migliaia di vitigni hanno avuto vita e decine di migliaia di vini sono stati creati. Per il nostro piacere. Impariamo insieme a conoscerne i principali, a degustarli, a scegliere quelli che sono i nostri vini di elezione. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro vinai di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


giovedì 21 luglio 2022

FAGIOLI DELLE ALPI LIGURI




I fagioli di Conio, di Badalucco e di Pigna, detti localmente Rundìn dell'Angelo, sono di origine incerta, forse piemontese. Rinomati da decenni in zona per i piatti più importanti a base di legumi, hanno un mercato locale. Sono caratterizzati da un gusto molto delicato e dalla pelle sottilissima che, specie nelle minestre e dopo lunga cottura, tende a sfaldarsi e a scomparire.
I fagioli bianchi (Phaseolus vulgaris) sono presenti nelle aree interne del territorio delle provincie di Savona e Imperia, ma sono particolarmente noti e apprezzati quelli prodotti nelle località di Badalucco, Conio e Pigna, nell'imperiese. Sono cultivar a seme bianco e piccolo; alcune varietà presentano leggere maculature color nocciola. Il portamento della pianta è rampicante. Viene coltivato soprattutto per il seme. Fusti a sviluppo a spirale, alti fino a 3 m, foglie alterne, composte, pelose, trifogliate; internodi distanti circa 25 cm, picciolo lungo 15-20 cm. I fiori, laterali alle foglie, hanno petali di colore bianco. I baccelli ricurvi di colore verde, inizialmente chiaro poi bianco-giallo e avorio a maturità, hanno una lunghezza di 12-18 cm con 5-8 semi. A maturità i semi si presentano bianchi con sfumature avorio o panna; la forma è da tondeggiante a leggermente allungata, sono lunghi 1-1,3 cm e larghi 0,7-0,9 cm.
Densità di semina: 15 cm sulla fila, 30-35 cm tra le file. Resa medio scarsa. Produzione totale 100 quintali annui. Si utilizzano canne o bastoni come sostegni su cui farli arrampicare.

18 PAT LIGURI 
(2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

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lunedì 18 luglio 2022

VINI 53: BRINDISI ROSSO

 




Il Brindisi rosso è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Brindisi e si concentra nei comuni di Brindisi e Mesagne.
Se invecchiato almeno due anni e con una gradazione alcolica non inferiore al 12,5% può portare la qualifica di "Brindisi rosso riserva".
Caratteristiche organolettiche
colore: rosso rubino più o meno intenso, con lievi toni arancioni se invecchiato.
odore: vinoso con profumo intenso.
sapore: asciutto, armonico, con retrogusto amarognolo, vellutato e giustamente tannico.

Vino. In queste 250 pagine ho raccolto oltre 220 schede di criteri di vinificazione, abbinamento e prodotti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Sin dall'antichità i frutti della vite sono diventati vino. Da allora migliaia di vitigni hanno avuto vita e decine di migliaia di vini sono stati creati. Per il nostro piacere. Impariamo insieme a conoscerne i principali, a degustarli, a scegliere quelli che sono i nostri vini di elezione. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro vinai di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

 

mercoledì 13 luglio 2022

VINI 48: BIVONGHI


 

Il Bivongi bianco è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Catanzaro e Reggio Calabria.
colore: paglierino più o meno intenso
odore: vinoso, gradevole
sapore: secco, armonico, fruttato

Vino. In queste 250 pagine ho raccolto oltre 220 schede di criteri di vinificazione, abbinamento e prodotti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Sin dall'antichità i frutti della vite sono diventati vino. Da allora migliaia di vitigni hanno avuto vita e decine di migliaia di vini sono stati creati. Per il nostro piacere. Impariamo insieme a conoscerne i principali, a degustarli, a scegliere quelli che sono i nostri vini di elezione. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro vinai di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

 

martedì 12 luglio 2022

VINI 47: BIFERNO

 

 

Il Biferno è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Campobasso.
Rosso
colore: rubino più o meno intenso.
odore: gradevole, caratteristico.
sapore: asciutto, armonico, vellutato, giustamente tannico.
Rosato
colore: rosa più o meno intenso.
odore: fruttato delicato.
sapore: asciutto, fresco, armonico, fruttato.
Bianco
colore: paglierino con riflessi verdognoli.
odore: gradevole, delicato, leggermente aromatico.
sapore: asciutto, armonico, fresco.
Il Biferno Bianco si gusta in calici svasati a 8-10 °C abbinato a fior di latte, Caciocavallo silano, trote al forno.

Vino. In queste 250 pagine ho raccolto oltre 220 schede di criteri di vinificazione, abbinamento e prodotti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Sin dall'antichità i frutti della vite sono diventati vino. Da allora migliaia di vitigni hanno avuto vita e decine di migliaia di vini sono stati creati. Per il nostro piacere. Impariamo insieme a conoscerne i principali, a degustarli, a scegliere quelli che sono i nostri vini di elezione. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro vinai di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.



domenica 10 luglio 2022

VINI 45: BIANCHELLO DEL METAURO

 

Il Bianchello del Metauro è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Pesaro e Urbino. I suoi confini abbracciano una sottile fascia di colline che dal mare Adriatico risale verso l'interno, sviluppandosi lungo le sponde del fiume Metauro. La zona di produzione migliore è però quella situata a nord del fiume, dove si trovano i produttori storici della denominazione.
Caratteristiche organolettiche
colore: giallo paglierino.
odore: delicato, caratteristico.
sapore: secco, fresco, armonico, gradevole.
Il Bianchello del Metauro, con rare eccezioni, è un bianco facile e di pronta bevuta ma che nelle sue espressioni migliori può mettere in luce una sottile personalità.

Vino. In queste 250 pagine ho raccolto oltre 220 schede di criteri di vinificazione, abbinamento e prodotti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Sin dall'antichità i frutti della vite sono diventati vino. Da allora migliaia di vitigni hanno avuto vita e decine di migliaia di vini sono stati creati. Per il nostro piacere. Impariamo insieme a conoscerne i principali, a degustarli, a scegliere quelli che sono i nostri vini di elezione. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro vinai di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.




venerdì 8 luglio 2022

VINI 43: AVERSA ASPRINIO



L'Aversa Asprinio spumante è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Caserta e Napoli.
Caratteristiche organolettiche
colore: paglierino più o meno intenso-spuma fine e persistente.
odore: fine, fragante, caratteristico.
sapore: secco, fresco, caratteristico.
Abbinamenti consigliati

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giovedì 7 luglio 2022

VINI 42: PRIMITIVO DI MANDURIA

VINI 42: PRIMITIVO DI MANDURIA

Il Primitivo di Manduria dolce naturale è un vino DOCG la cui produzione è consentita nelle province di Brindisi e Taranto.
Caratteristiche organolettiche
colore: rosso tendente al violaceo ed all'arancione con l'invecchiamento.
odore: aroma leggero, caratteristico.
sapore: gradevole, pieno, armonico, tendente al vellutato con l'invecchiamento.
Abbinamenti consigliati
Dessert particolarmente dolci come pasticceria a base di pasta di mandorla o ancora meglio a base di cioccolato, anche con taluni formaggi erborinati

15 VINO (2^ Edizione)
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lunedì 4 luglio 2022

VINI 39: CANNONAU

 
Il Cannonau (altrimenti detto Cannonao, Cannonadu o Canonau) è il vitigno a bacca nera più diffuso in Sardegna.
La coltivazione di questo vitigno è diffusa in tutta l'isola ma concentrata nelle zone più centrali del territorio. Fino a poco tempo fa non se ne conosceva con certezza l'origine e la maggior parte degli esperti erroneamente lo riteneva importato dalla penisola iberica. Tuttavia recenti studi hanno dimostrato la sua endemicità, infatti resti di vinaccioli risalenti a 3200 anni fa sono stati ritrovati in diverse zone dell'isola (ad esempio a Sa Osa - nella valle del Tirso, sulle colline di Sardara - a nord di Cagliari, a Villanovafranca e nel villaggio nuragico Duos Nuraghes di Borore in provincia di Nuoro), facendo del Cannonau il vino più antico del Bacino del Mediterraneo."Il risultato di analisi già condotte da laboratori spagnoli hanno dimostrato che il Cannonau, Il cui vitigno ritenevano gli esperti fosse stato importato nel '400 dalla Spagna, ha in realtà origini autoctone".
Storia
I recenti ritrovamenti di antichi vinaccioli di cannonau in vari siti archeologici della Sardegna hanno permesso di riscrivere parte della storia dell'origine della domesticazione della vite in Italia e nel Mediterraneo. Da ultimo, in occasione degli scavi condotti nel 2002 a Borore nel sito archeologico di Duos Nuraghes, sono stati rinvenuti centinaia di vinaccioli di vite (i semi contenuti in un acino d'uva), antichissimi, carbonizzati dal tempo, databili intorno al 1200 avanti Cristo, 3.200 anni fa. Questa scoperta - che ha portato alla ribalta nazionale il sito di Duos Nuraghes - oltre a dimostrare che le popolazioni nuragiche coltivavano la vite e producevano vino, ha permesso di capire che il "cannonau sardo, che fino ad oggi si pensava fosse stato importato dalla Spagna, è di una varietà diversa da quella iberica e potrebbe essere nato in Sardegna".
La teoria storica ufficiale fino alle recenti scoperte sui vinaccioli sardi raccontava che la domesticazione della vite, nata nell'area del Caucaso e della Mesopotamia, venne trasferita progressivamente in Anatolia e in Egitto, da qui nelle isole egee, in Grecia e nel resto dell'Europa, infine grazie ai Fenici arrivò nel Mediterraneo Occidentale ed in Sardegna. Oggi, con le recenti scoperte archeologiche, si può affermare con certezza che con l'arrivo dei Fenici, in Sardegna la coltivazione e domesticazione della Vitis vinifera era già conosciuta.
Cannonau di Sardegna
Dalle uve cannonau si produce prevalentemente il vino DOC Cannonau di Sardegna, rosso o rosato, ottenuto per il 99% di uve Cannonau e il restante 1% massimo da uve di produzione locale. L'invecchiamento obbligatorio minimo di questo vino è di un anno, del quale, almeno 6 mesi, trascorsi in botti di rovere o castagno.
Cannonau di Sardegna rosso
Sottodenominazioni
Cannonau di Sardegna Capo Ferrato se le uve provengono dai territori comunali di Castiadas, Muravera, San Vito, Villaputzu e Villasimius (provincia di Cagliari)
Cannonau di Sardegna Jerzu se le uve provengono dai comuni di Jerzu, Ulassai, Osini, Tertenia e Cardedu (provincia d'Ogliastra)
Occorre precisare che il Cannonau di "Jerzu" ha la sua storia produttiva in Ogliastra. Jerzu però, a causa della morfologia del terreno, nel proprio territorio comunale ha poche vigne, le quali non sarebbero in grado di soddisfare la produzione presente sul mercato. Ne discende che le uve appena vendemmiate sono trasportate presso le cantine che hanno sede sìa, nel territorio comunale di Jerzu, (Cantina di Jerzu, sita nel paese, oppure le cantine del "Perda Rubia" sita più a valle lungo il percorso della strada statale 125 Orientale Sarda, ed altre di più contenute dimensioni), da qui il nome di "Cannonau di Jerzu". In realtà le uve sono coltivate nei territori di: Jerzu; Tertenia a ridosso del paese e a mare dello stesso, ma specialmente dalle zone a sud di quest'ultimo paese fino alle campagne di "Quirra" e poi nel territorio comunale di Cardedu, quelle invece considerate di montagna sono presenti a Ulassai.
Cannonau di Sardegna Nepente di Oliena (o Oliena) se le uve provengono dal territorio comunale di Oliena e, in parte, di Orgosolo (provincia di Nuoro)
Riserva
Con un invecchiamento di due anni (di cui almeno 6 mesi in botti di castagno o rovere) e una gradazione minima del 13% può portare la qualifica riserva.
Cannonau di Sardegna rosso riserva
Cannonau di Sardegna Capo Ferrato riserva
Cannonau di Sardegna Jerzu riserva
Cannonau di Sardegna Nepente di Oliena riserva
Rosato
Tramite la fermentazione in bianco si produce il tipo rosato dal colore rosa brillante.
Cannonau di Sardegna rosato
Liquoroso
Il tipo liquoroso si ottiene con l'aggiunta di alcol di origine viticola al mosto o al vino naturale.
Cannonau di Sardegna liquoroso secco con una gradazione alcolica del 18% svolto e con zuccheri residui non superiori a 10 g/l
Cannonau di Sardegna liquoroso dolce naturale con gradazione alcolica del 16% svolto, con zuccheri residui di 50 g/l e un invecchiamento di due anni in botti di rovere o castagno

15 VINO (2^ Edizione)
Vino. In queste 250 pagine ho raccolto oltre 220 schede di criteri di vinificazione, abbinamento e prodotti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Sin dall'antichità i frutti della vite sono diventati vino. Da allora migliaia di vitigni hanno avuto vita e decine di migliaia di vini sono stati creati. Per il nostro piacere. Impariamo insieme a conoscerne i principali, a degustarli, a scegliere quelli che sono i nostri vini di elezione. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro vinai di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.