E' una ricetta antichissima, la cui realizzazione necessita di un lungo e paziente lavoro, che ancora oggi viene eseguita grazie all'insegnamento delle generazioni più anziane. I panicelli d'uva, noti anche con il nome di “pagnottine”, sono una specialità dolciaria dei comuni dell'alto tirreno cosentino, tra cui: Verbicaro, Diamante, Scalea, Santa Maria del Cedro. La loro composizione comprende uvetta appassita (di qualità olivella, rugia o zibibbo) ad acini grossi e pezzettini di buccia di cedro racchiusi in foglie di cedro legate con giunco o con filo di ginestra selvatica; ottenuto il fagottino, viene cotto in forno. Da degustare come dessert insieme ad un buon liquore o vino passito. Inserito nell'elenco regionale delle Produzioni Alimentari Tradizionali (PAT) del Ministero delle Politiche Agricole, Alimentarie Forestali (MIPAF).
I grappoli d'uva appena raccolti subiscono la “lisciviatura”, praticamente vengono legati ad un bastone ed immersi per poco tempo in una soluzione di acqua e cenere, quest'ultima funge da disinfettante, (la cenere un tempo era utilizzata anticamente sia per il bucato sia per il lavaggio e disinfezione delle stoviglie), sugli acini si formerà un leggero strato che avrà una doppia funzione, disinfettante e protettiva (la cenere terrà lontano gli insetti). I grappoli così trattati sono pronti per essere essiccati. La successiva operazione è quella della deraspatura: gli acini passiti vengono staccati e selezionati uno ad uno, subito dopo lavati per rimuovere cenere ed impurità vengono adagiati su due foglie di cedro aromatizzati con scorrette di cedro di S. Maria, avvolti e legati con teneri arbusti di ginestra e cotti lentamente in forno. Il prodotto finito si presenta compatto, il calore fa sciogliere lo zucchero presente (glucosio e fruttosio), per consumare questa delizia bisognerà staccare gli acini uno ad uno.
Il cedro, pianta di origini antichissime la cui coltivazione è strettamente legata all'immigrazione degli ebrei “ellenici“ dei primi secoli dell'era cristiana, ha trovato il suo habitat ideale nella fascia costiera della “Riviera dei Cedri”, nome che identifica lo splendido territorio della Calabria noto anche come Alto Tirreno Calabrese comprendente 26 comuni, principalmente si coltiva con risultati eccellenti tra Diamante, Santa Maria del Cedro e Scalea. Quello utilizzato per aromatizzare questi “panicelli” è prodotto a Santa Maria del Cedro.
12 CONSERVE (2^ Edizione)
Conserve. In
queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli
di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con
voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere
sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste
delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta
essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono
disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.
Nessun commento:
Posta un commento