mercoledì 10 agosto 2022

ALBICOCCA VESUVIANA

L'origine dell'albicocco non è certa. C'è chi sostiene che provenga dalla Cina settentrionale, secondo altri invece proverrebbe dall'area irano-caucasica. Poi dopo un passaggio in Grecia, sbarcò anche in Italia. In Campania ha trovato delle condizioni ideali. Tracce della presenza delle albicocche risalgono già al IV secolo, ma saranno più precise a partire dal 1500. Infatti uno scienzato famoso dell'epoca, Gian Battista Della Porta, nel trattato Suae Villae Pomarium divide le albicocche in due grossi gruppi: le bericocche, più comuni, dalla forma rotonda e dalla polpa bianca e molle, aderente al nocciolo, e le crisomele, di dimensioni variabili con la polpa staccata dal nocciolo, molto più pregiate per sapore e colore. Da qui nascerebbe l'usanza napoletana di chiamare "crisommole" le albicocche. La Campania fornisce attualmente, su poco più di 5.000 ettari, circa 50 mila tonnellate di prodotto.
La provincia di Napoli, e più precisamente il territorio vesuviano, è l'area destinata alla coltivazione. Qui si produce poco più della metà della coltivazione totale che è di poco inferiore al quinto di quella nazionale. Una parte del raccolto finisce soprattutto nei mercati locali, mentre il 75-80% finisce nelle industrie di trasformazione per produrre succhi, confetture e semilavorati. Il connubio così felice è dato dal clima mite e da un terreno vulcanico molto ricco di minerali e di potassio in particolare che è un elemento fondamentale per il miglioramento delle caratteristiche organolettiche dei frutti (sapore e aroma in particolare).
Il frutto si presenta medio-piccolo, ha un profumo molto intenso e una polpa dolce. Il classico colore arancione è arricchito da zone rosse, è normale la presenza di punti neri. Hanno una maturazione precoce e medio-precoce e la raccolta, esclusivamente manuale, parte dalla metà di giugno fino a tutto luglio.


9 FRUTTA (2^ Edizione)

 

Frutta. In queste 230 pagine ho raccolto oltre 120 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. In ogni stagione la frutta sta sulla nostra tavola. Quante virtù ci stanno nella frutta? Tantissime, facciamone allora tesoro. Ma una conoscenza più approfondita rende il nostro tesoro ancora più ricco ed appetibile. Ogni tipo di frutto ha molte varianti, occorre conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro fruttivendolo di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.




CONFETTURA DI FICHI D'INDIA


fichi d'india
Zucchero 500 g
Fichi d'India 1 kg di polpa
Acqua 1 bicchiere
Limoni il succo di uno
Munitevi di un paio di guanti in lattice. Il modo più semplice per togliere la loro spessa buccia è privarli delle due estremità e fare delle incisioni con un coltello ben appuntito per tutta la lunghezza del fico d'India poi, aiutandovi con la lama del coltello, tirate la buccia verso di voi. Tagliate la polpa dei fichi d'India a cubetti molto piccoli e versateli in una pentola. Mettete la pentola sul fuoco, aggiungete il bicchiere d'acqua alla polpa dei fichi d'india. Portate a ebollizione fino a quando i cubetti di fichi non si saranno spappolati, dopodiché togliete la pentola dal fuoco e passate la polpa al setaccio in modo da eliminare i semi. Mettete di nuovo la polpa setacciata nella casseruola e riaccendete il fuoco; nel frattempo spremete un limone. Aggiungete lo zucchero alla polpa e quando il composto avrà raggiunto di nuovo il bollore, unite il succo di limone. Fate bollire per altri 40 minuti poi, quando il composto si sarà ben addensato, spegnete il fuoco e travasate la confettura di fichi d’India calda nei barattoli che avete precedentemente sanificato, lasciando 1 centimetro di spazio dal bordo. Avvitate bene i tappi (ma senza stringere eccessivamente) e lasciate raffreddare. Con il calore della confettura si creerà il sottovuoto, che permetterà di conservare il prodotto a lungo. Una volta che i barattoli si saranno raffreddati, verificate se il sottovuoto è avvenuto correttamente: potete premere al centro del tappo e, se non sentirete il classico "click-clack", il sottovuoto sarà avvenuto. In caso contrario potete far bollire i barattoli in un tegame capiente per circa 30 minuti, con il tappo rivolto verso l'alto e coperti con acqua fino a metà barattolo. Dopodiché dovrete farli asciugare e raffreddare, sempre capovolti. In alternativa, basterà mettere i barattoli in microonde per circa un minuto e mezzo. La vostra confettura di fichi d'India è pronta per essere gustata!


12 CONSERVE (2^ Edizione)

Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.



AGLIATA

 

Con l’aglio si prepara una deliziosa salsa: l’agliata. Non si sa esattamente la sua origine: è probabile che possa avere origini simili a quelle dell'aioli provenzale e delle salse a base d'aglio della Spagna mediterranea (alioli), e della Grecia (skordhalià).
Nella pratica gastronomica anche questa salsa, presenta delle piccole varianti, come l'assenza di pinoli o la diversa quantità di aglio.
Salsa che si prepara nel Ponente, a Vessalico, nella valle Arroscia e nell’entroterra ponentino con l'aglio, l'uovo e l'olio. Serve a condire verdure lesse (fagiolini, zucchine e patate) e a preparare gustosi crostini con pane di Triora.
La preparazione dell'agliata parte da ingredienti semplici ma la difficoltà sta nella montatura del tuorlo che, come in una maionese, si ottiene aggiungendo lentamente, a filo, l'olio, ovviamente extravergine di oliva.

11 SALSE
 (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.




CAJUN

Il cajun è una miscela di spezie polverizzate, tipica degli Stati Uniti, che viene utilizzata su vari tipi di carni (rossa o selvaggina). La composizione tipica del caiun è costituita da: paprica dolce, peperoncino di cayenna, aglio, cipolla, zenzero, timo, origano, sale, pepe bianco e nero.
 

 12 CONSERVE (2^ Edizione)


Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.



OLIO TOSCANO

 

L’olio extravergine di oliva Toscano IGP offre la massima certezza in fatto di autenticità. Il Consorzio garantisce ogni bottiglia con la sua firma, verificando tutta la filiera di produzione, rigorosamente realizzata in Toscana, dalla pianta al confezionamento.
L’olio è inoltre sottoposto a esami chimici e sensoriali (assaggio da parte di commissioni riconosciute dal Ministero delle Politiche Agricole) per controllare la completa rispondenza al disciplinare. Il risultato è un olio 100% Toscano. Olio Toscano IGP vuol dire anche tipicità e forte legame con il territorio, certificati dal marchio comunitario IGP (Indicazione Geografica Protetta) e da un severo disciplinare di produzione.
Ecco perché questo extravergine rientra a pieno titolo fra i prodotti tipici toscani, amati in tutto il mondo.

 13 CONDIMENTI (2^ Edizione)


Condimenti. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 90 schede di prodotti, procedure e consigli di cucina pubblicate nel corso  degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Utilizzati a caldo per cucinare o a freddo per completare, i condimenti sono essenziali in cucina. Incominciamo insieme a conoscerli meglio, ampliando il nostro ancora troppo ristretto orizzonte ed imparando con essi sapori preziosi fino ad ieri sconosciuti.




CEDRATA TASSONI


La Cedrata Tassoni è una bevanda analcolica di genere soft drink, prodotta dal 1886 dalla Cedral Tassoni, che ha i propri stabilimenti nella cittadina di Salò e sede legale a Brescia.

Le origini della società sono da ricercare nel 1793 quando viene fondata come spezieria nel centro storico di Salò dai fratelli Giovanni e Antonio Bondone. Nel 1868, dopo essere divenuta farmacia, è acquistata dal marchese Nicola Tassoni, che nel 1884 la rivende a Paolo Amadei, il quale decide di dare il via anche alle attività di distilleria.

 12 CONSERVE (2^ Edizione)


Conserve. In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.




VINI 76: PENTRO DI ISERNIA


Il Pentro di Isernia rosso è un vino DOC la cui produzione è consentita nella provincia di Isernia.
colore: rosso rubino più o meno intenso.
odore: gradevole, caratteristico.
sapore: asciutto, armonico, vellutato e lievemente tannico

15 VINO (2^ Edizione)
Vino. In queste 250 pagine ho raccolto oltre 220 schede di criteri di vinificazione, abbinamento e prodotti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Sin dall'antichità i frutti della vite sono diventati vino. Da allora migliaia di vitigni hanno avuto vita e decine di migliaia di vini sono stati creati. Per il nostro piacere. Impariamo insieme a conoscerne i principali, a degustarli, a scegliere quelli che sono i nostri vini di elezione. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro vinai di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.