mercoledì 28 giugno 2023

FUMETTO DI PESCE


Acqua 1 l
Pesce di mare scarti (lische, teste, ritagli di pesce) 500 g
Cipolle 70 g
Porri 70 g
Burro 50 g
Vino bianco secco 50 ml
Prezzemolo da tritare 10 g
Aglio 1 spicchio
Sale fino q.b.
Pepe nero in grani 5 g
Tenete da parte gli scarti del pesce: testa, lisca centrale e le pinne. Lavate bene il tutto eliminando l'eventuale sangue rimasto sulla carne. Prendete un porro eliminate l'estremità e le foglie verdi, eliminate le foglie più verdi e tagliatelo a rondelle, quindi mondate e sbucciate una cipolla e tagliatela in quarti. Fate sciogliere il burro in un tegame poi aggiungete il porro, la cipolla e l'aglio e lasciate appassire per 5 minuti. Aggiungete il pesce e lasciate rosolare per un paio di minuti in questo modo il fondo si insaporirà, in questa fase mescolate continuamente per fare in modo che il pesce non si attacchi alla pentola. Sfumate col vino bianco e una volta evaporato l'alcol aggiungete l’acqua a filo in modo da ricoprire gli scarti del pesce unite il pepe in grani e il prezzemolo in foglie, se vi piace, insieme al prezzemolo potete utilizzare anche del timo, aggiungete in questo momento anche un pizzico di sale e lasciate sobbollire il tutto per 60 minuti a fuoco basso, schiumando di tanto in tanto con l’ausilio di una schiumarola. Ricordatevi di sciacquare in acqua pulita la schiumarola ogni volta che schiumate il brodo. Una volta ultimata la cottura, filtrate il brodo utilizzando un colino a maglie strette in modo da eliminare gli scarti di pesce serviti per insapprire il fumetto. Se non utilizzate subito il fumetto, lasciatelo raffreddare completamente 16 e se volete conservarlo trasferitelo con un mestolo in un contenitore chiuso ermeticamente in frigorifero.
Il fumetto di pesce è un brodo, preparato con le lische, le teste e alcuni ritagli di scarto dei pesci, escluse le interiora, insaporito con verdure ed erbe aromatiche. Il suo nome si deve al fatto che il brodo non deve bollire, ma si deve portare a 80-95 °C, fino a quando comincia a “fumare”; si mantiene poi sotto la temperatura di ebollizione per tutto il tempo della cottura che, a differenza dei brodi di carne, è relativamente breve, tra i 20 e i 40’, secondo la concentrazione desiderata.
Le lische migliori per preparare un buon fumetto di pesce, delicato ed elegante, sono quelle dei pesci bianchi, più pregiati: in ordine di qualità, il rombo, la sogliola e la spigola. Pesci come la gallinella e lo scorfano danno brodi più decisi e saporiti, ma un po’ più rustici.
Da evitare, invece, per preparare il fumetto, sono le lische e gli scarti del salmone, che lasciano un retrogusto sgradevole. Per aromatizzare il brodo si utilizzano sedano, poca carota e cipolla oppure scalogno o porro, prezzemolo e altre erbe aromatiche, e grani di pepe a piacere.
Un consiglio: se volete un fumetto di pesce più consistente, che serva di base a una zuppa, cuocete il brodo più a lungo, per concentrarne il sapore. Variando la proporzione degli ortaggi, otterrete colore e profumi diversi, secondo il vostro gusto e le esigenze della ricetta per cui utilizzerete il fumetto.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

martedì 27 giugno 2023

GUAZZETTO DI PESCE


Cozze 1 kg
Vongole 1 kg
Orata 1
Aglio 1 spicchio
Pomodori pachino 500 g
Olio EVO quanto basta
Peperoni friggitelli 3
Peperoncino 1
Prezzemolo quanto basta
Sale quanto basta
Pepe quanto basta
Limone
Spurgare le vongole e pulire le cozze. Tagliare sottilmente il cipollotto, togliere il picciolo ai friggitelli e al peperoncino e eliminare per entrambi i semi. In una casseruola dai bordi alti, versate un filo di olio, aggiungete il cipollotto, i peperoni, il peperoncino e uno spicchio di aglio. Fare prendere calore lentamente a fiamma dolcissima.
Non appena l'aglio è leggermente dorato e le altre verdure appassite unite le vongole e le cozze. Coperchiate e lasciate che i mitili si aprano.
Pulite e squamate l’orata e ricavatene dei filetti con la pelle. Posizionate i filetti in casseruola, aggiungete i pomodorini tagliati a pezzettini. Lasciate cuocere a fiamma dolce per almeno 15 minuti. Fate rapprendere leggermente il fondo di cottura. Aggiungete il prezzemolo tritato e la scorza di limone grattugiata. Servite con crostini di pane fritti aromatizzati all’aglio.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.
 

Tonno in tutti i modi


TONNO FRESCO AL VERDE
Aglio Un Cucchiaio Tritato
Capperi Un Cucchiaio
Olio Di Oliva 1/2 Bicchiere
Pepe Nero Q.B.
Prezzemolo Un Cucchiaio Tritato
Sale Q.B.
Vino Bianco Secco 1/2 Bicchiere
4 Tranci di Tonno Da Gr. 250 Cad.
Preparate un trito di aglio e prezzemolo e fatelo indorare con olio, sale e pepe, aggiungete le fette di tonno e fatele tostare da ambo i lati per 5 minuti, spruzzate con il vino e aspettate che evapori (7/8 minuti), aggiungete i capperi, tenete mosso per non fare attaccare e dopo 5 minuti spegnete.
 
TONNO FRESCO ALLA SENAPE
1 fetta di tonno fresco da circa 2/3 etti
1 limone
olio
pepe in grani
alloro fresco
2 cucchiai di senape di Digione
100 ml di panna fresca
sale
pepe q.b
In una ciotola inserisco olio, pepe in grani, la buccia e il succo di un limone, alloro e sale. Lavo e asciugo il tonno e lo lascio marinare nella ciotola riposta in frigo per 30 minuti circa, rigirandolo un paio di volte. Scaldo la griglia e cuocio il tonno appena appena scolato dalla marinatura per poco piu di 5 minuti per lato. Intanto prepariamo la salsa. Nel bicchiere del minipimer inserisco la panna, la senape e un cucchiaio del liquido di marinatura. Frullo fino ad ottenere una crema liscia ed omogenea. Aggiusto di sale e pepe. Impiattiamo il tonno con la salsa a fianco o volendo anche spalmandocela sopra. Servito con una dadolata di pomodori freschi.
 
TONNO SCOTTATO AI SEMI DI SESAMO
Prendete dei tranci di tonno. Se ne avete la possibilità è sempre meglio comprare un pezzo unico e affettarlo a casa al momento dell’uso. Un grosso pezzo di conserva meglio di tante fette più piccole.  In un recipiente mettete un po’ di olio e oliate bene i due lati dei tranci che vorrete cucinare. Versate poi dei semi di sesamo su ogni lato. Prendete ora una padella e scaldatela a fiamma molto alta. Una volta calda adagiate i tranci di tonno. Il calore rapidamente farà scoppiettare i semi di sesamo che si tosteranno liberando le sostanze aromatiche che racchiudono. Quando la superficie del tonno comincia a dorarsi è ora di girare il trancio. Non tardate troppo a girarlo perché dovete evitare di cuocere l’interno. Cuocete brevemente il secondo lato e servitelo con una insalata di arance e finocchi L’importante è che l’interno sia rimasto o crudo o al massimo rosato.

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.





lunedì 26 giugno 2023

MAIALE ALLA BIRRA


arrosto
Un filetto di maiale,
una cipolla,
una bottiglia di birra,
semi di cumino,
olio.
Mettere il filetto in un sacchetto con chiusura a zip e coprirlo con la birra e un cucchiaino di semi di cumino. Tenerli chiuso in frigo per un’ora. Marinare in un sacchetto di plastica permette di utilizzare solo il liquido necessario. Tolto il filetto dal sacchetto sgocciolarlo bene. Legate il pezzo di carne per avere approssimativamente, un cilindro. Fate rosolare parzialmente una cipolla. Rosolate a parte il filetto con un po’ di olio fino a vedere la brunitura esterna, quindi aggiungete la cipolla parzialmente rosolata e circa 400 ml di birra. Girare ogni tanto il filetto. Infilate il termometro al cuore del filetto. Quando avrà raggiunto i 70°C toglietelo dalla pentola, mettetelo su un tagliere ed affettate. La carne deve risultare ancora parzialmente rosata e umida. Servite ricoprendolo della salsina che avete ottenuto dal fondo di cottura.

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

LASAGNE CON ZUCCHINE CAPRINO E RUCOLA

lasagne
250 grammi pasta fresca all'uovo per lasagne
50 grammi farina 00
4 caprini freschi light
1/2 litro latte scremato
4 zucchine
q.b. parmigiano reggiano
2 mazzetti rucola
1 spicchio aglio
100 grammi pomodorini semisecchi sott'olio
q.b. olio extravergine d'oliva
q.b. sale
q.b. pepe
q.b. noce moscata
Per la preparazione delle lasagne con zucchine, caprino e rucola inizia dalle zucchine: lavale, spuntale e tagliale a dadini di circa 1/2 cm. Cuocile nella padella con un pizzico di sale per 2-3 minuti, senza aggiungere grassi e con il coperchio. Toglile a metà cottura: dovranno rimanere croccanti. Togli i dadini di zucchina dal fuoco, irrorale con un filo di olio crudo e insaporiscile con l'aglio, spellato e tritato finemente. Sgocciola i pomodorini dall'olio e tamponali con fogli di carta assorbente; tagliali a pezzetti. Successivamente prepara la besciamella light. Tosta la farina a fiamma bassa per qualche istante, in una casseruola, senza aggiungere grassi mescolando con la frusta per evitare che si attacchi. Versa il latte scremato freddo, tutto in una volta, mescolando. Cuoci per circa 10 minuti, continuando a mescolare, fino a ottenere una besciamella densa. Sala, pepa e profuma con noce moscata. Lava, asciuga la rucola e spezzettala con le mani. Completa e inforna. Versa sul fondo della pirofila un velo di besciamella e copri con uno strato di pasta. Prosegui con un velo di besciamella e poi uno strato di zucchine con rucola, pomodorini e fiocchetti di caprino. Spolverizza con parmigiano reggiano e prosegui con gli strati fino a esaurire gli ingredienti, terminando con besciamella, parmigiano, pomodorini e zucchine. Cuoci in forno a 180° per 20 minuti, coperto con alluminio, e per altri 20 scoperto. Estrai la teglia, fai riposare per 3 minuti e servi.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.



domenica 25 giugno 2023

RAVIOLI DI PESCE CON SALSA DI PANNA E ZUCCHINE


250 g ravioli di pesce
80 g di zucchine
¼ cipolla tritata finemente
2 cucchiai olio
4-5 cucchiai panna da cucina
2 foglie di basilico sale e pepe q.b.
Preparate la salsa: riducete gli zucchini a listarelle sottili con l’apposita grattugia. Fate soffriggere l’olio e la cipolla tritata e, dopo qualche minuto, aggiungete 3 cucchiai d’acqua (o brodo). Unite le zucchine al soffritto e fateli cuocere solo per qualche minuto, in modo che si ammorbidiscano. Spengete il fuoco e fate un po’ intiepidire la salsa. Intanto fate bollire l’acqua con il sale e, quando bollirà decisamente, buttate i ravioli. Mescolate la panna alle zucchine intiepidite e condite con pepe e basilico. Non appena i ravioli verranno a galla scolateli con un mestolo forato e adagiateli direttamente nella salsa, mescolando delicatamente. Serviteli ben caldi.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

INVOLTINI DI PESCE E MELE

involtini di pesce
250 gr filetto di pesce spada
2 cucchiai di pane grattugiato
2 cucchiai di parmigiano grattugiato
1/2 mela smith
1 cucchiaio di olio evo
prezzemolo
sale q.b
zenzero in polvere (facoltativo)
Distendere i filetti di spatola sul piano di lavoro esponendo verso l’alto la parte argentata del pesce in modo che quando farete gli involtini questa parte finirà all’interno. Spezzettate la mela a pezzi molto piccoli e amalgamatela con il pane grattugiato, il parmigiano un filo di sale il prezzemolo tritato fine e l’olio. Tagliate il filetto in tanti pezzi di lunghezza pari a 13 cm circa e su una estremità mettete un pochino di condimento e arrotolate ottenendo un bocconcino come quello che si vede in foto. Impanate gli involtini in un po’ di pan grattugiato e parmigiano grattugiato (se lo gradite spolverate dello zenzero) e infilateli in uno spiedino . Quando avrete terminato gli ingredienti e ottenuto degli spiedini poneteli sulla teglia di cottura rivestita di carta forno spolverate un filo di sale e un filo di olio e infornate a 220 gradi per circa 15/20 minuti. Non lasciateli asciugare troppo.

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)

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sabato 24 giugno 2023

INVOLTINI ALLA PIZZAIOLA

 involtini

Aglio 1 spicchio
Carne bovina 4 fettine (80-90 gr l'una)
Mozzarella (o scamorza), 250 gr
Olio extravergine di oliva, 4 cucchiai
Olive nere, 30 gr
Origano tritato, 1 cucchiaino
Pepe q.b.
Pomodori passata, 300 gr
Prezzemolo tritato, 1 cucchiaio
Sale q.b.
Gli involtini alla pizzaiola sono degli involtini di carne bovina, farciti con fettine di mozzarella e olive nere e cotti in un gustoso sugo al pomodoro.
Gli involtini alla pizzaiola se accompagnati da abbondante purè di patate o da riso bollito, costituiranno un piatto unico.Ponete lo spicchio d’aglio schiacciato in un ampio tegame con l’olio. Fate dorare l’aglio e poi aggiungete la passata di pomodoro, portate a cottura salando e pepando. In ultimo aggiungete l’origano e il prezzemolo. Mentre il sugo cuoce battete leggermente le fettine di carne con un batticarne, pareggiatele se dovessero essere molto irregolari. Tagliate la mozzarella (o la scamorza) in fettine sottili e mettetela a scolare su un colino, di modo che perda più acqua possibile. Tritate finemente le olive nere.
Su ogni fettina di carne ponete 2/3 fettine di mozzarella ben sgocciolata, distribuite il trito di olive e arrotolate la carne dal lato più corto a mo’ di involtino, che andrete a chiudere bene con due stecchini. Ponete gli involtini così preparati nel sugo, salateli su entrambi i lati, coprite con il coperchio e cuocete a fuoco molto basso (il sugo dovrà leggermente sobbollire) per circa 20 minuti. A cottura ultimata aggiustate di sale. Se la mozzarella avesse perso dell’acqua durante la cottura estraete gli involtini dalla padella, teneteli al caldo e fate leggermente restringere il sughetto. Servite gli involtini ben caldi accompagnandoli con del puré di patate o con del riso bollito!

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

CANNELLONI DI RICOTTA E ZUCCHINE

2 zucchina
6 cucchiai grana
q.b. sale
200 grammi pasta sfoglia
1/2 litro latte intero
1 cucchiaio farina
400 grammi ricotta
1 noce burro
q.b. noce moscata
100 grammi pancetta affumicata o bacon
1 mazzetto basilico
1 cucchiaio olio di oliva extravergine
Taglia le zucchine a dadini molto piccoli e cuocili in una padella dove avrai già rosolato la pancetta. Prepara il pesto per i cannelloni: lava e asciuga il basilico, passalo nel mixer con 2 cucchiai di grana e ½ bicchiere d’olio finché non diventa una crema perfettamente amalgamata. Mescola in una terrina la ricotta con le zucchine, 2 cucchiai di grana e un pizzico di sale. Prepara intanto la besciamella: scalda il latte in un pentolino, fai sciogliere in burro, amalgama la farina girando con una frusta e portala a bollore. Insaporisci con sale e noce moscata: formerà una gradevole copertura per i cannelloni ricotta zucchine. Una volta preparato tutto per il ripieno di ricotta e zucchine, fai bollire una pentola d’acqua e lessa le sfoglie, non più di 3 o 4 alla volta, passale in una ciotola di acqua fredda e poi appoggiale sopra un canovaccio. Trasferiscile delicatamente sulla spianatoia e aiutandoti con un cucchiaio posa il ripieno lungo tutta la lunghezza della sfoglia: arrotola fino a formare il classico cannellone. Prendi una teglia, metti sul fondo un velo di besciamella e sistemaci i cannelloni di ricotta e zucchine. Ricopri con altra besciamella, il pesto e il grana e cuoci in forno caldo a 180° per 25 minuti.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.


CICCIARELLI ALLO SCABECCO


cicciarelli allo scabecco
cicciarelli,
aceto,
sale.
Dopo aver subito una leggera essicazione utilizzando essiccatoi in legno (un tempo la perdita del 15 % di umidità si eseguiva direttamente a riva, su graticci, utilizzando l'energia solare) vengono fritti e posti in arbanelle con aceto e sale.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.


1 ANTIPASTI (2^ Edizione)

Antipasti. In queste 220 pagine sono raccolte oltre 150 ricette di antipasti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Leggi le mie ricette di entrées, cioè le portate che aprono un pranzo od una cena importante, o semplicemente sono un delizioso sfizio per il palato in qualunque momento della giornata. Se ti sarà venuta l'acquolina in bocca allora mettile in pratica. Il successo è assicurato, sia che si tratti di un'intrigante appuntamento a due, sia che si tratti di un pranzo di lavoro, sia che si tratti di una conviviale serata con gli amici del cuore.

venerdì 23 giugno 2023

CIMA GENOVESE

2 kg carne bovina petto di vitello intero
80 gr parmigiano reggiano grattugiato
8 uova
270 gr piselli già cotti
300 gr carne bovina sotto fesa di vitello
1 cipolla media
1 carota media
1 costa di sedano
sale
Per preparare la cima alla genovese, dovrete procurarvi un pezzo intero di petto di vitello e operare un taglio centrale e profondo, mantenendo una distanza dai bordi di 2 cm circa, con un coltello lungo e affilato per ottenere una tasca. Se riuscite fate preparare la tasca dal vostro macellaio. Sgrassate la carne dall'esterno. Tagliate a cubetti la sottofesa di vitello e sbattete le uova con un pizzico di sale in una ciotola. Aggiungete la fesa a pezzi e i piselli già cotti, mescolate e infine unite il formaggio grattugiato. Mettete sul fuoco una capiente pentola con l'acqua e la cipolla, la carota e il sedano puliti e tagliati a pezzi, per fare il brodo in cui cuocerà la cima. Con un ago grosso e un filo spesso da cucina, cucite la tasca per metà, lasciando solo un'apertura in cui inserirete il ripieno. Per essere più comodi trasferite il ripieno in una caraffa. Finite di cucire la tasca, assicurandovi che non ci siano fuoriuscite di liquido e fissando bene le estremità con dei nodi. Quando il brodo starà bollendo, salate l'acqua e inserite la tasca ben chiusa che dovrà cuocere per circa 3 ore a fuoco basso. Trascorso questo tempo scolatela dal brodo e avvolgetela ben stretta nella pellicola quindi poggiatela su di una vassoio e posizionate su di essa un peso. La cima dovrà riposare in questo modo per una notte in frigorifero: la mattina dopo si presenterà ben compatta e avrà rilasciato la gelatina. Servite tagliata a fette.
La cima (a çimma in ligure) è un antipasti tipicamente ligure. Consiste in un pezzo di carne di pancia di vitello tagliato in modo da formarvi una tasca e farcito di numerosi ingredienti. Una volta preparata viene chiusa cucendola a mano per evitare che la farcitura esca. Viene quindi bollita in brodo con verdure per alcune ore in un telo di lino e lasciata a riposo sotto un peso.
Gli ingredienti necessari sono:animella, cervella, testicoli, poppa, uova, aglio, funghi secchi, polpa di vitello, schienale, burro, pinoli, formaggio, maggiorana, piselli, spezie. I testicoli e la poppa possono essere sostituiti con carne di maiale. Uno degli elementi indispensabili per la vera riuscita di questo sostanzioso piatto è la 'pèrsa, ossia la maggiorana. La cima era originariamente un piatto povero di recupero, reso gustoso e nutriente nel tempo grazie al lungo lavoro delle massaie. Oggi si è trasformato in una ricca pietanza, gioia non solo per il palato ma anche per gli occhi: tutti i colori degli ingredienti messi insieme rendono particolarmente bella alla vista la fetta di cima, denominata localmente éuggio (occhio). La preparazione della cima è complessa e delicata: esiste sempre il rischio che possa "scoppiare" in fase di cottura rendendo vano tutto il lavoro. Questa difficoltà rendeva l'attività quasi un rituale. Oggi la cima viene preparata anche industrialmente, venduta come salume cotto e distribuita in molte regioni.

A çimma pinn-a, o re di piatti frèidi, (re dei piatti freddi) come la definì Aldo Aquarone in una poesia, è un immancabile piatto del festivo. Le male lingue sostengono che sia frutto della nota parsimonia locale: risparmiare sulla quantità di carne e abbondare con altri ingredienti meno pregiati. La scarsità di carne, usata per fare la tasca, è giustificata più dalla mancanza reale di allevamento bovino in Liguria che dalla tirchieria: basta infatti assaggiare questa prelibatezza per capirlo. Se all'origine la cima era un piatto di recupero, con il tempo e il benessere si è trasformato in una ricca pietanza, gioia non solo per il palato ma anche per gli occhi: il colore variegato degli ingredienti rende particolarmente bella la fetta di cima, denominata localmente occhio. Sembrerà strano, ma un elemento indispensabile per connotare questo sostanzioso piatto è la maggiorana, a persa: è onnipresente nei piatti nostrani, che caratterizza con profumo e fragranza tipicamente Liguri. Esiste una versione della cima d'oltralpe, il petto di vitello ripieno, dove manca però la maggiorana e ciò fa la differenza. La preparazione della cima è elaborata, richiede tempo e abilità: equilibrio nel dosare gli ingredienti del ripieno, dimestichezza nel cucire la tasca con il filo, cura nelle cottura avendo l'accortezza di avvolgerla in un telo di lino onde evitare fratture ed infine, l'ultimo antico rito, il riposo sotto un peso - in passato era frequentemente usato il ferro da stiro di ghisa - posto 45 sopra al tagliere per far uscire eventuali infiltrazioni di brodo e per dare la caratteristica forma. Zona di produzione: Tutto il territorio regionale
 

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

6 CARNI E SALUMI (2^ Edizione)

Carni e salumi. In queste 270 pagine ho raccolto oltre 150 schede di carni e salumi, modalità di scelta e tecniche per la loro di cucina, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Per cucinare in modo sublime ricette di carne e per servire taglieri di affettati da re, serve conoscere a fondo le materie prime. Spesso si trascura questo particolare, che invece è essenziale per la buona riuscita. Proprio le ricette più semplici, in cui le elaborazioni complesse non possono nascondere nulla, necessitano di ottimi prodotti di base. Non limitiamoci a ciò che ci offrono il nostro macellaio ed il nostro salumiere di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


1 ANTIPASTI (2^ Edizione)

In queste 270 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di antipasti. Desidero infatti condividere con te la mia passione per la cucina. Leggi le mie ricette di entrées, cioè le portate che aprono un pranzo od una cena importante, o semplicemente sono un delizioso sfizio. Se ti sarà venuta l'acquolina in bocca allora mettile in pratica. Il successo è assicurato, sia che si tratti di un'intrigante appuntamento a due, sia che si tratti di un pranzo di lavoro, sia che si tratti di una conviviale serata con amici del cuore.

CAPPELLACCI DI BURRATA


1 spicchio aglio
300 grammi burrata
1 cucchiaino finocchio semi
9 cucchiai olio di oliva extravergine
q.b. pepe
50 grammi pane mollica
100 grammi farina
3 pomodori secchi
q.b. prezzemolo
q.b. sale
2 uova
350 grammi zucchina
50 grammi bottarga
100 grammi semola di grano duro
Su una spianatoia disponi a fontana 100 g di farina 00 e 100 g di semola di grano duro. Unisci un pizzico di sale e sguscia al centro 2 uova. Inizia a impastare con la punta delle dita, poi a piene mani e lavora la pasta finché non risulterà liscia e omogenea. Avvolgila in un telo e lasciala riposare 15 minuti. Mentre la pasta riposa, prepara il ripieno dei cappellacci. Taglia a dadini la burrata e lasciala scolare per qualche minuto in un colino. Mescola la burrata in una terrina con i pomodorini sgocciolati e tritati, i semi di finocchio pestati, sale e pepe. Riprendi la pasta e stendila in sfoglie sottili. Ritaglia dei quadrati di 10 cm di lato e distribuisci un po’ del ripieno al centro. Piegali per formare dei triangoli e chiudi bene i bordi. Riunisci i due lembi laterali arrotolandoli attorno all'indice e fissali tra loro premendoli. Man mano che sono pronti, riunisci i cappellacci sulla spianatoia leggermente infarinata. Prepara il condimento per i cappellacci: lava le zucchine, spuntale e tagliale a julienne. Sbuccia l’aglio e lascialo soffriggere leggermente con 4 cucchiai d’olio caldo. Elimina l’aglio e aggiungi le zucchine: falle saltare a fuoco vico per 2-3 minuti mescolando continuamente. Regola di sale e pepe e unisci un po’ di prezzemolo tritato, quindi togli il tegame dal fuoco. Grattugia la bottarga e tienila da parte. Sbriciola il pane e fallo dorare in padella con 4-5 cucchiai d’olio. Scolalo con una paletta forata e lascialo sgocciolare su qualche foglio di carta assorbente. Lessa la pasta in abbondante acqua salata bollente. Servi i cappellacci di burrata conditi con le zucchine, il pane croccante e la bottarga grattugiata.


2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.



 

PASTÌN

secondo di carne

Il pastìn è una pietanza tipica bellunese a base di carne tritata alla grossa di maiale e manzo, simile alla salsiccia (tipicamente veneta), salata e speziata, o più semplicemente l'impasto del salame appena fatto e non stagionato ma con una specifica e corretta percentuale di sale (Belluno). Il pastin è inserito nell'elenco dei prodotti tradizionali veneti. Il Pastin di Zoldo composto di carne tritata di maiale e manzo nella quale si aggiunge la "conza" (condimento) fatta di un infuso di vino bianco aglio e spezie è di gran lunga il più gustoso e famoso secondo piatto di questa valle dolomitica, oltre che essere sempre presente nelle sagre paesane. Viene solitamente fatto alla griglia nella forma di "rodéla de pastin". Noto fin dal medioevo, è un cibo prevalentemente invernale, ed abbinato alla classica polenta, veniva un tempo consumato al momento dell'abbattimento del maiale. Può essere consumato crudo, spalmato sul pane o alla griglia o può essere parte di ricette più complesse. Tipico e vivamente apprezzato dai bellunesi, che ne vanno ghiotti, è il famoso panino con pastin e formai (formaggio) alla piastra, classica pietanza servita nelle sagre paesane del bellunese.


3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.