venerdì 6 gennaio 2023

ILE FLOTTANTE




per la crème anglaise:

½ litro di latte fresco

1 stecca di vaniglia

50/60 g di zucchero semolato

4 tuorli d’uovo

per le quenelles:

4 albumi

30 g di zucchero a velo

1 litro di acqua (o di latte). Incidete la stecca di vaniglia nel senso della lunghezza con la punta di un coltellino affilato, divaricate leggermente i lembi del bacello e con il dorso del coltello raschiate via i semini scuri che sono all’interno.

Raccoglieteli in un pentolino con il latte, mescolate e mettete sul fuoco dolcissimo: fate attenzione il latte non deve assolutamente bollire. Appena il latte sarà caldo spegnete e tenete da parte. In una ciotola capiente montate i tuorli con lo zucchero finché non si saranno leggermente schiariti, quindi unite il latte poco per volta filtrandolo con un colino. Mescolate con cura con un cucchiaio e quando il composto sarà omogeneo rimettete sul fuoco, sempre dolcissimo. Sorvegliate e mescolate continuamente la vostra crema (niente bollore, mi raccomando) e appena inizierà ad addensare nappando il cucchiaio spegnete e tenete da parte. Cominciate a montare gli albumi, quando iniziano leggermente a gonfiare unite lo zucchero a velo (setacciato) e continuate a montare a neve fermissima. In una padella larga con i bordi non troppo bassi versate l’acqua (o il latte se siete in vena di fare le cose in grande), mettete sul fuoco e portate quasi al punto di ebollizione, quando l’acqua inizia a fremere è il momento giusto. Con un cucchiaio prelevate una porzione di albume montato e con l’aiuto di un secondo cucchiaio cercate di modellarla senza appiattirla eccessivamente. Adagiatela nell’acqua bollente e fate cuocere per circa un minuto, quindi con l’aiuto di una spatola e di una schiumarola voltatela e fate cuocere ancora un minuto. Con la schiumarola prelevate la vostra quenelle e fatela asciugare su carta assorbente. Procedete così finche avrete terminato l’albume, vedrete che è anche divertente. E finalmente è il momento di montare il vostro dolce: sul fondo delle coppette mettete qualche cucchiaio di crème anglaise quindi appoggiate sopra la meringa cotta che galleggerà come un’isola. Completate con una guarnizione a piacere: caramello, granella di mandorle o di nocciole, scorzette di arancia candite o anche, perché no, cioccolato fuso.
5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

CRUMBLE DI MANDORLE AMARENE E PANNA

Latte fresco intero 500 ml
Maizena 50 g
Miele millefiori 10 g
Vaniglia mezza bacca
Panna fresca liquida 200 ml
Amarene 80 g
Zucchero 50 g
Per il crumble alle mandorle
Burro freddo di frigo 100 g
Zucchero di canna 50 g
Farina tipo 00 110 g Sale 1 pizzico
Farina di mandorle 15 g
Per preparare il bicchierino bicolore, iniziate dalla preparazione della crema al latte: incidete la bacca di una vaniglia nel senso della lunghezza, quindi estraete i semini e versateli in un tegame con il latte, accendete il fuoco medio e portate a bollore. Unite lo zucchero e la maizena, mescolate con una frusta per evitare che si formino grumi, unite infine anche il miele e cuocete tutto a fuoco basso mescolando con una frusta per evitare che si formino grumi. La crema sarà pronta quando inizierà ad addensarsi. Una volta pronta, trasferitela in una ciotola e copritela con pellicola trasparente, quindi lasciatela raffreddare prima a temperatura ambiente poi ponetela in frigorifero. Mentre la crema raffredda, dedicatevi al crumble alle mandorle: in un mixer ponete la farina 00 setacciata e la farina di mandorle, il burro freddo di frigo e un pizzico di sale. Azionate le lame per ottenere un composto sabbioso da distribuire su una leccarda foderata con carta da forno. Ponete il crumble a cuocere in forno statico preriscaldato a 170° per circa 20 minuti (150° per circa 10 minuti se forno ventilato). Una volta cotto sfornatelo e lasciatelo raffreddare completamente. montate la panna con una frusta elettrica e incorporatela delicatamente alla crema fredda. La crema al latte è pronta per essere gustata. Mentre il crumble si raffredda, dividete la crema oramai fredda in parti uguali, in due ciotoline. In una unite le amarene e frullate il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo. Poi montate la panna fresca con uno sbattitore elettrico e unitene metà alla crema al latte bianca, metà a quella con le amarene. Mescolate delicatamente dall'alto verso il basso la panna aggiunta alle creme in modo da non smontarle. Quindi ponete le creme in due sac-à-poche distinte. Prendete 4 bicchierini da 150 ml l'uno e iniziate a riempirli partendo dalla crema alle amarene. Proseguite con il crumble alle mandorle, e un cucchiaino di sciroppo delle amarene; adagiate 2 amarene divise a metà sopra il crumble e proseguite con uno strato di crema al latte bianca. Quindi continuate a riempire il bicchierino con il crumble di mandorle lo sciroppo e la crema alle amarene, arrivando fino al bordo del bicchierino. Concludete i vostri bicchierini bicolore decorando con un ciuffo di crema bianca al centro e un'amarena sopra.

5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.



KUGELHUPF


Farina grammi 200.
Burro, grammi 100.
Zucchero, grammi 50.
Uva sultanina, grammi 50.
Lievito di birra, grammi 30.
Uova, uno intero e due rossi.
Sale, un pizzico.
Odore di scorza di limone.
Latte, quanto basta.

Intridete il lievito col latte tiepido e un pugno della detta farina per formare un piccolo pane piuttosto sodo; fategli un taglio in croce e ponetelo in una cazzarolina con un velo di latte sotto, coperta e vicina al fuoco, badando che questo non la scaldi troppo.

D'inverno sciogliete il burro a bagno-maria poi lavoratelo alquanto coll'uovo intero, indi versate lo zucchero e poi la farina, i rossi d'uovo, il sale e l'odore, mescolando bene. Ora, aggiungete il lievito che nel frattempo avrà già gonfiato e con cucchiaiate di latte tiepido, versate una alla volta, lavorate il composto con un mestolo entro a una catinella per più di mezz'ora riducendolo a una consistenza alquanto liquida, non però troppo. Per ultimo versate l'uva e mettetelo in uno stampo liscio imburrato e spolverizzato di zucchero a velo misto a farina, ove il composto non raggiunga la metà del vaso che porrete ben coperto in caldana o in un luogo di temperatura tiepida a lievitare, al che ci vorranno due o tre ore.

Quando sarà ben cresciuto da arrivare alla bocca del vaso, mettetelo in forno a calore non troppo ardente, sformatelo diaccio, spolverizzatelo di zucchero a velo o se credete (questo è a piacere) annaffiatelo col rhum.


5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

Torrone di Dolcedo e della Fontanabuona


Torrone di Dolcedo e della Fontanabuona turùn

In passato veniva confezionato per le festività natalizie. Dal colore che va dal bianco panna al bianco avorio, ha una consistenza morbida. La tradizione imponeva che sulla tavola natalizia fosse presente, preparato in famiglia artigianalmente. Così accade ancora oggi in val Fontanabuona (Genova) a Cicagna e nel territorio della valle del Prino, a Dolcedo (Imperia). Nella frazione di Trincheri le famiglie lo preparano per la festa di santa Lucia, che cade il 13 dicembre.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)

 

PAT liguri. In queste 340 pagine ho raccolto oltre 400 schede di prodotti, metodi di lavorazione, tecniche di cucina e ricette pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. PAT, prodotti agroalimentari tradizionali. E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato con frequenza semestrale l’elenco dei prodotti e delle preparazioni riconosciute come tipiche e da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più ampia biodiversità alimentare del mondo. In questo volume analizzo i PAT liguri.

5 DESSERT (2^ Edizione)


In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

 



MADELEINE


Lievito chimico in polvere 8 g
Farina 00 175 gr
Uova 175 gr (circa 3)
Burro 175 g
Miele millefiori 10 gr
Sale 2 g
Zucchero semolato 150 gr
Arance la buccia grattugiata di 1
Limoni la buccia grattugiata di 1
Per preparare le madeleine iniziate a sciogliere il burro a bagnomaria o nel microonde, lasciatelo intiepidire e, nel frattempo, setacciate la farina in una ciotola capiente, unite lo zucchero semolato; il sale, il lievito chimico in polvere, quindi lavate bene la scorza di un limone possibilmente non trattato, grattugiatela e aggiungetela alle polveri, fate lo stesso con la scorza dell'arancia, poi mescolate tutto per bene il tutto con una frusta e aggiungete il burro sciolto ormai tiepido, amalgamate il tutto per ottenere un composto omogeneo e aggiungete le uova, mescolate bene con un cucchiaio e in ultimo versate nel composto anche il miele e di nuovo amalgamate bene il composto che dovrà risultare liscio, dalla consistenza cremosa e senza grumi. Quindi mettete il composto in frigorifero per un'ora.
Quindi prendete uno stampo classico da madeleine imburratelo bene e aiutandovi con due con 2 cucchiai versate l’impasto in ogni incavo dello stampo. Dovrete mettere poco impasto perché le madeleine cresceranno durante la cottura. Infornate in forno statico già caldo a 200° per 13 minuti (forno ventilato 180° per 10 minuti). Sfornatele quando saranno dorate e avranno formato la caratteristica gobbetta delle madeleine, toglietele dallo stampo e lasciate raffreddare su una gratella.

5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

TORTA AL LIMONE

Farina 00 250 g
Zucchero a velo 120 g
Burro 150 g
Uova 4
Tuorlo 1
Amido di mais 10 g
Limone succo 60 ml
Zucchero semolato 100 g
Frutti di bosco 250 g
Limone non trattato 1
Versate la farina sul piano di lavoro e aggiungete: zucchero a velo, 100 g di burro a pezzetti, 1 uovo intero e un tuorlo. Impastate gli ingredienti con una forchetta e poi con le mani, fino ad ottenere un panetto liscio ed omogeneo. Fate riposare l’impasto in frigorifero per almeno 30 minuti coperto con la pellicola alimentare.
Stendete la pasta frolla su un piano di lavoro infarinato, ricavate un disco e rovesciatelo in uno stampo da crostata di circa 26 cm. Bucherellate il fondo della crostata con i rebbi della forchetta e ricopritela con carta forno. Per la cottura in bianco versate sopra fagioli secchi o perle di ceramica, in questo modo eviterete che l'impasto si gonfi in cottura. Cuocete a 180 °C per 25 minuti, togliete i fagioli e cuocete per altri 7-8 minuti. Togliete dal forno e lasciate raffreddare. Filtrate il succo del limone. Trasferite il succo di limone filtrato, la scorza grattugiata del limone non trattato, le 3 uova rimanenti, lo zucchero semolato e l’amido in un pentolino. Mescolate gli ingredienti con una frusta in maniera omogenea. Tagliate 50 g di burro a pezzetti, mettete sul fornello la casseruola con il resto degli ingredienti mescolando continuamente. Aggiungete alla crema un cubetto di burro per volta. Terminato il burro lasciate cuocere finché la crema sobbolle, poi togliete dal fuoco e continuate a mescolare per qualche minuto. Copritela con la pellicola e fatela raffreddare completamente. Farcite la frolla con la crema al limone e decoratela a piacere con i frutti di bosco, zucchero a velo e menta fresca.


5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.


GOBELETTI




300 grammi di farina,
200 grammi di burro,
100 grammi di zucchero,
un tuorlo d'uovo,
200 grammi di confettura di albicocche o di pesche,
zucchero a velo,
1 cucchiaio di marsala,
latte
Versare la farina sulla spianatoia, aggiungere lo zucchero, l'uovo, il burro a pezzetti, un poco di latte, il marsala. Impastare velocemente e lasciare la pasta frolla riposare per un ora circa. Tirare la sfoglia non troppo sottile, stendere la pasta, farne delle forme rotonde, con l'apposito stampo smerlato ritagliate dei dischi di circa otto centimetri di diametro, porre i dischi nelle apposite formine concave (anticamente, più di 50 anni fa, venivano usate formine metalliche prodotte a mano), aggiungere la marmellata (un cucchiaino per ogni biscotto), coprire con un altro dischetto di pasta in modo che le parti si uniscano bene, lasciare in forno pre-riscladato a 180°C per venti minuti, sfornate e spolverizzate i gobeletti con lo zucchero a velo.
Questi biscotti di pasta frolla riempiti di marmellata avevano un tempo una forma che ricordava dei panettoncini in miniatura, forma assai diversa da quella che si trova spesso in commercio oggi: un esiguo piatto a doppio dischetto. La forma originale si ottiene da due stampi in metallo: un tronco di cono rovesciato, e un piccolo cappello (cobeletto) con bordo smerlato e con breve peduncolo per la presa. La tradizione li vuole presenti sulla mensa per la festa di Sant'Agata, che ricorre il 5 febbraio. Biscotto dalla caratteristica forma di piccolo panettoncino, fatto di pasta frolla e farcito con marmellata.  La zona di produzione è lungo il litorale e l'entroterra delle province di Genova e Savona.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.


giovedì 5 gennaio 2023

PANSAROLA


1 Kg. di farina,
2 uova,
100 gr. di burro o ancora meglio di olio d’oliva extravergine di Apricale,
lievito di birra,
un pizzico di sale,
buccia di limone grattugiata,
zucchero a velo.
Si deve creare un impasto morbido con gli ingredienti indicati e lasciarlo riposare per mezz'ora. Poi si provvede a tirare la pasta ungendo solo la parte superiore. Ripiegare più volte ripetendo la procedura fino a ottenere una sfoglia di non più di due millimetri di spessore. Indi si taglia la pasta a forma di lasagne, di rombi o altro, e friggerla in una padella in olio bollente. Quando le pansarole sono dorate occorre ritirarle disponendole su un piatto ricoperto di carta assorbente per togliere l'olio in eccesso; quindi si cospargono di zucchero e si servono ancora calde. Secondo la tradizione apricalese, si consumano molto calde, ma sono ottime anche fredde. Il dolce si serve tradizionalmente con zabaione caldo.
Frittella dolce alla quale è dedicata la sagra della prima o seconda domenica di settembre. le dimensioni sono variabili, a seconda della lievitazione: le media altezza, a seguito della cottura è di 5 cm. Il taglio è variabile: può essere di lasagna, di rombo o altro. Il colore è quello dell'ammasso di pasta, arancio imbrunito, unito al bianco del velo di zucchero.
Zona di produzione: Comune di Apricale
Lavorazione: Secondo la tradizione apricalese, si consumano molto calde, ma sono ottime anche fredde. Il dolce si serve tradizionalmente con zabaione caldo.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

 


CASTAGNE AL CUCCHIAIO

600 g di castagne
150 g di cioccolato fondente tritato
120 g di burro
120 g di zucchero
sale
Cuocete le castagne in acqua e sale, poi spellatele e passatele al setaccio. Fate fondere il cioccolato a bagnomaria, poi unitelo alle castagne ancora calde, insieme allo zucchero e al burro. Lavorate bene e a lungo l’impasto. Imburrate e foderate di carta oleata uno stampo rettangolare; adagiatevi il composto, livellatelo e copritelo con carta oleata. Lasciatelo riposare in frigorifero per almeno 4 ore. Servitelo con della panna liquida a parte.

5 DESSERT (2^ Edizione)

 

In questo volume si analizzano i PAT liguri. In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO

(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso. 

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).

CASSATELLE DI SANT'AGATA

Farina 00 485 gr
Burro 190 g
Zucchero a velo 150 gr
Uova 3 tuorli
Vaniglia i semi di 1 bacca o 1 bustina di vanillina
Ricotta di pecora 600 gr
Arance candite 80 gr
Cioccolato fondente 100 gr
Zucchero a velo 100 gr
Arance scorza grattugiata di 1 (facoltativa)
Zucchero a velo 525 gr
Uova 3 albumi
Limoni 3 cucchiai di succo
Ciliegie candite 10
Per preparare le minne di Sant'Agata, impastate la pasta frolla: su di una spianatoia versate la farina che avrete frullato in un mixer con il burro freddo, aggiungete lo zucchero a velo, i tuorli delle uova (tenete da parte gli albumi, per la glassa), i semi di una bacca di vaniglia (o 1 bustina di vanillina) e impastate con le mani, per ottenere un composto omogeneo. Avvolgete la pasta frolla in un foglio di pellicola e lasciatela riposare in frigorifero per almeno mezz'ora.
Procedete con la preparazione del ripieno: tagliate a pezzetti l'arancia candita e riducete in scaglie il cioccolato fondente. Setacciate molto bene la ricotta, passandola attraverso le maglie di un colino e unite lo zucchero a velo, anche'esso passato al setaccio quindi amalgamate gli ingredienti. Aggiungete i pezzi di arancia candita e il cioccolato; infine, se volete un aroma più fruttato, aggiungete anche la scorza grattugiata di un’arancia. Mescolate il tutto per ottenere un composto omogeneo. Riprendete la frolla e stendetela, con l'aiuto di un matterello, in una sfoglia alta circa mezzo cm  e foderate con essa degli stampi semisferici, quindi riempiteli con circa 80 gr di ricotta. Ristendete la pasta frolla, sempre ad uno spessore di mezzo cm, avanzata e ricavate un cerchio per sigillare le semisfere con un coppapasta del diametro di 8 cm. Chiudete quindi le semisfere, premendo leggermente i bordi.
Infornate il tutto, in forno statico già caldo, a 200° per 20 minuti (forno ventilato 180° per 15 minuti). Quando le minne si saranno colorate in superficie, sfornatele e lasciatele raffreddare negli stampini, quindi sformatele quando saranno completamente fredde (altrimenti il ripieno caldo non reggerà). Sistematele su una gratella e intanto preparate la glassa: montate gli albumi con le fruste di uno sbattitore elettrico o con una planetaria, quando il composto risulterà semimontato aggiungete lo zucchero a velo, un cucchiaio alla volta e per ultimo il succo di limone. La consistenza della glassa non dev’essere troppo soda e lucida ma, come si dice in gergo, deve "scrivere", cioè deve lasciare una scia cadendo dall'alto.
Ricoprite bene le minne con la glassa, facendola scivolare uniformemente sul dolce, quindi terminate la decorazione con una ciliegina candita posizionata sulla sommità di ogni dessert. Lasciate asciugare sulla gratella, per far cadere la glassa in eccesso. Le minne di Sant'Agata sono pronte: possono essere consumate quando la glassa è ancora morbida oppure lasciarla asciugare completamente.
La cassatella di sant'Agata (minnuzzi ri sant'Àjita o ri Virgini in siciliano) è un dolce tradizionale catanese, che viene realizzato durante la festa di sant'Agata. Secondo quanto arguito dal Ciaceri, la festa di sant'Agata trae origine in molte sue parti dai culti isidei. Uno degli elementi di maggior interesse per lo studioso è proprio il dolce chiamato minnuzza di Virgini, che ripropone il seno della dea Iside nella sua veste di dea madre. Un altro parallelo si trova nei culti dei misteri eleusini, dove in occasione dei riti demetriaci si usava consumare dei panetti dolci il cui aspetto riproponeva il seno della dea Demetra, protettrice delle messi e a sua volta considerata anch'essa dea madre. Entrambi i culti, quello isideo e quello demetriaco, sono documentati a Catania sia da fonti scritte che dai rinvenimenti archeologici; questi culti hanno influenzato, dove piuttosto non sono stati assorbiti del tutto, le festività religiose agatine, così il panetto dolce rappresentante la fertilità della madre terra assume il valore simbolico dell'atto del martirio subito dalla santa catanese alla quale fu amputata una mammella.
Descrizione
La cassatella di sant'Agata è di fatto una piccola cassata siciliana a forma di mammella. Si tratta di dolci a forma tondeggiante fatti con pan di spagna imbevuto di rosolio e farciti con ricotta, gocce di cioccolato e canditi. All'esterno sono ricoperti di glassa bianca e rifiniti con una ciliegia candita in cima.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.



BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).