sabato 24 giugno 2023

CICCIARELLI ALLO SCABECCO


cicciarelli allo scabecco
cicciarelli,
aceto,
sale.
Dopo aver subito una leggera essicazione utilizzando essiccatoi in legno (un tempo la perdita del 15 % di umidità si eseguiva direttamente a riva, su graticci, utilizzando l'energia solare) vengono fritti e posti in arbanelle con aceto e sale.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.


1 ANTIPASTI (2^ Edizione)

Antipasti. In queste 220 pagine sono raccolte oltre 150 ricette di antipasti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Leggi le mie ricette di entrées, cioè le portate che aprono un pranzo od una cena importante, o semplicemente sono un delizioso sfizio per il palato in qualunque momento della giornata. Se ti sarà venuta l'acquolina in bocca allora mettile in pratica. Il successo è assicurato, sia che si tratti di un'intrigante appuntamento a due, sia che si tratti di un pranzo di lavoro, sia che si tratti di una conviviale serata con gli amici del cuore.

venerdì 23 giugno 2023

CIMA GENOVESE

2 kg carne bovina petto di vitello intero
80 gr parmigiano reggiano grattugiato
8 uova
270 gr piselli già cotti
300 gr carne bovina sotto fesa di vitello
1 cipolla media
1 carota media
1 costa di sedano
sale
Per preparare la cima alla genovese, dovrete procurarvi un pezzo intero di petto di vitello e operare un taglio centrale e profondo, mantenendo una distanza dai bordi di 2 cm circa, con un coltello lungo e affilato per ottenere una tasca. Se riuscite fate preparare la tasca dal vostro macellaio. Sgrassate la carne dall'esterno. Tagliate a cubetti la sottofesa di vitello e sbattete le uova con un pizzico di sale in una ciotola. Aggiungete la fesa a pezzi e i piselli già cotti, mescolate e infine unite il formaggio grattugiato. Mettete sul fuoco una capiente pentola con l'acqua e la cipolla, la carota e il sedano puliti e tagliati a pezzi, per fare il brodo in cui cuocerà la cima. Con un ago grosso e un filo spesso da cucina, cucite la tasca per metà, lasciando solo un'apertura in cui inserirete il ripieno. Per essere più comodi trasferite il ripieno in una caraffa. Finite di cucire la tasca, assicurandovi che non ci siano fuoriuscite di liquido e fissando bene le estremità con dei nodi. Quando il brodo starà bollendo, salate l'acqua e inserite la tasca ben chiusa che dovrà cuocere per circa 3 ore a fuoco basso. Trascorso questo tempo scolatela dal brodo e avvolgetela ben stretta nella pellicola quindi poggiatela su di una vassoio e posizionate su di essa un peso. La cima dovrà riposare in questo modo per una notte in frigorifero: la mattina dopo si presenterà ben compatta e avrà rilasciato la gelatina. Servite tagliata a fette.
La cima (a çimma in ligure) è un antipasti tipicamente ligure. Consiste in un pezzo di carne di pancia di vitello tagliato in modo da formarvi una tasca e farcito di numerosi ingredienti. Una volta preparata viene chiusa cucendola a mano per evitare che la farcitura esca. Viene quindi bollita in brodo con verdure per alcune ore in un telo di lino e lasciata a riposo sotto un peso.
Gli ingredienti necessari sono:animella, cervella, testicoli, poppa, uova, aglio, funghi secchi, polpa di vitello, schienale, burro, pinoli, formaggio, maggiorana, piselli, spezie. I testicoli e la poppa possono essere sostituiti con carne di maiale. Uno degli elementi indispensabili per la vera riuscita di questo sostanzioso piatto è la 'pèrsa, ossia la maggiorana. La cima era originariamente un piatto povero di recupero, reso gustoso e nutriente nel tempo grazie al lungo lavoro delle massaie. Oggi si è trasformato in una ricca pietanza, gioia non solo per il palato ma anche per gli occhi: tutti i colori degli ingredienti messi insieme rendono particolarmente bella alla vista la fetta di cima, denominata localmente éuggio (occhio). La preparazione della cima è complessa e delicata: esiste sempre il rischio che possa "scoppiare" in fase di cottura rendendo vano tutto il lavoro. Questa difficoltà rendeva l'attività quasi un rituale. Oggi la cima viene preparata anche industrialmente, venduta come salume cotto e distribuita in molte regioni.

A çimma pinn-a, o re di piatti frèidi, (re dei piatti freddi) come la definì Aldo Aquarone in una poesia, è un immancabile piatto del festivo. Le male lingue sostengono che sia frutto della nota parsimonia locale: risparmiare sulla quantità di carne e abbondare con altri ingredienti meno pregiati. La scarsità di carne, usata per fare la tasca, è giustificata più dalla mancanza reale di allevamento bovino in Liguria che dalla tirchieria: basta infatti assaggiare questa prelibatezza per capirlo. Se all'origine la cima era un piatto di recupero, con il tempo e il benessere si è trasformato in una ricca pietanza, gioia non solo per il palato ma anche per gli occhi: il colore variegato degli ingredienti rende particolarmente bella la fetta di cima, denominata localmente occhio. Sembrerà strano, ma un elemento indispensabile per connotare questo sostanzioso piatto è la maggiorana, a persa: è onnipresente nei piatti nostrani, che caratterizza con profumo e fragranza tipicamente Liguri. Esiste una versione della cima d'oltralpe, il petto di vitello ripieno, dove manca però la maggiorana e ciò fa la differenza. La preparazione della cima è elaborata, richiede tempo e abilità: equilibrio nel dosare gli ingredienti del ripieno, dimestichezza nel cucire la tasca con il filo, cura nelle cottura avendo l'accortezza di avvolgerla in un telo di lino onde evitare fratture ed infine, l'ultimo antico rito, il riposo sotto un peso - in passato era frequentemente usato il ferro da stiro di ghisa - posto 45 sopra al tagliere per far uscire eventuali infiltrazioni di brodo e per dare la caratteristica forma. Zona di produzione: Tutto il territorio regionale
 

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

6 CARNI E SALUMI (2^ Edizione)

Carni e salumi. In queste 270 pagine ho raccolto oltre 150 schede di carni e salumi, modalità di scelta e tecniche per la loro di cucina, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Per cucinare in modo sublime ricette di carne e per servire taglieri di affettati da re, serve conoscere a fondo le materie prime. Spesso si trascura questo particolare, che invece è essenziale per la buona riuscita. Proprio le ricette più semplici, in cui le elaborazioni complesse non possono nascondere nulla, necessitano di ottimi prodotti di base. Non limitiamoci a ciò che ci offrono il nostro macellaio ed il nostro salumiere di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


1 ANTIPASTI (2^ Edizione)

In queste 270 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di antipasti. Desidero infatti condividere con te la mia passione per la cucina. Leggi le mie ricette di entrées, cioè le portate che aprono un pranzo od una cena importante, o semplicemente sono un delizioso sfizio. Se ti sarà venuta l'acquolina in bocca allora mettile in pratica. Il successo è assicurato, sia che si tratti di un'intrigante appuntamento a due, sia che si tratti di un pranzo di lavoro, sia che si tratti di una conviviale serata con amici del cuore.

CAPPELLACCI DI BURRATA


1 spicchio aglio
300 grammi burrata
1 cucchiaino finocchio semi
9 cucchiai olio di oliva extravergine
q.b. pepe
50 grammi pane mollica
100 grammi farina
3 pomodori secchi
q.b. prezzemolo
q.b. sale
2 uova
350 grammi zucchina
50 grammi bottarga
100 grammi semola di grano duro
Su una spianatoia disponi a fontana 100 g di farina 00 e 100 g di semola di grano duro. Unisci un pizzico di sale e sguscia al centro 2 uova. Inizia a impastare con la punta delle dita, poi a piene mani e lavora la pasta finché non risulterà liscia e omogenea. Avvolgila in un telo e lasciala riposare 15 minuti. Mentre la pasta riposa, prepara il ripieno dei cappellacci. Taglia a dadini la burrata e lasciala scolare per qualche minuto in un colino. Mescola la burrata in una terrina con i pomodorini sgocciolati e tritati, i semi di finocchio pestati, sale e pepe. Riprendi la pasta e stendila in sfoglie sottili. Ritaglia dei quadrati di 10 cm di lato e distribuisci un po’ del ripieno al centro. Piegali per formare dei triangoli e chiudi bene i bordi. Riunisci i due lembi laterali arrotolandoli attorno all'indice e fissali tra loro premendoli. Man mano che sono pronti, riunisci i cappellacci sulla spianatoia leggermente infarinata. Prepara il condimento per i cappellacci: lava le zucchine, spuntale e tagliale a julienne. Sbuccia l’aglio e lascialo soffriggere leggermente con 4 cucchiai d’olio caldo. Elimina l’aglio e aggiungi le zucchine: falle saltare a fuoco vico per 2-3 minuti mescolando continuamente. Regola di sale e pepe e unisci un po’ di prezzemolo tritato, quindi togli il tegame dal fuoco. Grattugia la bottarga e tienila da parte. Sbriciola il pane e fallo dorare in padella con 4-5 cucchiai d’olio. Scolalo con una paletta forata e lascialo sgocciolare su qualche foglio di carta assorbente. Lessa la pasta in abbondante acqua salata bollente. Servi i cappellacci di burrata conditi con le zucchine, il pane croccante e la bottarga grattugiata.


2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.



 

PASTÌN

secondo di carne

Il pastìn è una pietanza tipica bellunese a base di carne tritata alla grossa di maiale e manzo, simile alla salsiccia (tipicamente veneta), salata e speziata, o più semplicemente l'impasto del salame appena fatto e non stagionato ma con una specifica e corretta percentuale di sale (Belluno). Il pastin è inserito nell'elenco dei prodotti tradizionali veneti. Il Pastin di Zoldo composto di carne tritata di maiale e manzo nella quale si aggiunge la "conza" (condimento) fatta di un infuso di vino bianco aglio e spezie è di gran lunga il più gustoso e famoso secondo piatto di questa valle dolomitica, oltre che essere sempre presente nelle sagre paesane. Viene solitamente fatto alla griglia nella forma di "rodéla de pastin". Noto fin dal medioevo, è un cibo prevalentemente invernale, ed abbinato alla classica polenta, veniva un tempo consumato al momento dell'abbattimento del maiale. Può essere consumato crudo, spalmato sul pane o alla griglia o può essere parte di ricette più complesse. Tipico e vivamente apprezzato dai bellunesi, che ne vanno ghiotti, è il famoso panino con pastin e formai (formaggio) alla piastra, classica pietanza servita nelle sagre paesane del bellunese.


3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.


giovedì 22 giugno 2023

GALLINELLA ALLE OLIVE

2 gallinelle di almeno 300/gr cadauna 4 filetti
Olive nocellara del belice o altri tipi verdi 10
Capperi 10/15
pomodori ciliegini tagliati a metà 5/6
Aglio 1 spicchio
Olio extravergine d'oliva4/5 cucchiai
Sale q.b.
Pepe q.b.
Basilico 2/3 foglie
Poniamo un tegame sul fuoco a riscaldare l’olio evo e appena questo è caldo mettiamo l’aglio i capperi e le olive, aggiungiamo i pomodorini tagliati a metà, saliamo, pepiamo, copriamo il tutto dopo aver aggiunto mezzo bicchiere di acqua e facciamo cuocere una decina di minuti a fiamma media. Togliamo il coperchio ed estraiamo l’aglio. Poggiamo nel sughetto i filetti di gallinella dal lato della pelle (dopo averli sfilettati lasciando la pelle da un lato, eventualmente facciamoceli sfilettare dal nostro amico pescivendolo). Controlliamo ed eventualmente aggiustiamo di sale ed aiutandoci con un cucchiaio da minestra andiamo ad ungere i filetti con il sughetto, copriamo e lasciamo cuocere una decina di minuti senza toccare nulla a fuoco moderato. Quando saranno trascorsi i dieci minuti controlliamo la cottura, se pronti impiattiamo.



3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


CANNELLONI CON FUNGHI E CULATELLO

q.b. pepe
1 spicchio aglio
90 grammi burro
155 grammi farina
3 decilitro latte intero
q.b. noce moscata
2 decilitro panna da cucina
1 porro
q.b. prezzemolo
q.b. sale
3 uova
1 decilitro vino bianco
200 grammi culatello
50 grammi emmentaler
500 grammi funghi
Inizia a preparare la ricetta dei cannelloni gratinati partendo dalla realizzazione delle crespelle. Con l’aiuto di una frusta sbatti in una ciotola 3 uova, un pizzico di sale e 125 g di farina setacciata. Unisci poco alla volta e mescolando 3 dl di latte e 2 cucchiai di porro tritato. Amalgama il composto e lascialo riposare per un’ora. Spennella un pentolino antiaderente da 14 cm di diametro con del burro fuso e lascialo scaldare.
Versaci un mestolino di pastella e inclina il recipiente per distribuirla uniformemente.
Cuoci la crespella da entrambi i lati, rigirandola con una paletta. Procedi allo stesso modo fino ad esaurire la pastella. Elimina la parte terrosa dei funghi e puliscili con un panno umido. Tagliali a fette e tienili da parte. Sbuccia l’aglio e taglialo a metà, quindi fallo rosolare in 40 g di burro. Elimina l’aglio e aggiungi nel tegame i funghi. Regola di sale e pepe e sfuma con il vino bianco. Copri il tegame e lascia cuocere per 10-15 minuti. A cottura ultimata spegni il fuoco e cospargi i funghi di prezzemolo tritato.
Prepara la besciamella che accompagnerà i cannelloni facendo sciogliere in una casseruola il rimanente burro. Unisci la farina e falla tostare, dopodiché diluisci il composto con il latte caldo mescolato alla panna. Aggiusta di sale e pepe e insaporisci la salsa con una grattata di noce moscata. Continua a mescolare con la frusta e procedi la cottura finché non si sarà addensata. Prepara la salsa per i cannelloni aggiungendo alla besciamella, fuori dal fuoco, 30 g di emmentaler grattugiato e i 2/3 dei funghi. Prendi le crespelle e spalmaci sopra un velo di besciamella ai funghi. Copri con il culatello tagliato a listarelle e i funghi rimasti e avvolgile su loro stesse per formare i cannelloni. Disponili sul fondo di una pirofila imburrata e coprili con la besciamella rimasta. Spolvera i cannelloni gratinati con il resto dell’emmentaler e cuocili in forno caldo a 220° per 15 minuti.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).





 

mercoledì 21 giugno 2023

LASAGNETTE RUCOLA E FONDUTA

q.b. noce moscata
200 grammi toma
1 cucchiaino fecola di patate
1 spicchio aglio
30 grammi pinoli
300 grammi rucola
75 grammi burro
4 decilitri latte intero
110 grammi farina
q.b. sale
uova
crepes
q.b. limone scorza
Comincia a preparare la fonduta: elimina la crosta della toma, poi tagliala a fette sottili. Falla ammorbidire in un pentolino con il latte, tenendone da parte Taglia le crêpes a metà e poi a strisce larghe 2 dita. Pulisci e lava la rucola. Sbuccia l'aglio, soffriggilo con il burro, poi aggiungi i pinoli e falli tostare. Unisci la rucola, cuocila per pochi secondi, poi aggiungi sale quanto basta. Fai stemperare la fecola con il latte tenuto da parte. Scalda il latte e la toma finché il formaggio si è sciolto. Unisci la fecola stemperata nel latte e cuoci ancora per 2 minuti finché la fonduta si addensa. Versala in un piatto di portata, poi scalda le crêpes nel tegame con la rucola e servile sulla fonduta.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.
 

MOSCARDINI ALLA MARCHIGIANA

Un chilo di moscardini
Due spicchi d'aglio
Un acciuga
Un peperoncino
Una foglia d'alloro
Un bicchiere di vino bianco
Olio d'oliva
Sale
Pulite accuratamente i moscardini. Pulite e tritate l’acciuga, tagliate e private dei semi il peperoncino. In poco ’olio fate soffriggere l’aglio, una volta dorato toglietelo dalla pentola e aggiungete i moscardini, l’acciuga, il peperoncino e l’alloro, salate e lasciate cuocere per 20 minuti circa. Bagnate con il vino e coprite la pentola portando a cottura a fuoco basso.

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.