L'origine dell'albicocco non è certa. C'è chi
sostiene che provenga dalla Cina settentrionale, secondo altri invece
proverrebbe dall'area irano-caucasica. Poi dopo un passaggio in Grecia,
sbarcò anche in Italia. In Campania ha trovato delle condizioni ideali.
Tracce della presenza delle albicocche risalgono già al IV secolo, ma
saranno più precise a partire dal 1500. Infatti uno scienzato famoso
dell'epoca, Gian Battista Della Porta, nel trattato Suae Villae Pomarium
divide le albicocche in due grossi gruppi: le bericocche, più comuni, dalla
forma rotonda e dalla polpa bianca e molle, aderente al nocciolo, e le
crisomele, di dimensioni variabili con la polpa staccata dal nocciolo, molto
più pregiate per sapore e colore. Da qui nascerebbe l'usanza napoletana di
chiamare "crisommole" le albicocche. La Campania fornisce attualmente, su
poco più di 5.000 ettari, circa 50 mila tonnellate di prodotto.
La provincia di Napoli, e più precisamente il territorio vesuviano, è l'area
destinata alla coltivazione. Qui si produce poco più della metà della
coltivazione totale che è di poco inferiore al quinto di quella nazionale.
Una parte del raccolto finisce soprattutto nei mercati locali, mentre il
75-80% finisce nelle industrie di trasformazione per produrre succhi,
confetture e semilavorati. Il connubio così felice è dato dal clima mite e
da un terreno vulcanico molto ricco di minerali e di potassio in particolare
che è un elemento fondamentale per il miglioramento delle caratteristiche
organolettiche dei frutti (sapore e aroma in particolare).
Il frutto si presenta medio-piccolo, ha un profumo molto intenso e una polpa dolce. Il classico colore arancione è arricchito da zone rosse, è normale la presenza di punti neri. Hanno una maturazione precoce e medio-precoce e la raccolta, esclusivamente manuale, parte dalla metà di giugno fino a tutto luglio.
Il frutto si presenta medio-piccolo, ha un profumo molto intenso e una polpa dolce. Il classico colore arancione è arricchito da zone rosse, è normale la presenza di punti neri. Hanno una maturazione precoce e medio-precoce e la raccolta, esclusivamente manuale, parte dalla metà di giugno fino a tutto luglio.
9 FRUTTA (2^ Edizione)
Frutta. In queste 230 pagine ho raccolto oltre 120 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. In ogni stagione la frutta sta sulla nostra tavola. Quante virtù ci stanno nella frutta? Tantissime, facciamone allora tesoro. Ma una conoscenza più approfondita rende il nostro tesoro ancora più ricco ed appetibile. Ogni tipo di frutto ha molte varianti, occorre conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro fruttivendolo di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.
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