Praticamente saba e miele rappresentavano il dolcificante dei tempi passati, ma non solo, veniva utilizzata anche nella preparazione di condimenti balsamici.
Nella Romagna contadina ogni famiglia era solita, insieme all'orto, avere viti per vinificare e le arzdore nel periodo della vendemmia non mancavano di preparare in casa uno sciroppo per i dolci e le mangiate invernali. Dalla bollitura, lunga e paziente del mosto dentro il paiolo, nasceva la saba. Ai bambini veniva servita con la prima neve, granita invernale dal sapore unico. Sulle tavole insaporiva la ricotta, i fagioli cannellini lessati e schiacciati con la forchetta, diventava parte integrante del Savor e dei Sugal e condimento dei sabadoni tipici di San Paolo a Massa Lombarda e di Santa Apollonia a San Lorenzo, fino a Faenza nei tortelli di San Lazzaro. Della Saba si parla fin dai tempi di Catullo, Apicio e Ariosto che soleva condire la rapa con la saba. Ancora oggi, ogni famiglia che vinifica, produce la propria saba, ma quasi esclusivamente per uso personale e con lo stesso procedimento che si trova scritto anche sul Manuale di Pellegrino Artusi.
LE CARATTERISTICHE DEL PRODOTTO
La saba è uno sciroppo che si ricava dalla cottura nel paiolo, ma ancor meglio nella terracotta, su fiamma diretta del mosto di uve bianche, generalmente trebbiano, per circa 20 ore. Dicono i contadini che la cottura deve essere molto lenta, che non si deve aggiungere zucchero e che se al punto di cottura il sapore dovesse risultare acido, occorre aggiungere una fetta di pane che andrà tolto dopo alcuni bollori. La saba sarà pronta quando sarà filante e solo da fredda andrà imbottigliata. Il liquido ricavato, dolce e molto concentrato si conserva per molto tempo.
LA SAPA NELLE MARCHE
Anche nelle Marche questo prodotto ha una vecchia tradizione, qui si chiama Sapa e la ritroviamo nei Cavallucci dell'Apiro, abbinata al Lonzino di fichi.....e in tante altre preparazioni.
12 CONSERVE (2^ Edizione)
Conserve. In
queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli
di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con
voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere
sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste
delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta
essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono
disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.
BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).
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