Questo volta la mia recensione è dedicata… alla mensa di casa. Dimmi cosa mangi e ti dirò chi sei. Siete buoni savonesi? Vediamolo subito.
Ogni tanto conviene guardarsi in giro e fare il punto sullo stato dell’arte del buon gusto nostrano. Come tutti sanno la base del buon mangiare sta nel buon comprare. Chiediamoci: come stiamo a buone materie prime in Provincia di Savona? Non benissimo. Tuttavia qualcosa c’è e va valorizzato, principalmente acquistandolo.
Ecco allora alcuni consigli per un menù a denominazione savonese raccomandata.
Cominciamo con un buon primo piatto di pasta condita con il pesto. Usate solo il Basilico Genovese D.O.P.; Ocimum Basilicum L. La D.O.P. è un riconoscimento europeo prestigioso che designa un prodotto agroalimentare il cui intero ciclo produttivo, dalla materia prima al prodotto finito, si svolge in un'area geografica ben delimitata, non riproducibile altrove. Potete acquistarlo presso l’Azienda Agricola Calcagno Paolo (Via Postetta 45 a , 17015, Celle Ligure (SV)
Per secondo propongo il pesce. Cicciarelli (Presidio Slow Food), nome in italiano, Gymnammodytes cicerelus, lussi o lussotti a Noli, dove li pescano con la rete a sciabica (burzin). Sono deliziosi pesciolini affusolati, color argento e senza squame, lunghi pressappoco quanto le dita di una mano. I cicciarelli sono ottimi in carpione e imperdibili nella frittura di pesce. Prenotateli presso l’Associazione Lussi di Noli (C/o Palazzo Comunale Piazza Milite Ignoto 6, 17026, Noli (SV)
Passiamo alla verdura, una prelibatezza: l'Asparago Violetto d'Albenga (presidio Slow Food) una varietà unica al mondo. Il suo colore dipende dal suo patrimonio genetico: 40 cromosomi anziché 20 come tutti gli altri asparagi, il Violetto non può incrociarsi con altre varietà e quindi non può imbastardirsi. Nonostante questa peculiarità ed alle caratteristiche organolettiche straordinarie, dai 300 ettari di terreno degli anni ’30 siamo scesi a meno di 10 nel 2000. Sostenete il suo rilancio acquistandolo all’Azienda Agricola Montano di Parodi Marialuisa (Via Prae 1, 17023, Ceriale (SV)
Siamo alla frutta. Non può mancare l'albicocca di Valleggia, (presidio Slow Food, in attesa dalla IGP) dalla piccola località situata nella Valle di Quiliano (SV), coltivato da Loano a Varazze. I primi esemplari di questa varietà si originarono, pensate, da semi provenienti via mare dall'estremo Oriente, scaricati casualmente nel porto di Savona, distribuiti come concime nei campi. La germinazione di questi semi, lasciati sviluppare, diedero vita ai primi alberi di Valleggia, i quali fruttificando rivelarono ben presto le splendide qualità organolettiche. Acquistateli solo dalle ditte che possono fregiarsi del marchio, vale a dire, la Società Cooperativa Agricola Le Riunite (Corso Ricci 239 r, 17100, Savona (SV) e la Società Cooperativa Ortofrutticola (Via San Pietro 2 17047 Valleggia (SV)
Per dessert, infine, consiglio il Chinotto di Savona (presidio Slow Food), originario della Cina, coltivato sul versante rivierasco di ponente, nella fascia compresa fra Finale Ligure e Varazze. Lo potrete degustare candito o sotto spirito, dopo averlo acquistato da Sensu di Pamparino Alessio (Via Nicotera 16, 17024, Finale ligure (SV).
Alla ricerca del buon gusto raccoglie in maniera sistematica le recensioni pubblicate sul mensile savonese Il Letimbro nella rubrica Dalla parte del gusto e poi apparse nel blog HOMO LUDENS https://nonmirompereitabu.blogspot.com/
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