La zona di produzione è la Bassa val di Magra (La Spezia). La storia della prugna Massina risale agli anni '60, come testimoniano gli agricoltori
della zona e le pubblicazioni agricole dell'epoca, dalle quali emerge
quanto la frutticoltura fosse importante nell'economia rurale della bassa val di Magra negli anni '50 e '60, con note di rilievo proprio per
la coltivazione del susino. Di facile propagazione attraverso i polloni
radicati, come metodo per la moltiplicazione può essere utilizzato
anche l'innesto. La pianta è molto rustica e adattabile anche a terreni
compatti, argillosi e calcarei; inoltre risulta piuttosto tollerante
all'elevata umidità ma non ai ristagni
idrici in quanto ha un apparato
radicale piuttosto superficiale. Come
forma d'allevamento si consigliano
quelle tradizionali come il vaso a
pieno vento, con sesti d'impianto
(distanza da e tra una pianta e l'altra)
di metri 5 x 5. La maturazione del
frutto avviene nel mese di agosto.
18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali. E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.
9 FRUTTA (2^ Edizione)Frutta. In queste 230 pagine ho raccolto oltre 120 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. In ogni stagione la frutta sta sulla nostra tavola. Quante virtù ci stanno nella frutta? Tantissime, facciamone allora tesoro. Ma una conoscenza più approfondita rende il nostro tesoro ancora più ricco ed appetibile. Ogni tipo di frutto ha molte varianti, occorre conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro fruttivendolo di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.
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