1/2 cavolo verza
patate
2 carote
1 cipolla
10 pomodorini
2 zucchine
1 costa di sedano più le foglie
400 grammi di fagioli cannellini
1 barattolo di passata di pomodoro
olio extravergine d’oliva
pane toscano raffermo
Mettete a bagno i fagioli per una notte e poi fateli cuocere in una pentola di terra cotta. In una grande padella fate soffriggere la cipolla tagliata a rondelle con l’olio, aggiungete la carota tagliata a dadini e il sedano a tocchetti, poi lasciate imbiondire. Dopo 5 minuti mettete i pomodorini tagliati a spicchi e fateli cuocere per una decina di minuti a fuoco vivace e con il coperchio. Diminuite la fiamma e aggiungete le patate tagliate a dadini. Dopo circa dieci minuti aggiungete il cavolo verza e il cavolo nero spezzettati. Per ammorbidire il tutto potete usare l’acqua di cottura che state utilizzando per i fagioli. Ora è il momento di mettere metà dei fagioli nella padella e, dopo un po’, anche le zucchine a pezzetti. Con l’altra metà dei fagioli fate un purè e aggiungeteci la passata di pomodoro. Lasciate che il composto si asciughi un po’ e, alla fine, unitelo al composto di verdure che avete cotto in padella. A parte tagliate il pane raffermo a pezzettoni e fatelo arrostire in forno. Prendete un tegame di terra cotta e disponete i dadini croccanti sul fondo. Versateci sopra la verdura con il brodo e poi mettete un altro strato di crostini. Aggiungete ancora verdura e brodo e condite con un filo d’olio. Servite la ribollita molto calda.
La Ribollita è un piatto che deriva dalla tipica zuppa di pane raffermo e verdure che si prepara tradizionalmente in alcune zone della Toscana, in particolare nella Piana di Pisa, nella zona di Firenze e Arezzo. È un tipico piatto "povero" di origine contadina, il cui nome deriva dal fatto che un tempo le contadine ne cucinavano una gran quantità (soprattutto il venerdì, essendo piatto magro) e quindi veniva "ribollito" in padella nei giorni successivi, da qui che prende il nome di ribollita, perché la vera zuppa si riscalda due volte, altrimenti sarebbe una banalissima zuppa di pane e verdure (da non confondersi dunque con la minestra di pane). Come tutte le altre minestre di verdura anche la ribollita diventa sempre più gustosa ogni volta che viene "ribollita" sul fuoco. Gli ingredienti fondamentali sono il cavolo nero e i fagioli (borlotti, toscanelli o cannellini). La ribollita è un piatto invernale di aspetto semisolido. Per rendere migliore la zuppa è necessario che il cavolo nero abbia "preso il ghiaccio", che sia passato cioè da una o più gelate invernali che ne ammorbidiscano le foglie. La cosa migliore è "ribollire" la zuppa nel forno a legna comunque in un tegame con un buon fondo spesso per evitare che si attacchi e si bruci al fondo. Si usa aggiungere alla "ribollita" un filo d'olio extravergine e affettarci una cipollina fresca. Nella cucina toscana vi era anche una zuppa di pane estiva, oggi quasi irrealizzata, nella quale il cavolo nero era sostituito dalle patate, mentre l'aspetto finale, decisamente più liquido, la rendeva più simile ad un minestrone. Le prime tracce di questa preparazione risalgono al 1910 nel libro L'arte cucinaria in Italia di Alberto Cougnet.
2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)
In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.
Nessun commento:
Posta un commento