All'interno è presente un enorme lucernario a forma di pinta che, come si trova scritto all'ingresso al piano terra, "se fosse riempita, conterrebbe 14,3 milioni di pinte di Guinness!".
La visita inizia al piano terra dove i visitatori sono introdotti ai 4 ingredienti acqua, orzo maltato, luppolo e lievito, che vengono combinati per fare una pinta di Guinness. I visitatori sono introdotti anche al quinto elemento basilare: Arthur Guinness stesso. Proseguendo la visita attraverso l’edificio, il visitatore incontra una mostra sulla storia della Guinness che comprende alcuni macchinari provenienti dall’antica fabbrica della birra, che servono a spiegare la storia delle tecniche di produzione.
Nel 2006, furono investiti 2.5 milioni di euro per l’apertura al pubblico di una nuova ala con delle installazioni che mostrano a che punto è arrivato in quell’istante il processo produttivo giornaliero. Talvolta lo staff permette ad alcuni visitatori di dare inizio ad un ciclo di processo produttivo. Recentemente è stato aggiunto anche il “tasting laboratory” dove i visitatori possono imparare a “gustare” la Guinness, e non semplicemente berla.
Il settimo piano della Storehouse è occupato dal The Gravity Bar, dal quale si può godere di una vista a 360 gradi su Dublino. Ai visitatori viene offerta una pinta di Guinness.
Prodotta con acqua, orzo maltato, orzo non maltato torrefatto, luppolo e lievito, prende il colore e il sapore tipico da un particolare procedimento di tostatura dell'orzo. La birra inoltre è pastorizzata e filtrata, per un procedimento di produzione e fermentazione che dura circa 10 giorni.
Arthur Guinness ha incominciato a produrre birra a Leixlip per poi trasferirsi alla celebre St. James's Gate Brewery, a Dublino nel 1759. Tale sito era abbandonato ed affittato a Arthur Guinness per 45 sterline all'anno per un contratto lungo 9000 anni . Per quanto la Guinness sia la birra nera per eccellenza e quantomeno la più conosciuta, il particolare procedimento stout di tostatura non fu inventato da Arthur Guinness, ma è risalente ad almeno 50 anni prima della sua nascita. Il nome Guinness dei primati deriva dalle "Birrerie Guinness" di cui sir Hugh Beaver, inventore del celebre libro, era amministratore delegato; da molti anni il libro e l'industria non sono più associati, tuttavia i nuovi editori hanno deciso di mantenere il nome per mantenere i legami col passato, mentre le birrerie non hanno protestato perché lo hanno visto come un modo vantaggioso di farsi pubblicità senza essere sponsor del libro.
Per incontrare il gradimento mondiale di tale birra, nel tempo furono create parecchie varianti sia inerenti alla gradazione alcolica sia al tipo di contenitore utilizzato: attualmente la Guinness è distribuita in bottiglia, lattina, fusto domestico o da bar e venduta praticamente in tutto il mondo con gradazioni alcoliche differenti e gusti più o meno amarognoli.
20 BIRRA (2^ Edizione)
Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.
BRANCALEONE FOX TERRIER