LA CUCINA MESSICANA
Con l’avvicinarsi della primavera torna la voglia di cucina esotica.
Addomesticata naturalmente. La mia avventura da cuoco alchimista ha preso spunto questa volta da una curiosa lettura “Storia degli Indios di Nuova Spagna” (1541), scritta da Frate Toribio di Benaventa (detto Motolinia, parola che in nahuatl significa umile), che mi ha sintonizzato con quel paradiso che è lo Yucatan. "Yukatlàn", "luogo della ricchezza", ma l'origine della parola sta nell'equivoco in cui sarebbero caduti gli Spagnoli, che "parlando con gli Indios di quella costa", alla domanda su come essa si chiamasse "...risposero: «Tectetán, Tectetán», «Non ti capisco, non ti capisco»: i cristiani corruppero il vocabolo, e non intendendo, conclusero: «Yucatán è il nome di questa terra»". Mentre voi sorridete, io cucino.
Prendo qualche ingrediente azteco, qualche condimento maya, qualche ricetta inca, mischio con prodotti spagnoli, aggiungo un tocco di caraibi e una spruzzata di francese. La cena messicana colorata e saporita, esempio di contaminazione culturale gastronomica perfettamente riuscita, è servita. Mais, peperoncino, fagioli, pomodori, patate e cacao se Colombo avesse sbagliato strada, da noi non sarebbero mai arrivati. Lui in compenso portò riso, manzo, maiale, pollo, cipolle e vino. Direi un cambio alla pari.
Ormai quella messicana è una cucina a sé, che si è costruita una precisa identità nel corso dei secoli, tale da essere una delle più amate e rinomate al mondo. Al Messico si associano tacos, burritos, tortillas, guacamole, tequila. La tortilla è la focaccia a base di farina di mais che ricopre il ruolo che da noi è dato al pane ed alla pasta: può servire da accompagnamento ai piatti, ma spesso li racchiude.
Già questo ci fa capire che ci troviamo in un altro continente gastronomico, poco paragonabile con le portate della cucina europea. Se aggiungiamo poi che la cucina messicana si è contaminata con quella californiana creando il Cal-Mex e con quella texana creando il Tex-Mex la confusione è dietro l’angolo. Ma a tavola serve chiarezza.
Comincio con un aperitivo specialissimo la Michelada, o cerveza preparada, sorta di Bloody Mary col sombrero. Mi chela helada, ossia la mia birra fredda e leggera: succo di lime, cerveza clara Corona, Tabasco, Worcestershire, succo di pomodoro, cubetti di ghiaccio e sale (per orlare il bordo del bicchiere all’uso della tequila bum bum).
Accanto al fresco bicchiere pongo un Tacos al chimichanga, una ghiottissima tortilla fritta ripiena di macinato di manzo, fagioli rossi, formaggio cheddar, pomodoro, cipolla, cumino e jalapenos (un peperoncino esplosivo), una vera bomba di gusto.
Da una tortilla rafferma, fritta in olio bollente fino a quando diventa dorata, rigida e croccante, ricavo la Tostada, che uso come contenitore (piatto edibile) per le Frijole refritos, una crema di fagioli al coriandolo in polvere.
Ecco il turno del Chili con carne all’enchilada. Teneri bocconcini di carne avvolti nella tradizionale tortilla conditi con la salsa chili piccante realizzata con ingredienti dai sapori intensi: fagioli rossi, pomodori, peperoni, cipolle, aglio e un mix di spezie e aromi sapientemente miscelati per creare una salsa dal gusto inconfondibile con un profumo che stuzzica senza dubbio l’appetito.
Si conclude con un dolce meraviglioso, la Cocada mexicana una sorta di crema catalana fatta di cocco grattugiato, zucchero, latte, uova, burro e cannella. Per quello della staffa servo un classicissimo Margarita frozen. Tequila bianca (meraviglioso distillato dell’agave azzurra), Triple Sec Cointreau (delizia all’arancia), succo di lime e fettina di lime per decorare. Affogato nel ghiaccio tritato con frullatore, naturalmente.
5 SETTE ANNI DI CASA BERGESE
5 SETTE ANNI DI CASA BERGESE
7 anni di Casa Bergese raccoglie in maniera sistematica la documentazione di tutte le manifestazioni organizzate dall’omonimo gruppo savonese di amanti della buona tavola pubblicata sul blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/
Nino Bergese è stato il più grande chef italiano di tutti i tempi. Definito "il re dei cuochi il cuoco dei re" per la sua lunga attività al servizio delle case regnanti di tutta Europa è l'inventore della cucina italiana di gran classe. In suo onore esiste una Associazione culturale denominata Casa Bergese che organizza corsi, degustazioni, menù tematici.BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini.
Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine.
Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra.
Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).
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