Il peperoncino friggitello è una
cultivar dolce e non piccante del Capsicum annuum. Con il termine friarelli
sono conosciuti in Campania questa varietà di peperoncini e un piatto tipico
con cui vengono preparati nella cucina locale.
Conosciuti in tutto il mondo con il
nome italiano friggitelli, il loro nome campano friarelli, che non va confuso
con quello dei broccoli friarielli, indica sia il cultivar di peperoncino che
il piatto tradizionale campano.
Sono diffusi anche in altre zone
e regioni dell'Italia centrale e meridionale come peperoncini di Toscana e
peperoncini dolci verdi. Negli Stati Uniti vengono talvolta chiamati
erroneamente con il semplice termine italiano peperoncini. Ne esiste una
varietà greca più dolce conosciuta come Golden Greek o peperoncino Gold.
Questo tipo di peperoncino ha la
forma allungata e una dimensione media tra un normale peperoncino e un peperone
dolce. La buccia increspata, sugosa e croccante di colore verde pallido
rilascia un gusto pieno di peperone non piccante. I suoi valori di piccantezza
nella scala di Scoville variano tra 0 e 500 SHU.
I semi vanno piantati in ambiente
protetto verso primavera, richiedono diverso tempo per germinare e quando
escono le piantine hanno bisogno di luce, calore e un fertilizzante liquido di
media potenza. Si può lasciarle all'esterno quando la temperatura è superiore
ai 10 gradi per 7-10 giorni e quindi trapiantarle dopo 5-7 settimane dalla
semina 2-3 cm
più profonde di quanto lo erano in fase di germinazione. Vanno piantate a una
distanza di circa 45 cm dalla piantina vicina e hanno bisogno di essere
pienamente esposte al sole. Il terreno dev'essere mediamente ricco, ben drenato
e va usato poco fertilizzante; un terreno troppo ricco produce più foglie e
meno peperoncini. La pianta produce molti peperoncini e ha quindi bisogno di paletti
di rinforzo per evitare che si fletta eccessivamente. I peperoncini vanno
raccolti quando sono lunghi tra i 5 e gli 8 cm , senza aspettare che cambino colore. Tra
la semina e il raccolto passano 70-80 giorni.
Possono essere cucinati sauté,
ripieni, in una composta di frutta, consumati con frutta fresca, in insalata o
come farcitura nei panini. Vengono anche consumati crudi, sottaceto o come
ingrediente principale nel sugo per condire la pastasciutta. Si cucinano interi
o tagliati e privati dei semi. Nella cucina dell'Italia meridionale vengono
spesso fritti con aglio e si ultima la cottura aggiungendo dell'acqua.
In Campania i peperoncini
friggitelli sono chiamati puparuoli friarelli e vengono fritti in olio d'oliva,
senza alcuna impanatura, immergendoli interi e ben asciutti nell'olio di
frittura caldo, lasciando intatto un abbozzo del picciolo che rimane utile al
momento del consumo. Si servono nel piatto, ancora
caldi, spruzzati di sale, sia come verdura a sé stante sia come contorno di
altri piatti. Si consumano senza bisogno di posate, mordendoli per intero
afferrandoli per il residuo moncone di picciolo. Ai peperoni possono
accompagnarsi patate tenere, tagliate grosse e fritte nello stesso olio di
frittura.
10 ORTAGGI (2^ Edizione)
Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.
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“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).
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