Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.
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martedì 27 settembre 2022
BIRRE 56: RAFFO
La
birra Raffo è per antonomasia "la birra dei tarantini". La sua storia
cominciò nel 1919, quando Vitantonio Raffo inaugurò lo stabilimento di
produzione a Taranto. La gestione familiare si protrasse fino al 1961, quando
il marchio fu ceduto al gruppo Peroni, che ne conservò anche la ricetta, lo
stabilimento e le maestranze. Negli anni settanta ne furono prodotti circa
48.000 ettolitri, grazie alla sua diffusione anche in Basilicata, Lazio e
Campania oltre che in Puglia, regione che annovera da sempre il maggior numero
di estimatori.
Nel
1987 il gruppo Peroni decise di chiudere lo stabilimento di Taranto e di
trasferire la produzione a Bari, ponendo fine ad un importante capitolo di
storia industriale della città, ma nonostante ciò continua ad essere la birra
di Taranto e la più bevuta della città dei due mari.
Nel
2008, in seguito al risultato del sondaggio "Sono Tarantino, quindi decido
IO", organizzato dal Gruppo Peroni, venne deciso un rinnovamento grafico
dell'etichetta della birra, che ora prevede come novità la presenza del logo di
Taras, simbolo della città di Taranto, al di sotto della scritta
"Raffo" e l'introduzione dei colori rosso e blu che dividono
l'etichetta creando un effetto sole e mare.
20 BIRRA (2^ Edizione)
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