martedì 4 ottobre 2022

PESCA DI VERONA

La zona di produzione della Pesca di Verona IGP è limitata alla provincia di Verona e in particolare comprende l'intero territorio dei comuni di Bussolengo, Buttapietra, Castel d'Azzano, Mozzecane, Pastrengo, Pescantina, Povegliano, S. Giovanni Lupatoto, Sommacampagna, Sona, Valeggio sul Mincio, Villafranca, Castelnuovo del Garda, Lazise, Sant'Ambrogio di Valpolicella, San Martino Buon Albergo, Verona, Zevio.
Caratteristiche
Tale indicazione è riservata alle pesche a polpa bianca ed a polpa gialla ed alle nettarine a polpa gialla delle cultivar a maturazione precoce, media e tardiva appartenenti alla specie Persica vulgaris, Mill. Il colore dell’epidermide dei frutti è molto esteso e intenso, la polpa è consistente e succosa, di sapore caratteristico dovuto al giusto equilibrio fra grado zuccherino e acidità legato alla scarsa attività vegetativa delle piante ed al particolare clima.

9 FRUTTA (2^ Edizione)
 

In queste 230 pagine ho raccolto oltre 120 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO

(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). 

Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. In ogni stagione la frutta sta sulla nostra tavola. Quante virtù ci stanno nella frutta? Tantissime, facciamone allora tesoro. Ma una conoscenza più approfondita rende il nostro tesoro ancora più ricco ed appetibile. Ogni tipo di frutto ha molte varianti, occorre conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro fruttivendolo di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.



Pisello nero di L'ago


Pisello nero di L'ago

Le notizie storiche del Pisello nero di L'ago sono legate soprattutto alla tradizione orale tramandata dagli abitanti. Questo prodotto della terra è estremamente legato ad un comprensorio povero, dove la tradizione vuole che fosse impiegato come valido elemento nutritivo, da consumare in zuppe e minestroni, per far fronte alla fame e alle esigenze di energia della popolazione contadina. Zona di produzione: Comune di Borghetto Vara, con centro di diffusione nella frazione di L'Ago Il pisello nero presenta già durante la fase di levata una particolare variegatura di colorazione violacea delle foglioline. La pianta è molto vigorosa, con uno sviluppo in altezza che può superare i due metri. Il seme, che allo stato secco presenta le dimensioni di 3-5 mm, è di colore marrone - bruno, con una caratteristica macchia nera circondata da un'aureola marrone scuro-grigio nell'incavo dove è situato il punto di attacco con il baccello. Il pisello viene raccolto solo quando i baccelli sulla pianta risultano completamente secchi. Una caratteristica: i baccelli sono molto più piccoli rispetto alle altre varietà ma presenti in numero più elevato sulla pianta. I semi allo stato secco sono delle dimensioni di 3-5 mm e si impiegano secondo la tradizione contadina, in minestre o zuppe per la loro consistenza farinosa. Il pisello di L'Ago viene coltivato per la produzione primaverile: già a marzo si possono effettuare i primi raccolti. Durante la preparazione dei terreno, si interrano i concimi per la quasi totalità del fabbisogno, considerando il breve ciclo colturale. La concimazione organica (30-40 tonnellate a ettaro di letame) è utile nei terreni a basso contenuto di sostanza organica. Si semina su file distanti le une dalle altre circa cm 80-100, mentre lungo la fila viene distanziato di circa 3-5 centimetri. 

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

 10 ORTAGGI (2^ Edizione)

 

Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.



NANTUA


1 litro di besciamella
150 gr di burro di gamberetti
150 gr di code di gamberi
200 ml di panna da cucina
1 pizzico di pepe di cayenna
Per prima cosa bisogna preparare il burro di gamberetti. Quindi sgusciare i gamberi, tritarli ed unirli in una ciotola con il burro non troppo freddo. Mescolare con un cucchiaio di legno, poi passare il tutto al setaccio e tenere da parte. Preparare la besciamella seguendo la relativa ricetta, appena è pronta, aggiungere la panna e lasciare sul fuoco a fiamma bassa per far ridurre il tutto ad 1/4 del volume. Mescolare man mano per evitare che la salsa possa rimanere attaccata sul fondo del tegame. A questo punto, la salsa di besciamella e panna si è ridotta come dovuto, quindi toglierla dal fuoco ed aggiungere il burro di gamberetti e il resto delle code sgusciate. Mescolare velocemente con un cucchiaio e trasferire la salsa Nantua nelle apposite ciotoline o in una salsiera. Aggiungere un pizzico di pepe di cayenna e portare a tavola. La Salsa Nantua può essere sia servita separatamente oppure direttamente con la portata principale. In quest’ultimo caso si utilizza disporre la salsa Nantua nel piatto, ed adagiarci sopra il pesce o i crostacei con cui volete servirla. La stessa cosa vale anche se si vuole servirla con le uova.
La Salsa Nantua è una classica salsa Francese che si prepara con una ricetta a base di besciamella, panna da cucina e burro di gamberetti. Oltre alla ricetta classica della Salsa Nantua, esiste anche un’altra versione elaborata dal nostro famoso chef Vissani, che consiste nel preparare la salsa Nantua con una sorta di besciamella fatta con una riduzione di brodo di pesce che viene versato sul roux a base di olio e fecola. In questo caso, si evince maggiormente il gusto della salsa Nantua che risulta anche più gradevole perché non prevede l’aggiunta della panna.
In ogni modo, dopo aver preparato la base della salsa Nantua, si aggiunge il burro di gamberetti, che a sua volta viene preparato aggiungendo la polpa tritata dei gamberetti al burro, il quale viene prima mescolato e poi passato al setaccio in modo da conferirgli una consistenza e un aspetto omogeneo. Quindi si aggiungono anche le code dei gamberetti crudi che a contatto con il calore della salsa, hanno la possibilità di cuocersi in modo perfetto.
La preparazione della salsa Nantua che nella sua versione originale viene utilizzata per accompagnare preparazioni a base di pesce, crostacei e uova.
11 SALSE (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.



VINI 131: NURAGUS DI CAGLIARI


Il Nuragus di Cagliari è un vino DOC la cui produzione è consentita nelle province di Cagliari, Nuoro e Oristano.
Caratteristiche organolettiche
colore: paglierino tenue, talvolta con leggero riflesso verdolino.
odore: vinoso, gradevole.
sapore: secco, oppure amabile, sapido, armonico, leggermente acidulo, di buona beva.

15 VINO (2^ Edizione)
Vino. In queste 250 pagine ho raccolto oltre 220 schede di criteri di vinificazione, abbinamento e prodotti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Sin dall'antichità i frutti della vite sono diventati vino. Da allora migliaia di vitigni hanno avuto vita e decine di migliaia di vini sono stati creati. Per il nostro piacere. Impariamo insieme a conoscerne i principali, a degustarli, a scegliere quelli che sono i nostri vini di elezione. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro vinai di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BIRRE 63: PERONI



Peroni
Birra Peroni S.p.A. conosciuta più semplicemente come Peroni era un'azienda italiana specializzata nella produzione di birra, attualmente la dicitura Peroni è uno dei tanti marchi commerciali appartenenti all'azienda sudafricana SABMiller.
Nel 1846 Giovanni Peroni si trasferisce a Vigevano dove cominciò a lavorare come bottigliere e ben presto aprì una piccola attività di produzione di birra; la birra prodotta veniva venduta in un locale che Peroni aprì accanto alla fabbrica, locale che ebbe un permesso speciale per la possibilità di rimanere aperto fino alle 23.30. Nonostante l'azienda riuscisse ad andare avanti, Peroni intuì che la sua attività avrebbe riscosso un maggior successo al sud, dove il consumo di birra era già più diffuso: fu così che nel 1864 aprì una filiale a Roma, città non facente ancora parte del Regno d'Italia.
Nel 1872, grazie al successo riscosso, la sede centrale dell'azienda fu trasferita nella capitale e il locale di vendita entro le mura vaticane; nel 1886 viene presentata all'Esposizione nazionale dei prodotti alimentari, dove guadagna il titolo di onorevole e di fornitore ufficiale di casa Savoia. Negli anni a venire l'azienda cresce fino a diventare, a cavallo tra i due secoli, una delle maggiori industrie italiane.
Durante il primo decennio del secolo la Peroni comincia a pubblicizzare il suo prodotto e a tecnologizzare la fabbrica, ma il periodo delle due guerre mondiali trascina il birrificio in una grave crisi, dovuta alla scarsità di materie prime e di consumatori. Ma la crisi fu superata nell'epoca del boom economico, epoca in cui anche l'azienda si rinvigorisce e comincia l'espansione nella penisola, tramite l'acquisizione di marchi (Birra d'Abruzzo, Birra Livorno, Birra Raffo, Birra Dormisch,...) ed una buona campagna pubblicitaria.
Gli anni settanta e ottanta sono un periodo di internalizzazione e rinnovamento, tramite accordi internazionali che allargano il mercato Peroni e innovazioni aziendali dovute alla diffusione delle grandi multinazionali e l'importazione di birre estere. Gli anni novanta sono per l'azienda un periodo di stabilizzazione e affermazione del mercato.
Nel 2003 la Birra Peroni vende la maggioranza delle azioni all'azienda sudafricana SABMiller, leader mondiale nel settore birra a livello di volumi.
Attualmente i 3 stabilimenti di produzione sono dislocati a Roma, Bari e Padova ed hanno circa 900 dipendenti e una produzione di 4,7 milioni di ettolitri. Il fatturato del 2005 è stato di 399 milioni di euro.
Accanto al tradizionale marchio, che rappresenta la birra più venduta in Italia, l'azienda produce e gestisce vari marchi:
Peroni
Nastro Azzurro
Miller Genuine Draft
Tourtel, acquisita nel 2011
Peroni Gran Riserva
Peroni Gran Riserva Rossa
Peroncino
Raffo
Wührer

20 BIRRA
(2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.





MANHATTAN

DRINK – Alcolico | Pre Dinner
5 cl Rye o Canadian Whiskey
2 cl Vermouth Rosso
1 goccia di Angostura
Si prepara nel mixing glass, mettendo prima una goccia di angostura, il rye whiskey ed infine il vermouth rosso, una mescolatina e si serve in coppetta da cocktail dopo aver usato lo strainer, decorando con una ciliegina rossa.
16 COCKTAIL (2^ Edizione)
 

Cocktail.In queste 340 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, attrezzature e ricettepubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Mixology. Con questa parola si indica l'arte di mescolare con sapienza distillati, liquori, soft drink ed altro. Una preventiva conoscenza degli elementi che compongono un cocktail è la base del successo. Imparate a preparare quelli canonici riconosciuti dall'IBA e poi lanciatevi a prepararne dei nuovi. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro Barman di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BRANCALEONE FOX TERRIER
 

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).





LA BUONA MEMORIA DEL VINO

 

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Dal 15 Ottobre al 26 Novembre 2014
UniSabazia Via Alla Costa Vado Ligure (SV)
LA BUONA MEMORIA DEL VINO
un progetto di Nat Russo
con Adriano Bislenghi e Maria Franca Lavagnino
Introduzione alla conoscenza teorica e pratica del vino
Cosa possiamo fare per contribuire a migliorare la qualità dell'enogastronomia savonese? Per prima cosa è necessario essere clienti più esigenti. Ma per fare ciò occorre essere consumatori più competenti. Come? Approfondendo alcune tematiche e operando secondo buone prassi. Nel nostro piccolo, grazie alla collaborazione di alcuni amici competenti, proviamo a fare anche noi la mia parte.
A partire da mercoledì 15 ottobre 2014 dalle 17 alle 19 per sei settimane, nell’ambito dell’Unisabazia dei Comuni di Bergeggi, Vado Ligure e Quiliano, sarò Direttore del Corso La buona memoria del vinointroduzione alla conoscenza teorica e pratica del vino.
Sarò coadiuvato da due validissimi esperti, Adriano Bislenghi e Maria Franca Lavagnino, ben noti in ambito ligure, con cui ho già avuto in passato la fortuna di collaborare. Gli incontri sono rivolti principalmente ai neofiti, che vogliono però assumere un atteggiamento più riflessivo rispetto alla galassia vino.

I titoli dei 6 appuntamenti possono ben sintetizzare lo spirito ed i temi trattati:
  • Mercoledì 15 Ottobre - Vino… chi era costui? (un po’ di storia)
  • Mercoledì 22 Ottobre - In quanti siamo a fare vino? (qualche cenno di enografia mondiale/italiana)
  • Mercoledì 19 Ottobre - Quanti vini ! (bianchi, rossi, rosati, spumanti, passiti, liquorosi, aromatizzati)
  • Mercoledì 12 Novembre - Come impostare la propria cantina. (dove –che cosa – quanto)
  • Mercoledì 19 Novembre - Il servizio dei vini a tavola. (come, quando, in abbinamento a quali cibi)
  • Mercoledì 26 Novembre - Riepilogando
Ma la parte sostanziale sarà la guida pratica alla degustazione, nella quale verranno proposti tre vini delle maggiori regioni vinicole italiane, per ogni incontro. I vini sono stati scelti in base a più parametri: la forza enologica della regione (13 le regioni toccate), la diffusione e la reperibilità dei vini in base al volume prodotto, che garantisce un rapporto ottimale tra qualità e costo (18 vini complessivi in degustazione), tre tipologie toccate per ogni degustazione (bianchi/rosati, rossi, da dessert).
 
In particolare:
1 - Piemonte (2.600.000 Hl.), Lombardia (1.200.000 Hl.)
Barbera – Riesling – Moscato Oltrepò Pavese
2 - Veneto (8.000.000 Hl.) Trentino Alto Adige (800.000 + 400.000 Hl.) Friuli Venezia Giulia (1.000.000 Hl.)
Prosecco – Lagrein – Verduzzo
3 - Emilia Romagna (6.500.000 Hl.) Toscana (2.800.000 Hl.)
Albana di Romagna - Chianti - Vin Santo
4 - Lazio (2.000.000 Hl.) Umbria (900.000 Hl.) Abruzzo (2.850.000 Hl.)
Orvieto - Montepulciano d’Abruzzo - Moscato di Terracina
5 - Campania (1.900.000 Hl.) Puglia (6.250.000 Hl.)
Greco di Tufo - Five roses - Primitivo
6 - SICILIA (6.200.000 Hl.)
Nero d’Avola – Inzolia – Zibibbo
 
Quali gli obiettivi? Prima di tutto “svezzare” quelli che si professano acriticamente “astemi” al bere consapevole e responsabile, quindi favorire l’ampliamento della gamma delle scelte in abbinamento ai cibi, specie per chi acriticamente si professa, a priori, bianchista o rossista o contrario ai vini dolci, infine creare un primo zoccolo di appassionati in collaborazione coi quali supportare nuove iniziative future di degustazione, più sistematiche e mirate, passando anche attraverso gruppi di acquisto collettivo.
Come si vede la strada da fare è tanta, questo è solo un primo piccolo passo. Siamo certi che sarete tanti a percorrerla assieme.

LA CONSEGNA DEI DIPLOMI
Mercoledì 19 Novembre 2014 ore 17
UniSabazia Via Alla Costa Vado Ligure (SV)
LA BUONA MEMORIA DEL VINO
Introduzione alla conoscenza teorica e pratica del vino
un progetto di Nat Russo
con Adriano Bislenghi e Maria Franca Lavagnino
Si avvia a conclusione il corso di enologia e degustazione del vino organizzato presso l’UniSabazia per contribuire a migliorare la qualità dell'enogastronomia savonese ed a formare consumatori più competenti e quindi più esigenti. Approfondendo alcune tematiche e operando secondo buone prassi gli incontri si sono rivolti principalmente ai neofiti, che volevano però assumere un atteggiamento più riflessivo rispetto alla galassia vino.
Sono stati degustati 18 vini: Barbera, Riesling, Moscato Oltrepò Pavese, Prosecco, Lagrein, Verduzzo, Albana di Romagna, Chianti, Vin Santo, Orvieto, Montepulciano d’Abruzzo, Moscato di Terracina, Greco di Tufo, Five roses, Primitivo, Nero d’Avola, Inzolia, Zibibbo.
Quali gli obiettivi raggiunti? Prima di tutto aver “svezzato” quelli che si professano acriticamente “astemi” portandoli al bere consapevole e responsabile, quindi aver favorito l’ampliamento della gamma delle scelte in abbinamento ai cibi, specie per chi acriticamente si professa, a priori, bianchista o rossista o contrario ai vini dolci, infine aver creato un primo zoccolo di appassionati in collaborazione coi quali supportare nuove iniziative future di degustazione, più sistematiche e mirate, passando anche attraverso gruppi di acquisto collettivo.
Come si vede la strada fatta è stata tanta, anche se molta è quella ancora da percorrere.
Nel corso dell’incontro conclusivo saranno assegnati gli attestati di partecipazione. Questi i premiati: Maria Rosa Achino, Elisa Arrigoni, Sandro Bandelli, Antonella Bono, Caterina Caviglia, Aldo Codnik, Antonio Manca, Anna Maria Menardi, Maria Graziella Ombra, Nadia Palmieri, Giuseppina Pellerino, Angela Rebella, Anna Rosone, Bruno Siri, Margherita Toso, Juliana Strimbu.

COLLANA HOMOLUDENS
5 SETTE 
ANNI DI CASA BERGESE


 

7 anni di Casa Bergese raccoglie in maniera sistematica la documentazione di tutte le manifestazioni organizzate dall’omonimo gruppo savonese di amanti della buona tavola pubblicata sul blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

Nino Bergese è stato il più grande chef italiano di tutti i tempi. Definito "il re dei cuochi il cuoco dei re" per la sua lunga attività al servizio delle case regnanti di tutta Europa è l'inventore della cucina italiana di gran classe. In suo onore esiste una Associazione culturale denominata Casa Bergese che organizza corsi, degustazioni, menù tematici.