Pisello nero di L'ago
Le notizie storiche del Pisello nero di
L'ago sono legate soprattutto alla
tradizione orale tramandata dagli
abitanti. Questo prodotto della terra
è estremamente legato ad un
comprensorio povero, dove la
tradizione vuole che fosse impiegato
come valido elemento nutritivo, da
consumare in zuppe e minestroni,
per far fronte alla fame e alle esigenze
di energia della popolazione
contadina.
Zona di produzione: Comune di Borghetto Vara, con centro di
diffusione nella frazione di L'Ago
Il pisello nero presenta già durante la fase di levata una particolare
variegatura di colorazione violacea delle foglioline. La pianta è molto
vigorosa, con uno sviluppo in altezza che può superare i due metri. Il
seme, che allo stato secco presenta le dimensioni di 3-5 mm, è di
colore marrone - bruno, con una caratteristica macchia nera circondata
da un'aureola marrone scuro-grigio nell'incavo dove è situato il punto
di attacco con il baccello.
Il pisello viene raccolto solo quando i baccelli sulla pianta risultano
completamente secchi. Una caratteristica: i baccelli sono molto più
piccoli rispetto alle altre varietà ma presenti in numero più elevato sulla
pianta.
I semi allo stato secco sono delle dimensioni di 3-5 mm e si impiegano
secondo la tradizione contadina, in minestre o zuppe per la loro
consistenza farinosa.
Il pisello di L'Ago viene coltivato per la produzione primaverile: già a
marzo si possono effettuare i primi raccolti. Durante la preparazione
dei terreno, si interrano i concimi per la quasi totalità del fabbisogno,
considerando il breve ciclo colturale.
La concimazione organica (30-40 tonnellate a ettaro di letame) è utile
nei terreni a basso contenuto di sostanza organica. Si semina su file
distanti le une dalle altre circa cm 80-100, mentre lungo la fila viene
distanziato di circa 3-5 centimetri.
18 PAT LIGURI (2^ Edizione)In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali. E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.
10 ORTAGGI (2^ Edizione)
Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.
Nessun commento:
Posta un commento