
mercoledì 15 febbraio 2023
CANNELLONI AL RAGÙ BIANCO E TARTUFO NERO

martedì 14 febbraio 2023
LASAGNE CON RAGÙ DI CARNI MISTE

TORTELLONI VERDI DI RICOTTA

lunedì 13 febbraio 2023
ARROZ CON CROSTA

Tagliare il pollo a pezzi piccoli e il magro a dadi, e soffriggere in una padella con olio caldo. Successivamente, aggiungere il pomodoro e soffriggere. Terminato il soffritto, passare dalla padella a un recipiente con acqua, e cuocere il pollo e il magro per circa 15-20 minuti. Versare l’olio della padella in una pentola o paellera e aggiungere, per il soffritto, chorizo, blanquet e sanguinacci tagliati a pezzetti. Una volta pronto il soffritto, aggiungere il pollo, il magro, il brodo e il riso. Il riso deve essere sempre il doppio del brodo. Cuocere per 15 minuti e successivamente aggiungere sale, se necessario, e zafferano. Al tempo stesso battere le uova assieme al prezzemolo tritato. A questo punto è necessario controllare che il brodo sia evaporato completamente. In caso contrario, ritirare il brodo in eccesso con un mestolo. Versare quindi l’uovo battuto sulla superficie del riso e infornare la pentola, 5-6 minuti ad alta temperatura, per formare la crosta.
PASTA E FAGIOLI

domenica 12 febbraio 2023
SPAGHETTI AGLIO E OLIO
PASTA ALLA CARBONARA

Varianti
Da un rapporto dell'Accademia italiana della cucina, la ricetta originale della pasta alla carbonara risulta la più "falsificata" tra tutte le ricette italiane all'estero. Nelle principali varianti, soprattutto di cucina internazionale, si usa sostituire il pecorino con il parmigiano, o anche utilizzarli entrambi. In alcune varianti si usa la panna. Il composto risulta più denso, e di conseguenza anche più pesante. Frequente anche l'aggiunta di cipolla, anche se la ricetta tradizionale non la comprende. Esistono altre radicali varianti: la prima di queste, detta "carbonara vegetariana", prevede la sostituzione del guanciale con zucchine. La seconda ulteriore radicale variante è la cosiddetta "carbonara di mare", che sostituisce la pancetta o il guanciale con frutti di mare o pesce di vario tipo. Al di fuori dell'Italia, soprattutto in Francia e Germania, esistono preparati liofilizzati all'aroma di carbonara. In Inghilterra l'uovo è a volte sostituito da besciamella. In Giappone, invece, solitamente viene aggiunta la panna e non è presente pecorino.
sabato 11 febbraio 2023
CAFFE' VIENNESE

cacao,
cannella in polvere
12 CONSERVE (2^ Edizione)
In queste 230 pagine ho raccolto circa 300 schede di ricette, prodotti e consigli di degustazione pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. La dispensa delle conserve deve essere sempre ben fornita. Molto meglio se sarete voi a produrre una parte di queste delizie. Confetture, marmellate, gelatine, sottolio, sottaceto, frutta essiccata, frutta candita, ecc. Nelle stagioni in cui certi prodotti non sono disponibili, la nostra dispensa dei sapori mostra il suo tesoro.
RISOTTO AL TALEGGIO

• 40 g di burro
• 40 g di parmigiano grattugiato
• 1 bicchiere di vino bianco secco
• 1 arancia
• scalogno
• brodo vegetale
• sale
• pepe
CAPPELLACCI DI ZUCCA FERRARESI

farciti con un impasto di zucca cotta al forno (tradizionalmente zucca marina),
formaggio grana grattugiato,
noce moscata,
sale
Per il condimento è corretto il burro fuso e salvia con aggiunta di formaggio grana grattugiato, ma esistono diverse varianti che prevedono sughi al pomodoro o con salsiccia di maiale. I cappellacci di zucca, anche detti capellacci ferraresi o capellacci estensi, sono un tipo di pasta ripiena simile ai ravioli, di produzione tipica della provincia di Ferrara. L'origine dei cappellacci di zucca si inserisce nell'antica e popolare tradizione culinaria di paste ripiene dell'Italia settentrionale. La prima testimonianza scritta risale al 1584, nel ricettario di Giovan Battista Rossetti, scalco della corte estense durante il regno del duca Alfonso II d'Este. In tale ricettario vengono ancora chiamati "tortelli di zucca con il butirro", ma nei secoli successivi assumeranno la denominazione di "cappellacci", anche differenziandosi dai tortelli di zucca per forma ed ingredienti. Il termine Cappellaccio o il suo equivalente dialettale ferrarese, Caplaz, si riferisce alla forma simile ad un cappello di paglia tipico dei contadini del secolo scorso. Secondo altre fonti è invece un maggiorativo-dispregiativo dei simili cappelletti, richiamandone le maggiori dimensioni, la forma più rozza e, probabilmente, le minori proprietà nutrizionali.
Sagre
In alcune zone della provincia di
Ferrara, da settembre in poi, è facile trovare sagre o fiere locali dedicate ai
cappellacci di zucca, tra le quali l'antica fiera di Portomaggiore è una delle
più rinomate.
venerdì 10 febbraio 2023
CARCERATO PISTOIESE

Il carcerato è un piatto della cucina tradizionale pistoiese. Si tratta di una pappa ottenuta facendo cuocere del pane raffermo unito al brodo di cottura delle interiora del vitello, a cui, a piacere delle persone, si può aggiungere, una volta nel piatto, formaggio grattato e pepe. Le interiora cotte vengono spesso servite come secondo con il nome di rigaglia. In alcuni casi insieme al pane vengono unite alcune verdure, come carote e piselli, e un poco di burro, anche se la ricetta originaria non le prevede. In effetti il piatto nacque nel carcere di Santa Caterina in Brana di Pistoia, che si trova tuttora accanto a quelli che un tempo erano i macelli comunali, quando detenuti e secondini si facevano dare gli scarti della macellazione per realizzare così un pasto più energetico del semplice pane e acqua.
U BUGLIABASCIU
