Il mandarino tangerino (Citrus tangerina) è un mandarancio (un ibrido del mandarino con l'arancio).
La forma è rotonda e leggermente più piccola delle arance, con buccia di colore arancione acceso o rosso; il peduncolo esce da una piccola protuberanza (come in certi limoni); le foglie sono più larghe rispetto al mandarino. Si pela facilmente, ed il gusto è meno acido di altri Citrus.
Come tutti i citrus, il tangerino è una buona fonte di vitamina C, folati e betacarotene. Contiene inoltre potassio, magnesio, e vitamine B1, B2 e B3.
Attualmente i tangerini sono ritenuti una varietà di mandarini, ma la classificazione è ancora in discussione. Si riporta in proposito il caso delle clementine, anch'esse ibridi, e precisamente tra il mandarino e l'arancio amaro, per cui – come i tangerini - si potrebbero catalogare a pari diritto sia tra i mandarini che tra gli aranci. In Europa però i tangerini sono mandarini e le clementine sono specie a parte, in quanto hanno dimostrato di possedere qualità durature e ripetibili. In America sono ambedue dei mandarini. È stata fatta anche la proposta di includere in un'eventuale unica varietà sia i tangerini che le clementine, ma una classificazione definitiva non è stata ancora concordata. La denominazione tangerino viene usata solo nel Nordamerica e deriva da Tangeri, Marocco, il porto da cui questi mandarini inizialmente venivano importati, e ciò per distinguerli dai satsuma originari del Giappone e largamente sviluppatisi negli USA. In Europa il termine è praticamente sconosciuto: analogamente al satsuma ed altre varietà, viene venduto semplicemente come mandarino.
9 FRUTTA (2^ Edizione)Frutta. In queste 230 pagine ho raccolto oltre 120 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. In ogni stagione la frutta sta sulla nostra tavola. Quante virtù ci stanno nella frutta? Tantissime, facciamone allora tesoro. Ma una conoscenza più approfondita rende il nostro tesoro ancora più ricco ed appetibile. Ogni tipo di frutto ha molte varianti, occorre conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro fruttivendolo di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.
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