domenica 8 gennaio 2023

RISOTTO MELE E SPECK

 



Riso carnaroli 320 gr
Mele Golden 2
Speck a fette spesse 120 gr
Scalogno uno grande
Brodo vegetale 1 litro
Vino bianco secco 150 ml
Burro 40 g
Grana padano grattugiato 40 gr
Pepe q.b.

Sale q.b.
Per preparare il risotto mele e speck iniziate tagliando lo speck a cubetti: prima fate delle listarelle e poi tagliatele in 3 parti. Affettate le mele Golden: sbucciatele, privatele del torsolo e riducetele in cubetti. Tagliate finemente lo scalogno.
In una casseruola capiente fate sciogliere il burro, unite lo scalogno tritato e fatelo appassire a fuoco dolce. Aggiungete poi il riso e fatelo tostare. Quando il riso sarà trasparente, sfumate con 100 ml di vino bianco secco. Bagnate con un mestolo di brodo e aggiungetevi lo speck a cubetti. Continuate quindi ad aggiungere brodo ogni qual volta il riso si sarà asciugato, mescolando spesso. Nel frattempo mettete le mele a cubetti in un pentolino, bagnatele con 50 ml di vino bianco e un mestolo di brodo e cuocetele per qualche minuto. Quando il risotto sarà a metà cottura aggiungete le mele con il loro liquido di cottura e fatelo asciugare. Continuate la cottura del risotto, aggiungendo un mestolo di brodo ogni volta che sarà necessario. Quando il risotto sarà cotto, toglietelo dal fuoco, aggiustate se necessario di sale e unite una bella macinata di pepe nero. Infine mantecatelo con il grana grattugiato e servite il risotto mele e speck ben caldo, guarnendolo eventualmente con delle fettine di mele crude!

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

RISOTTO ALLO CHAMPAGNE

 



Brodo vegetale q.b. (almeno 500 ml)
Burro 50 gr
Champagne 500 ml
Cipolle 1 piccola
Parmigiano Reggiano grattugiato 100 gr
Riso Carnaroli 350 gr
Ponete in un tegame 30 gr di burro, aggiungete la cipolla finemente tritata e fatela imbiondire; versate il riso a pioggia che farete tostare qualche istante a fiamma vivace girando con un cucchiaio di legno, poi versate nel tegame tutto lo Champagne; mescolate continuamente il riso in modo che non attacchi al fondo e se necessario aggiungete qualche mestolo di brodo vegetale per terminare la cottura. Pochi istanti prima del termine della cottura spegnete il fuoco e mantecate il riso con il rimanente burro e il parmigiano reggiano. Servite il risotto allo champagne ancora caldo accompagnato da un flute dello stesso champagne usato per la cottura.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

RISOTTO CARNAROLI CON SALSA DI CAPRINO E POLVERE DI CAFFÈ


100 g di Carnaroli
100 g di caprino semistagionato
200 ml di vino
1 piccola cipolla dorata
Un cucchiaino di polvere di caffè appena macinata
sale
olio
burro
scalogno
brodo di carne q.b.
Per prima cosa mettete sul fuoco del brodo di pollo filtrato che userete per il risotto. Nel frattempo sciogliete a bagnomaria il caprino fresco, magari aiutandovi con un goccio di latte di capra, per ottenere una salsa bianca e abbastanza liquida. Tritate a cubetti dello spessore di pochi millimetri la cipolla , e fatela rosolare in olio fin quando non si dorerà (dovrà essere croccante). A quel punto toglietela dal fuoco e lasciatela asciugare su della carta assorbente. In un tegame sciogliete una noce di burro e rosolate un trito di scalogno. Aggiungete il riso Carnaroli e tostate i chicchi. Una volta tostati, versate 100ml di vino Selvarossa, questo procedimento colorerà il riso di un bel rosso rubino. Fate evaporare l’alcol e procedete poi con la metodologia classica, aggiungendo il brodo chiaro. Al 70% della cottura aggiungete nuovamente il vino e lasciate quindi finire di cuocere così. Mantecate con una noce di burro e un filo d’olio. Dopo 5 minuti impiattate.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

RISOTTO AL PARMIGIANO

 


risotto

320 g di riso superfino,
70 g di burro,
70 g di cipolla,
0,5 dl di vino bianco,
1 l di brodo,
grana grattugiato,
sale,
pepe
È importante imparare alla perfezione il procedimento di questo risotto classico, poiché è la base per realizzare molte altre varianti, grazie all’aggiunta di ingredienti diversi o salse. Dopo aver fatto fondere in una casseruola 40 g di burro, unite la cipolla tritata finemente e lasciatela appassire per qualche minuto a fiamma dolce. Alzate quindi la fiamma, aggiungete il riso e fatelo tostare mescolando in continuazione: la tostatura del riso sarà al punto giusto quando la spatola inizierà a fare attrito con il fondo della casseruola. A questo punto bagnate il riso con il vino e lasciate evaporare; versate quindi poco alla volta il brodo bollente e portate a cottura, mescolando di tanto in tanto con la spatola di legno; regolate infine il sapore con sale e pepe a piacere. Quando il riso risulterà cotto al dente, toglietelo dal fuoco e mantecatelo con il rimanente burro freddo tagliato a pezzetti e il grana grattugiato. Servite immediatamente. Gli aspetti che possono apparire banali, come la scelta del riso, in realtà non lo sono. L’“Arborio” è la varietà più utilizzata, ma prestate attenzione ai tempi di cottura perché scuoce facilmente. Il “Carnaroli” invece ha un grande vantaggio: una tenuta maggiore alla cottura, conferita dall’elevata quantità di amilosio. Il suo costo tuttavia è più elevato. Il “Vialone nano”, infine, può vantare grandi estimatori, in particolare nel Veneto e nel mantovano, zone in cui è utilizzato per la preparazione di risotti che non prevedono condimenti in pezzi (al grana, alla milanese ecc.). Per quanto riguarda l’utensile di cottura, i pareri sono invece unanimi: il miglior compromesso tra igiene e qualità si ottiene facendo ricorso a una casseruola bassa, magari con manico lungo, in rame pesante rivestito in acciaio. Per finire, cercate sempre di servire il risotto alla giusta consistenza, non troppo liquido ma neppure eccessivamente compatto: quando muovete la casseruola il risotto deve formare la classica “onda”.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

TORTELLINI IN BRODO IN CROSTA DI SFOGLIA

 



600 grammi
 tortellini al prosciutto crudo
3 rotoli pasta sfoglia
20 grammi lamelle di mandorla
1,2 litro brodo di carne
1 cucchiaio porto bianco
1 tuorlo
2 cucchiai latte
1 mazzetto erba cipollina
1 mazzetto prezzemolo
Porta a bollore il brodo, fai cuocere i tortellini e togli dal fuoco appena la pasta è al dente. Aggiungi il Porto e le erbe tritate fini. Sgocciola i tortellini con il mestolo forato, distribuiscili in 6 zuppierine di porcellana adatta alla cottura in forno e coprili di brodo. Ritaglia la sfoglia in 6 dischi appena più grandi del diametro delle zuppierine. Copri ogni recipiente con un disco di sfoglia facendolo aderire su quasi tutto il bordo, soffia con una cannuccia nel punto in cui la sfoglia non aderisce in modo da far gonfiare la pasta e sigilla subito. Spennella la pasta con il tuorlo battuto con il latte, cospargila con le lamelle di mandorlae cuoci nel forno già caldo a 220° per 12 minuti o finchè la sfoglia sarà gonfia e dorata. Servi subito.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

FILETTI DI PLATESSA ALLA FONTINA


Quattrocento grammi di filetto di platessa a fette

Ottanta grammi di fontina
Uno spicchio d'aglio
Venti grammi di olio extravergine d'oliva
Qualche foglia di basilico
Sale
Pepe
Tagliate la fontina a dadini e disponeteli poi su ciascun filetto di pesce con un po’ di basilico; salate leggermente e arrotolate i filetti su se stessi. Sfregate con lo spicchio d’aglio e ungete una pirofila, disponete i filetti che avrete tagliato a metà e cuocete in forno già riscaldato, a 200° per 15 minuti, servite con una manciata di pepe.

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

FILETTI DI LAMPUGA AL GRATIN


1 kg di Lampuga

succo di 1 limone
200 gr di pangrattato
2 cucchiai di grana
2 cucchiai di prezzemolo tritato
1/2 bicchiere d’olio d’oliva
8 pomodorini di Pachino
sale e pepe q.b.
Pulire il pesce: eviscerarlo, eliminare la testa ed aprirlo a libro, con un coltello adeguato, togliere la pelle, la spina centrale e via, via tutte le altre spine. Immergere per 30’ i filetti nel succo di limone; condire il pangrattato con prezzemolo, grana, pomodorini tagliuzzati, sale, pepe e mescolare bene gli ingredienti. Sgocciolare i filetti dal limone e passarli nell’olio d’oliva, quindi panarli con il pangrattato, pressando i filetti in modo da far aderire il pane. Adagiare i filetti su una placca da forno rivestita con carta forno e fare cuocere per 15’ in forno preriscaldato a 220° cioè fino a quando i filetti assumeranno un colore dorato. Servire con insalatina condita con aceto balsamico.

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

FEGATO ALLA BERLINESE


Il fegato alla berlinese è un piatto tipico di Berlino composto da fegato di vitello, fette di mela cotta e anelli di cipolla.Le fette di fegato vengono passate nella farina, saltate nel burro e condite. Gli anelli di cipolle vengono rosolati nella stessa padella insieme alle mele. Come accompagnamento del piatto si è soliti fornire anche purè di patate e carote, cavolo rosso o lattuga.


3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

DENTICE IN SALSA VERDE

Un dentice di circa ottocento grammi

Cento grammi di olive nere
Un peperone sotto aceto
Trenta grammi di capperi
Un mazzetto di prezzemolo
Due spicchi d'aglio
Venti grammi di pangrattato
Cinque cucchiai di olio
Un cucchiaio di aceto
Sale
Pepe
Pulite il dentice, togliete le branchie, svuotatelo, lasciategli la testa e lavatelo. In una pirofila adagiate il pesce spolverizzatelo con il pangrattato, salatelo e pepatelo, irroratelo con l’olio, mettetelo in forno caldo per circa 20 minuti. Nel frattempo preparate la salsa: mondate e lavate il prezzemolo, poi tritatelo finemente insieme al peperone, alle olive snocciolate e ai capperi. In un tegame mettete a rosolare due cucchiai di olio, l’aglio intero e schiacciato ed appena quest’ultimo è colorito, toglietelo e buttatelo; aggiungete il trito e fate cuocere per alcuni minuti, unite l’aceto, mescolate bene e lasciate asciugare un po’ la salsa. Disponete il dentice su di un piatto, ricopritelo con la salsa e guarnite con le olive nere intere.
3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

DENTICE ALLE OLIVE


Un dentice di circa un chilo

Un bicchiere di vino bianco secco
Una tazza di olive nere
Un ciuffo di prezzemolo
Uno spicchio d'aglio
Quattro cucchiai di olio
Sale
Pepe
Pulite il pesce, privatelo delle interiora e delle squame, quindi lavatelo con cura sotto l’acqua corrente, asciugatelo ed adagiatelo in una teglia rettangolare che possa andare in forno. Mondate il prezzemolo eliminando i gambi, lavatelo e tritatelo finemente insieme allo spicchio d’aglio. Eliminate dalle olive i noccioli e unite il trito di aglio e prezzemolo con l’olio, il vino bianco secco sale e pepe. Sbattete il tutto e versate il composto sopra il pesce unitamente alle olive. Passate in forno già caldo a 200° e lasciate cuocere per circa 45 minuti, irrorando di tanto in tanto con il fondo di cottura.

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

CUCCÌA COSENTINA


La cuccìa è un piatto tipico della provincia cosentina, a base di grano bollito, carne di capra e/o di maiale e spezie. Viene preparato tradizionalmente nei comuni della fascia presilana della provincia di Cosenza. La preparazione del piatto richiede circa 3 giorni e passa attraverso diverse fasi: la pulizia del grano, la successiva macerazione, la bollitura e la cottura nel tradizionale forno a legna. Per la preparazione si usa un contenitore tradizionale in terracotta che prende il nome di Tinìellù. I primi accenni relativi a questa antica tradizione sono stati scritti da Vincenzo Padula, prete poeta di Acri.
Attualmente non ci sono certezze sull'origine. Per assonanza e somiglianza un'ipotesi è quella della derivazione dal cus cus, il tipico piatto arabo e saraceno. Per tale ragione il piatto risalirebbe alle origini dei casali presilani, quando i saraceni invasero Cosenza. Degno di nota è la particolarità dell'aggiunta di carne di maiale a quella della capra (della tradizione saracena) che sembra come l'appropriarsi di una pietanza per negarla a chi è di religione musulmana e ritiene il maiale un animale impuro.


3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

COZZE RIPIENE

1 chilo di muscoli spezzini,

100 grammi di mortadella,
150 grammi di bietole,
la mollica di un panino,
uno spicchio d'aglio,
una cipolla,
3 cucchiai di parmigiano grattugiato,
2 uova,
4 pomodori freschi,
un ciuffo di prezzemolo,
un rametto di timo,
qualche fogliolina di maggiorana,
mezzo bicchiere di vino bianco secco,
4 cucchiai di olio extravergine d'oliva,
sale,
pepe.
Raschiate e lavate i muscoli sotto l'acqua corrente. Apritene circa i due terzi con un coltellino facendo attenzione a non staccare troppo le valve. Mettete i muscoli restanti in un tegame facendoli aprire a fiamma viva. Togliete i frutti di mare dai gusci e filtrate l'acqua che andrà messa sulla mollica di pane per ammorbidirla e aromatizzarla. Mettete a cuocere le bietole ben lavate con la sola acqua di vegetazione per 2 minuti e scolatele. Strizzate le bietole e la mollica e uniteli in una terrina con i muscoli prima estratti, la mortadella, il formaggio grattugiato, un po' di prezzemolo tritato, timo, maggiorana, sale e pepe. Unite al composto le uova amalgamando bene e farcite delicatamente i muscoli. In una casseruola, possibilmente di coccio a bordi alti, rosolare nell'olio la cipolla tritata e l'aglio intero che poi va eliminato. Bagnate col vino e sfumate a fuoco medio. Aggiungete i pomodori privati dai semi e tagliati a pezzi, mescolate alzando la fiamma e proseguite la cottura per 15 minuti col coperchio. Levate la padella dal fuoco, cospargete col prezzemolo rimasto e aggiungete i ripieni. Rimettete a cuocere per altri 20 minuti aggiustando di sale e pepe.

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola. 

BACI DI DAMA

baci di dama
Farina 150 g
Mandorle pelate 150 gr
Zucchero 110 g
Burro 150 g
Cioccolato 150 g
Vaniglia qualche goccia di estratto
Sale un grosso pizzico
Arance la scorza grattugiata di 1
Per preparare i baci di dama, mettete le mandorle nel vaso del mixer e frullatele insieme allo zucchero, lo zucchero servirà ad assorbire l'olio che sprigioneranno le mandorle. In una ciotola aggiungete il burro morbido (ma non molle) tagliato a pezzi, la farina e le mandorle tritate e cominciate ad amalgamare con le mani. Quindi aggiungete all'impasto la buccia d'arancio grattugiata, l'essenza di vaniglia, e il grosso pizzico di sale. Impastate il tutto fino ad ottenere un unico panetto, avvolgetelo nella pellicola trasparente e lasciatelo riposare in frigorifero per almeno un'ora.
Una volta che l'impasto si sarà rassodato, suddividetelo in tanti bastoncini, da cui poi taglierete delle piccole porzioni di impasto (di circa 6-8 gr) che utilizzerete per formare delle palline. Disponete le palline di impasto su una placca da forno, foderata con l'apposita carta. Rimettete di nuovo le palline così formate in frigorifero per almeno altri 30 minuti. Dopodiché infornate e lasciate cuocere in forno statico a 160 gradi per circa 20 minuti, o fino a che la base del biscotto non si sarà dorata; se utilizzate il forno ventilato, la temperatura sarà di 135 gradi.  Nel frattempo fate sciogliere il cioccolato a bagnomaria, oppure nel forno a microonde. Quando i biscotti saranno cotti, lasciateli raffreddare. Aiutandovi con un cucchiaino o con una siringa, disponete il cioccolato sciolto (lasciatelo raffreddare fino a che risulti piuttosto denso) sulla parte piatta del biscotto e ricoprite delicatamente con un altro biscotto. Mettete i baci di dama su di un vassoio e lasciate che il cioccolato indurisca.

I baci di dama sono originari della città di Tortona in Piemonte, dove nacquero più di un secolo fa: da allora, tutt’oggi i baci di dama vengono fatti con gli stessi ingredienti e la stessa forma, nella quale risiede la ragione del loro nome, che deriva infatti dalla composizione del dolce, formato dei due biscottini profumati e friabili che si fondono in un bacio al cioccolato fondente.
La ricetta dei baci di dama si può realizzare sia con le nocciole che con le mandorle; l’aggiunta di cacao all’impasto è una variante, poiché i baci di dama originali vengono realizzati senza.

5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.



sabato 7 gennaio 2023

FRITTELLE DI CASTAGNE


200 grammi di farina di castagne,

250 decilitri di latte,
50 grammi di uvetta,
30 grammi di pinoli,
olio per friggere,
zucchero a velo q.b.Preparo una pastella con il latte a temperatura ambiente e la farina. Unisco i pinoli e l'uvetta. Getto a cucchiaiate il composto in abbondante olio bollente. Scolo bene le frittelle, le dispongo su un piatto preriscaldato cospargendo di zucchero a velo.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)
 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

TRIFLE


Zucchero a velo 15 gr

Panna fresca liquida 150 gr

Pan di Spagna 80 g
Fragole 400 g

Zucchero a velo 60 gr
Maizena 25 g

Vaniglia 1/2 baccello

Zucchero 75 g

Uova 3 tuorli

Latte 250 ml

Per preparare il trifle tagliate le fragole a spicchi regolari e mettetele in una ciotola capiente a macerare con lo zucchero a velo, quindi coprite con la pellicole e mettete in il tutto in frigorifero per una notte: lo zucchero dovrà sciogliersi completamente e formare uno sciroppo con le fragole. Prendete ora il pan di Spagna e tagliatelo a cubetti, spessi circa 2 cm (se volete preparare da soli il pan di Spagna, seguite la nostra ricetta: cliccate qui), poi mettetelo da parte e preparate la crema pasticcera, con metà dose. Montate ora la panna insieme allo zucchero a velo fino ad ottenere una consistenza molto cremosa, quindi iniziate a comporre il trifle: prendete un bicchiere capiente (a semisfera o a cilindro) e disponete sul fondo dei cubetti di pan di Spagna, aggiungete un paio di cucchiai di fragole con lo sciroppo, che servirà da bagna, quindi mettete, aiutandovi con due sac à poche, la crema pasticcera e la panna montata. Formate ora un secondo strato disponendo, come per il primo, cubetti di pan di Spagna, fragole, crema pasticcera, panna montata e, per guarnire, 2 fragoline tagliate a metà.


5 DESSERT
 (2^ Edizione)


In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.



CERTOSINO DI BOLOGNA

• 320 g di farina
• 30 g di cacao amaro in polvere
• 60 g di pinoli
• 340 g di miele
• 70 g di zucchero semolato
• 200 g di mandorle
• 80 g di cedro candito
• 1 stecca di cannella
• 6-7 chiodi di garofano
• 2-3 semi di anice
• 60 g di cioccolato fondente
• 1/2 bicchiere di vino rosso secco
• ostie per foderare lo stampo (facoltative)
• canditi misti (scorza di arancia o cedro o ciliegie rosse e verdi)
• miele per lucidare
La sera prima lasciare in infusione le spezie nel vino rosso. In una ciotola amalgamare la farina e il cacao amaro con il cioccolato fondente sminuzzato in maniera molto grossolana, i pinoli, le mandorle (avendo cura di conservarne una decina per la decorazione), il cedro candito tagliato a dadini, lo zucchero, il miele, sciolto preventivamente a bagnomaria, l’ammoniaca e il vino rosso che avrai filtrato per eliminare le spezie.  Mescolare il tutto con un cucchiaio fino a ottenere un composto omogeneo. Versalo all’interno di uno stampo di 22 centimetri di diametro, imburrato e infarinato (volendo puoi foderare la base con delle ostie), e lascia riposare per almeno una settimana coperto da un canovaccio. Trascorso questo tempo l’impasto deve diventare compatto. Poco prima della cottura decorare la superficie del certosino con scorze di arance e cedro candite, ciliegie rosse e verdi e alcune mandorle. Cuocere nel forno già caldo a 180° per circa 40-50 minuti. Sfornare e, quando è ancora caldo, lucidare la superficie con del miele fatto sciogliere a fiamma bassa, aiutandosi con un pennello. Fare raffreddare completamente e conservalo avvolto nell’alluminio; in questo modo si manterrà a lungo.
Il Certosino di Bologna è un tipico dolce natalizio della cucina bolognese con mandorle, pinoli, cioccolato fondente e canditi. È detto anche panspeziale e, in dialetto, zrtuséin o panspzièl.
La ricetta del panspeziale è molto antica e risale al medioevo quando era prodotto dai farmacisti (o "speziali"). Solo in un secondo tempo furono i frati certosini a prendersi carico della sua produzione. Furono i frati della Certosa, oggi cimitero di Bologna, che cominciarono a fabbricare il panspeziale per primi. Lo fecero così bene che il dolce cambiò nome, prendendo quello della confraternita.
Si possono comunque trovare dolci simili nella vicina Romagna con altri nomi. Una volta veniva confezionato dalle famiglie, ma oggi è più facile trovarlo dai pasticceri più rispettosi della tradizione usano fabbricarlo, anche se c'è ancora chi lo produce in casa per uso familiare.
La ricetta del certosino
Nel giugno del 2003 la delegazione di Bologna dell'Accademia italiana della cucina ha depositato presso la Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Bologna la ricetta ufficiale del certosino (o panspeziale). La ricetta è stata elaborata a seguito di ricerche storiografiche ed è protetta con il marchio di qualità STG (Specialità tradizionale garantita).
Il dolce è preparato con farina, miele, frutta (cedro) candita, mandorle, cioccolato fondente, uvetta sultanina, pinoli, burro, semi di anice e cannella.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.