sabato 8 ottobre 2022

PARLA COME MANGI

 7 anni di casa Bergese


PARLA COME MANGI: CORSO DI PANIFICAZIONE E DI CUCINA DI BASE
Quanti fanno il pane da soli? Un numero sempre crescente ed il desiderio di imparare a farlo sempre meglio cresce di giorno in giorno. Ma dove imparare? Questo corso vi può essere di grande aiuto. Il corso è reso possibile da una collaborazione con l'AISM di Savona presso la cui sede (attrezzatissima) saranno svolti 8 incontri tematici fragranti: il pane di pasta molle e di pasta dura (le materie prime, la conduzione dell’impasto, impasto diretto ed indiretto, i pani speciali, la focaccia, la pizza, i grissini, le lingue, le tradizioni regionali, le paste lievitate, le paste per dolci, i biscotti, le torte). Accanto alla pratica la teoria delle Conversazioni Infarinate di Giovanna Molle (Bottega dei Cereali di Piazza Bologna a Savona). Parlerà di quanto bisognerebbe sapere sulle farine, allargando il campo ai 21 tipi immediatamente disponibili (Avena, Canapa, Castagne, Ceci, Cereali misti, Enkir, Farro, Frumento 0-00-1-2-integrale, Grano duro, Grano saraceno, Kamut, Mandorle, Manitoba, Miglio, Riso, Segale, Teef). Ci sarà spazio per demolire alcuni luoghi comuni modaioli che poco hanno a che fare con un corretto modo di scegliere ed acquistare la farina e di fare il pane e gli sfornati, ma soprattutto in ogni incontro sarà sviluppata un’esercitazione completa del ciclo produttivo, scelta delle materie prime più adatte, tecniche di impasto, modalità di scelta dei lieviti, tempo e temperatura ideale per la lievitazione, modalità della lavorazione del lievitato per la formatura delle diverse tipologie di pane, tecniche dell’infornatura, temperature e tempi di cottura.
Naturalmente, poichè il tempo in cucina è prezioso, in attesa che l'impasto lieviti, non di solo pane... vivrà il corso, ma anche di companatico. Saranno fornite le nozioni di base della cucina, le attrezzature minime indispensabili, nonché le tecniche di preparazione e di cottura dei principali alimenti. Tutto spiegato e messo in pratica in maniera chiara e semplice dalle parole di Nat Russo, il cronista del gusto, animatore del sito www.dallapartedelgusto.com/it, fondatore del format Casa Bergese, e dai fatti gastronomici di Valter Mutti, con la presenza di un visitor chef d'eccezione: Christian Stantero. Parla come Mangi. Brodi e Minestre, Uova formaggi e panne, Pesci crostacei e molluschi, Carni e pollame, Frutta verdure ed insalate, Paste legumi e cereali, Salse e condimenti, Dessert, per voi non avranno più segreti. Sarete pronti così a sottoporvi non ai giudici di un Master Chef qualunque, ma ai giudici quotidiani ben più severi: i vostri familiari. La vera prova del nove dei propri sforzi. Le mani in pasta sono servite. Non ci resta che spadellare. Farlo insieme è certamente più bello.
La sede del corso è c/o l'AISM via B. Walter 5r, 17100 Savona (zona Basko).
Prezzi decisamente assai contenuti: 10 € un singolo incontro, 50 € il corso completo di 8 incontri.
Primo incontro Martedì 17 Marzo 2015 ore 15-18.
Per saperne di più ed iscriversi cell. 3335279276.
Oppure lasciare i propri dati scrivendo una email natrusso@alice.it

PARLA COME MANGI
IL PROGRAMMA DETTAGLIATO DI MARZO
MARTEDI 17 Marzo 2015 ore 15 -18
Corso di panificazione:
tipologie di farine,
tipologie di lieviti,
tipologie di impasti (a pasta molle),
tipologie di lievitazione (metodo diretto),
preparazione di pani, panini, grissini,
infornatura
Corso di cucina di base:
brodi e minestre
fondo bruno,
brodo di pollo,
brodo di pesce,
brodo vegetale,
consommé,
crema di verdura,
salsa vellutata,
bisque,
zuppa di cipolle,
pappa al pomodoro.
MARTEDI 24 Marzo 2015 ore 15 -18
Corso di panificazione:
tipologie di semole,
tipologie di lievitazione (metodo indiretto),
tipologie di impasti (a pasta dura),
pani speciali,
Corso di cucina di base:
uova formaggi e panne
uova bollite,
uova in camicia,
uova al forno,
uova strapazzate,
uova al piatto,
omelette,
frittata,
soufflé di formaggio,
crepes,
puddings,
pancake,
fondue di formaggio,
formaggio al grill,
formaggio fritto
MARTEDI 31 Marzo 2015 ore 15 -18
Corso di panificazione:
pizza,
focaccia,
piadina,
pan brioche
Corso di cucina di base:
pesci, crostacei e molluschi
tagliare pinne e squamare,
eviscerare dalle branchie e dallo stomaco,
spinare dallo stomaco e dal dorso,
sfilettare,
spellare,
preparare i gamberi, le cozze, i calamari,
creare tranci, fagottini, cuscinetti, paupiettes,
la cottura del pesce:
lessare, al vapore,
grigliare, friggere,
infornare, al cartoccio,
in crosta di sale, in pasta di sale)
IL PROGRAMMA DETTAGLIATO DI APRILE
MARTEDI 7 Aprile 2015 ore 15 -18
Corso di panificazione e pasticceria:
pasta frolla,
pasta da choux,
pasta sfoglia,
pasta phyllo,
strudel
Corso di cucina di base:
carne e pollame
tagliare e disossare il pollo,
disossare e legare la carne di manzo e di maiale,
preparare spezzatino, scaloppine, arrosto, carne tritata,
la cottura della carne: lessare, grigliare, arrostire, friggere, rosolare
MARTEDI 14 Aprile 2015 ore 15 -18
Corso di panificazione e pasticceria:
preparazione di base delle torte,
pan di Spagna,
petits fours,
biscotti
Corso di cucina di base:
frutta, verdura ed insalate
preparare gli ortaggi da fiore, da frutto, da foglia, da fusto, da radice,
carciofi,
patate,
cipolle,
peperoni,
preparare e servire le verdure crude e le insalate in foglia;
la cottura degli ortaggi: bollire, cuocere al vapore, arrostire al forno, friggere,
purè e sformati di verdura
MARTEDI 21 Aprile 2015 ore 15 -18
Corso di panificazione e pasticceria:
meringhe,
mousse,
soufflé di frutta,
crema inglese,
bavarese,
crème caramel
Corso di cucina di base:
pasta, legumi e cereali
la preparazione della sfoglia per la pasta,
pasta lunga,
pasta ripiena,
gnocchi;
la cottura della pasta: bollire, al vapore, infornare;
preparare e cuocere i legumi ed il riso
MARTEDI 28 Aprile 2015 ore 15 -18
Corso di panificazione e pasticceria:
soufflé dolce,
charlotte,
cheesecake,
torta al cioccolato,
torta meringata
Corso di cucina di base:
salse e condimenti
salse madri,
salse base,
salse derivate,
salse composte,
salse emulsionate,
salse speciali;
preparare salse bianche, scure, al burro,
sughi,
ragù
IL PROGRAMMA DETTAGLIATO DELL'INCONTRO DI MARTEDI 5 MAGGIO 2015
MARTEDI 5 Maggio 2015 ore 15 -18
Corso di panificazione:
la brigata di forno all'opera
Pane, grissini, focaccia, tortino di cioccolato
Corso di cucina di base:
la brigata di cucina all'opera
Cipolle zucchine e peperoni ripieni, Parmigiana di melanzane, Crespelle valtellinesi, Arista di maiale e patate
Cena ore 19
 (è aperta ad amici e parenti sino ad un max di 40 persone, prenotazione obbligatoria, è richiesto un contributo di 10 €/persona)
Menù
Pane, grissini e focaccia
Cocktail
Parlacomemangi surprise
Entrées
Cipolle zucchine e peperoni ripieni
Parmigiana di melanzane
Primo
Crespelle valtellinesi
Secondo
Arista di maiale con mele e senape
Patate arrosto
Dessert
Tiramisù al the verde
I corsisti provvedono alle bevande ed ai vini.

5 SETTE ANNI DI CASA BERGESE


 

7 anni di Casa Bergese raccoglie in maniera sistematica la documentazione di tutte le manifestazioni organizzate dall’omonimo gruppo savonese di amanti della buona tavola pubblicata sul blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

Nino Bergese è stato il più grande chef italiano di tutti i tempi. Definito "il re dei cuochi il cuoco dei re" per la sua lunga attività al servizio delle case regnanti di tutta Europa è l'inventore della cucina italiana di gran classe. In suo onore esiste una Associazione culturale denominata Casa Bergese che organizza corsi, degustazioni, menù tematici.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini.
Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine.
Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra.
Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


venerdì 7 ottobre 2022

BIRRE 66: FRANZISKANER


Franziskaner è un birrificio di Monaco di Baviera che produce birra di frumento, fondato dal mastro birraio Seidel Vaterstetter nel 1363. Deve il proprio nome alla sua vicinanza con un monastero francescano sito in Residenzstrasse a Monaco. Fu comprato da Joseph Sedlmayr e fu fuso nel 1922 con il birrificio Spaten di proprietà del fratello Gabriel Sedlmayr. Dal 2004 fa parte del gruppo Spaten-Löwenbräu-Gruppe, appartenente alla multinazionale belga InBev.
Il frate francescano rappresentato sull'etichetta fu disegnato dall'artista tedesco Ludwig Hohlwein nel 1935.
Le birre prodotte sono:
Hefe-Weissbier Hell: weizen non filtrata, 12,5 gradi saccarometrici circa, alcol 5% vol
Hefe-Weissbier Dunkel: weizen scura, 5% vol.
Weissbier Kristallklar: weizen filtrata.
Hefe-Weissbier Leicht: weizen leggera.
Hefe-Weissbier Alkoholfrei: weizen analcolica.

20 BIRRA (2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


BIGARADE



1 anatra piccola già pulita
1 cucchiaio zucchero
30 g farina bianca
70 g burro
100 cl brodo caldo
3 arance
1 limone
1 bicchiere vino bianco secco
1 rametto rosmarino
sale, pepe
Le dosi sono per 75 cl di salsa. Stilettate l’anatra ricavandone quanta più carne è possibile (la potrete utilizzare per preparare una terrina o una fricassea). Sistemate la carcassa le ali il collo e le ossa in una pirofila con il burro il rosmarino sale pepe e fateli rosolare in forno già caldo (200 gradi) fino a quando saranno dorati. Cospargete con lo zucchero e lasciate in forno fino a quando sarà caramellato quindi bagnate con il vino fatelo evaporare completamente e cospargete il tutto con la farina. Mescolate con cura e lasciate cuocere per altri 5 minuti prima di bagnare con il brodo caldo. Mescolate ancora e continuate la cottura questa volta sul fornello per circa 1/2 ora. Spolpate ancora le ossa ricavandone se possibile dei pezzetti di carne che triterete finemente mescolandoIi al fondo di cottura. Passate tutto prima al frullatore elettrico poi al setaccio a trama stretta. Raccogliete il passato in una casseruola che porrete sul fuoco; aggiungete il succo delle arance e del limone rigirate con cura aggiungete le scorze e servite la salsa ben calda.

11 SALSE (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.

 





6 CARNI E SALUMI (2^ Edizione)

Carni e salumi. In queste 270 pagine ho raccolto oltre 150 schede di carni e salumi, modalità di scelta e tecniche per la loro di cucina, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).

Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Per cucinare in modo sublime ricette di carne e per servire taglieri di affettati da re, serve conoscere a fondo le materie prime. Spesso si trascura questo particolare, che invece è essenziale per la buona riuscita. Proprio le ricette più semplici, in cui le elaborazioni complesse non possono nascondere nulla, necessitano di ottimi prodotti di base. Non limitiamoci a ciò che ci offrono il nostro macellaio ed il nostro salumiere di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini.
Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine.
Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra.
Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


Patata di Pignone



Zona di produzione: Pignone (La Spezia) È un tubero di forma tondeggiante di dimensioni differenti da 5 g a 200 g. Le patate vengono seminate entro i primi di aprile in solchi nel terreno che precedentemente è stato concimato con letame (di pecora, coniglio, cavallo). Quando la pianta della patata è alta circa 20 cm le viene accostata la terra e contemporaneamente si pulisce il solco dalle 168 erbacce. Le patate sono generalmente raccolte durante i primi quindici giorni di agosto. 
A memoria d'uomo le patate a Pignone sono state sempre coltivate e, per la loro qualità, sono da sempre molto apprezzate sia sul mercato provinciale che regionale. Durante la Seconda Guerra Mondiale le donne di Pignone andavano nelle marine (sulla costa) con la cesta in testa a vendere le patate e a barattarle con il sale e l'olio. Consumata lessa è saporita naturalmente, se utilizzata per la preparazione di pane o gnocchi non si sfarina ma lega con gli altri ingredienti offrendo ai cibi consistenza e sapore delicato; strettamente legate alla storia e alla cultura locale, tutti i piatti tradizionali hanno infatti come elemento principale le patate: la torta di patate, il pane di patate, la carne e lo stoccafisso comedà. 

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)

 

In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

10 ORTAGGI (2^ Edizione)


 

Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


MARRONE VAL DI SUSA

Marrone della Val di Susa IGP
Riconoscimento denominazione: Reg. CE del 2010
Regione: Piemonte (provincia di Torino).
La denominazione “Marrone della Valle di Susa” indica il frutto ottenuto da 5 ecotipi locali correntemente indicati con il nome del comune di provenienza: Marrone di San Giorio di Susa, Marrone di Meana di Susa, Marrone di Sant’Antonino di Susa, Marrone di Bruzolo e Marrone di Villar Focchiardo.
La zona di produzione comprende l'intero territorio dei seguenti comuni in provincia di Torino: Almese, Avigliana, Borgone Susa, Bruzolo, Bussoleno, Caprie, Chianocco, Chiomonte, Chiusa San Michele, Condove, Exilles, Giaglione, Gravere, Mattie, Meana di Susa, Mompantero, Novalesa, Rubiana, Salbertrand, San Didero, San Giorio di Susa, Sant’Ambrogio di Torino, Sant’Antonino di Susa, Susa, Vaie, Venaus, Villar Dora, Villar Focchiardo.



9 FRUTTA (2^ Edizione)
 

In queste 230 pagine ho raccolto oltre 120 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO

(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). 

Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. In ogni stagione la frutta sta sulla nostra tavola. Quante virtù ci stanno nella frutta? Tantissime, facciamone allora tesoro. Ma una conoscenza più approfondita rende il nostro tesoro ancora più ricco ed appetibile. Ogni tipo di frutto ha molte varianti, occorre conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro fruttivendolo di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.



giovedì 6 ottobre 2022

CLEMENTINA CALABRIA

Clementine di Calabria (IGP) è un prodotto ortofrutticolo italiano a Indicazione geografica protetta caratteristico della Regione Calabria, designa esclusivamente il frutto afferente alle seguenti coltivazioni, selezioni clonali, mutazioni gemmarie: "SRA 63", "Spinoso", "Fedele", "Comune", "Tardivo", "Hernandina", "Marisol" e "di Nules".
Le Clementine di Calabria IGP presentano una forma sferoidale leggermente schiacciata ai poli, con calibro minimo da 16-18 mm. L’epicarpo appare liscio, di colore arancio scuro, con numerose ghiandole oleifere. La polpa è succosa, deliquescente e aromatica. L’esperidio è caratterizzato da assenza di semi o da un numero esiguo di essi.
Zone di produzione
Provincia di Cosenza: Cassano all'Ionio, Castrovillari, Corigliano Calabro, Crosia, Francavilla Marittima, San Lorenzo del Vallo, Spezzano Albanese, Terranova da Sibari, Trebisacce, Vaccarizzo Albanese, Rossano, Saracena, Cariati, Calopezzati, San Demetrio Corone, S.Giorgio A.
Provincia di Reggio Calabria: Ardore, Benestare, Bianco, Bovalino, Brancaleone, Casignana, Caulonia, Ferruzzano, Locri, Marina di Gioiosa Jonica, Monasterace, Portigliola, Roccella Jonica; Sant'Ilario dello Jonio, Siderno, Rizziconi, Gioia Tauro, Palmi, Rosarno, S. Ferdinando.
Provincia di Catanzaro: Borgia, Botricello, Curinga, Lamezia Terme, Maida Montauro, Montepaone, San Floro, San Pietro a Maida, Sant'Andrea Apostolo dello Jonio, Sellia Marina, Simeri Crichi, Soverato, Squillace, Catanzaro.
Provincia di Vibo Valentia: Briatico, Francavilla Angitola, Limbadi, Nicotera, Pizzo.

Provincia di Crotone: Cirò Marina, Crucoli Torretta, Rocca di Neto.



9 FRUTTA (2^ Edizione)
 

In queste 230 pagine ho raccolto oltre 120 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO

(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). 

Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. In ogni stagione la frutta sta sulla nostra tavola. Quante virtù ci stanno nella frutta? Tantissime, facciamone allora tesoro. Ma una conoscenza più approfondita rende il nostro tesoro ancora più ricco ed appetibile. Ogni tipo di frutto ha molte varianti, occorre conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro fruttivendolo di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.




AGLIO DI VESSALICO


L'aglio di Vessalico dell'alta valle Arroscia (IM) è del tipo bianco; il bulbo (testa) si presenta di medie-grosse dimensioni, di forma regolare e compatto, con circa 6-8 bulbetti (spicchi).
L'aglio di Vessalico presenta un ciclo tardivo. L'impianto viene tradizionalmente eseguito durante l'autunno o l'inverno. Possedendo elevate caratteristiche di rusticità, ha un'ottima adattabilità all'ambiente tradizionale di coltivazione. Si moltiplica per via vegetativa e i bulbilli si tramandano a livello familiare.
Viene commercializzato fresco e confezionato in reste, al massimo di 20-25 teste, mantenendo le foglie della pianta che vengono intrecciate in modo molto originale. Ha caratteristica di buona conservabilità. Il mercato è locale: quasi tutta la produzione viene commercializzata durante la fiera annuale, che si svolge a Vessalico in luglio, e presso la ristorazione locale.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)

 

In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.

10 ORTAGGI (2^ Edizione)


 

Ortaggi. In queste 360 pagine ho raccolto oltre 250 schede di prodotti, metodi di lavorazione e tecniche di cucina pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Ortaggi, che spettacolo vedere i banchi dei prodotti dell'orto traboccare di colori in ogni stagione. Ed i sapori? In cucina lo spettacolo visivo si muta in spettacolo aromatico. Senza giungere agli eccessi di una dieta vegetariana sbilanciata, gli ortaggi sono salute... e risparmio. In ogni stagione la verdura sta sulla nostra tavola. Ma una conoscenza più approfondita ci fa scoprire che ogni tipo di ortaggio ha molte varianti. Si deve conoscerle e, se è il caso, acquistarle. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro ortolano di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.




TARTARA




La salsa tartara è una salsa bianca e densa a base di maionese con l'aggiunta di cetrioli tritati, capperi, cipolla (o erba cipollina). Talvolta alla salsa sono aggiunte uova bollite tritate, olive, rafano, aceto e spesso la senape è usata come emulsionante.  La salsa è solitamente usata per i piatti a base di pesce.

11 SALSE
 (2^ Edizione)

 
Salse. In queste 120 pagine ho raccolto oltre 100 ricette di salse, criteri di classificazione e di abbinamento pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Esiste una teoria generale della derivazione delle salse. Da sole 5 salse madri derivano tutte le altre per piccole variazioni, aggiunte o sottrazioni. Le salse completano primi, secondi, contorni, pesce, carne, verdure, pasta, tutto. Impariamo insieme a fare le salse. Senza giungere agli eccessi di una cucina troppo salsamentaria come era d’uso nell’800, le salse completano e danno quel tocco in più di sapore che non guasta.

 

VINI 133: MONTEFALCO SAGRANTINO


La zona di produzione del Montefalco Sagrantino, Docg dal 1992, è l’intero territorio del comune di Montefalco e parte del territorio dei comuni di Bevagna, Gualdo Cattaneo, Castel Ritaldi e Giano dell'Umbria in provincia di Perugia. La tradizione vinicola di questa terra ha origine nel Medioevo grazie ai monaci benedettini che, con la loro opera, bonificarono queste terre impiantandovi alcuni dei più antichi vitigni umbri. Uno di questi è il celebre Sagrantino, reputato di origine locale nonostante siano state formulate numerose ipotesi riguardo la sua comparsa. Alcuni, infatti, lo ritengono importato dai primi frati francescani che lo diffusero nelle terre circostanti; altri invece, lo considerano proveniente dalla Spagna, se non addirittura introdotto in Italia dai Saraceni. Già nel Rinascimento i vini prodotti in questa zona erano così apprezzati che venivano serviti alle ricche mense dei Papi e dei nobili dell'epoca. Attualmente nel Sagrantino prevale la versione "secco", ma il vino è nato come passito, ottenuto dall'appassimento delle uve su graticci di legno. Il vitigno è esclusivamente Sagrantino. Secco il titolo alcolometrico minimo è 13%; passito 14,5%. L’acidità totale minima per entrambi 5 per mille. Il periodo di invecchiamento è di almeno trenta mesi, di cui almeno dodici in botti di legno. Il colore è rosso rubino intenso, talvolta con riflessi violacei e tendente al granato con l'invecchiamento; l’odore è delicato, caratteristico che ricorda quello delle more di rovo; il sapore è asciutto, armonico. E’ abboccato, armonico, gradevole per il passito. Il Montefalco Sagrantino secco lega benissimo con i vari tipi di carne, dal manzo al suino, dal capretto all’agnello, valorizzando anche i piatti tipici della cacciagione. Temperatura di degustazione 18-20°C. Il Montefalco Sagrantino passito, da servire a 12 gradi, è splendido con i dolci tipici. Classico vino da meditazione, si presta ad una lunga conservazione.

15 VINO (2^ Edizione)
Vino. In queste 250 pagine ho raccolto oltre 220 schede di criteri di vinificazione, abbinamento e prodotti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Sin dall'antichità i frutti della vite sono diventati vino. Da allora migliaia di vitigni hanno avuto vita e decine di migliaia di vini sono stati creati. Per il nostro piacere. Impariamo insieme a conoscerne i principali, a degustarli, a scegliere quelli che sono i nostri vini di elezione. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro vinai di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.

BIRRE 65: BRASSERIE D'ORVAL

 

La Brasserie d'Orval (Birrificio Orval) è un birrificio trappista situato entro le mura dell'abbazia di Notre Dame d'Orval nella regione della Gaume, in Belgio.
La produzione di birra nell'abbazia è iniziata fin dai primi giorni della stessa. Un documento scritto dall'abate nel 1628 fa riferimento diretto al consumo di birra e vino da parte dei monaci. L'ultimo mastro birraio ad essere anche monaco fu Fratello Pierre, deceduto nell'incendio del 1793. Il birrificio attuale fu realizzato nel 1931 e impiegò laici; il suo scopo era quello di fornire un reddito ai monaci con il quale finanziare la ricostruzione in atto in quegli anni. Fu progettato da Henry Vaes, che progettò anche il caratteristico bicchiere di birra Orval. La prima birra fu consegnata dal birrificio il 7 maggio 1932, e fu venduta in barili anziché nelle bottiglie, come avviene oggi. La Orval fu la prima birra trappista ad essere venduta in tutto il Belgio.Il primo mastro birraio fu un tedesco, Martin Pappenheimer.
Il logo del birrificio è basato sulla leggenda dell'abbazia.
Il birrificio produce due birre trappiste:
Orval Trappist Ale, 6.2 gradi alcolici, spesso chiamata La Regina delle Trappiste. Fu prodotta per la prima volta nel 1931 e ha un gusto complesso ed inusuale. Il colore è chiaro, leggermente torbido ed è molto schiumosa.
Petite Orval, 3.5 gradi, birra prodotta esclusivamente per i monaci (Patersbier). Viene ottenuta per diluizione con acqua del mosto di Orval originale, prima della fermentazione. Nonostante non sia generalmente reperibile, può essere acquistata nel monastero stesso o nel caffè adiacente.
Come in tutti gli altri birrifici trappisti, la birra è venduta solo per supportare economicamente il monastero e per altre opere di bene. Tutti i profitti provenienti dalla vendita della birra vengono distribuiti tra le popolazioni della regione per lo sviluppo della comunità.
La birra Orval viene imbottigliata in particolari bottiglie da 33 cl a forma di birillo; l'impianto riesce a riempire 24000 bottiglie all'ora. Prima di essere distribuita, la birra viene lasciata maturare sul sito alla temperatura di 15 °C per almeno quattro settimane. La birra che viene venduta presso l'abbazia viene maturata per sei mesi.
Normalmente il processo produttivo avviene a porte chiuse, anche se è possibile assistervi per due giorni all'anno. Nel birrificio ci sono 32 lavoratori laici.

20 BIRRA 
(2^ Edizione)

Birra. In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 schede di preparazioni, stili e prodotti, pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).
Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dopo l'acqua ed il the, fin dalla notte dei tempi, la birra è la bevanda più diffusa nel mondo. Pane liquido, così era chiamata poiché accanto al pane solido costituiva il principale alimento e gli ingredienti (acqua, cereali e lievito), anche se in proporzioni diverse, erano identici. Ampliamo la nostra conoscenza sulle birre e scopriremo sapori deliziosi ed inattesi. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro birraio di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


GAMBRINUS BEER FESTIVAL

 

Conversazione di Nat Russo sui diversi stili birrari
GAMBRINUS BEER FESTIVAL
Degustazione guidata di 5 tipologie di birra lager
 
Per gli amanti della birra l'appuntamento è Venerdì 27 Febbraio 2015 alle ore 18 presso il Bar Gli Amanti del Caffé di Savona in Corso Tardy & Benech 22 r. Conversazione sul tema Ale lager lambic a ciascuno il suo stile di birra condotta dal cronista del gusto Nat Russo nell'ambito del format Casa Bergese  e degustazione di 5 birre europee a bassa fermentazione: Menabrea (Italia),  Ceres (Danimarca), Beck's (Germania), Heineken (Olanda), Stella Artois (Belgio). Naturalmente saranno presenti le tipiche specialità delle grandi occasioni birrarie: pane di segale, salsine, crauti, patate, wurstel.
Un'occasione imperdibile per chi desidera conoscere i primi rudimenti dell'affascinante mondo della birra: malto, lieviti, luppolo, colore, grado di amaro, densità della schiuma, temperatura di servizio, abbinamenti, ecc. Ma soprattutto si tratta di una occasione in cui affinare, da una degustazione comparata, i criteri con cui compiere i futuri acquisti.

COLLANA HOMOLUDENS
5 SETTE 
ANNI DI CASA BERGESE


 

7 anni di Casa Bergese raccoglie in maniera sistematica la documentazione di tutte le manifestazioni organizzate dall’omonimo gruppo savonese di amanti della buona tavola pubblicata sul blog “Homo ludens” (https://nonmirompereitabu.blogspot.com/

Nino Bergese è stato il più grande chef italiano di tutti i tempi. Definito "il re dei cuochi il cuoco dei re" per la sua lunga attività al servizio delle case regnanti di tutta Europa è l'inventore della cucina italiana di gran classe. In suo onore esiste una Associazione culturale denominata Casa Bergese che organizza corsi, degustazioni, menù tematici.