giovedì 13 luglio 2023

COUS COUS DI POLLO E VERDURE

200 grammi  cous cous precotto
1  petto di pollo
q.b.  brodo vegetale
1  melanzana
1  peperone rosso
1  peperone giallo
2  zucchina
8  pomodorino
2  cipollotto
1 ciuffo  basilico
2-3 rametti  prezzemolo
1 spicchio  aglio
1  limone
q.b.  olio extravergine d'oliva
q.b.  sale
q.b.  peperoncino
Incidi il petto di pollo (di circa 500 g), nel senso della lunghezza, ed elimina l'osso e la cartilagine centrale, in modo da ottenere 2 filetti. Lava tutti gli ortaggi. Affetta la melanzana a rondelle di 3-4 mm di spessore. Spunta le zucchine, tagliale a metà, nel senso della larghezza, e quindi a fettine, nel senso della lunghezza. Elimina le radichette e la parte verde dei cipollotti e tagliali in quarti, nel senso della lunghezza. Abbrustolisci i peperoni.
Cuoci la carne e le verdure. Scalda la piastra, spolverizzala con sale fino e griglia i filetti di pollo a fuoco medio-basso 5-6 minuti per parte. Salali, tagliali a fette di 1 cm di spessore e tienili in caldo. Griglia le melanzane e i cipollotti 3-4 minuti per lato, le zucchine 2 minuti per lato e i pomodori, a piacere, interi o tagliati a metà, nel senso della lunghezza, per 2-3 minuti.
Trita il basilico e il prezzemolo con lo spicchio d'aglio. Metti il mix in un barattolo e aggiungi 2 cucchiai di succo di limone, 2-3 cucchiai di olio evo, sale e un pizzico di peperoncino. Chiudi e agita. Versa il cous cous in una casseruola e unisci brodo vegetale caldo, secondo le istruzioni sulla confezione; copri e fai riposare per 3 minuti. Sgrana il cous cous con la forchetta e condiscilo con la salsina preparata. Distribuisci cous cous, pollo e verdure grigliate nei piatti. Irrora ancora con un filo di olio evo crudo, insaporisci con un pizzico di sale. Servi il tuo cous cous di pollo e verdure.


 
3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.


BERLINGOZZO

2 uova
2 tuorli
250 gr di farina 00
200 gr di zucchero
15 gr di lievito per dolci
50 gr di olio d'oliva
scorza grattugiata di un limone
1 arancia
granella di zucchero
codette colorate di zucchero
Montate con le fruste le uova, i tuorli e 150 grammi di zucchero finché non diventano gonfi e spumosi. Unite la scorza del limone grattugiata e l’olio, continuando a montare. Setacciate la farina con il lievito e unitela al composto mescolando dal basso verso l’alto per non far smontare il composto. Ungete con la margarina uno stampo da ciambella a cerniera di circa 22 cm, versateci dentro il composto e cuocete in forno a 180 gradi per 30 minuti. Nel frattempo ricavate il succo dall’arancia, filtratelo e mettetelo in una casseruola con lo zucchero rimasto. Scaldate a fuoco dolce
fino ad ottenere uno sciroppo non troppo denso. Sfornate il dolce e lasciatelo raffreddare per una trentina di minuti, liberatelo con attenzione dallo stampo, quindi irrorate la superficie con lo sciroppo d’arancia. Guarnite la superficie con la granella di zucchero e le codette colorate di zucchero. Servite il Berlingozzo a fette quando è completamente freddo.

5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.



CIRO'

 




Il Cirò è un vino DOC, è il primo vino calabrese ad avere la Denominazione di Origine Controllata dal 1969. Prodotto in provincia di Crotone nei comuni di Cirò e Cirò Marina e in parte nei territori di Melissa e Crucoli nelle varianti: Cirò bianco
Cirò bianco classico
Cirò rosato
Cirò rosso
Cirò rosso superiore
Cirò rosso superiore riserva
Cirò rosso classico
Cirò rosso classico superiore
Cirò rosso classico superiore riserva

Vino. In queste 250 pagine ho raccolto oltre 220 schede di criteri di vinificazione, abbinamento e prodotti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO
(https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Sin dall'antichità i frutti della vite sono diventati vino. Da allora migliaia di vitigni hanno avuto vita e decine di migliaia di vini sono stati creati. Per il nostro piacere. Impariamo insieme a conoscerne i principali, a degustarli, a scegliere quelli che sono i nostri vini di elezione. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro vinai di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.


mercoledì 12 luglio 2023

AGLIANICO DEL TABURNO






Aglianico del Taburno è la denominazione relativa al disciplinare di alcuni vini a DOCG prodotti nei comuni di Apollosa, Bonea, Campoli del Monte Taburno, Castelpoto, Foglianise, Montesarchio, Paupisi, Torrecuso, Ponte, Benevento, Cautano, Vitulano e Tocco Caudio, tutti in provincia di Benevento. La zona di produzione di questi vini comprende un territorio collinare ( tre i 200 e i 650 m s.l.m). I suoli dell'area sono i tipici regosuoli. Il substrato predominate è costituito da rocce tenere arenarie, argilli, calcareniti. Sono generalmente suoli con struttura grumosa, ma quando l’argilla prevale, la struttura diventa granulare (poliedrica). Essi sono normalmente poco profondi con il primo sottosuolo poco drenate. Il ristagno d’acqua costituisce in effetti il principale difetto di questi terreni, per fortuna superabile con l’adozione di adeguate tecniche agronomiche. L’abbondante presenza di argilla assicura una elevata capacità di scambio, mentre sono scarsamente rappresentati i composti azotati ed organici. Il carbonato di calcio è generalmente presente.Per quanto concerne il clima bisogna distinguere i fondovalle, a clima mite e piogge abbondanti (1000 mm annui) dalle zone collinari in cui la temperatura media si abbassa man mano che si sale e viceversa le piogge aumentano (1400 mm annui). La siccità estiva, da metà giugno a metà agosto, è più accentuata nei fondovalle, mentre del tutto trascurabile in quota. La zona nel suo insieme è caratterizzata, infine, da una buona mobilità degli strati inferiori dell'atmosfera. Ciò comporta un sufficiente arieggiamento delle colture che costituisce un fattore favorevole all'attività vegetativa e alla sanità delle produzioni. La provincia di Benevento vanta una storia vitivinicola millenaria. Citazioni del vino sannita si trovano negli scritti di Platone Comico (V sec a.C.) e di Plinio: nella Naturalis Historia sono infatti citati i vini “Kapnios” e “Trebula Balliensis” prodotti nella zona. A partire dal 79 d.C., con l'importazione a Roma del primo vino gallico, il mercato cambiò orientamento e la viticoltura campana andò in crisi da cui si riprese solo con l’arrivo dei Longobardi intorno al 500 d.C.. Il vero nuovo decollo però si ebbe solo intorno all’anno 1000 grazie ai vigneti dei monaci. Landulfo, vescovo di Benevento, arrivò a decretare l’obbligo di piantare una vigna presso ogni convento. Documenti risalenti al 1100 attestano una fiorente viticoltura nella zona di Solopaca. Nel 1811 la Statistica murattiana riporta che la provincia di Benevento produceva diverse tipologie di vino, tali da soddisfare le più svariate richieste di mercato. Erano commercializzati i vini di Cerreto Sannita, Solopaca, Frasso Telesino, Melizzano, considerati i migliori, per i mercati regionali ed extra-regionali; quelli di Sant'Agata dei Goti per il mercato provinciale mentre a Guardia Sanframondi si produceva un vino dolce e liquoroso destinato a particolari mercati europei. Nel 1872 Giuseppe Frojo, autore fra l’altro di “Il presente e l'avvenire dei vini d'Italia” descrive con accuratezza i vitigni campani, inserendo ai primi posti per qualità, quelli beneventani. A quell’epoca esistevano nella zona più di 15 000 ha di vigneti che raddoppiano negli anni compresi fra il 1904 e 1924. Nel secondo dopoguerra, man mano che i contadini acquisivano anche la proprietà dei terreni fino ad allora solo coltivati, cresceva la superficie dei vigneti e la produzione del vino. In questo periodo nasce perciò un grosso enopolio (1 300 000 litri ) a Solopaca e per soddisfare le esigenze dei piccoli produttori, le prime quattro “cantine sociali” che ancora oggi operano nel territorio.

15 VINO (2^ Edizione)

Vino. In queste 250 pagine ho raccolto oltre 220 schede di criteri di vinificazione, abbinamento e prodotti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Sin dall'antichità i frutti della vite sono diventati vino. Da allora migliaia di vitigni hanno avuto vita e decine di migliaia di vini sono stati creati. Per il nostro piacere. Impariamo insieme a conoscerne i principali, a degustarli, a scegliere quelli che sono i nostri vini di elezione. Con questo semplice gesto avremo dato il nostro piccolo ma decisivo contributo alla pratica della biodiversità alimentare. Oggi la disponibilità di prodotti di qualità è enormemente cresciuta grazie a metodologie di trasporto veloci e conservazione sicure. Non limitiamoci a ciò che ci propone il nostro vinai di fiducia. Se lo stimoliamo al meglio, lui ci darà il meglio.



FRITOLE

• 400 g farina tipo 00
• 1 bicchiere di latte
• 6 cucchiai di zucchero
• 100 g di zucchero vanigliato
• 100 g di uva sultanina
• 20 g di lievito di birra
• ½ bicchiere di grappa secca
• 2 mele grattugiate
• 1 pizzico di sale
• la scorza grattugiata di 1 limone
• olio per friggere
In un recipiente versate la farina, il latte, lo zucchero ed al centro il sale con l’uva sultanina, le mele grattugiate e la scorza di limone grattugiata. Amalgamate il composto aggiungendo il lievito e la grappa. Lasciate riposare il composto per circa 20 minuti, in modo che lieviti. Trascorso il tempo, versate le fritole in una padella con olio bollente e quando saranno dorate asciugatele su carta assorbente e spolverizzatele con lo zucchero a velo.


5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.


ZERLI MARINATI

zerli,
farina, aglio, rosmarino, aceto, olio, sale.
Friggere il pesce infarinato in abbondante olio e quindi asciugarlo dell'olio eccedente. Disporre i pesci in un recipiente e spolverizzarli di sale. Preparare un trito di rosmarino ed aglio e soffriggerlo in olio; unire tanto aceto quanto serve per ricoprire totalmente i pesci e far bollire. Versare il preparato, ormai freddo, sul pesce e chiudere il recipiente.

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.




CRESPELLE CON VERDURE


150 grammi farina
3 decilitri latte intero
2 uova
15 grammi burro
q.b. sale
q.b. pepe
q.b. noce moscata
300 grammi zucchina
300 grammi besciamella
q.b. grana
La pasta base dei cannelloni con le verdure è in realtà il classico impasto delle crespelle. Metti quindi in una ciotola 150 grammi di farina setacciata, diluiscila con 2 dl di latte e incorpora le uova uno alla volta. Aggiungi il resto del latte, il burro fuso e insaporisci con sale, pepe e noce moscata. Una volta che l’hai amalgamata perfettamente, lascia l’impasto dei cannelloni a riposare per 30 minuti. Intanto imburra una padellina di 15 cm di diametro, scaldala bene e versaci la pastella, un mestolo alla volta. Non appena il fondo sarà leggermente rappreso, giralo delicatamente con una paletta e cuoci l’altra parte del cannellone. Continua finché non sarà terminata tutta la pastella. Preparazione ripieno dei cannelloni con le verdure. Cuoci in padella le zucchine tagliate a dadini insieme al burro e mescola 300 grammi di besciamella, grana grattugiato, sale e pepe. Farcisci le crespelle con le verdure, arrotolale e mettile in una pirofila alla cui base avrai messo del burro fuso. Cuoci i cannelloni in forno preriscaldato a 200° per 15-20 minuti e servi i cannelloni con le verdure ancora caldi.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


martedì 11 luglio 2023

CREMA DI VERDURE MISTE


• 1 Patata grossa
• 3 Carote
• 1 Cipolla bianca
• 1 Finocchio (solo il cuore)
• 80 gr di spinaci
• 1 Dado vegetale
• sale q.b.
Introduzione
La crema di verdure miste è un primo piatto molto salutare e delicato, ottimo da gustare nei freddi giorni invernali. La ricetta, cremosa e colorata, è l'ideale anche per camuffare le verdure ai bambini che in genere tendono a rifiutarle. Una porzione contiene circa 140 Kcal, presenta un'alta percentuale di vitamine e fibre e per questo viene consigliata anche a chi soffre di stitichezza. È un piatto semplice da preparare, ma la vellutata di verdure miste si può preparare anche il giorno prima. Per iniziare lavate con cura le verdure sotto l'acqua corrente, per eliminare eventuali residui di terra. Pelate la patata, le carote, la cipolla, estraete il cuore del finocchio e selezionate le foglie migliori degli spinaci. Potete scegliere di tagliarle a pezzi o di farle lessare intere. Per accelerare i tempi di cottura è preferibile seguire il primo procedimento. Riponete le verdure dentro una pentola dai bordi alti e lessatele a fuoco medio-basso. I pezzi vanno sommersi completamente dall'acqua. Aggiungete un dado vegetale per insaporire oppure anche del semplice sale arricchito da spezie ed aromi. La cottura sarà completa dopo circa 35-40 minuti. Per i primi 20-25 minuti la pentola va tenuta coperta, per il restante tempo dovrete togliere il coperchio perché in questo modo i liquidi del brodo, almeno in parte, evaporeranno. Se avete poco tempo per preparare la vellutata, potete utilizzare verdure surgelate, ma il sapore della vellutata sarà completamente differente. Per questi occorrono solamente 5-10 minuti di cottura e dovrete poi allungarli con acqua e un dado. Per poter "trasformare" le verdure in una crema, dovrete inserirle dentro una ciotola capiente e frullarle con l'aiuto di un frullatore, meglio se ad immersione. Mentre frullate aggiungete del brodo poco alla volta, finché la vellutata di verdure non avrà una consistenza densa e cremosa. Questo piatto ha un gusto molto versatile, potete scegliere ingredienti alternativi a quelli proposti e personalizzare la preparazione. La vostra vellutata di verdure miste è pronta, non vi resta che servirla a tavola. Se avete poco tempo è possibile prepararla anche il giorno prima. Al momento di servirla, dopo aver riposato ed essersi maggiormente insaporita, avrà un gusto ancora più delizioso. In tavola va condita con un filo d'olio extravergine d'oliva. Per gustare al meglio la vostra vellutata di verdure spolverateci sopra del parmigiano grattugiato, oppure servitela dentro delle cialde di parmigiano o delle ciotole in vetro.
2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.
 

 

POLPETTE DI PESCE

 
700 gr filetto di merluzzo,
100 gr mollica pane,
80 gr Parmigiano Reggiano grattugiato,
2 Uova
1 spicchio aglio
Farina, Pepe, Prezzemolo, Sale, Timo
Per friggere
Olio di semi q.b.
Per preparare le polpette di pesce iniziate ponendo in un mixer la mollica di pane, frullatela finemente e mettetela in una ciotola. Private delle lische i filetti di merluzzo con l’aiuto di una pinzetta e tritateli finemente con un coltello, oppure metteteli nel mixer per qualche secondo. Mischiate in una ciotola il merluzzo tritato con il pane, aggiungete le foglioline di timo, il prezzemolo tritato, l’aglio schiacciato e il formaggio grattugiato. Unite quindi le due uova e aggiustate di sale e di pepe. Mescolate bene per amalgamare il tutto e con le mani formate delle piccole palline con l’impasto. Passate le palline nella farina, scuotendole poi con l'aiuto di un colino per eliminare quella in eccesso e friggetele in olio di semi ben caldo per circa minuti. Quando le polpette saranno dorate estraetele dall’olio con l’aiuto di una schiumarola e posatele su della carta assorbente per far loro perdere l'olio in eccesso. Gustate le polpette di pesce calde.


3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).


CROISSANT SFOGLIATI FRANCESI

500g di farina di forza W330
250g di acqua
50g di burro di buona qualità a temperatura ambiente
20g di lievito di birra
10g di sale
60g di zucchero semolato
50g di latte a temperatura ambiente
250g di burro per la sfogliatura
1 uovo (per la finitura)

Si parte 12 ore prima. Nella planetaria con il gancio ad uncino unire la farina, l'acqua, il lievito sbriciolato e il burro. Incordare l' impasto (impasto lucido e attorcigliato intorno al gancio) e solo a questo punto unire il sale, lo zucchero e il latte. Incordare ancora. Trasferire in una ciotola pulita e chiudere ermeticamente con della pellicola per alimenti; collocare la ciotola in frigo a 4° per almeno 12 ore. Questo passaggio è fondamentale poiché dall' incordatura dell' impasto dipenderà lo sviluppo del lievitato finale. Prestare quindi molta attenzione e non avere fretta di terminare questa prima fase. Preparazione del burro per la sfogliatura E' molto importante che impasto e burro abbiano una temperatura ben stabilita, preparare quindi il burro sfogliandolo solo quando avrà raggiunto la temperatura di 15°C (cifra indicativa poiché può variare a seconda della qualità del burro, comunque non sfogliare mai al disotto di questa). Prendere un foglio di carta da forno della misura adeguata al risultato che si vorrà ottenere, riporre al centro il panetto del burro, coprire con un' altro foglio di carta da forno (leggermente più grande del precedente) e stendere con l' aiuto di un matterello formando una rettangolo abbastanza regolare; esercitare una pressione graduale ma costante. Lo spessore del burro dovrà essere abbastanza simile a quella dell' impasto, quindi cercare poi di regolarsi di conseguenza. Piegare i bordi della carta carta in modo da formare un pacchetto. Mettere il pacchetto in frigorifero ma solo mentre starete già stendendo l' impasto; il burro dopo essere stato steso avrà sicuramente subito un' alterazione di temperatura, questo piccolo riposo al fresco permetterà di ripristinare la temperatura iniziale (15°C). Preparazione dell' impasto sfogliato e pieghe Passate le 12 ore, estrarre l' impasto dal frigorifero che dovrà avere una temperatura (al cuore) di 4°C; infarinare leggermente la spianatoia e stenderlo formando un rettangolo, spesso e alto quanto il pacchetto di burro già formato, ma con una larghezza pari al doppio di quella del pacchetto del burro. In questo modo l' inserimento di questo' ultimo potrà avvenire nel modo corretto. Prendere il pacchetto di burro, eliminare la carta da forno e disporlo al centro del rettangolo con il lato corto sulla base del lato più lungo del rettangolo, in questo modo si avrà 1/4 di rettangolo libero sia a destra che a sinistra. Chiudere i due lati sul pacchetto di burro e saldare i bordi con una leggera pressione delle dita. A questo punto il pastello sarà pronto per essere sfogliato. Le girate (tre serie di pieghe a tre) Questa serie di pieghe hanno lo scopo di uniformare l' impasto sovrapponendo pasta e burro in tanti strati sottili. 1° Piega a tre Infarinare nuovamente la spianatoia e stendere l' impasto nel senso della lunghezza fino a raggiungere lo spessore di 1 cm circa. Se la temperatura del burro sarà di 15°C e quella dell'impasto sarà di 4°C, si otterrà una sfogliatura perfetta. Diversamente il burro si spezzerà e in fase di cottura, il croissant subirà la fuoriuscita del burro risultando poi unto, pesante e poco digeribile.  Piegare un lembo dell' impasto fino al centro del rettangolo. Prendere l' altro lembo e piegarlo sugli altri due. Si otterrà nuovamente un rettangolo. Ruotare la pasta (un quarto di giro) in modo da avere il lato corto rivolto verso di voi e con il dorso delle pieghe verso sinistra. Ecco ottenuta la 1° Piega a tre  Adesso non ci sarà nessun riposo in frigorifero ma si procederà subito alla seconda piega. 2° Piega - Procedere come nei punti precedenti. - Coprire con pellicola il panetto ottenuto. - Lasciare riposare per 30 minuti in frigorifero per rilassare il glutine. 3° Piega - Tirare fuori il panetto dal frigorifero e procedere come nei punti precedenti. - Coprire con pellicola il panetto ottenuto. - Lasciare riposare per 60 minuti in frigorifero. A questo punto il panetto è pronto per essere steso Preparazione dell' impasto - Forma e lievitazione finale Servirà molto spazio quindi il piano di lavoro dovrà essere bello grande. Prendere l' impasto e stenderlo sulla spianatoia appena infarinata nel senso della lunghezza fino ad ottenere un rettangolo di circa 55x20/25 cm dello spessore di 3mm circa (rettangolo lungo e stretto). Tagliare dei triangoli isosceli (due lati uguali) con una base che misuri 8 cm, eseguire un taglio al centro della base del triangolo di circa 1cm e formare i cornetti arrotolando su se stessa la pasta partendo dalla base fino ad arrivare alla punta; più lungo sarà il triangolo, più giri si riusciranno a fare e più belli saranno esteticamente i vostri croissant. Inizialmente avvolgere stretto e allungando il taglio; terminare in modo da far capitare la punta nella parte anteriore e sotto il cornetto, in questo modo verrà mantenuta la forma sia in lievitazione che in cottura. Si otterranno 8 triangoli per ciascun rettangolo di impasto steso, quindi 16 pezzi totali. Due strade da poter prendere

1° STRADA

Disporre i cornetti formati su una teglia rivestita da carta forno, coprire con pellicola trasparente e lasciare lievitare 2/3 ore o fino al raddoppio del volume iniziale. Prima di procedere con la cottura spennellare la superficie con l' uovo sbattuto e cuocere in forno statico a 220°C per 5/6 minuti circa, poi abbassare la temperatura a 190°C e preseguire la cottura per altri 10 minuti circa.  I tempi di cottura sono chiaramente indicativi, posso quindi non corrispondere (ogni forno è diverso da altri), comunque cuocere i croissants finché avranno un bel colore dorato.  Consiglio di servire caldi se possibile.

2 °STRADA

Posizionare i cornetti appena formati su un vassoio rivestito da carta forno, coprire con pellicola e mettere in freezer. Al momento dell' utilizzo, fare scongelare completamente passando dal freezer al frigorifero e poi a temperatura ambiente coperti con pellicola per alimenti. Procedere con la 1° STRADA.


5 DESSERT (2^ Edizione)
In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.