L'alloro
(Laurus nobilis L., 1753) è una pianta aromatica e pianta officinale
appartenente alla famiglia Lauraceae e al genere laurus.
Si
presenta, poiché spesso sottoposto a potatura, in forma di arbusto di varie
dimensioni ma è un vero e proprio albero alto fino a 10 m, con rami sottili e
glabri che formano una densa corona piramidale.
Il
legno della pianta è aromatico ed emana il tipico profumo delle foglie. Il
fusto è eretto, la corteccia verde nerastra.
Le
foglie, ovate, sono verde scuro, coriacee, lucide nella pagina superiore e
opache in quella inferiore, sono inoltre molto profumate.
L'alloro
è una pianta dioica, cioè porta fiori, unisessuali, in due piante diverse, una
con i fiori maschili e una con i fiori femminili (che portano poi i frutti).
L'unisessualità è dovuta a fenomeni evolutivi di aborto a partire da fiori
inizialmente completi. Nei fiori femminili infatti sono presenti 2-4 staminoidi
(cioè residui di stami) non funzionali, analogo fenomeno accade per i maschili,
che presentano parti femminili atrofiche (non funzionali ed atrofizzate). I fiori,
di colore giallo chiaro, riuniti a formare una infiorescenza ad ombrella,
compaiono a primavera, generalmente in marzo-aprile.
I
frutti sono drupe nere e lucide (quando mature) con un solo seme. le bacche
maturano a ottobre-novembre. La impollinazione è prodotta dal vento, quindi è
anemofila e non da insetti, cioè entomofila. l'alloro è un arbusto sempreverde
e latifoglia.
Diffuso
lungo le zone costiere settentrionali del Mar Mediterraneo, dalla Spagna alla
Grecia e nell'Asia Minore. In Italia cresce spontaneamente nelle zone
centro-meridionali e lungo le coste, mentre nelle regioni settentrionali è
coltivato. La diffusione e l'uso ampio che se ne fa nella cucina siciliana
hanno portato l'alloro ad essere inserito nella lista dei prodotti
agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle politiche
agricole alimentari e forestali (Mipaaf) come prodotto tipico siciliano.
L'ampia
diffusione spontanea in condizioni naturali ha fatto individuare uno specifico
tipo di macchia: la macchia ad alloro o Lauretum. Si tratta della forma
spontanea di associazione vegetale che si stabilisce nelle zone meno aride
dell'area occupata in generale dalla macchia.
L'alloro
è una pianta rustica, cresce bene in tutti i terreni e può essere coltivato in
qualsiasi tipo di orto.
La
diffusione avviene molto facilmente per seme (i semi sono diffusi dagli uccelli
che predano i frutti), la moltiplicazione avviene molto facilmente in natura
per polloni, fatto che produce agevolmente dei piccoli boschi prodotti da un
solo individuo (cioè dei cloni dell'albero di partenza), oppure artificialmente
per talea.
Si
utilizzano le foglie e se ne possono fare vari usi: in cucina, per aromatizzare
carni e pesci, come rimedio casalingo per allontanare le tarme dagli armadi
(ottimo e più profumato sostituto della canfora), per preparare decotti
rinfrescanti e dalle qualità digestive o pediluvi, o trattato con alcool per
ricavarne un profumato e aromatico liquore dalle proprietà digestive,
stimolanti, antisettiche ed è utile contro tosse e bronchite.
Dalle
bacche si può ricavare un olio aromatico, l'olio laurino e con proprietà
medicinali, ingrediente peculiare dell'antichissimo sapone di Aleppo. Veniva
inoltre utilizzato per preservare libri e pergamene e per preparare le
classiche coroncine d'alloro.
A
marzo, quando fiorisce l'alloro, soprattutto nei climi temperati freddi dove
non ci sono altre fioriture rilevanti, è un'importante fonte di nettare e
polline per le api.
In Italia è tradizione porre una corona di alloro sul
capo di uno studente che ha conseguito la laurea.
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