venerdì 16 giugno 2023

FINFERLI CON LE PATATE

Funghi finferli 400 g
Patate novelle 500 g
Cipolle 2
Timo
Alloro
Maggiorana
Olio extravergine di oliva
Sale
Pepe
Rosmarino
Peperoncino
Burro 50 g
Pulite i finferli eliminando le parti fibrose e i residui di terriccio. Lavate le patate, privandole della buccia e sbollentatele per qualche minuto in abbondante acqua salata. Tagliate a lamelle sottili le cipolle e lasciatele imbiondire sul fuoco in una padella con l’olio e il burro. Aggiungete i funghi e le patate, abbassate la fiamma, coprite con un coperchio e lasciate cuocere per circa 20 minuti. A metà cottura regolate di sale e unite le spezie. Dovranno risultare morbidi e dorati.

4 CONTORNI 
(2^ Edizione)

Contorni. In queste 136 pagine ho raccolto oltre 90 ricette di contorni pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Contorni è una parola ingiusta, riduttiva, come se si trattasse di una ricetta secondaria che trova la sua giustificazione nell'essere abbinata a qualcosa di più importante. Invece, specialmente oggi che optiamo per una cucina più leggera, i contorni assurgono alla dignità di piatti a tutto tondo. Gustateli anche da soli, alla stregua di piatti unici, per uno spuntino sfizioso. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).





PETTO D'ANATRA IN PADELLA CON GLI SCALOGNI

Un petto d’anatra con la pelle (circa gr. 600)
gr 200 di scalogni
burro
zucchero
vino rosso
vino Porto
sale
pepe nero in grani

Incidete il petto d’anatra praticando una serie di tagli sul lato dove c’è la pelle. Insaporite con un pizzico di sale, una macinata di pepe, sistematelo nella padella anti aderente calda, mettendolo inizialmente dalla parte della pelle. Fatelo rosolare a fuoco moderato per almeno 7 minuti prima di girarlo. In un’altra casseruola soffriggete gli scalogni in una noce di burro; spruzzateli con un dito di vino rosso, salate e pepate. Coprite con un coperchio e fateli stufare lentamente finché tutto il vino si sarà consumato. Spolverateli con un cucchiaio di zucchero, bagnateli con un goccio di Porto e lasciate glassare. Non appena il petto d’anatra sarà pronto, scolate la parte più grassa del fondo di cottura, aggiungete un dito di Porto, lasciatelo evaporare, legate il sugo con una noce di burro, mettete nel tegame gli scalogni, tenete il tutto sul fuoco ancora per qualche istante, quindi servite.

3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

BRANCALEONE FOX TERRIER
“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).




TONDINI AL LIMONE


q.b. grana
5 uova
1 cucchiaio zucchero
q.b. burro
3 limone
q.b. farina di semola di grano duro
q.b. menta
1 chilogrammo ricotta
Prepara una sfoglia di medio spessore mescolando 5 uova per ogni kg di farina di semola di grano duro. Amalgama bene: la pasta deve risultare ben asciutta. Per il ripieno dei tondini, grattugia 3 limoni e mescolali con 1 kg di ricotta vaccina, il grana grattugiato e un cucchiaio di zucchero che serve a eliminare l'amarognolo degli agrumi. Dalla sfoglia ritaglia a mano dischi (oppure fiori) e farciscili con il ripieno. Per la ricetta dei tondini al limone è importante reperire il limone ""sfusato"" originario della Costiera Amalfitana, che viene impiegato per il ripieno e per il condimento. I tondini al limone uniscono una sensazione fresca e burrosa con un retrogusto agrumato, con toni frizzanti e caramellosi. Si possono condire solo con panna o anche con scorza di limone. Per far risaltare ancora di più gli speciali aromi, puoi condirli con una salsa di burro, panna, grana e menta fresca. I tondini al limone si accompagnano bene con i vini bianchi o rosati Doc della costa d'Amalfi.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.

giovedì 15 giugno 2023

TORTELLI DI CONIGLIO AL TIMO

200 g di farina 00;
200 g di semola di grano duro;
4 uova;
300 g di polpa di coniglio;
1 rametto di rosmarino;
80 g di pangrattato;
1 mestolo di latte;
2 cucchiai di parmigiano grattugiato;
40 g burro fuso;
1 cucchiaino di erbe aromatiche;
120 g di burro;
2 cucchiai di foglioline di timo;
olio extravergine d’oliva
Lavorare le uova. Aggiungere a poco a poco le farine e continuare a mescolare con una forchetta, aggiungere un cucchiaio d’olio e un pizzico di sale. Quando il composto inizia a essere più sodo riversarlo sul piano da lavoro e impastare a mano per qualche minuto. Formare una palla e avvolgerla in pellicola alimentare, lasciar riposare in frigorifero per almeno un’ora. Cuocere il coniglio in padella con olio e rosmarino, far rosolare bene su entrambi i lati e cuocere per almeno venti minuti a fuoco medio Tritare al coltello la carne ancora calda e versarla in una ciotola. Unire il pangrattato, il burro fuso, il cucchiaio di erbe tritate e il latte. Impastare bene, il composto deve risultare piuttosto morbido. Coprire con carta pellicola e lasciare a temperatura ambiente. Stendere la pasta fino a ottenere delle sfoglie piuttosto sottili. Adagiare un cucchiaino di ripieno sulla sfoglia, spennellare con l’albume sbattuto il contorno dei ravioli e coprire con il resto dell’impasto, facendo attenzione a far uscire con le dita tutta l’aria. Dare ai ravioli la forma desiderata e metterli da parte in un vassoio cosparso di semola di grano duro. In un pentolino lasciar sciogliere il burro a fuoco molto basso, unirvi le foglioline di timo ben pulite e asciugate, lasciar aromatizzare per qualche istante (la temperatura del burro dovrebbe essere intorno ai 50°). Cuocere i ravioli e scolare non appena iniziano a venire a galla e saltare in padella con il burro. Servire caldo con parmigiano grattugiato.

2 PRIMI PIATTI (2^ Edizione)

In queste 330 pagine sono raccolte oltre 200 ricette di primi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. I primi piatti sono una particolarità italiana. Un bella tradizione. Ne conosco e cucino tantissimi, come si è soliti dire di mare e di monti. Mi piacerebbe presentarveli, nella speranza che incontrino il vostro favore e li possiate cucinare. Un augurio che li gustiate insieme ai vostri amici in un fantastico convivio. Magari brindando alla mia salute.
 

 

RUSTICO PICCANTE CON SALSICCIA

 

secondo di carne

salsiccia di maiale 4
pasta sfoglia 250 gr
peperoncini verdi 2
cipolle ½
olio extravergine d'oliva (evo) q.b.
tuorlo d'uovo 1
Togliete il budello alle salsicce e unitele creando una sola grande salsiccia. In una padella rosolate la cipolla tritata finemente, aggiungete i peperoncini a pezzi e sigillate la salsiccia su tutti i lati. Stendete le pasta sfoglia ed adagiatevi la salsiccia con tutto il suo condimento. Richiudete la pasta sfoglia in modo da sigillare il ripieno al suo interno. Praticate delle incisioni sulla superficie del rotolo e spennellate con il rosso d'uovo. Cuocete in forno a 200°C per almeno 15 minuti.

3 SECONDI PIATTI 
(2^ Edizione)

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.


 



Insalata con peperoni alle mandorle


insalata con peperoni alle mandorle ricetta Sale&Pepe

1 spicchio aglio
Q.b. Olio di oliva extravergine
700 grammi pollo petto
Q.b. Sale
Q.b. Pepe
0.5 limone
1 peperone giallo
1 mazzetto prezzemolo
1 peperone rosso
2 cucchiai senape
60 grammi mandorla

1) Per preparare l'insalata con peperoni alle mandorle taglia il petto di pollo a fettine; pulisci i peperoni, privali di torsolo e nervature e riducili a striscioline. Cuoci carne e verdura su una piastra calda, 4-5 minuti per parte
2) Trasferisci il pollo e i peperoni in una ciotola, aggiungi l'aglio a fettine sottili, il prezzemolo tritato, una presa di sale e una macinata abbondante di pepe. Irrora con un filo di olio, mescola con cura e lascia raffreddare.
3) Versa il succo del limone in una ciotolina ed emulsiona con la senape e un paio di cucchiai di olio. Taglia le mandorle a filetti, o tritale grossolanamente, e falle tostare in un padellino con un filo di olio.
4) Versa la salsina alla senape sull'insalata con peperoni poco prima di servirla e completa con le mandorle tostate.

4 CONTORNI (2^ Edizione)


Contorni. In queste 136 pagine ho raccolto oltre 90 ricette di contorni pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Contorni è una parola ingiusta, riduttiva, come se si trattasse di una ricetta secondaria che trova la sua giustificazione nell'essere abbinata a qualcosa di più importante. Invece, specialmente oggi che optiamo per una cucina più leggera, i contorni assurgono alla dignità di piatti a tutto tondo. Gustateli anche da soli, alla stregua di piatti unici, per uno spuntino sfizioso. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).
 

 

FRITTELLE DI MELE

Mele renette 2
Limoni il succo di 1
Zucchero 80-100 gr per cospargere le mele
Farina 150 g
Sale 1 pizzico
Latte 200 ml
Zucchero 20 g
Vaniglia i semi di 1 bacca Uova 2
Olio di semi
Preparate la pastella per le frittelle di mele ponendo in un contenitore, e sbattendo con uno sbattitore, i tuorli delle uova e il latte, un pizzico di sale, i semi della vaniglia e la farina setacciata. Mescolate bene fino a quando non avrete ottenuto un composto liscio, omogeneo e denso. Coprite quindi il contenitore e lasciate riposare l’impasto per almeno mezz’ora. Trascorsi i 30 minuti, montate a neve i bianchi d’uovo incorporando 20 gr di zucchero, poi uniteli al composto fatto riposare, amalgamando lentamente gli ingredienti con un mestolo di legno dal basso verso l’alto. Intanto, sbucciate le mele, togliete loro il torsolo con l’apposito attrezzo. Tagliate le mele a fettine dello spessore di 1/2 cm, e cospargetele con il succo di limone affinché non anneriscano; tamponatele con della carta da cucina, passatele poi nello zucchero. Successivamente passate le fettine nella pastella, poi fatele dorare nell’olio caldo (circa 180 gradi) rigirandole su entrambi i lati. Quando toglierete le frittelle di mele dall’olio, ponetele su carta assorbente da cucina, in modo che scoli l’olio in eccesso, e poi cospargetele leggermente con dello zucchero a velo . Servitele immediatamente.

18 PAT LIGURI (2^ Edizione)

 
In queste 448 pagine sono raccolte oltre 500 schede di prodotti e ricette. PAT, prodotti agroalimentarei tradizionali.  E' questo il marchio con cui l'Italia tutela e valorizza i prodotti tipici. Regione per regione viene stilato un elenco di prodotti e preparazioni da salvaguardare. Si tratta di migliaia di elementi che fanno del nostro paese quello con la più alta biodiversità alimentare del mondo. In questo volume si analizzano i PAT liguri.


5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso.

mercoledì 14 giugno 2023

CHERRY PIE BALSAMIC AL GRANO SARACENO


Ripieno:

1,5 kg di ciliegie disossate
220 g di zucchero di canna
2 cucchiai di miele
3 cucchiai di aceto balsamico
1 cucchiaino di estratto di vaniglia
1 cucchiaino di chiodi di garofano
75 g di farina
2 cucchiai di maizena
3 cucchiai di burro, sciolto
Pasta:
600 gr di farina
225 gr di burro + 15 gr
1 cucchiaio di zucchero
10-12 cucchiai d'acqua fredda
sale un pizzico
½ cucchiaino di pepe nero macinato
Glassa:
1 uovo sbattuto
1 cucchiaio d'acqua

Iniziamo con il ripieno: metti tutti gli ingredienti in una pentola a fuoco medio-alto e porta a bollore, girando ogni tanto. Abbassa il fuoco e cuoci il composto a fuoco lento per 30 minuti, girando ogni 5minuti e facendo attenzione a non rompere le ciliege. Al termine il ripieno si sarà addensato. Togliere dal fuoco e mettete da parte. Per la base: in una ciotola grande unisci tutti gli ingredienti secchi. Taglia il burro a cubetti su un tagliere (per non scaldarlo con il calore delle mani) e versalo nella ciotola. Mentre mescoli, inizia ad aggiungere i cucchiai di acqua fredda. Prendi un pezzo di impasto e strizzalo, se si sbriciola avrete bisogno di ancora un po' acqua (io ne ho messi quasi il doppio rispetto ala ricetta originale). Dividi l'impasto in due, uno di  e l'altro di . Stendi la pallina più grande, la base della pie, su di un piano infarinato, fino a 1 cm di spessore. Metti l’impasto in una tortiera a cerniera imburrata ed infarinata (diam. 20x6,5 io 18 cm). Taglia i bordi di pasta in eccedenza. Stendi l'impasto più piccolo e fai delle striscioline; mettile su della carta forno e in frigo per 30" insieme alla tortiera con la base, ricoperte con pellicola trasparente. Riscaldate il forno a 190°. Per la glassa sbatti l'uovo e l'acqua. Togli dal frigo la base e le striscioline e spennella le striscioline con la glassa. Versate il ripieno nella base e poi decorate con le strisce. Taglia l'eventuale eccesso di pasta. Alza leggermente le estremità delle strisce così che non scenderanno sul bordo. Spennella i bordi con la glassa di acqua e uovo. Inforna per 1h e 20/30" e dopo 45" rispennella la torta con la glassa. Se vedete che i bordi si scuriscono troppo ricopriteli con carta stagnola. Fai freddare da 45’ fino ad 1h prima di servire.


5 DESSERT (2^ Edizione)

In queste 400 pagine sono raccolte oltre 250 ricette di dessert pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/).Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Dessert. Che delizia. Buoni da gustare, belli da ammirare. Ne ho una passione sfrenata. Questo volume è dedicato a chi come me condivide l'amore per il dolce. Tantissime preparazioni di base, paste, creme, semilavorati, piccola, media e grande pasticceria. Semplicissimo e complesso. 



GÂTEAU DI PATATE


1 kg di patate, preferibilmente a pasta bianca
50 g di burro per la purea e qualche ricciolo per la teglia
1-2 uova
150 g. di prosciutto cotto (tagliato a dadini)
100 g di scamorza (o provola affumicata)
50-100 g di parmigiano grattugiato
100 g di mozzarella
sale, pepe, pangrattato q.b.
(le dosi possono variare e, volendo, si può aggiungere del latte, salame, prezzemolo, noce moscata, olio EVO, etc...; se si usa la mozzarella è consigliabile non aggiungere latte)
Lessate le patate, sbucciatele e schiacciatele. Aggiungete burro (o olio), il parmigiano, le uova e il prosciutto, la scamorza e la mozzarella tagliati a dadini e mescolate bene la purea in una planetaria. Ungete una teglia, riponetela in frigo e poi cospargetene il fondo con pangrattato. Versate la purea nella teglia e spianatela bene con una spatola. Spennellate la purea con tuorlo d'uovo (se volete) e cospargete la superficie con pangrattato e riccioli di burro. Mettete in forno a 180° per 30-40 minuti (a seconda dello spessore), fino a quando non si forma una crosta dorata. Potete servire caldo, soprattutto se usate la mozzarella, oppure servire freddo.
Il gâteau di patate (italianizzato in gatò/ gattò) chiamato anche pizza di patate è un piatto tipico della cucina campana e siciliana a base di patate. Il termine gâteau è un uso particolare del termine francese, che si riferisce propriamente a una torta dolce ed è spiegato dalla sua genesi storica. In realtà è o una sorta di sformato o una pizza rustica senza sfoglia. Questo piatto viene anche consumato come piatto unico in un pasto poiché contiene ingredienti vari e molto calorici ed è, quindi, molto saziante. Dopo il 1768, con le nozze della regina Maria Carolina, figlia di Maria Teresa Lorena-Asburgo, moglie di Ferdinando I Borbone, Napoli divenne luogo di confronto delle grandi cucine europee. La nuova Regina introdusse nella capitale il gusto francese e la consuetudine di affidare il servizio di cucina ai "monsieurs", cuochi di alto rango che, a partire da quel tempo, i napoletani cominciarono a chiamare "monzu'" ed i siciliani "monsù", dalla corruzione del termine francese. Nell'arco di pochi decenni, assunsero denominazioni francesi alcune tradizionali pietanze partenopee e sicule: il gattò, il crocchè, il ragù.

4 CONTORNI (2^ Edizione)


Contorni. In queste 136 pagine ho raccolto oltre 90 ricette di contorni pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Contorni è una parola ingiusta, riduttiva, come se si trattasse di una ricetta secondaria che trova la sua giustificazione nell'essere abbinata a qualcosa di più importante. Invece, specialmente oggi che optiamo per una cucina più leggera, i contorni assurgono alla dignità di piatti a tutto tondo. Gustateli anche da soli, alla stregua di piatti unici, per uno spuntino sfizioso. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.

BRANCALEONE FOX TERRIER

“Brancaleone Fox Terrier” è il primo di un ciclo di volumi che Jean Jacques Bizarre, nom de plume di un bon vivant di origini parigine, ha dedicato alla Liguria, terra che conosce molto bene poiché vi ha risieduto a lungo in compagnia del suo adorato cane, costantemente attorniato dalle sue amicizie senza confini. Il libro è scritto sotto forma di diario che è anche guida turistica e gastronomica romanzata. Il volume si compone di 682 pagine. Leggendolo conoscerete luoghi, miti, leggende, eventi, itinerari, ristoranti e quanto di buono si può trovare in questa affascinante terra. Ma Jean Jacques ha anche aperto a voi le porte del suo cuore e delle sue grandi passioni: le belle donne e la buona cucina (non necessariamente nell’ordine).
 

 

ARROSTO ALLA PANNA

Aceto di vino bianco 6 cucchiai
Brodo di carne q.b.
Burro 60 gr
Carne bovina sottofesa di vitello 1 kg
Cipolle 1
Noce moscata q.b.
Pancetta a fette 100 gr
Panna fresca 250 ml
Pepe q.b.
Rosmarino 1 rametto
Sale q.b.
Per prima cosa occupatevi della preparazione del vostro pezzo di carne: posizionatelo su un tagliere e disponete sull'arrosto le fette di pancetta per il lungo, fino a coprirne interamente la superficie . Quindi procedete a legare l’arrosto e aggiungete il rametto di rosmarino.  In un tegame abbastanza capiente, mettete a stufare la cipolla finemente tritata insieme all’olio e al burro, quando la cipolla sarà diventata trasparente, aggiungete l’arrosto avvolto nella pancetta, fatelo dorare rigirandolo su ogni lato per cinque minuti. Quando si sarà rosolato aggiungete l’aceto e pepate e salate a piacere. Versate quindi la panna, allungate con un po' di brodo e lasciate cuocere l’arrosto chiudendo il tegame con un coperchio. Lasciate cuocere per poco più di un'ora (per capire se il vostro arrosto è cotto pungetelo con uno stecchino: se fuoriuscirà del liquido bianco sarà cotto a puntino, se il liquido sarà rosa allora la carne ha bisogno di altro tempo di cottura), dopodiché togliete l’arrosto dal tegame e tenetele in caldo, magari coprendolo con una ciotola. Quindi fate addensare il fondo di cottura e poi filtratelo con colino. A questo punto tagliate l’arrosto a fette e irrorate ciascuna fetta con il sugo di cottura.


3 SECONDI PIATTI (2^ Edizione)
 

In queste 200 pagine ho raccolto oltre 150 ricette di secondi piatti pubblicate nel corso degli anni sul blog DALLA PARTE DEL GUSTO (https://dallapartedelgusto.blogspot.com/). Desidero infatti condividere con voi la mia passione per la cucina. Amo stare ai fornelli. Amo scovare nei mercatini prodotti deliziosi. Li assemblo in ricette che i miei commensali trovano squisite. Se anche voi condividete la mia passione ecco che vi rivelo i miei piccoli segreti. Anche voi avrete il successo che meritate. Secondi piatti succulenti, raffinati, delicati, gustosi, intriganti. Provate a cucinarli. A migliorali. Se ci riuscite fatemelo sapere. La cucina è un'arte che si pratica anche condividendola.